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Autore: GENEViEVE___    01/05/2011    5 recensioni
Cosa fareste se vi ritrovaste incinta a 16 anni? Cosa fareste se il padre del bambino fosse il fratello della vostra migliore amica? Cosa fareste se viveste anche voi in un minuscolo paese dove tutti sanno tutto di tutti? Abortireste? Dareste il bambino in adozione? Lo terreste? Volete un consiglio? Chiedetelo a Emily Wood...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter q2
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“Emily, possiamo parlare?”
Mi fermo di botto nel corridoio della scuola. Alzo gli occhi al cielo e, senza neanche girarmi, rispondo mentre riprendo a camminare:
“No, Josh.”
“Solo un minuto.”
“No, ho tedesco e non posso fermarmi.”
“Ti prego.”
Sento che si avvicina sempre di più, ma io non posso andare più veloce di così. All’ultimo secondo, spunta Liz da un corridoio e mi prende sottobraccio.
“Grazie.” Sussurro.
“Nessun problema.”
“Sta diventando insopportabile.”
“Ignoralo.”
“Ma è quello che sto facendo!”
Non risponde. Allora riprendo:
“Come va con Adam?”
“Bene, va tutto... benissimo. Si è iscritto all’università di New York. L’anno prossimo mi mancherà.”
“Certo, New York è lontana...”
“Sì, lo so, ma mi ci voglio iscrivere anche io!”
“Sei sicura?”
“Sì, indipendentemente da Adam... Comunque, cosa hai fatto questo weekend?”
“Sono stata fuori con Jack.”
Annuisce.
“Abbiamo comprato la culla, un passeggino, una tonnellata di completini, ciucci e pannolini.”
“Quanto avete speso?” Chiede scioccata.
“Circa mille dollari.”
“È un bel po’...”
“Sì e non ho ancora niente... ah! La commessa diciottenne del negozio ha una bambina di nove mesi.”
“Che coincidenza!”
“Già!”
“Senti, io devo andare di qua.”
“Sì, non ti preoccupare, io sono arrivata.”
 
*
 
Rientro a casa e passo il pomeriggio a fare i compiti. Ho assolutamente bisogno di crediti extra in caso il bambino nasca prima del previsto.
I miei tornano verso il pomeriggio tardo, ceniamo insieme e poi, mentre lavo i piatti, mamma e papà si spostano in salotto a guardare la televisione. Quando finisco, mi affaccio per salutarli.
“Buonanotte.”
“Emily, possiamo parlare un attimo?”
“Certo.”
Mi siedo sulla poltrona e aspetto che i miei comincino a parlare.
“Ecco, io e tuo padre stavamo pensando che, dato che hai preso una decisione tanto importante, dovresti trovarti un lavoro.”
“U-un lavoro? Perché?”
“Perché un bambino è costoso e io e tuo padre non possiamo mantenere sia te che il bambino. Abbiamo anche l’università di Jack da pagare!”
“Capisco quello che dite, ma non so quante persone daranno lavoro ad una mamma sedicenne senza alcuna qualificazione.”
“Qualcuno troverai!”
“E qui a Castine nessuno cerca un aiuto da nessuna parte, per arrivare in città ci vogliono quaranta minuti e non ho neanche una macchina!”
“A proposito della macchina, io e tua madre abbiamo una sorpresa per te.” Dice mio padre, sventolandomi davanti alla faccia un mazzo di chiavi.
“Una macchina?! Una macchina? Una macchina!”
Più veloce che posso (e non è molto) mi fiondo in giardino. Un veicolo nero chiaramente usato, ma comunque in ottimo stato, è parcheggiato sul vialetto. Mi giro e mi butto tra le braccia di mio padre.
“Grazie! Grazie! Grazie!”
“Sono contento che tu sia così felice! Ora trovati un lavoro!”
“Certo!”
Mentre sto ancora saltellando come un folletto, sento un calcione che mi mozza il respiro. Mi fermo istantaneamente e mi piego sulle gambe, senza fiato. Mio padre mi tira su e mi porta in casa.
Non sei simpatico, piccolo.
Appena mi riprendo, vado in camera mia e mi infilo il pigiama. Sono comunque troppo esagitata per andare a dormire, quindi chiamo Will.
“Pronto?”
“Indovina cosa mi hanno regalato i miei!”
“Un... gatto...?”
“Una macchina!
“Wow! È grandioso!”
“Sì! Che bello! Sono felice all’incredibile!”
Parliamo per un’altra decina di minuti e, quando chiudiamo la chiamata, sono d’accordo di vederlo nel weekend.
Sono davvero troppo eccitata per dormire, ma il bambino continua a scalciare come un matto e quindi mi costringo ad addormentarmi per calmarmi e calmarlo.
Nei giorni successivi rifaccio l’esame per la patente, passandolo decisamente bene. Ho anche cercato lavoro, ma, come avevo previsto, nessuno mi ha assunto. Quindi, giovedì, decido di chiamare Erin per un consiglio.
“Pronto?”
“Ciao, Erin, sono Emily, la ragazza incinta.”
“Ciao! Come stai?”
“Bene e tu?”
“Non... non c’è male. Brooke?”
“Sta bene, grazie.”
“Senti, ho bisogno di un consiglio: ho bisogno di un lavoro, tu come l’hai trovato?”
“Ehm... in realtà, ho avuto solo fortuna.”
“Capisco.”
“Senti, ti va se ci prendiamo un succo di frutta o qualcosa del genere la settimana prossima?”
“Certo! Dovrei essere in città mercoledì pomeriggio per una visita.”
“Ok, allora ci vediamo la settimana prossima.”
“Ok, ciao.”
“Ciao.”
Non ho un lavoro, ma ho una nuova amica.
Non male.
 
*
 
Ti passo a prendere alle 20. Puntuale. Vestiti elegante. Ho una cosa molto importante da dirti. A dopo, Will.
Il messaggio di Will mi sveglia dal dormiveglia del mio pisolino pomeridiano. Sono già le cinque abbondanti (alla faccia del ‘pisolino’) , quindi decido di andare a fare una doccia.
Mentre mi rilasso sotto il getto caldo, comincio a pensare.
Chissà che mi vorrà dire Will...
Spero che non vorrà dirmi che gli piaccio e che vorrebbe stare con me.
Insomma, ho appena rotto con il mio primo e per ora unico ragazzo!
Di cui, tra l’altro, sono incinta.
Non ho né la forza né la voglia di intraprendere una nuova storia.
Non voglio deluderlo e non voglio che si allontani da me.
E poi perché vuole che mi vesta elegante?
Sbuffo e chiudo gli occhi. Quando li riapro, lo sguardo cade sulle dita.
Sembrano le zampe di una tartaruga, quindi decido di uscire dalla doccia.
Dopo essermi asciugata, vestita e asciugata anche i capelli, rotolo fino in cucina per cenare. I miei non sono contentissimi che io esca, ma non oppongono molta resistenza.
Dopo aver messo via i piatti mi siedo in salone ad aspettare. Alle otto in punto, suona il campanello. Io, visto che ero sovrappensiero, faccio un salto che mi fa arrivare al soffitto.
Afferro la borsa ed esco.
Will è appoggiato alla sua macchina. È visibilmente nervoso. Io sorrido e mi avvicino.
“Ciao!”
“Ciao.”
“Dove andiamo?”
“Al cinema.”
“E perché mi sono vestita elegante?”
“Perché è una prima.”
“Una prima?”
“Sì, il film esce a luglio e in alcuni paesi fanno la prima.”
“Ok. Che film è?”
“Si chiama ‘(500) Days of Summer’*. Non ho idea di cosa sia.”
“Ok, allora andiamo?”
“Sì.”
Saliamo in macchina e Will è così agitato che non riesce nemmeno a infilare le chiavi per mettere in moto.
Quando (finalmente) riusciamo a partire, lui non mi guarda neanche in faccia.
Mi sta irritando.
Si comporta in questo modo strano e mi ignora finché non ci sediamo in sala, ma, appena apro bocca per chiedergli cosa c’è che non va, il film inizia.
È una maledettissima commedia romantica!
Però non è male, è... insolita.
Seguo la trama con attenzione per non pensare alla conversazione che tra poco dovrò affrontare.
Quando le luci della sala si riaccendono per l’intervallo, i miei nervi si tendono come corde di violino. Con la coda dell’occhio vedo Will che fa un respiro profondo e su gira sulla poltrona per parlare faccia a faccia.
“Ems?”
“Sì?”
“Devo dirti una cosa...”
“Lo so.”
Will sembra spiazzato dalla mia interruzione e ha anche perso il filo, ma, dopo una breve pausa, riprende:
“Ecco, non è facile dirlo, ma... ma... io...”
“Oddio parla!”
“Ecco, è da poco che l’ho capito e non l’ho detto a nessuno, ma credo di essere...”
“Will, ti prego, ti prego, non dirmi che ti piaccio perché io n-non riuscirei a sopportarlo! Insomma, io...”
“GAY!”
Oh.
Questo, sinceramente, non me l’aspettavo.
È un bel sollievo.
Vuol dire che non gli piaccio e che...
No, aspetta.
Will è gay?!
“S-sei gay? Come...? Cosa...? Quando...?”
“Lo so che è strano, ma, sai, al college ho incontrato questo ragazzo e una sera mi ha baciato e mi è piaciuto, tanto. Poi abbiamo cominciato a uscire e adesso stiamo insieme.”
“Wow.”
Devo essere davvero pallida perché Will mi chiede:
“Stai bene? Sembra che tu stia per svenire...”
“No, sto bene. Solo... è solo che non me l’aspettavo. Voglio dire, la prima volta che ci siamo rivisti mi hai chiesto se ero fidanzata e non sembravi troppo contento che lo fossi...”
“Sì, lo so, ma le cose cambiano...”
“È ok, Will. Davvero. Non mi devi spiegare nulla.”
“Em, non l’ho detto neanche ai miei. Sei la prima a cui lo dico perché mi fido totalmente di te.”
Senza dire altro, lo abbraccio. Sembra contento che l’abbia presa così bene.
Le luci in sala si spengono di nuovo e noi ci risistemiamo bene sulle poltrone.
Quando finisce la proiezione, mentre ci avviamo alla macchina, commentiamo il film e osservo:
“Joseph Gordon-Levitt è davvero bello.”
“Hai proprio ragione.”
Sorrido mentre apro la portiera e mi sistemo sul sedile del passeggero. Mi faccio spiegare meglio come Will ha capito che gli piacevano i ragazzi. Con molto piacere inizia a spiegare. Dopo un po’ si interrompe e dice:
“Dovresti parlare con Josh.”
Non rispondo.
Non voglio parlare con... quello.
Vedendo che non rispondo, Will riprende:
“Emily, state per avere un bambino! Anche se non state più insieme sarete legati per sempre da questo bambino!”
“Lo so.”
“Allora che vuoi fare? Vuoi che tuo figlio non abbia un padre?”
Non ribatto.
“Emily, se lui ha voluto essere immaturo non vuol dire che devi esserlo pure tu. Chiamalo e dirgli che vuoi parlare. Solo parlare.”
Guardo l’orologio. Mezzanotte e ventiquattro.
Compongo il numero di Josh.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
Forse dorme.
Quattro squilli.
Forse ci ha rinunciato.
Cinque squilli.
Forse è impegnato.
Sei squilli
Sto per attaccare.
Sette squilli
Ora attacco.
Otto squilli.
Attacco.
“Emily?”
Mannaggia.
“Dobbiamo parlare.”
“Certo, come vuoi.”
“Domani. Da me. Alle cinque.”
“Certo. Certo, ci sarò! Emily, grazie. Grazie mille. Non sai quanto significhi per me.”
“Non ti sto chiedendo di tornare con me. Ciao.”
Chiudo la chiamata senza aspettare la sua risposta.
Sospiro e guardo verso il viso trionfante di Will.
“Contento?”

 

 

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Will =D

* Il film in italiano si chiama (500) Giorni insieme!
 
 
 
Eccomi di nuovo!^^
Scusate se aggiorno con discontinuità, ma ho un sacco da studiare e quindi non riesco a scrivere quanto vorrei =(!
Cercherò di aggiornare prima possibile :)

@ Scoutina: Sono contenta che apprezzi tutte le sfumature del carattere di Emily che sto cercando di creare! Continua a seguirmi, eh! xD
 
@ sTar__: Ho in serbo molte sorprese per voi! Sono contenta che ti piaccia^^
 
@ Ivola: Probabilmente soddisferò la tua richiesta di un seguito :D! Continua a farmi sapere la tua opinione!
 
@ Jora Sana: Non ti preoccupare per la parola xD! A presto!
 
 

Grazie alle 43 seguite, 16 preferite e 6 ricordate.
Grazie anche ai 4 che mi hanno messo tra gli autori preferiti!

 

Ringrazio anche Marco che mi ha dato quest'idea geniale per Will c:
 
Un grazie molto speciale a:
Diana e Giulia le mie più assidue lettrici =)
Mi state spingendo a continuare a scrivere :D
Vi voglio bene. 
 
 
Love & Rockets
Geneviève

  
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