Prologo

Era una giornata fredda di settembre e la pioggia cadeva incessante sembrava un temporale d’inizio Febbraio, eppure una famiglia attendeva con ansia quella data, non si erano neppure accorti del tempo ostile fuori dalla loro casa. Era il 13 settembre del  2030, e la famiglia Weasley si preparava per accompagnare Rose al Binario 9 e ¾ per il suo primo anno ad Hogwarts.

-“Hugoooooo, ti prego dimmi che hai preso tu il mio ipod?!”

Rose stava preparando le ultime cose da portare nella sua nuova scuola ma, come succedeva di solito, riusciva sempre a perdere tutto e com’era altrettanto usuale, scaricava la colpa sul fratellino, che per sua fortuna, era molto più ordinato di lei e non aveva di questi problemi.

-“no, Rose non ho preso io il tuo Ipod sicuramente sarà in mezzo alla tua miriade di appunti e libri, che poi mi domando perché cavolo hai speso tutti questi soldi in libri, lo sanno tutti che ad Hogwarts almeno i primi anni, non si fa niente, per di più la metà dei professori più la preside sono amici intimi di mamma e papà”

 Hugo il fratellino di Rose era una persona molto pratica, sapeva di essere il figlio dei salvatori del mondo magico e a differenza della sorella che cercava di nasconderlo, lui usava questa sua popolarità per facilitarsi la vita.

-“fratellino, sai secondo me sarai un ottimo serpeverde l’anno prossimo”

 Fece Rose scrollando le spalle

-“contaci Rose, sai benissimo quanto ci tengo a far arrabbiare papà”

 Rose, che era in cerca del suo piccolo ipod rosa, si volto a guardare suo fratello che aveva il suo solito sguardo furbo, occhi verdissimi e profondi, un viso sottile contornato da lisci capelli rossi, era di un anno più piccolo di Rose eppure aveva la sua stessa altezza, continuarono a guardarsi per qualche minuto poi scoppiarono a ridere.

Rose sapeva perfettamente del rapporto conflittuale che il padre aveva con il suo fratellino, tra i due, infatti, la situazione non era mai tranquilla, perché Ron voleva che i suoi figli dessero il massimo e fossero sempre i migliori.

Li voleva i primi in tutto, aveva pregato ogni notte affinché i suoi geni non li colpissero, sperava di veder crescere due piccoli “Hermione” e con Rose era riuscito a realizzare il suo desiderio, ma con Hugo aveva sbagliato su tutta la linea, era stato sempre troppo duro e soprattutto non aveva mai nascosto la sua accentuata preferenza per sua figlia Rose, che ovviamente ricambiava.

Rose e Ron erano inseparabile, qualsiasi problema avesse Rose sapeva di poter chiamare suo padre, questa situazione era bilanciata da Hermione che a sua volta aveva un rapporto conflittuale con Rose ed una preferenza per Hugo, che secondo il suo punto di vista aveva bisogno di maggiore protezione ed attenzione rispetto a Rose.

I due fratelli si adoravano anche per questo, avevano i loro equilibri, i loro segreti, erano cresciuti insieme, anche se i loro caratteri erano totalmente diversi, la loro forza era di essere sempre l’una accanto all’altro.

Quell’anno le cose stavano per cambiare, Rose stava per partire ed Hugo sarebbe rimasto solo.

Mentre Rose era immersa in questo pensiero che la rattristava non poco, Hermione spuntò dalla porta con uno zaino visibilmente molto pieno.

-“Rose non mettere disordine ovunque, è tutto dentro lo zaino, l’ho sistemato io ieri sera con calma, ho messo dentro alcuni dei tuoi libri babbani, il phon, l’ipod, il computer, lo stereo, tutta la tua attrezzatura da kick boxing, la tua bacchetta, la scopa che ti hanno regalato zio Harry e zia Ginny, sia chiaro che spero non la utilizzerai mai, e poi ho messo anche qualche spuntino per il viaggio e..”

 Ron entrò nella stanza e fermò l’elenco infinito della moglie.

-“ok Hermione, credo che Rose abbia capito che dentro quella borsa per poco non ci mettevi anche me!”

-“sai che mi piace essere preparata!”

La donna era quasi indispettita dal tono ironico del marito.

-“si lo so”

Ron s’immerse nei suoi ricordi e con un gesto dolce accarezzo il viso di Hermione e le diede un bacio.

-“bene direi che è tutto pronto, carichiamo la macchina ed accompagniamo la nostra piccola donna”.

Detto questo Ron si voltò e con l’aiuto di Hugo iniziò a caricare le valige in macchina.

-“spero di non aver dimenticato niente”

 Disse Rose preoccupata a sua madre, uscendo dalla porta di casa.

-“ stai tranquilla, la senti questa sensazione di ansia che ti assale?”

-“si” rispose Rose quasi preoccupata alla ricerca di una parola da parte della madre che la potesse tranquillizzare.

-“perfetto”.

Esultò la donna

-“non ti passerà mai, anche se è tutto organizzato, fin nei minimi dettagli, penserai sempre di aver dimenticato qualcosa, sei  anche mia figlia in fondo”.

-“grazie mamma, è confortante, mi sento molto meglio”

 Rispose la piccola Rose sarcastica

Hermione si chinò ed accarezzò i lisci e lunghi capelli rossi della sua piccola, questo gesto le bastò per sentirsi meglio, Hermione non era solita a lasciarsi andare alle manifestazioni di affetto, quindi quel gesto era più di quanto Rose avrebbe potuto sperare.

Era tutto pronto, per Rose iniziava una nuova avventura, la sua avventura.