Fanfic su artisti musicali > Bullet for My Valentine
Segui la storia  |       
Autore: Eos BiancaLuna    02/05/2011    1 recensioni
“Lo sai che non si dovrebbe…” dissi interrompendo quel momento e maledicendomi per ciò. “Ti blocchi perché non vuoi o perché non puoi?” rispose fissandomi “adesso gradirei che non mi interrompessi più” aggiunse scherzando. Notò la mia espressione però e allentò la presa. Mi pentii subito per quello che avevo detto e lo guardai negli occhi, cosi maledettamente azzurri, “scusa” bisbigliai avvicinandomi di nuovo. Lui fece lo stesso e le sue braccia mi cinsero la vita poi le sue labbra furono sulle mie finalmente. Quando anche le nostre lingue si trovarono gli passai una mano fra i lunghi capelli dapprima lentamente poi mi ci aggrappai. Le mie ansie e le mie paure non c’erano più. Fu un bacio intenso come quello della mattina precedente nel suo letto solo che questa volta durò molto di più.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

CAPITOLO 6

 

“Ma come puoi andartene in giro cosi tranquillo senza le tue guardie del corpo?” chiesi a Matt distrattamente, lui rise “Sono grande abbastanza ormai da permettermi di andare in giro da solo non credi?”, “Si ma voglio dire…non è loro compito seguirti ovunque? Perché non sono con te adesso?” insistevo perché l’idea che qualche fan potesse notarlo e saltargli addosso non mi andava a genio.

“Tu non ti preoccupare” mi disse lui lanciandomi un’occhiata da sotto gli occhiali scuri. Fui tentava di rispondere ma mi ammutolii perché si era fermato di fronte ad un Bmv x-5 nero. “Che c’è?, Non ti piace la mia macchina ?”chiese allegro.

“Scherzi vero? E’ questa qui? Oddio quanto la vorrei anch’io” ero euforica. “Dai sali, che questa è la prima volta che lo fai da lucida”, a quelle parole mi bloccai “Eh???” chiesi. Matt rise ancora” Per la cronaca, ieri sera ti sei ubriacata ed io ti ho gentilmente portata in Hotel spogliata senza guardarti e ti ho offerto il mio letto perché non sapevi quale fosse la tua stanza…” io arrossii “Shhh!!! Non lo voglio sapere, almeno spero che tu abbia dormito sul divano”.

“Certo contaci” disse ridendo entrando in macchina. Io feci lo stesso e mi sbrigai a chiudere la portiera per strillare “Che cosa hai fatto tu?”.

“Calmati stavo solo scherzando!”, ma il dubbio mi rimase a lungo.

Durante il tragitto, appena mi calmai, parlammo più che altro della mia vita, era curiosissimo di sapere di me e del mio ragazzo, della mia famiglia, dei miei gusti musicali, argomento che non so come sapeva già.

Arrivammo nel parcheggio dell’università , e a malincuore aprii la portiera quando lui mi colse di nuovo alla sprovvista “Senti ma perché non lasci perdere e passiamo la giornata insieme?”. Dire che mi prese un colpo non è niente in confronto al battito cardiaco che accelerava. Decisi di non dargli soddisfazione però.

Scesi dalla macchina e mi voltai, “No grazie, è già tanto che ti ho concesso questo passaggio in macchina, non mi dimentico facilmente di uno che mi ha visto in mutande!”. “Quanto la fai lunga! E comunque bel ringraziamento per ieri sera, se non era per me chissà dove stavi adesso…e poi togliti quell’aria da finta acida che non ti si addice per niente” disse guardandomi da sotto gli occhiali scuri.

”Come sei tenero” risposi “perché non ti rifai una bella tinta invece? Visto che il tuo colore sta diventando una sottospecie di castano…spento, e questo ti invecchia molto lo sai? Ciao e grazie ancora!” gli tirai un bacetto con la mano e corsi verso l’entrata, perché l’ultima si sa, deve essere sempre la mia.

 A lezione l’occhio mi andò per sbaglio sull’agenda enorme sul quale una mia compagna prendeva appunti. Il giorno sul foglio era il 20 gennaio. Il suo compleanno. “Oddio Matt” pensai, “perché non te ne vai via dai miei pensieri”.

 Il pomeriggio finalmente tornai a casa. Avevo lasciato però l’abito supersexy di Sharon in camera di Matt, e anche gli stivali. Decisi di non pensarci e chiacchierai un po’ con mia madre sul divano. D’un tratto però una fitta allo stomaco, mi mancava Matt. No, forse era solo un’impressione. Chissà che mi passava per la testa. Il mio cellulare squillò e mi precipitai a vedere di chi era l’sms “Tesoro perdonami, non volevo, facciamo pace?” ecco che anche Lorenzo tornava fra i miei pensieri. Decisi di non rispondere. Non volevo vederlo ne sentirlo. Poi il cellulare squillò di nuovo, questa volta una chiamata di Sharon. Mi invitava a tornare in Hotel quella sera per presentarmi i nuovi cuochi del personale in cucina e per restituirle il vestito. Spiegai a mia madre la situazione e uscii di casa.

 Quando arrivai in cucina c’erano una serie di persone in uniforme bianca. Erano abbastanza giovani. “E questi?” chiesi istintivamente a Sharon quando la trovai “Oh Liz sono i nuovi stagisti!” la notizia non mi face ne caldo ne freddo. “E senti Liz il mio abito?” non risposi perché alcuni stagisti si erano immobilizzati e guardavano alle mie spalle, Sharon rise.

 Io mi voltai e per poco non riuscii a credere allo spettacolo che avevo di fronte. LUI  aveva di nuovo i capelli nero-blu e li aveva un pò accorciati. Era identico a come appariva nel video di “Scream aim fire”. 

“Scusate ve la rubo un attimo” disse sfuggente come se fosse la cosa più naturale del mondo mi prese la mano e mi trascinò fuori. Sentivo qualcuno dalla cucina bofonchiare “Ma quello è…è… il cantante dei…”. “Tu sei pazzo” dissi, lui non ci badò” Perché? Non ho fatto niente di male” certo come no, strinsi la sua mano e lo trascinai in ascensore. “Tu adesso mi porti in camera tua che devo recuperare il vestito” lo guardai, rideva.

 Ma non avevo detto niente di ché. Fortuna che nell’hotel c’era più di un ascensore perché stavo per fargli una scenata unica “Vuoi spiegarmi che cavolo ti salta in mente? Ma ci sei o ci fai?” alzai la voce. Lui smise di ridere e mi si avvicinò costringendomi ad arretrare finché la mia schiena non toccò lo specchio. Appoggiò le mani contro il suo riflesso e la sua fronte alla mia. “E’ inutile che ti fingi arrabbiata per scacciarmi dai tuoi pensieri, tu un giorno sarai cosi pazza di me…” sussurrò al mio orecchio.

Cominciava a girarmi la testa e avevo i brividi.”Siamo arrivati” sussurrai. Mi baciò lentamente sulla guancia. Non che mi dispiacesse però lo incitai a lasciarmi passare, lo fece.

Mentre recuperavo il vestito e gli stivali di Sharon lo sentii dire “Anzi, lo sei già”. Capivo a cosa si riferiva e aveva ragione in un certo senso. Però io non cedevo. “Non so di cosa parli” risposi semplicemente.

Quando tornai da Sharon a restituirle la sua roba trovai Antonio per la sala e gli chiesi se poteva spostarmi il turno di sabato sera a quella sera. Acconsenti. Cosi telefonai a mia madre per avvisarla che ci saremo viste direttamente il giorno dopo. Poi andai fuori a fumare. Trovai i ragazzi in piedi a chiacchierare, Matt teneva Wolf a guinzaglio. Mi vide e corse da me. Appoggiai la sigaretta dietro l’orecchio e mi chinai ad accarezzarlo. Jay, Padge e Moose mi guardarono stupiti

“Conosce Wolf?” chiese Pagde, Matt annuì e aggiunse “a lui Liz piace” . “Si, e piace anche al suo padrone vero” disse Jay ridendo. Io alzai lo sguardo e Matt mi fece ciao con la mano. Lo ignorai. “Charlotte l’hai sentita?” chiese secco Moose. Ecco, quelle parole mi colsero del tutto impreparata. Il cantante mi guardò dritto pronunciando la parola “no”. Io presi il guinzaglio del cane e lo portai a fare una passeggiata. Era un animale adorabile, gli volevo già bene.

Quando se ne furono andati tornai fuori l’ingresso e accesi la malboro light. Un rumore di passi alle mie spalle mi fece sobbalzare, poi la sigaretta mi venne sfilata di mano e buttata a terra. “Cioè, ma cosa fai mi segui?” ero davvero arrabbiata con lui quel giorno.

“Dai vieni qui” mi disse dolce e mi abbracciò “Non devi fumare ti rovinerà la voce” ma senti chi parlava! “Lo so che canti”. Come diavolo faceva a saperlo? Alzai la testa “Stasera il tuo turno è cancellato, ceni con noi”. “Ma cosa…?”, “devo farmi perdonare no?”. Era impossibile discutere con lui.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bullet for My Valentine / Vai alla pagina dell'autore: Eos BiancaLuna