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Autore: Bloody Wolf    02/05/2011    8 recensioni
Law X Kidd
Kidd per protegegre Law si fa colpire mortalmente e lascia Law a cedere nel sottomarino. Tre anni dopo muore Casquette e lae torna sull'isola ritrovando kidd... per sapere altro leggete questa storia triste. grazie mille ^.^
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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My Love’s Death

 

Perché devono succedere tutte a me?

L’ennesima battaglia si è rivelata un fiasco, Casquette è morto…

Anche Bepo è morto da tanto tempo, ed è morto insieme alla mia voglia di vivere…

Quest’oceano pian piano mi sta logorando dentro, i ricordi mi stanno uccidendo ma l'avevo promesso:

Fin quando Bepo e Casquette saranno in vita questa ciurma rimarrà unita.

Se dovessero morire farò ciò che ogni buon capitano dovrebbe fare:

sciogliere la ciurma.

Il giorno del funerale è l’ indomani, siamo su un’ isola abbandonata che conosco fin troppo bene.

Il suo corpo è stato adagiato su una collinetta e lo abbiamo seppellito in silenzio poi Penguin ha iniziato a recitare un salmo, tanti dei miei compagni di viaggio piangono perché sanno cosa succederà...

Inizia a piovere e sembra quasi che anche il cielo pianga con noi la morte di un suo figlio.

-Addio.

Dico solo guardando la mia ciurma.

-Non deve morire più nessuno, siete liberi, andatevene…

Penguin mi schiaffeggia facendomi cadere a terra

-Non ti sei mai arreso in anni che navighiamo insieme, ci mancherà ma continueremo!

-Continuate voi! Io non ci riesco.

Freddo, troppo freddo nelle mie membra.

Silenzio, silenzio fin troppo rumoroso.

Mi alzo e sorrido al mio amico e nego con la testa

-Sarai un bravo capitano Penguin…

-No. Io verrò con te! Loro sono liberi ma io verrò con te.

-Fai ciò che vuoi.

Cammino in silenzio per ore attraverso boschi, prati e finalmente arriviamo ad un villaggio.

Cammino con fatica, l’intossicazione da piombo ambrato ormai mi impedisce di vivere ma non mi interessa nulla...

Corazon mi salvò dalla morte imminente ma per quanto io abbia rallentato la malattia continua ad espandersi e a diramarsi nel mio corpo, ma ormai sono troppo debole per combatterla.

Da circa 3 anni i pirati sono stati lentamente sterminati, siamo rimasti in pochi, forse solo noi supernove.

One piece non è mai esistito e ora voglio solo stare accanto alla persona che amo, l’unica che mi abbia mai letto dentro, vi sembrerà strano ma quella persona è Kidd, Eustass Captain Kidd...

L’ultima volta che lo ho visto era qui, in questa piccola isola, tre anni fa, in questo paesino, per salvarmi si è fatto ferire mortalmente, e poi mi ha fatto cadere nel mio sottomarino.

Mi manca.

Ogni notte rivivo quel momento, lui che con gli occhi persi nel dolore della perdita mi sorride e mi spinge dal dirupo sapendo che là sotto c’era il mio sottomarino, ogni notte vedo la sua imponente figura sparire e spegnersi nella mia memoria…

Penguin sa tutto e mi sorride, triste.

Spero solo che non sia morto, se lui morirà io morirò con lui, ora come ora mi serve solo una spalla su cui piangere, un petto ampio su cui poggiarmi e delle dolci parole sussurrate.

Il paesino è stato ricostruito e questo mi rallegra almeno un poco, camminiamo fino ad una locanda, entriamo e chiedo subito:

-Eustass Kidd è ancora vivo?

Il barista mi guarda con fare scorbutico e sbuffando mi risponde:

-Sì ma credo che morirà a breve... è tre anni che soffre come un porco non credo che sopravviverà per molto.

-Dove è?!

-Nella casetta nel bosco…

Esco correndo lasciando lì Penguin, non mi importa nulla, né di lui né della pioggia che insistentemente mi cade addosso, voglio solo rivederlo, voglio solo abbracciarlo, voglio solo stare al suo fianco!

Corro a perdifiato per qualche minuti e poi la vedo, una piccola casetta nel bosco e fuori da essa Killer.

Mi fermo, il biondo si alza e mi stringe

-Aiutalo, ti prego.

Le lacrime salgono prepotenti ai miei occhi ma mi trattengo entrando.

-Kidd…

mi inginocchio vicino alla sua branda e gli prendo la mano

-L-lAw…

I suoi occhi sono vuoti e sofferenti

-Ti guarirò a qualsiasi costo.

Mi sorride e io gli slego la ferita all’addome.

Lui nega con la testa.

Non può essersi arreso.

Non può.

Prendo la bottiglia di alcol e la rovescio sulla ferita, lo so che brucia ma resisti.

Si tende come una corda di violino e poi urla, un urlo straziante, pieno di dolore e sofferenza.

-Perché non l’avete guarita?

Urlo a killer mentre tento di rimuovere il pus che esce dalla ferita, abbassa il capo e risponde

-Ci abbiamo provato ma il medico di questa isola ci ha cacciati e io ho fatto ciò che potevo…

Annuisco. Killer non è un medico e se il dottore di qua si è rifiutato di curare kidd è solo un grandissimo farabutto!

Penguin entra nella casetta dopo circa 20 minuti, ha il fiatone e si avvicina alla branda con cautela, mi porge delle scatole.

Lo guardo in viso e lui mi sorride stanco.

-Sei tornato al sottomarino per prendere queste cose?

-Sì capitano!

Sorrido mentre riempio la ferita di una pomata, bendo la ferita e poi mi siedo vicino al mio amore…

È più pallido del solito, è senza trucco e ha un’ aria tanto indifesa, gli passo una mano sul viso e lui abbozza un sorriso.

Debole, mi afferra piano la maglia e mi bacia.

Un bacio dolce, pieno di tristezza e passione.

Mi è mancato.

Quando ci dividiamo non posso far altro che piangere, piango come un bambino cullato da un corpo martoriato di ferite, un corpo in grado di amare, di sacrificarsi per me...

-Perché?

Gli chiedo osservandolo con compostezza

-Perché ti amo. Ed è tutta colpa tua, stupido chirurgo della morte, colpa tua se mi sono rammollito, colpa tua se il mio cuore ha ripreso a battere per qualcuno oltre che per se stesso. Ma non fartene una croce, non mi pento di nulla...

Lo guardo mentre le lacrime cadono ancora sul mio viso...

Mi è mancato troppo, le giornate che passavamo ad insultarci, a picchiarci e poi quelle litigate si trasformavano in complessi rituali d’amore, notti infuocate e passione ardente.

Sorrido.

La luce negli occhi di Kidd si sta spegnendo, la sua voglia di vivere si sta estinguendo ma io non voglio lasciarlo.

Kidd è la mia ultima ragione di vita e io l’ ho ridotto in questo stato pietoso, per colpa di una mia stupida disattenzione e ora lo devo guarire anche solo per sdebitarmi con lui, con tutta quella dolcezza che mostra a me e che solo a me mostra.

-Kidd mi mancherai…

-Anche tu, baciami…

Lo bacio di nuovo mentre vedo che dai suoi occhi ormai stanchi una lacrima salata cade,ed è lì che capisco…

-Vado a prendere dei medicinali d’accordo?

Annuisce e io sorrido.

-Ci rivedremo Law...

Esco di lì ma Killer mi ferma

-Non posso... Ti prego Killer, non ce la faccio...

mi lascia e io corro via lontano dal paese mentre piango disperatamente, non può vivere a lungo, anzi sa di dover morire in poche ore, voglio morire, voglio sotterrarmi con le mie stesse mani.

Nel momento di addio io che faccio, come un vigliacco me ne vado, scappo dalla morte, lui mi voleva con se anche solo per quegli ultimi attimi prima che il grande Blu se lo riprendesse con se.

Mi ritrovo nella foresta, mi sdraio vicino ad un albero, osservo il cielo. Con Kidd lo facevo spesso, così a contemplare il blu celeste, senza nulla da dire o fare.

Chiudo gli occhi e il suo profumo si fa vivo in me, la sensazione delle sue forti mani rivive in me e un lungo soffio del vento mi ricorda del suo respiro che carico di passione mi entrava gelido nelle orecchie...

Malefici ricordi che in me entrate, come siete entrati uscite, per favore lasciatemi solo al mio dolore.

Un rumore e davanti a me un lupo rosso mi guarda, quel rosso mi ricorda il colore dei capelli di kidd.

Si avvicina ma non lo temo per non so quale motivo, gli tocco il muso e lui ulula scomparendo nel nulla assoluto.

Piango silenziose lacrime, la sua anima mi è venuta a salutare per l’ultima volta.

Torno nella casa a testa china e vedo che Killer si è tolto la maschera e piange abbracciato a Penguin, entro e non vedo il corpo, cado a terra

-Grazie kidd…

questo lo dico a bassa voce come un segreto che voglio tenere per me e per lui, il mio uomo, il mio unico amore.

Mi alzo e Killer mi abbraccia piangendo, ricambio sapendo quando ci tenesse anche lui al suo capitano e poi parlo

-Il mare ha portato via anche la supernova numero uno, il prossimo sono io, voi due avete tempo per redimervi da pirati quindi andatevene da questa isola e vivete in pace.

-Ma Law…

-Io resterò qui a godermi gli ultimi giorni della mia vita con al mio fianco il suo ricordo e la sua anima...

Se ne vanno senza storie e io mi sdraio dove pochi minuti prima c’era lui, prendo la sua pelliccia e la stringo forte, il suo dolce profumo rimane nelle mie narici.

Un dolore lancinante mi fa contorcere e poi il dolore scompare, gli occhi si appannano, il cuore rallenta ed inesorabilmente il mio corpo cede.

Fottuto bastardo di un Kidd, se solo mi avessi aspettato per 10 minuti sarei venuto con te, ma ora mi hai lasciato, aspettami all’inferno amore mio.

Chiudo gli occhi per non riaprirli mai più.

Addio mondo infame, Addio oceano.

Addio.





 

Revisionata e sistemata^^
ciao ciao
Partecipante al 
Death Fic Contest - My world without you

 

 
   
 
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