Fatti per stare insieme

Nelle ultime ore di luce della giornata il sole rendeva il cielo color arancio con variopinte sfumature dai colori caldi.

Le onde del mare raggiungevano le coste dell'America occidentale. Baciando anche la piccola spiaggia di proprietà Stark a Malibu.

Poche ore e il sole si sarebbe nascosto sotto il placido e calmo mare di quella serata.

-Pepper! Ti vuoi dare una mossa!? Se è possibile prima del calar dal sole!- esclamò Tony, richiamando la ragazza che non era ancora pronta.

Aspettava nell'atrio della casa con indosso solamente un costume da bagno nero e occhiali da sole, rigorosamente firmati Oliver Peoples. Una cosa era certa: non dovevano uscire a cena fuori! Infatti avevano deciso di andare qualche ora sulla spiaggia sotto casa, prima del calar del sole.

Si direbbe una cosa assai romantica... in parte era per guardare il tramonto, invece l'altro motivo era quello che Tony doveva prendere il sole del tramonto perchè quella luce era di beneficio al reattore ad arco.

-Eccomi sono pronta!- esclamò un po' seccata raggiungendolo. Indossava un leggero vestito bianco e teneva i capelli raccolti, però con qualche ciuffo ribelle che non stava al suo posto.

Lo guardò per un paio di secondi.

-È passata la moda di vestirsi? Non potevi metterti almeno una maglia? Ti saresti spogliato in spiaggia...- disse notando il compagno più nudo che vestito.

Lui sorrise. -Anche tu sei bellissima!- esclamò da perfetto cascamorto.

-Non fare lo scemo! Dai andiamo!- disse Pepper, prendendolo per mano e uscendo di casa.

-E poi chi vuoi che mi veda così? La spiaggia è deserta!- esclamò del tutto convinto.

-Non si sa mai! E poi potrei essere un po' gelosa...- gli sussurrò all'orecchio, mettendogli le braccia intorno al collo.

Lui le cinse la vita con le braccia. -Se è solo quello, puoi stare tranquilla. Sono ancorato a te!-

Tony vide in lontananza due persone che si avvicinavano verso di loro.

-E quelli chi sono?- domandò alla ragazza che si voltò ad osservare gli individui a cui si stava riferendo Tony. Si staccò immediatamente da lui, non credendo ai suoi occhi. Tony non li aveva mai visti, ma sembrava che Pepper li conoscesse.

-Mamma, Papà?! Che ci fate qui!?- chiese Pepper, vedendo i genitori e andandoli incontro per abbracciarli.

Tony sentì una morsa all'altezza della gola... quel momento era giunto! Avrebbe conosciuto i genitori di lei! E tanto per cambiare indossava solamente degli slip neri! Possibile che doveva fare sempre delle figuracce?!

Dopo aver raccolto abbastanza coraggio, si avvicinò anche lui al gruppo.

-Tony, loro sono i miei genitori: Glorya e James- disse Pepper, presentando i suoi al compagno.

-Salve!- esclamò stringendo le mani ai genitori di lei, che lo guardavano un po' perplessi, mentre Pepper si stava per mettere a ridere. -Chiedo scusa per avermi trovato in questo stato, ma stavamo andando in spiaggia, quindi...- Non sapeva più cosa dire, per la prima volta si sentiva veramente in imbarazzo!

Ad interrompere l'imbarazzante silenzio fu Glorya, mentre continuava a scrutare i muscoli scolpiti del ragazzo. -Oh... certo... certo...- iniziò un po' titubante. -Torneremo un'altra volta!- disse sorridendo contenta, mentre il marito aveva messo il broncio.

-No, no! Ora che siete qui, perchè non vi fermate con noi? Potremo andare in spiaggia, c'è un gazebo con chiosco... ci sediamo a bere qualcosa!- affermò Tony, facendo gli onori di casa.

-Sarebbe fantastico! Allora?! Vi va?- chiese Pepper, mettendosi accanto al compagno e attendendo una risposta da parte dei genitori.

-Con molto piacere! James?!- lo richiamò la moglie con tono leggermente duro, lanciandogli una leggera gomitata, notando che era parecchio stizzito.

L'uomo rispose con un mugugno di approvazione. Non voleva sicuramente trovarsi in quel luogo, la moglie lo aveva portato a forza! James avrebbe fatto certamente a meno di conoscere Tony... l'uomo che stava con la sua adorata bambina! Chissà con quale ricatto Glorya era riuscito a convincerlo?!

Insieme si diressero verso la spiaggia munita di gazebo con tavolino, comode poltrone e in parte un piccolo chiosco “fai da te”.

Tony e Pepper avanzavano tranquilli seguiti dagli ospiti. Tony mise un braccio intorno al bacino di Pepper, le si avvicinò per dirle poi qualcosa all'orecchio: -Forse avevi ragione sulla moda del vestirsi... Ti pare che debba fare questa impressione ai tuoi?-

Lei rise divertita: -Credo che mia madre abbia gradito! Non dovresti incontrare problemi... invece...-

-Invece cosa?!- chiese allarmato.

-Bhè... a mio padre non stai molto simpatico... sarà molto dura con un agente dell'F.B.I. come lui!- esclamò Pepper, ridendo per l'espressione sconcertata di Tony, che deglutendo a fatica continuò a camminare.

Intanto i 2 coniugi che li seguivano...

-Te l'avevo detto io! Guarda cosa fa! Guarda! La abbraccia pure! Mi sta provocando! Te lo dico io: Mi Sta Provocando!- esclamò James non troppo ad alta voce.

-Ma smettila! Dovevamo conoscerlo prima o poi, e mi sembra anche un bravo ragazzo! E dopotutto non è niente male...- affermò riferendosi al fisico di Tony.

-Glorya!- esclamò lui sconvolto e forse anche un po' offeso per quello che la moglie aveva appena detto.

-Che c'è?! È vero! Poi ti lamenti tanto per un abbraccio... stanno insieme da parecchio tempo, avranno pure fatto altro!- enunciò tranquillamente, senza dare importanza al fatto che il marito era sul punto di svenire a tali idee.

-Io me ne torno a casa! Non esiste!- disse James facendo dietrofront per tornare all'autovettura.

-Fermo lì, sai! Non osare! Tu ora vieni con noi e metti la faccia di festa! Dimenticavo: guai a te se provi a metterlo in soggezione! Chiaro?!- esclamò Glorya sottovoce, prendendo per un braccio il marito e trascinandoselo dietro. James per tutta risposta sbuffò seccato, arrendendosi alla predestinata sorte.

La sabbia della spiaggia era ancora tiepida essendo stata dardeggiata dal sole per l'intera giornata, il mare occupava il silenzio con suo armonioso andare e venire delle onde. Arrivarono fino al piccolo chiosco, Tony preparò subito dei drink e tutti e quattro si misero seduti intorno al grazioso tavolino di marmo bianco.

Era una strana situazione... nessuno dei 4 sapeva cosa dire. Ad attaccare argomento fu James, cercando di far conversazione con il giovane.

-Adesso di cosa si occupa precisamente la tua azienda? Il traffico di armi non lo fai più mi sembra...- disse osservando Tony.

-No, di armi non me ne occupo più ho chiuso in quel campo. Adesso l'azienda è su un piano per la produzione di energia pulita. Già mio padre aveva intenzione di intraprendere quella via, ma a quei tempi la tecnologia era limitata...-

-Conoscevo tuo padre, eravamo amici. Gran uomo: degno di ammirazione... Con la sua scomparsa se né andato un pezzo di mondo...- enunciò James, notando però che Tony non aggiungeva parola a riguardo. Infatti non adorava parlare di suo padre era uno di quegli argomenti che avrebbe volentieri trascurato. -Bhè... almeno ci sei tu, Tony! Porti avanti il grande nome degli Stark!-

Tony fece un sorriso sforzato. Adesso anche Pepper era nervosa, stava maledicendo mentalmente suo padre per aver detto quelle cose, non poteva semplicemente parlare del tempo!?

James capì dagli sguardi della figlia che non era il giusto argomento su cui chiacchierare, allora cercò di cambiare in qualche modo discorso: -Una cosa devo chiederti...- Tony lo guardò negli occhi attendendo la domanda. -Devi spiegarmi di cosa si occupa mia figlia all'interno della tua azienda. Con tutte le volte che Pepper me lo ha spiegato, io non ci ho mai capito niente!-

-Dunque... Pepper...- Tony non sapeva cosa rispondere! Pepper non faceva un preciso e unico lavoro, si occupava effettivamente di tutto! Si voltò verso la compagna incrociando i suoi bellissimi occhi azzurri, che si alzavano al cielo, esasperata per la domanda posta dal padre -Pepper è Pepper! Senza di lei non c'è niente: azienda, amministrazione, io! Diciamo che lei è indispensabile per la mia sopravvivenza!- esclamò convinto, guardando James da dietro gli occhiali scuri.

Altro rimase leggermente interdetto... era una risposta profonda, ma non aveva ancora capito il lavoro di sua figlia! Lasciò perdere, forse era meglio così... Qualche secondo più tardi venne fuori con un'altra domanda, questa volta pensata appositamente per vedere che tipo era Tony.

-Avete intenzione di mettere su famiglia?!- Tony lo guardò sbalordito, bloccato nella posizione in cui si trovava, cioè mentre stava per sorseggiare il suo drink. Una domanda del genere non se la sarebbe mai aspettata e lo stesso valeva per Pepper e Glorya, che gli aveva tirato subito un calcio da sotto il tavolo senza farsi vedere e fulminandolo con gli occhi.

-Papà!!!- lo richiamò Pepper, ormai sconvolta per quell'assurda situazione. -Io vado a farmi una camminata...- enunciò la rossa rassegnata, allontanandosi e andando verso il bagnasciuga.

Tony la seguì con lo sguardo, non capendo bene cosa fosse accaduto sotto i suoi occhi.

-Ragazzo? Mi hai sentito?- chiese James, non dando troppa importanza alla figlia che si era arrabbiata per quello che aveva detto, prima o poi le sarebbe passato!

Tony si girò verso di lui, togliendosi gli occhiali da sole per guardarlo dritto negli occhi. -Un giorno può darsi di sì... ma prima di pensare a quello, devo occuparmi di una cosa più importante e fondamentale...- James non capiva dove Tony volesse andare a parare. -Devo conquistare completamente il cuore di Pepper!- esclamò sorridendo.

James rimase senza parole, mai si sarebbe aspettato una risposta simile. Glorya lo guardava con uno sguardo che diceva: “Ben ti sta! Non sei riuscito a metterlo nella tua trappola!”

-Ok...- rispose James leggermente pensieroso, guardando il mare.

-Ora, se permette, le farei io una domanda!- esclamò Tony, enunciando poi il quesito senza aspettare un attimo di più. -Le ho fatto qualcosa di male?! È da quando che è arrivato che mi guarda storto... non credo di aver fatto niente o forse non me ne sono accorto, perchè tutto questo non mi quadra!- esclamò poggiando gli occhiali da sole sul tavolino.

James lo guardò negli occhi poi abbassò il capo senza rispondere. Allora Glorya intervenne al suo posto.

-Stai tranquillo non hai fatto nulla di male...- disse cercando di rassicurare Tony, poggiandogli una mano sul braccio. -È solo che...-

Glorya si fermò prima di finire la frase, insicura sul quello da dire.

-È solo che cosa?!- chiese Tony, riacquistando al 100% la sua innata sicurezza.

James gli rivolse lo sguardo, poi parlò: -L'ho vista soffrire troppe volte a causa tua e non voglio rivederla triste. Tony, tu devi capirmi... per me è difficile vederla accanto a te-

Lì Tony capì ogni cosa. Glorya lo osservava, nei suoi occhi si leggeva chiaramente tutto il bene che voleva alla figlia e anche per lei quella situazione era delicata.

-Signori Potts,- iniziò Tony. -so di averla ferita parecchie volte, ma sono cambiato. Lei è riuscita a cambiarmi, per lei darei la vita, perchè Pepper mi ha dato una nuova vita...- disse parlando seriamente.

-Non devi farla soffrire.- enunciò James, guardando verso la figlia che passeggiava lungo la spiaggia.

-Certo, non lo farò!- esclamò Tony anche lui osservando la ragazza. Quella era una promessa che si era fatto anche lui, non voleva farla soffrire, ci teneva troppo a lei. -Se permettete, ora andrei da lei...-

-Certo caro, va pure!- rispose Glorya dolcemente e sorridendo.

-Tutto chiarito fra noi?! Ho la sua benedizione?!- domandò Tony a James, scherzando.

-In parte... Stai attento a quello che fai: io ti tengo d'occhio!- esclamò l'uomo facendo il tipico gesto con la mano.

-Perfetto, lo prenderò in considerazione!- esclamò sorridendo e correndo verso Pepper.

James l'osservava mentre correva verso la sua adorata figlia e la abbracciava da dietro teneramente. Forse poteva fidarsi di quel ragazzo, le sue parole lo avevano fatto pensare.

-James, possiamo stare tranquilli. È quello giusto!- esclamò Glorya convinta.

James la guardò, alzò le spalle in segno di incertezza e poi continuò a guardare l'orizzonte.

Intanto Tony si era allontanato, avvicinandosi a Pepper sul bagnasciuga, cingendola alle spalle.

-Dove scappi?!- gli chiese, schioccandole un bacio sulla guancia.

-Giuro che non lo sopporto quando fa così! Deve sempre mettere in soggezione chiunque!- esclamò leggermente innervosita.

Lui le si mise di fronte, poggiandole le mani sulle spalle e guardandola negli occhi. -Sono arrivato a trattare con tuo padre! Diciamo che ho una minima benedizione da parte sua... Però meglio di niente, non credi?-

Pepper lo guardò sbalordita. Era riuscito veramente a mettersi d'accordo con suo padre?! Un traguardo raro! -Dici davvero?! Ma come hai fatto?-

-Segreto professionale!- rispose sorridendo fieramente.

-Facciamo i modesti?! Vabbè poco importa il motivo con cui l'hai convinto! L'importante è averlo convinto!- esclamò Pepper, tornando di buon umore.

-Giusto! E questo è un ottimo motivo per festeggiare!- esclamò Tony, senza però farsi capire dalla ragazza che lo guardava stranita.

-Festeggiare come?- Non riuscì nemmeno a finire la frase, che si trovò sospesa da terra, tra le braccia del compagno. Pepper continuò a fissarlo nei suoi profondi occhi, ancora non intuendo le sue intenzioni.

Inaspettatamente Tony corse verso il mare con la ragazza tra le braccia, finendo subito nell'acqua profonda.

-Tony! Dico: ma sei partito di senno? Ora sono tutta bagnata!- esclamò Pepper, scivolando via dalle possenti braccia di Tony, che la guardava divertito.

-Bhè siamo in 2!-

-Sì, ma tu sei in costume! Io invece ho ancora addosso i vestiti! Te ne eri scordato?! Guardami!- lo rimproverò, sguazzandogli intorno.

-Ti preferisco senza vestiti... ma anche così, tutta bagnata, sei sexy!- disse Tony maliziosamente, guardando affascinato la ragazza illuminata dalla luce rossastra del sole con il vestito bianco ormai fradicio e completamente aderente alle sue sinuose curve.

Tony si immerse completamente nell'acqua, nuotando verso di lei, tornando in superficie a pochi centimetri da Pepper che sorrideva.

Scosse il capo all'indietro, provocando tantissime goccioline d'acqua che brillavano con la luce del meraviglioso tramonto.

-E ora?! Che facciamo?!- chiese Pepper divertita. Tony stava in piedi di fronte a lei in un punto dove l'acqua gli arrivava alle spalle, la ragazza gli si avvicinò, circondandogli con le gambe il bacino finendo a perfetto contatto con lui, gli passò le mani tra i capelli corvini tirandoli indietro.

-Potremo fare un gioco!- le sussurrò, mettendogli le mani sulla schiena, sorreggendola.

-Mi sa tanto di cose proibite...- enunciò lei con tono malizioso, passandogli un dito sulla giunzione tra collo e spalla.

-Tu fai la parte della bella e irraggiungibile sirena e io sarò il determinato e innamorato marinaio che deve conquistare il cuore della splendida creatura- disse dolcemente guardandola nel cielo che i suoi occhi erano.

-Allettante... però forse non ti sei accorto che mio padre ci sta attentamente fissando!- esclamò convinta, sicuramente certa di ciò che diceva. Tony volse lo sguardo verso il punto dove si trovavano James e Glorya. Quello che Pepper aveva detto era vero! James li stava scrutando con un binocolo ad ultima generazione, mentre Glorya gli sbraitava vicino, cercando di farlo smettere.

Tony rise a tale scena. -Va in giro perfino con un binocolo?! Non crede di esagerare?-

-Oh! Questa volta il binocolo! Quella è una piccolezza! Raggiungerà livelli ben più drastici, puoi starne sicuro!- esclamò la rossa, conoscendo alla perfezione il padre.

-Sono pronto a qualunque cosa! Non cederò così facilmente al mio meraviglioso sogno! Mi dispiace per tuo padre, ma credo che prima o poi dovrà rassegnarsi, io voglio vincere questa guerra dove il premio sei tu! Deve capire che sono un marinaio determinato!- esclamò Tony, deciso più che mai a guadagnarsi il rispetto di James.

Pepper lo guardava sorridendo. Erano delle parole dolcissime! Tony la stava lentamente conquistando, giorno per giorno sarebbe arrivato a ammaliare la bella sirena, arrivando al suo cuore.

Tony era incantato dall'immagine della ragazza. Aveva i capelli raccolti e la frangetta le ricadeva sulla fronte, coprendo leggermente i suoi occhi cerulei; la pelle illuminata dalla luce rossastra del tramonto e delle piccole goccioline d'acqua le imperlavano il collo, scintillando come diamanti.

-Mi mandi in delirio, mia creatura incantata!- le sussurrò all'orecchio.

Pepper gli prese il viso tra le mani, poggiando la sua fronte su quella di lui e sfiorandogli le labbra con la bocca. Lo stava facendo impazzire! Tony chiuse gli occhi, vivendo a pieno quel momento indimenticabile, trattenendosi a fatica dalla voglia di baciarla.

-Mio marinaio, pongo fine alle tue pene d'amore, avvertendoti che il mio cuore è da tempo completamente tuo!- esclamò Pepper, donandogli poi un appassionato bacio, assaggiando il sapore delle sue irresistibili labbra.

Fine

Salve a tutti!

Spero che questa altra mia storia vi sia piaciuta...

Con l'introduzione di 2 nuovi, importanti personaggi: i genitori di Pepper! James e Glorya! Avverto che sono stati creati di mia inventiva, i suoi genitori non so esattamente cosa facciano e come si chiamino, anche perchè non è un argomento preso in considerazione...

Primo e grande incontro tra Tony e i futuri “suoceri”! E con questo abbiamo riunito la famiglia!

Trovo molto importante la tenacia di Tony nel conquistare Pepper, mettendosi pure contro le volontà di James....

Con questo vi saluto e ci sentiremo presto per una nuova serie di storie!

Baci by Sic!

P.S. Recensite in molti, sono curiosa di sapere se vi è piaciuta! Ciaociao!