Uno
stupido fratello innamorato (parte II)
All’alba del
giorno dopo Kanon era prontissimo per l’attuazione pratica del piano.
Dopo
colazione Aioria si presentò alla Terza Casa e chiese il permesso di entrare,
permesso prontamente concesso da Kanon, che però aveva “impegni urgenti e non
poteva trattenersi”.
Saga, con
l’espressione mesta e contrita che assumeva sempre quando si trovava in
presenza di Aioria e che gli faceva tenere costantemente lo sguardo abbassato,
non si accorse del rapido cenno di intesa tra loro due.
Si defilò
rapidamente ed imboccò deciso la strada verso l’arena dove, secondo i suoi
piani, tra poco avrebbe incontrato Aioros.
“Adesso che
si trova solo con Aioria per Saga sarà dura affrontare i suoi sensi di colpa… perfetto! Così sarà ancora più facile!”
Una volta
nell’arena si mise a sedere e cominciò a ripassare mentalmente quello che
doveva fare.
Aioros era
partito il giorno prima per un addestramento fuori dal Santuario con i futuri
Saint e sarebbe tornato quella mattina, appena tornato lui gli sarebbe andato
incontro ed avrebbe cominciato un melenso discorso sui sentimenti di Saga
sperando che, con un po’ di fortuna, Aioros si lasciasse andare alla sua
proverbiale sincerità e confessasse a sua volta l’attrazione per Saga.
A quel punto
sarebbe scattata un’offerta che non poteva rifiutare: l’aiuto di Kanon, la
persona a Saga più vicina, per conquistare il suo cuoricino dorato.
Kanon
sorrise.
“Perfetto”
Dovette
aspettare ancora un’ora sotto il sole che si alzava sempre più caldo, e l’unica
cosa che lo tratteneva dall’alzarsi e andarsene era la prospettiva che dopo
quell’ultimo, grande sacrificio, Saga avrebbe smesso di recitargli ogni santo
giorno il suo personale rosario di autocommiserazione.
Finalmente
all’orizzonte comparve il Saint del Sagittario seguito da un gruppetto di
marmocchi adoranti come una chioccia dai suoi pulcini.
Aioros aveva
sempre avuto un grande successo con i bambini, cosa che Kanon non gli invidiava
affatto.
“Era ora!”
Kanon si
alzò e si diede una manata sul sedere per togliere la polvere dai pantaloni,
poi puntò deciso verso Aioros.
I bambini si
zittirono immediatamente al suo arrivo.
:-Aioros, posso parlarti un attimo?-:
:-Ah… hem… certo. Bambini, voi
andate pure, ci vediamo nel pomeriggio-:
La piccola truppa
si disperse rivolgendo loro piccoli cenni di saluto.
:-A dire la
verità, Kanon… anche io dovrei parlarti-:
C’era una
vaga nota di imbarazzo nella voce di Aioros, che Kanon cominciò subito a
pensare come poter sfruttare a suo favore.
Perché ogni
punto di debolezza del tuo nemico è un punto di forza per te.
:-Hum… anche tu, eh? Va bene, allora sediamoci. E comincia
tu-:
Sì: Aioros
era decisamente imbarazzato.
:-Ecco, io
lo so che sembra strano, ma… Saga ti parla mai di
me?-:
“Tombola!”
Esultò mentalmente
Kanon.
Cercò di
assumere l’espressione più conciliante che gli riusciva.
:-Di te? Ma
certo che mi parla di te!-:
La luce
speranzosa che si accese negli occhi del Sagittario confermò i suoi sospetti.
:-Davvero?! E… posso sapere cosa dice?-:
:-Oh, bè… non so se faccio bene a parlartene…
ma del resto io lo faccio per Saga!-:
“E per me,
perché non lo sopporto più”
:-Devi
sapere che Saga tiene molto a te. So che sembra proprio che ti eviti, ma
credimi, lo fa solo perché non è sicuro di come reagiresti tu-:
Tacque
aspettando la reazione di Aioros, reazione che non si fece attendere: caduta
della mascella e sguardo luccicante.
:-Quindi… anche lui…?-:
Mormorò
Aioros più a se stesso che a Kanon.
“Sì, anche
lui, razza di idiota!”
Decise di
dare un’accelerata alle cose oppure sarebbe rimasto davanti ad Aioros
allucinato fino a sera.
:-Dimmi la
verità, Aioros, tu provi qualcosa di particolare
per Saga? Perché da come parla di te credo proprio che lui si sia innamorato di
te-:
Ecco, la
bomba era sganciata ed aveva preso in pieno Aioros.
“Oh, no! Non
è che gli ho distrutto quei due neuroni che aveva?”
Ridurre
Aioros ad un vegetale non era precisamente la sua intenzione, anche perché poi
Saga sarebbe diventato ancora più insopportabile.
:-Io vado da lui…-:
Mormorò
Aioros pianissimo.
:-Che hai
detto?-:
:-Vado da
Saga!-:
Ed Aioros si
alzò di scatto pronto a correre dal suo innamorato.
:-NOOO!!!-:
:-E perché
no? Io lo amo, lui mi ama… vado da lui!-:
Kanon
dovette placcarlo per impedire che si precipitasse al Tempio dei Gemelli alla
velocità della luce.
:-Fermati!
Non è così semplice! Vedi: Saga non sa e non dovrà mai sapere che io ti ho
detto questa cosa, quindi lui non sa che tu sai-:
:-Eh?-:
“Accidenti!
Ma con dodici che siamo perché Saga doveva scegliere proprio questo tonto?”
Provò a
spiegarglielo più in dettaglio.
:-Il fatto è
che tu conosci i veri sentimenti di Saga, ma lui non deve sapere che tu sai
già. Dovete incontrarvi e parlarvi, questo sì, ma dovrà essere una cosa come
per caso, hai capito?-:
:-No-:
“E ti
pareva!”
:-Ok, allora
facciamola semplice: vuoi che ti aiuti io ad incontrare Saga senza farlo
scappare?-:
:-Bè… magari…-:
:-Perfetto!
Allora lascia fare a me! Però dovrai promettermi un paio di cose-:
Aioros esitò
un po’, ma si sa, a cosa il disonesto amore non costringe i cuori mortali? *
:-Va bene,
cosa devo promettere?-:
:-Giura di
fare tutto quello che ti dico-:
:-Lo giuro-:
:-Giura che,
mentre fai quello che ti dico di fare, non dirai a nessuno che lo fai perché te
l’ho detto io-:
:-Lo giuro-:
:-Ultima
cosa: giura che non dirai mai a nessuno che io mi sono immischiato in una
faccenda sentimentale come questa!-:
:-Lo giuro-:
Kanon annuì
soddisfatto.
:-Bene! E
adesso vieni con me!-:
Se lo
trascinò dietro su per le scalinate dei Santuario oltre le Casa dell’Ariete e
del Toro.
A quell’ora
Aioria aveva di sicuro finito di parlare con Saga raccontandogli secondo le sue
istruzioni: raccontare tutta la verità circa l’insana attrazione di Aioros nei
suoi confronti chiedendo però a Saga l’assoluto silenzio con Aioros sulla
rivelazione apocalittica.
Finalmente
arrivarono all’ingresso di quella dei Gemelli.
:-Ok… allora, Aioros, come te la cavi a recitazione?-:
:-Non saprei… non mi sono mai occupato di teatro. Perché?-:
:-Perché
adesso tu fingerai di esserti
preso una storta alla caviglia e di avere un disperato bisogno di un posto dove
riposare in attesa che ti passi il dolore. Ed ovviamente questo posto sarà alla
terza casa con Saga che si prende amorevolmente cura di te, comprendi il
concetto?-:
Aioros
spalancò la bocca a forma di O maiuscola in un’espressione di assoluto
sgomento.
:-Io dovrei… mentire? Mentire a Saga?! No, assolutamente no!-:
“Ma questo
qua è scemo! Gli sto offrendo su un piatto d’argento la possibilità di
abbordare Saga e lui che fa? Si pone il problema di una piccola bugia! No, non
gli permetterò di mandare a monte il mio piano!”
:-Aioros… se non vuoi farlo mi toccherà ricorrere ad un
altro sistema-:
Chiunque
avrebbe colto la minaccia per niente velata nel tono di Kanon.
Aioros
evidentemente no.
:-E allora
ricorri all’altro sistema!-:
:-Tu lo dici…-:
E Kanon
sferrò un calcione alla caviglia di Aioros centrando in pieno il malleolo.
:-AHIAHIAHIAAAA!!!-:
Approfittando
dei suoi ululati di dolore Kanon se lo caricò in spalla come un sacco di patate
e lo trascinò dentro la Terza Casa.
:-Saga! Hei, Saga! Vieni qui!-:
Cominciò ad
urlare.
:-Ma sei
impazzito a pestarmi così?-:
Gli sibilò
Aioros che si era ripreso in quel momento.
:-Tu zitto!
E ricorda che hai giurato di non dire niente! Adesso cerca di fare
un’espressione più addolorata-:
:-Io non ci
riesco a fingere!-:
:-Ci penso
io!-:
Un cazzotto
nello stomaco.
Aioros si
piegò in due dal dolore.
:-Ecco! Ora
sei abbastanza patetico!-:
Esclamò
Kanon soddisfatto.
In quel
momento Saga emerse dalle ombre della Terza Casa.
:-Aioros! Che succede?!-:
:-Ha preso
una storta poco fa. Ha bisogno di stendersi da qualche parte ed io ho pensato
di portarlo qui-:
Saga lo
squadrò attentamente.
:-Una
storta, eh? E come mai si tiene lo stomaco?-:
:-Oh, bè, ecco… sta male perché non ha
seguito il mio consiglio di evitare le tisane di erbe di Shaka!-:
Aioros
scosse disperatamente la testa.
:-Ecco,
visto? Lo dice anche lui che non lo ha seguito!-:
Nascondendo
le dita tra le pieghe della maglietta di Aioros gli tirò un micidiale pizzico a
torciglione e quello ricominciò a gridare.
:-Basta,
portiamolo dentro!-:
Decise Saga.
:-Io… hem… sono stato convocato da
Sion. Ti dispiace pensarci tu?-:
E
rapidamente scaricò il suo prezioso fardello tra le braccia di Saga per
scappare via il più presto possibile.
Si fermò a
sbirciare da dietro una colonna ed ebbe la conferma che il suo piano aveva
funzionato alla grande: Saga aveva amorevolmente preso in braccio Aioros, che
dal canto suo gli rivolgeva uno sguardo languido da perfetto innamorato e gli si
era persino aggrappato alla spalla.
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Virgilio; Eneide libro IV v 412 “Improbe amor, quid non mortalia
pectora cogis?”
Ecco
il secondo nonché penultimo capitolo. Sono stata cattiva con Aioros, non
trovate? Per fortuna non è niente di irrimediabile, ed in ogni caso ci penserà
Saga a consolarlo XD
Un
grazie a tutti i recensori, a Bea che ha messo la storia tra le
preferite e a Tifawow ed Haru che l’hanno messa tra le ricordate.