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Autore: sam_twins    02/05/2011    3 recensioni
-Io non posso ancora crederci- sospirai aggrappandomi al suo petto.
-A cosa?- mi fissava incuriosito, con i suoi occhi come il ghiaccio.
-A noi, a tutto quello che è successo alla mia vita, a quel primo giorno che ti ho incontrato- e a quelle parole lui si avvicinò a me e mi baciò, come solo lui sapeva fare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hey ragazzi!! Eccomi con un nuovo capitolo! Questo è un bel colpo di scena, ve l'assicuro, entra in gioco una ragazza che odio davvero tanto ma tanto da quando l'ho vista con Ian! Comunque vi lascio al capitolo! Bacioni *Alex*




 
I Screwed Up




Alex's Version


Avevamo ufficialmente finito le riprese del primo episodio della terza stagione di The Vampire Diaries e sul set era tutto una festa.
Candice aveva portato una miriade di torte, cupcakes, bibite e robe varie.
C’era un vero e proprio banchetto in corso, tutti erano invitati.
Paul aveva portato Torrey, la sua fidanzata e Candice aveva invitato Jake, un modello per cui aveva una cotta incredibile.
Tutti ci stavamo divertendo come dei pazzi.
I ragazzi erano mezzi ubriachi, colpa delle birre altamente alcoliche che aveva portato Steven e noi ragazze andavamo avanti a Coca Cola ed ogni tanto a qualche sorso di birra, ma solo qualche perché i ragazzi letteralmente se le scolavano tutte.
-Hey, sai, ho chiesto a Julie se mi posso tagliare i capelli, e mi ha dato l’okay- mi informò Nina ed io sgranai gli occhi seguita di Candice e Kat.
-Ti vuoi tagliare i capelli?- chiedemmo all’unisono guardandoci fra di noi.
-Non è che mi voglio fare un taglio alla Emma Watson, voglio solo magari schiarirli un po’, giusto un po’, e magari cercarmi di farmi accorciare i capelli di lato, senza che si noti troppo…- noi ancora la guardavamo sconvolte, Nina era troppo attaccata ai suoi capelli per dirlo davvero.
-Sei ubriaca o cosa?- chiese Kat ridendo.
-No, voglio solo cambiare, tutto qua, anzi, chi è con me?- tutte la fissammo di nuovo –oh, avanti, ci divertiremo, un piccolo cambiamento ciascuna! Insomma è iniziata o no una nuova stagione di The Vampire Diaries?- urlò e tutte insieme ci unimmo a lei strillando e ridendo.
Eravamo ubriache, non c’era mezzo di dirlo, considerato poi che io mi mettevo a ridere e strillare solo con due bicchieri di Coca Cola…
-Io ci sto- dissi senza nemmeno accorgermene –però non me li taglio, nemmeno si mi paghi! Ci ho messo troppo ad averli lunghi, anzi mi faccio fare solo un po’ la frangia e poi voglio mettermi le extension! Le ho sempre volute!- esclamai ridendo con Nina.
-Bene, bene e siamo in due, chi altro si unisce?- chiese ridendo alle altre con uno sguardo ammaliante ed io mi unii a lei.
-Io ci sto- disse Candice, voglio i capelli più lunghi anche io e magari dei colpi di sole più scuri!- ridette e Nina si unì a lei.
-Oh, andiamo, Kat, non ti fare pregare!!- disse Nina con gli occhi da cucciolo ed io e Candice facemmo altrettanto.
-Okay, okay, vengo anche io, ma non mi cambio il taglio di capelli- tutte e tre smettemmo di ridere per poi ricominciare come delle pazze.
-Oh, mio Dio, ho scordato il mio telefono nel camerino!- affermai scoprendo che non lo avevo nelle tasche –torno subito!- dissi allontanandomi verso il corridoio.
La musica piano piano di faceva più bassa e si faceva anche più buio, peccato che le luci erano staccate nel lungo corridoio.
Arrivai nella mia stanza ed ecco che era lì, sopra il piano davanti lo specchio, accanto allo smalto che portavo.
Lo afferrai e vidi che avevo tre chiamate perse, due di John ed una di mia cugina Gaia.
Poi ad un tratto iniziò a vibrare e vidi apparire sul dispaly il suo nome.
-Hey! John, ho appena visto le chiamate! Che c’è?- chiesi rispondendo e lo sentti ansimare.
-Hey, piccola, va tutto bene, volevo solo salutarti e… Niente… Ma cos’è sei ad una festa?- mi chiese alzando leggermente la voce.
-No, no, cioè si, siamo sul set e stiamo festeggiando perché abbiamo finito di girare la prima puntata!- risposi sorridendo anche se lui non mi poteva vedere.
-Beh, allora ti lascio alla festa, ti chiamo presto!- disse abbassando di nuovo la voce ed ansimando.
-Okay, ti amo!- dissi.
-Ti amo anch’io- chiusi la conversazione e di colpo la luce si spense.
Mi guardai intorno in cerca dell’interruttore facendomi luce con il cellulare e davanti a me vidi Ian.
-Oh, mio Dio!- esclamai alzando il telefono per vederlo in faccia –mi ha quasi fatto venire un infarto!- dissi colpendolo su una spalla.
-Scusa, scusa, non volevo!- disse ridacchiando lui e avvicinandosi a me.
-Cosa ci fai qui?- domandai indietreggiando leggermente.
-Cercavo te- disse avvicinandosi di nuovo –volevo…- si interruppe tossendo e stropicciandosi gli occhi.
-Ian, sei ubriaco, smettila- dissi indietreggiando di nuovo.
-Beh, forse solo un pochino…- disse imitando con la mano, in quel momento mi sembrava Damon.
-Okay, forse è meglio se accendiamo la luce, eh?- cercai di raggiungere l’interruttore passando accanto ad Ian che mi bloccò per un braccio.
-No- mi fermò tirandomi indietro e praticamente fermandomi tra lui ed il muro.
-Okay, Ian, smettila, mi fai paura…- deglutii a fatica sentendo il suo respiro su di me, il cellulare mi cascò di mano quando poggiò una sua mano sulla mia guancia –Ian, piantala- riuscii a dire.
-Mmm, non so se mi va…- fece una pausa, non vedevo un bel niente –sai, sei riuscita a sfuggirmi la prima volta, ma questa volta non lo farai…- disse appoggiando le labbra al mio orecchio.
-Ian, ma che…- non riuscii a finire quello che stavo dicendo perché lui mi zittii con un dito.
-Okay, senti, facciamo così- disse schiarendosi la voce, intanto il ero ancora bloccato tra lui ed il muro –se dopo quello che succederà adesso, non cambierà niente per te, io ti lascerò in pace, okay?- sussurrò di nuovo al mio orecchio ridendo.
-Che diavolo stai dicendo?- chiesi ma sentivo la sua fronte sulla mia, non è che stavo sognando di nuovo?
Ora il suo naso era accanto al mio, lo sentivo e poi sentivo l’odore di alcohol e di birra.
Le nostre labbra si sfiorano, volevo tirarmi indietro ma non ne avevo l’opportunità, non stava succedendo davvero.
Le sue labbra si avvicinarono ancora di più alle mie, ora erano praticamente una sopra l’altra.
-Alex? Hey! Ma ti ha mangiato il cellulare o cosa?- sentii la voce in lontananza di Nina che rideva da sola.
Mi staccai completamente da Ian, abbassandomi ed afferrando il telefono.
-Io…- non finii la frase e svicolai uscendo dalla stanza senza guardarmi indietro e raggiungendo Nina.
-Hey! Sai il telfono ha fatto il cattivo, l’ho dovuto inseguire per la stanza!- dissi ridendo mostrando il cellulare, ero ubriaca, decisamente.
 
 
-Okay, Nina sei stupenda, mi piaci troppo con quei capelli scalati!- esclamai mentre la mora si fissava allo specchio.
-E perché tu? Ma guardati, ci stai troppo bene con i capelli più lunghi, Candice anche tu, con quei colpi di sole! Ragazze, siamo stupende!- disse ridendo –siamo pronte a far impazzire tutta “Hot”lanta?- l’aveva chiamata come denominavano la città nei periodi caldi.
-Si!!- urlammo all’unisono.
Io, nel frattempo, ancora pensavo a quello che era successo il giorno prima, con Ian, o meglio quello che non era successo, certo ne avevo un ricordo sfocato perché ero mezza ubriaca, però…
Però non era successo niente…
Ci dirigemmo verso il set a braccetto per mostrare a tutti i nostri nuovi tagli di capelli.
Appena entrate vedemmo Paul, Michael ed Ian fissarci, e a loro si aggiunse anche Matt.
Ci mettemmo a ridere e poi ci avvicinammo, ma nel frattempo qualcun altro si era avvinato ad i ragazzi, abbracciando Ian calorosamente, e sottolineo calorosamente.
-Oh, eccola di nuovo!- sussurrò sarcasticamente Candice.
-Dio, non la sopporto…- aggiunse Nina girandosi.
Quando la ragazza bionda lasciò Ian e si girò la riconobbi e subito sgranai gli occhi rimanendo a bocca aperta.
Megan.
“Che cosa?” chiesi a me stessa.
-Megan?- dissi ad alta voce e Nina e Candice mi fissarono –voglio dire, ma non si erano lasciati?- chiesi di nuovo.
-Magari, è una voce che hanno messo in giro per essere lasciati in pace…- affermò Candice.
-A parte che quei due, ogni finesettimana, litigano, Ian viene sbattuto fuori dal suo appartamento e se ne torna in albergo, come questa settimana, poi il finesettimana dopo, ovvero oggi, lei torna sgambettando da lui e ovviamente Ian, la perdona…- sospirò Nina –sono degli idioti, e quel ragazzo è troppo buono per dirle di lasciarlo in pace… Dio solo sa come finirà… Poi quella praticamente mi odia…- concluse Nina stampandosi in faccia un finto sorriso.
-Ci odia, vuoi dire… Odia tutte quelle con cui lavora Ian e fa la civetta con i ragazzi… Si comporta da vera stronza, vedrai che ti farà subito un complimento e poi le calerà il sorriso- disse Candice e insieme continuammo verso i ragazzi e Megan.
Ian. Megan. Insieme.
Non ci potevo credere, davvero.
Ma perché mi importava? Insomma, voglio dire, un po’ mi importava, ma un po’ giusto per curiosità…
John. Mi infilai in testa l’immagine di John.
Però tutto quello che aveva fatto Ian, in quei giorni, come poteva avere una ragazza? Insomma non che mi piacesse che praticamente ci provasse con me dato che avevo un ragazzo, ma come aveva potuto farlo?
-Hey, ragazze!!- esclamò Megan, quasi buttandosi addosso a noi.
-Nina! Candice! Mi piacciono troppo i vostri cambiamenti di look!- ridacchiò lei abbracciandole, che falsa –e tu- disse indicandomi la bionda, io sbiancai per un attimo, sembrava volesse ammazzarmi.
Ian mi fissava stranamente e poi fissava lei ed io invece fissavo Ian e poi lei.
Io riuscii solo a deglutire.
-Tu devi essere Alex!- esclamò abbracciandomi saltellando ridendo –io sono Megan! La ragazza di Ian, sono così felice di conoscerti! Wow, sei davvero carina! Oh, adoro i tuoi capelli! Certo che sei così giovane, quanti anni hai, 14?- chiese ed io la fissai attentamente con uno sguardo sconvolto prima di rispondere fingendo un sorriso.
-Già, beh, veramente ne ho 16…- “Che stronza!” strillai dentro di me, io non li dimostravo nemmeno quando ce li avevo 14 anni!
-Beh, sei comunque così carina!- disse sorridendomi.
Io fissavo Ian, poi lei, poi Ian, poi lei, cavolo era da manicomio, come faceva a sopportarla?
Ian, come poteva…
Ah! John, immagine di John. John.
-Beh, ora devo andare a mandare una foto a John, il mio ragazzo- sottolineai la parola ragazzo –del mio nuovo taglio di capelli, glielo avevo promesso- non era assolutamente vero –Megan, è stato un piacere conoscerti- dissi sorridendo allontanandomi dal gruppo.
-Anche per me!- disse lei mentre io già mi ero allontanata.
Non mi guardai nemmeno indietro, mi veniva di strangolarla.
 



Ian's Version

 
Megan. Sempre nel momento sbagliato.
Non poteva chiamarmi o che so io? No, si doveva presentare lì, come se niente fosse, dopo la litigata che avevamo avuto le faceva finta di niente.
Il suo sguardo, lo sguardo di Alex, ah, adesso dovevo davvero smetterla, non si sarebbe più fatta avvicinare da me, eppure c’ero così tanto vicino.
-Ian, tesoro, va tutto bene?- chiese prendendomi la mano.
-No, Megan, veramente io…- Nina e Candice mi fissavano per il tono di voce alto che avevo usato –no, mi sono appena ricordato che Julie mi voleva vedere, sai per una scena, devo cambiare una battuta, o qualcosa del genere… Se non vado mi ammazza…- fu la prima cosa che mi venne in mente per liberarmene.
-Okay, certo, ma poi torna da me!- disse sorridendomi Megan mentre mi ero già allontanato.
Alex stava ancora camminando lungo il corridoio scuotendo leggermente la testa, io la afferrai per un braccio e la bloccai.
-Noi, dobbiamo parlare, non è come sembra- il suo sguardo era confuso, potevo vedere la delusione nei suoi occhi.
-Ah no? Quindi tu non ci hai provato con me mentre la tua ragazza ti pensava? Eh?- mi chiese liberandosi dalla mia presa e continuando a camminare entrando nel camerino.
Io la seguii chiudendomi la porta alle spalle.
-No, lasciami spiegare, io…- non riuscii a finire che lei mi interruppe.
-Tu mi hai quasi baciata! Okay, che eri praticamente ubriaco, ma… Tu non capisci che vuol dire, io… Tu…- camminava per la stanza, i suoi capelli emanavano un forte odoro di shampoo alla menta, quanto mi faceva impazzire.
-Dimmi che non ti piaccio, che non sei attratta da me… Avanti, dillo!- esclamai io avvicinandomi a lei e prendendole le mani.
-Ian- lei si liberò e le posò sul mio viso –tu non mi piaci!- mi strillò quasi in faccia, ma io le presi di nuovo le mani prima che se ne andasse –se sono attratta da te? Certo che si, sei Ian Somerhalder, ma fattelo dire, sarai bello, fico, da infarto all’esterno, ma all’interno fai schifo! Chi ci prova con un’altra che ha un ragazzo per di più quando sta già con una ragazza!- le sue parole mi ferivano, da una parte aveva ragione ma io davo retta alla parte che mi diceva di andare avanti.
Non le risposi, semplicemente posai le mie labbra sulle sue, ma non andò come l’avevo pensata, dopo nemmeno un nano-secondo lei si staccò da me dandomi uno schiaffo in pieno viso.
-Esci da qui! Subito!- esclamò lei arrabbiata, mentre mi fissava con disprezzo –vai, vai dalla tua ragazza ti starà aspettando, d’altronde io per lei sono una quattordicenne con dei bei capelli, no? Cosa ci fai qui con me? Va da lei!- disse ridendo e spingendomi fuori.
-No, io…- non seppi come continuare la frase, avevo agito d’impulso –non volevo…- riuscii a dire.
-Beh, ci vediamo Ian, devo mettermi i vestiti di scena, se non ti dispiace…- disse chiudendo la porta.
Avevo fatto un casino, un grosso casino, ed ora mi ritrovavo con niente, con un bel niente.
Ero un idiota, avevo reagito male, non ragionavo in quel momento, ed ora me ne pentivo più che potevo, intanto mi ero aggiudicato uno schiaffo che bruciava e mi faceva sentire più in colpa di come non mi sentissi già. 
  
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