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Autore: Clacle    04/05/2011    0 recensioni
E' il giorno del compleanno di Katara, e i festeggiamenti non mancano. Inoltre, per lei ci sarà una sorpresa al termine della giornata.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un compleanno diverso.

Ma ora cominciamo?

 

 

-Buongiorno, sorellina!

Sokka si era appena alzato. Strano! Pensò la dominatrice passandogli accanto. Solitamente dormiva fino a tardi. E con sua grande sorpresa, anche Toph era sveglia, e camminava gattonando sulla superficie ghiacciata del polo Sud.

-Accidenti, che roba! C'è solo neve qui!

-Toph, forse sarebbe meglio se ti porgessimo un braccio e...

-Non se ne parla neanche! Sono del tutto indipendente, io!

E così dicendo si mise in piedi, ma si accomodò nuovamente seduta dopo aver fatto due passi a testa alta, ma con le mani stese davanti a sé. Suki, che le dava il buongiorno, l'aiutò ad alzarsi, e l'accompagnò fino a loro spingendola lievemente, tenendo una mano posata sulla sua schiena. Toph aveva bisogno di una mano, sì, ma non voleva di certo darlo a vedere! Un aiutino di questo tipo, come le leggere sollecitazioni di Suki, poteva farle comodo, e non dare nell'occhio. La guerriera di Kyoshi ci tenne a farlo presente a tutti noi, sottovoce.

-Sono cieca, mica sorda!

Aggiunse Toph, ascoltando i rimproveri di Suki verso Sokka (in particolare).

-Certo che fa freddo, qui.

Salutò Mai, saltando fuori dalla sua tenda all'improvviso.

-Mh, ho dormito abbastanza bene. Le pelli sono calde e confortevoli. Ma questo clima così rigido, devo dire, non fa per me.

-Concordo- così dava il buongiorno anche Zuko, passandosi una mano tra i capelli, nel bel mezzo d'uno sbadiglio.

-Viziati che non siete altro!- aggiunse allora Sokka, e tutti risero.

_

 

-Ehi, aspettate, ma ieri... è stato il compleanno della mia nipotina preferita?

Il maestro Pakku, senza che nessuno se ne fosse accorto, era scivolato fuori dal suo igloo, e guardava Katara con gli occhi d'uno che non vede l'ora di abbracciare il suo intelocutore.

-Maestro Pakku, buongiorno!- dissero tutti all'unisono, ma Katara, senza dire una parola, correva verso di lui, e gli saltò al collo.

-Quanto mi sei mancata! Perchè non sei venuta più spesso a far visita al tuo vecchio nonno?

-Anche voi mi siete mancati! Alloggiavamo tutti insieme nel Regno della Terra, nonno.

-Katara!- una voce nuova si aggiungeva a quelle che fino ad ora Katara aveva sentito. Proprio in quel momento la nonna era comparsa e, con gli occhi lucidi, osservava impressionata quanto fosse cresciuta la sua bambina. Le due si strinsero e si scambiarono qualche domanda. Prima che Katara potesse dire qualsiasi cosa a proposito dei suoi compagni, però, fece la sua entrata in scena Hakoda. Il padre di Sokka e Katara si era stabilito nuovamente nella Tribù dell'Acqua del Sud, ma continuava comunque a viaggiare per il mondo, un po' per hobbie, un po' perchè si sentiva come... una specie di rappresentante del gruppo al quale apparteneva, e “sfoggiava” per così dire la sua immagine per tutte le terre. Si erano già visti in precedenza, era avvenuto all'incirca due settimane prima, perchè l'uomo si trovava a passeggiare per le strade di Homashu, e si erano casualmente incontrati. Fu comunque un incontro tenero, nel quale il padre avvolse Katara in un delicato abbraccio.

A quel punto, Katara pensò che sarebbe stato opportuno presentare il resto del suo Team ai nonni. Ma proprio mentre era sul punto di aprir bocca, Zuko le comunicò che ciascuno si era effettivamente già presentato la sera prima, nel momento in cui la dominatrice dormiva beata.

-Visto quante cose ti sei persa, tu che hai dormito per soli dieci minuti, mentre noi ci presentavamo?

-Già! E pensa a Stecchino, che ha “meditato”-aggiunse Toph virgolettando- per cento anni all'interno d'un blocco di ghiaccio! Ah-ah!

Ma nessuno rise, stavolta. La battuta era un tantino squallida.

-Che c'è? Che ho detto?

-Comunque, come mai il numero delle tende mi sembra... raddoppiato?- chiese Katara.

-Bhé, quando ho deciso che mi sarei trasferito qui, insieme a tua nonna- spiegò il maestro Pakku, guardando la sua sposa negli occhi, in modo alquanto passionale- ho ben pensato di portare con me alcune persone provenienti da questa Tribù, che però si erano trasferite, a causa della guerra, al Nord. Ci sono anche degli altri dominatori tra loro!

-Ora si spiega! Anche io mi chiedevo come mai il polo Sud fosse così affollato!- commentò Sokka.

-Ok, va bene. Ad ogni modo, considerando che è già passato un giorno dal compleanno di Katara, credo che non sarebbe proprio il caso di rimandare oltre i festeggiamenti! Voi che dite?

Mai aveva ragione.

-E io? Io non vedo nulla!

-Bhé, Toph, ci inventeremo qualcosa. E vedrai, si divertiranno tutti!

  
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