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Autore: C a l l i o pe    01/05/2011    1 recensioni
“Vorrei dirti che non ti riguarda... ma, in realtà ti riguarda” annuì con forza “Sì, ti riguarda. A tredici anni Dio mi parlò la prima volta. Diceva cose strane per una ragazzina sai?” Jeanne si girò verso Francis “Parlava di un ragazzo biondo che doveva essere salvato. Un ragazzo biondo con gli occhi blu.Quando siamo stati costretti ad andarcene dalla mia casa a causa della guerra, ho saputo che la Francia era in guerra e mi sono ricordata che tu sei la Francia. Quindi eri in pericolo, quindi eri tu il ragazzo da salvare.Tu,nessun altro
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sensazioni

 

Quindi, Orleans non era caduta. Tutti i francesi avevano una nuova speranza. Gli inglesi avrebbero finalmente trovato pane per il loro denti. E adesso avrebbero potuto combattere come si deve.

Allora perché siamo ancora qui fermi?”

A Francis quella scena sapeva tanto di deja vu.

Ora che ci pensava, d'Aulon aveva ragione, da fuori era divertente da vedere come scena.

Jeanne continuava a gridare a Bastardo che sembrava volersi mimitizzare, scomparire, morire all'istante, in un suo momento di quasi lucidità, chiese aiuto a Francis che fece spallucce come per dire 'Ehi, io ci sono già passato, non hai via di fuga.'

Dovrebbe prima riposarsi, non crede?” cercava di giustificarsi Bastardo.

Riposarmi? Riposarmi?” sembrava impazzita “Io dovrei riposarmi mentre sono circondata dal nemico!Mentre i francesi sono minacciati da quei prepotenti? Oh, sì, mi sembra veramente il momento giusto di riposare!”

Ma, dobbiamo aspettare per avere i rinforzi. Saranno qui non appena cambierà il vento, quindi ...”

Quando cambierà il vento! Io non ci credo” la rabbia di Jeanne cresceva di momento dopo momento. “Io dovrei aspettare che il vento cambi”

Diciamo che è fondamentale per attraversare la Loira, Jeanne”

Che fai, adesso lo difendi anche?”

Francis roteò gli occhi. “Sii ragionevole”

Io sono ragionevole” rispose Jeanne come una bambina capricciosa.

Quindi non vuoi dare una giornata senza pensieri agli uomini che ti hanno seguito fin qui e che sono consapevoli di poter morire oggi, come domani?”

Jeanne abbassò gli occhi. “Tu” disse verso Bastardo” Tu avresti dovuto portarci subito in battaglia”

poi fece cenno di andarsene, sbattendo i piedi se ne andò.

 

Tieniti pronto perché questa è solo la calma prima della tempesta

 

Cosa stai facendo?”

Francis chiuse il libro. “Mi annoio”

Avevi ragione sai, su quello sei soldati. Forse è meglio dargli almeno un giorno di riposo ma, tutte quelle persone che non sono al sicuro? Quelle persone che rimarranno vittime di questa guerra oggi?”

Francis riaprì il libro e non rispose.

Perché quella domanda l'aveva incisa dentro di sé da anni ma ormai, aveva fatto sì che quella domanda non tornasse più, sopprimendola continuamente.

Cosa leggi?”

Jeanne doveva essere veramente molto annoiata per volerlo sapere.

Magari nemmeno lo voleva sapere.

Francis le porse il libro.

Jeanne lo guardò e poi lo ridiede indietro. “Allora?”

Francis la guardò.”Come allora? Non hai letto?”

Jeanne lo guardò confusa, poi con un sorriso tirato disse “Io non so leggere”

Le si vedeva in faccia che se ne vergognava. Si toccava leggermente l'orecchio sinistro con la mano e non guardava negli occhi Francis.

Quindi non sai neanche scrivere”

No” ammise lei.

E' un problema, come farai quando dovrai firmare sui documenti di guerra?”

Eh?”

Francis e Jeanne si sedettero al primo tavolo disponibile e Francis insegnò tutte le lettere a Jeanne, con la stessa pazienza che tanto tempo prima qualcuno aveva avuto, insegnandogli le medesime cose.

Non sapeva da dove era uscita fuori quella pazienza. Sapeva che era lì, che aspettava qualcuno con cui usarla.

Perché proprio Jeanne?

Forse perché era una ragazza strana, che per tagliarsi i capelli usa un pugnale, che grida ogni secondo, forse perché avevano opinioni diverse su tante cose, tranne che su quelle più importanti o forse semplicemete perché da quando aveva 13 anni, non faceva altro che pensare a lui, al ragazzino biondo dagli occhi blu.

Forse perché lei rischiava la sua vita per lui.

Ironico.

Di solito è il principe che deve venire correndo a salvare la sua principessa.

I ruoli si erano invertiti.

Lui era quello da salvare,vulnerabile e cauto, lei quella che con i suoi comportamenti forti e impulsivi lo veniva a salvare.

Dal punto di vista di Jeanne, Francis era il principe,ma non lo avrebbe mai ammesso, né a lui né a se stessa.

Forse perché avrebbe dovuto pagare un prezzo per questo, quella tranquillità che c'era nel loro rapporto, quel loro potersi dire tutto in faccia.

No. Non lo voleva perdere e si nascondeva dietro i da poco corti capelli.

Mentre Francis insegnava a Jeanne le lettere e i suoni, Jeanne sorrideva, come se non volesse capire, come se le piacesse quel momento e Francis si perdeva nel sorriso, ricordando però che lei era il sorriso della Pucelle, l'unico sorriso in cui non si poteva perdere.

Perché lei era la Pucelle, la Punzella, la vergine, la pura.

Aveva veramente il coraggio di macchiarla?

Perché il suo amore l'avrebbe macchiata, vero?

La Francia, avrebbe perso la sua speranza vero?

Lei doveva rimanere pura.

Fino alla fine.

Francis si stava maledicendo per aver deciso di starle così accanto.

Perché doveva rendersi conto di tutto questo in quel momento?

Perché?

Non aveva senso.

Quanti bicchieri d'acqua aveva bevuto Francis quel pomeriggio per ritrovare il suo respiro?

Quanti sguardi nascosti si erano scambiati?

Quando avevano iniziato a sentirsi in questo modo?

Quando Francis le aveva tagliato i capelli?

Quando aveva messo a rischio la sua vita per salvare quella dei suoi soldati?

Sicuramente però li provavano.

Forse Jeanne da sempre.

Francis da quando Jeanne gli aveva scavato nell'anima con un semplice sguardo.

Ma quella sensazione non era amore vero?

E' solo una sensazione che si prova con le donne. Non è amore. E' semplice complicità. Vero?

Quando il sole tramontò, Jeanne scrisse sul foglio Francis sorridendo.

Nessuno, tranne lo stesso Francis avrebbe mai saputo che lei fosse capace di scrivere il suo nome.

Chiedeteglielo, se volete.

Ha ancora quel vecchio foglio,se ne volete la prova.

Non se ne separerà mai più

 

 

Mi sono data all'intimità di Francis e Jeanne, sai tanto per rendere più drammatico quello che segue.

Devo essere sadica vero?

Però a me piacevano così *^*

  
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