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Autore: Densie Arya    03/05/2011    3 recensioni
'Tratto dalla storia'
Io, Scorpius Hyperion Malfoy, sono privo di sentimenti.
Sarebbe un buon inizio per una storia, suona bene, mi fa sembrare forte e perfetto come dovrei essere.
Come mio padre vorrebbe che io sia.
Ma, per non provare nulla, nella mia vita, non avevo affatto calcolato l’arrivo di quella Weasley.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Io, Scorpius Hyperion Malfoy, sono privo di sentimenti.
Sarebbe un buon inizio per una storia, suona bene, mi fa sembrare forte e perfetto come dovrei essere.
Come mio padre vorrebbe che io sia.
Ma, per non provare nulla, nella mia vita, non avevo affatto calcolato l’arrivo di quella Weasley.

 
“Mi stai ascoltando?” mi chiede Albus, il mio migliore amico, alzando un sopracciglio.
Evidentemente si è accorto che la mia attenzione è concentrata su quattro ragazze sotto l’albero a una trentina di metri da noi, tra cui, tu.
“Certo.” rispondo con voce roca, riportando il mio sguardo su di lui. “Ma non vedo l’utilità di studiare Pozioni. Col tuo libro andiamo sempre sul sicuro.”
Albus ha ‘trovato’, tramite le istruzioni di suo padre, il libro di Pozioni del Principe Mezzosangue.
E io ho copiato tutti quegli appunti sul mio.
“Quindi è più utile guardare... Rose?” mi chiede, intuendo più di quel che io abbia mai voluto fargli sapere.
“Credo tu abbia bisogno degli occhiali, Potter...” proferisco senza alcun timore, la mia maschera la so portare bene. “Non mi interessa tua cugina.”
Quando fingo, le mie bugie sono la mia realtà.
“Perché hai sfidato McLaggen, ieri, allora?” continua, imperterrito.
Mi conosce meglio di chiunque altro.
E’ per questo che capisce quel che provo per te, non che io voglia ammetterlo ad alta voce, sia chiaro.
“Perché l’ho visto fare il gradasso con un Serpeverde del terzo anno...”
“Credevo che avessi visto mia cugina piangere per lui, ieri mattina...” io scrollo le spalle, cercando di sembrare indifferente.
Ho odiato McLaggen dalla prima volta che ti ha sfiorata e ogni volta che ti ha baciata una parte di me avrebbe voluto spaccargli il muso.
Ma vederti piangere per lui, nascosta nella Foresta Proibita, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Tu come lo sai, Potter?”
“Ha visto i tuoi piedi uscire da sotto il Mantello, Malfoy” mi risponde lui, pronto. “Credeva fossi io.”
E così, nonostante le lacrime, Rose Weasley, rimani attenta.
Probabilmente perché la Foresta Proibita è un luogo molto pericoloso.
Non sapevi di certo che...
“Che ci facevi nella Foresta?” Albus Severus Potter è forse in vena di interrogatori, quest'oggi?
...ero lì per proteggerti.
“La ricerca di Cura delle Creature Magiche sugli Asticelli.” ogni mia bugia è credibile, ma ormai Albus ha le sue convinzioni (per nulla errate) ed è impossibile per me riuscire a fargli cambiare idea.
“Non sarebbe stato meglio andare in biblioteca, Malfoy?”
E’ lì che ti guardo, piccola Weasley, di solito.
Poi ti ho vista scappare via, dopo una chiacchierata a bassa voce con una tua amica.
E’ in quel momento che ho deciso di seguirti.
“I libri polverosi sono roba da secchioni, Potter. Meglio la pratica, quando posso.” sospiro, alzandomi in piedi “Ora, se l’interrogatorio è finito, vorrei tornare al Castello. Se non scrivo quei trenta centimetri per il Professor Ruf, non credo che prenderò E ai MAGO.”
Lui mi guarda, scuotendo la testa, esasperato.
“Stasera c’è la festa del LumaClub, Scorp. Se hai un po’ di tempo, perché non vieni invece di inventarti scuse, per una volta? E’ l’ultima.”
Mancano pochi giorni ai MAGO.
“Perché no?!” esclamo io, lanciando l’ultima occhiata al gruppetto di ragazze, a te “Ci vediamo lì, Al.”
-
Abito cerimoniale.
Ma perché la festa di fine anno del LumaClub si fa in vesti così scomode?
Tuttavia, questa volta non mi va di marinare.
Lumacorno mi scriverà una bella raccomandazione per un posto al Ministero, una volta superati i MAGO, per cui, almeno oggi dovrò onorarlo della mia presenza.
Qualcuno mi pesta un piede, volutamente.
Tu.
“Ehi, Weasley! Dolce come sempre, eh!”
“Taci, Malfoy. Volevo solo ricordarti che tra pochi giorni non potrai più bearti delle nostre liti.”
“Mi mancherebbero, Weasley, se tu fossi solo vagamente lieta di vedermi. Non hai un accompagnatore su cui scaricare il tuo isterismo?”
“Ovviamente no, Malfoy. Sarebbe stato troppo complicato trovare qualcuno di mediamente intelligente...”
“McLaggen non è intelligente.” mi viene da dire e vedo che ti rattristi.
“Mi ha lasciata.”
“Forse è per questo che non è intelligente come credevi, Weasley. Se lo fosse stato, non ti avrebbe lasciata.” sembri compiaciuta da questo mio ‘complimento’.
Come mi è venuto in mente di dirtelo? O anche solo di dirlo? Di pensarlo?
“E tu, dove hai lasciato le tue amichette?” mi chiedi, ravvivandoti i capelli con un gesto timido.
Solo ora noto come sei.
I tuoi capelli color mogano sono lisci e lunghi, ti ricadono con un onda naturale sulle spalle.
Il tuo viso è truccato, ma mai pesantemente.
Indossi un vestito a tubino, fucsia e corto sopra il ginocchio.
Scarpe con il tacco che mostrano il tuo piede piccolo e delicato.

“Nessuna di mediamente intelligente.” rispondo secco.
“Saremo gli unici da soli.”
“Conto solo su me stesso, Weasley, sempre. Non ho bisogno di un’accompagnatrice, per sentirmi importante.”
“Non so come ci riesci, Malfoy... Come fai ad essere sempre così sicuro di te stesso?”
Io ti guardo e vorrei che capissi che non sono affatto sicuro.
Non sono affatto sicuro, da quando penso a te.
Da quando ti voglio e so che non mi vorrai mai.
“Perché non ti accetti per come sei e permetti agli altri di ammirarti sicura di te stessa, senza un coglione che non ti merita al tuo fianco?”
“Entrando lì, da sola, sembrerei solo Rose Weasley... mediamente intelligente e appena mollata dal ragazzo, che ha preferito una mediamente alta e mediamente troia. E tu sarai il primo a prendermi in giro. Mi sa che fingo un malore...”
Io sorrido, scrollando le spalle.
“E privare la popolazione maschile di Hogwarts di questa vista, Weasley? Saresti terribilmente cattiva.”
“Sei in vena di complimenti, oggi... Che c’è, hai ascoltato Celestina Warbeck*, Malfoy?”
“Oh, accidenti! Hai scoperto la mia passione segreta... Vorrà dire che eviterò di prenderti in giro, per stasera. Ma promettimi di non dirlo a nessuno.” ti concedo un occhiolino e ti vedo arrossire. “Che c’è, Weasley, ti metto a disagio?”
“Sei strano, stasera.” mi concedi come risposta.
“Strano?”
“In senso positivo, credo. Abbastanza ironico e brillante, ecco. ”
“Abbastanza brillante da farti da accompagnatore?”
Okay, devo essere impazzito definitivamente.
Ma è la prima volta che mi concedi un intero discorso senza troppi insulti.
E... forse mi sbagliavo.
Forse, qualche speranza ce l’ho.
Tu arrossisci, di nuovo.
Ti vedo giocare con una ciocca di capelli tra le dita, innocentemente sexy.
“Amichette a parte, pensavo stessi con la Abbott.”
Hailey Abbott.
Grifondoro, capelli rossi, occhi azzurri... Non ti ricorda qualcuno?
Ma lei è solo una tua pallida imitazione.

“E’ dentro con Al. Era solo un’amica.” scrollo le spalle ed assumo un’espressione beffarda. “Voglio solo essere gentile, Weasley. Se non te la senti di superare quella porta da sola, puoi entrare con me.” Davvero sto tentando di convincerti?
“Perché sei gentile con me, Malfoy? Sono sette anni che ci prendiamo in giro a vicenda...”
“La scuola è finita, Rose” davvero ho pronunciato il tuo nome ad alta voce? “E’ ora di crescere. E credo che mi mancherà la tua vocetta irritante.”
“Eri tu, nel bosco, vero?” mi chiedi, mentre il tuo cipiglio si fa più marcato.
“Sì.” per la prima volta, ti dico la verità.
Ormai fingere serve a ben poco.
“Mi stavi guardando...”
“Eri sola.”
“Già, davvero pericoloso. Grazie.”
“Per cosa?”
“Perché eri lì. Ti sei preoccupato per me e non mi hai presa in giro.”
Le tue parole mi spiazzano.
Non so che dirti.
Vorrei fare quel passo avanti che mi concederebbe il paradiso.
Ma aspetto, perché non capisco cosa ne pensi.
Non posso bruciare l’unica occasione che ho.
Io ti porgo la mia mano.
“Entriamo?”
Tu, insicura, la stringi.
Non ti accorgi che ti sei fatta spazio nella mia mente già da un po’?
Non ti accorgi che ora, con la mano intrecciata alla tua, mi sento diverso?
Mi sorridi e facciamo qualche passo avanti, pronti a qualsiasi cosa ci aspetti.

Perché siamo insieme, io e te, Rose.
“Scorpius?” mi chiedi, timida.
“Sì?”
“Forse abbiamo esagerato.”
Indovinate un po’ chi sono gli ospiti VIP della serata?
Hermione Jane Granger e Ronald Bilius Weasley.
Che, per la cronaca, non mi sopportano.
“Ehi, Scorpius!” mi saluta Al “Rose, perché non vai a parlare con zio Ron, prima che uccida qualcuno?”
Lasci la mia mano, con mio grande disappunto, e ti dirigi verso tuo padre, titubante.
“Se provi a dire ‘te l’avevo detto’, Potter, giuro sul mio nome che ti schianto.”
Il mio migliore amico mi guarda con l’aria di uno che la sa lunga, ma non si azzarda a dirlo.
Almeno finchè non trova un sinonimo.
“Quindi avevo ragione.”
“Non proprio.”
“Non la stai prendendo in giro, vero? Devo ricordarti per forza che oltre ad essere mia cugina è la mia migliore amica e che se la farai soffrire ti ucciderò con le mie mani?”
“Le ho solo fatto da accompagnatore una sera, Al. Non le ho chiesto di sposarmi.”
Ed eccoti di nuovo. Ti guardo, mentre ti riavvicini a noi.
Ma non prendi la mia mano.
Non sai se l’invito valeva solo sull’entrata o su tutta la serata.

“Tuo padre ti ucciderà?” chiedo, con un filo di sarcasmo.
“Io torno da Hailey.” Al ci lascia soli, ovviamente.
Chissà come ha capito che iniziavo a provare qualcosa per te.
Dubito solo da un’occhiata.
“No, almeno finchè non mi innamorerò di te, assurdo, vero?!”
“Già... Assurdo.”
Passano secondi interminabili, finchè la canzone finisce.
Quest’altra, invece, sembra più lenta.
Più adatta.
“Balliamo?” ti chiedo, allungando una mano verso di te.
Tu guardi tuo padre, dubbiosa.
“Non ti innamorerai di me per un ballo, Rose.”
Ti vedo ridere.
Sento la tua mano sfiorare la mia, mentre posi l’altra sulla mia spalla.
Appoggio la mano libera sul tuo fianco e ti trascino al centro della pista.

<< 'Cause it's you and me and all of the people with nothing to do
Nothing to lose
And it's you and me and all other people
And I don't know why, I can't keep my eyes off of you** >>

 
“Scorpius?” mi sussurri all’orecchio, mentre la mia schiena viene scossa dai brividi e il mio cuore martella nel petto.
“Sì, Rosie?” ti chiedo, usando quel nomignolo che mai e poi mai mi sarei sognato di pronunciare.
“Quelle scarpe sono orrende” mi dici, accennando ai miei piedi, per poi ridere.
Sempre le solite liti.
“Vogliamo parlare dei tuoi capelli? La pozione lisciante sta finendo i suoi effetti... Alcune parti stanno tornando ricce e crespe.”
“Non mi serviva un ballo, per innamorarmi di te.” ti lasci sfuggire, con un sorriso.
Io sono spiazzato, tutto quel che riesco a formulare è: “Allora non era così assurdo, eh?”
“Per niente. Ma è colpa di mio padre. Se non mi avesse detto di stare lontana da te, ti avrei ignorato.” sospiri dolcemente “Beh, immagino che questo sia l’ultimo momento che passeremo da amici, per cui mi sembrava giusto dirtelo... Appena finirà questa serata, tornerà tutto alla normalità, non è vero?!”
“Non lo so.” rispondo, titubante. Esprimere i miei sentimenti è fuori discussione.
“E’ stato bello, però. Sai, poter credere di piacerti.”
“Non è una cosa così assurda, Weasley.” sorrido “Ma non baciarmi. Voglio arrivare vivo ai MAGO” alludo a tuo padre, ma non posso perdere l’occasione di prenderti un po’ in giro. “E parlo del tuo alito, nel caso in cui non l’avessi capito.”
Adoro l’espressione che fai quando ti senti offesa.
Adoro l’espressione che fai, poi, quando capisci che ti sto prendendo in giro.

Mi dai un pugno allo stomaco, per niente delicata.
“Ah ah ah. Davvero spiritoso. E la prossima volta miro più in basso, sappilo”
Io mi massaggio la pancia e ti trascino via.
Ho il Mantello dell’Invisibilità, con me, e lo uso per coprirci entrambi.
“Dove mi porti?” mi chiedi, ridendo.
“Infrangeremo un paio di regole, Weasley. Per cui, beh, in quanto Caposcuola potresti togliermi parecchi punti.” continui a sorridermi.
“Se fossi davvero Rose Weasley, non starei di certo seguendo te, Scorpius Malfoy.”
“Quindi? Abbiamo dei nomi in codice?”
“E Casate diverse, ovviamente.”
“Niente più Rose e Scorpius? Weasley e Malfoy? Grifondoro e Serpeverde?”
“Esatto. Stasera saremo...”
“Orion Bonnefoy” dico subito io, ridendo. Una costellazione per il nome, come tutti, nella mia famiglia. E poi la trasformazione francese da ‘Malafede’ (MALFOY) a ‘Buona Fede’.
“E io... Rondon Ermieny” Rondon in greco Rosa. Ermine è l’ermellino.
Immagino che tu abbia paragonato Weasley a Weasel, donnola.
“Entrambi Corvonero. I Tassorosso sono troppo sfigati.”
Ridiamo entrambi, finchè non ti porto al Parco di Hogwarts.
Metto il mio mantello a terra, dietro un cespuglio, per poterci sedere.
“Per me, siamo pazzi.” dici tu, guardandomi fissa negli occhi, mentre io mi sono già seduto.
“Ho sempre saputo che avevi qualche rotella fuoriposto, Weas...ehm Ermieny.”
Ridi. Adoro la tua risata.
Ti siedi di fronte a me, incrociando entrambe le gambe da un lato, per evitare di mostrarmi quel che c’è sotto la tua gonna.
Mi avvicino a te e ti bacio, lentamente.
Ho quasi paura della tua fragilità.
E, naturalmente, ho paura di come la prenderà mio padre.

 
Io, Orion Bonnefoy, sono capace di provare veri sentimenti.
Sarebbe una buona fine per una storia, suona bene, mi fa sembrare innamorato ed imperfetto come dovrei essere.
Come Rondon vorrebbe che io sia.
Ma, per provare qualcosa, nella mia vita, devo contare sulla presenza di quella Ermieny.
 

<<  Oh Scorpius Hyperion perché sei tu Scorpius!?
Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Weasley.
Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.
Che vuol dire "Malfoy"?
Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo.

Prendi un altro nome.
Che cos'è un nome?

Quella che chiamiamo "Rose" anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.
Rinuncia al tuo nome, Scorpius, e per quel nome che non è parte di te, prendi me stessa.***>>

 
 

- Fine -

Angolo dell’autrice -pazza-

*Celestina è la cantante preferita di Molly Weasley, famosa per le canzoni smielate e un po' liriche.
 
**la canzone è tratta da ‘You And Me’ dei LifeHouse.
 
***riadattamento Romeo e Giulietta.
Perché se loro avessero un altro nome, non sarebbe poi così complicata la loro storia.
 
Spero davvero vi piaccia.
Premetto che l’ho scritta in un momento di astinenza.
Astinenza dalla mia Long Rose/Scorpius, perché ho prestato la chiavetta col nuovo capitolo ad una mia amica e posso riaverla solo da Sabato.
Quindi avevo bisogno di scrivere, scrivere, scrivere.
Che dire? Mi sono mancati così tanto.

  
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