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Autore: Kat Logan    04/05/2011    12 recensioni
Un'amica da ritrovare, un matrimonio imminente, una coppia consolidata, un nuovo nemico. Per le Outer le avventure non finiscono mai. Seguito di "All we are"
Hotaru viene rapita e portata in una dimensione sconosciuta, ma quando uno degli alleati di Haruka e Michiru è la morte, chi potrebbe essere la nuova terribile minaccia?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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Setsuna era seduta alle porte del tempo.
La schiena era dritta e le mani s'incrociavano in mezzo alle ginocchia ricoperte da un lungo abito rosa antico.
Una strana sensazione alla bocca dello stomaco aveva preso possesso di lei.
Non era solo il fatto di non poter vedere quel luogo in cui aveva abitato a lungo, c'era qualcos'altro. 
Un indizio le arrivò sentendo la voce di Hotaru nella sua testa.
Avrebbe pagato oro per poter vedere quelle immagini. 
Sentire il pianto della ragazza senza capirne la causa era angosciante.
Che ti è successo, cosa deve accadere?
Domande senza una risposta.
- E' l'unico modo per raggiungerlo -
Panico nella voce di Michiru.
Caos nella mente di Sailor Pluto.
"Cosa diavolo accadrà?!" la guerriera si portò le mani alle tempie e inclinò la testa.
Diventerò pazza se continuo così.
 
***
 
Haruka leggeva una rivista sportiva distesa nel letto accanto a Michiru.
Questa donna mi distrae, come faccio a concentrarmi su motori e macchine quando ho vicino a me una cosa così bella?
Lo sguardo le cadde furtivo sulle spalle vellutate di Michiru.
Era una visione in quella camicia da notte blu di seta con le e spalline che le scivolano dispettose sulle braccia candide.
Ok, al diavolo le riviste!
Pensò posando il giornale sul comodino e scivolando sotto la coperta più vicina a lei.
Haruka posò le labbra su quelle spalle che avevano attirato la sua attenzione, lasciandoci un bacio delicato.
Il respiro lento e regolare di Michiru non subì variazione a quel tocco.
Chissà cosa stai sognando...
La bionda fece morire un altro bacio leggero sul collo della ragazza per poi stringerla delicatamente a sé, appoggiò il viso alla sua schiena e inspirò profandemente il profumo delicato della sua pelle.
Fiori e acqua salata.
Michiru sorrise nel sonno.
Un sorriso silenzioso che non sfuggì alla sua ragazza.
Magari adesso un altro sta con te, se potessi ucciderei tutti i tuoi sogni..
Gelosa di un sogno.
Quando dormi non sei mia.
Haruka sbuffò piano. Si sentiva una stupida per tutti quei pensieri eppure pretendeva che anche nei sogni la sua amata Michiru non fosse di nessun altro.
L'abbaiare di Haru la fece sobbalzare distogliendola dalle sue fantasie.
Gli occhi blu di Michiru si spalancarono.
"mmmh..." 
"Che sognavi di bello? Ti ho vista che sorridevi!"
"Sognavo di te!"
Un altro sorriso disarmante. 
Se Haruka fosse stata un gelato si sarebbe sciolta all'istante sotto il suo sole personale.
Un altro lamento del cane echeggiò nel corridoio.
"Ma che ha?! Haru, zitto!" protestò la bionda nascondendo la testa sotto il cuscino.
"Vado a vedere..." disse Michiru, ancora mezza addormentata, facendo per alzarsi.
L'altra l'afferrò per una mano "Resta qui dai!"
"Torno subito te lo prometto, amore."
"D'accordo..." si arrese l'altra con tono lamentoso.
Michiru avanzò a passi leggeri e silenziosi, il corridoio era illuminato in parte dalla flebile luce proveniente dalla porta semi aperta del bagno.
Hotaru avrà dimenticato di spegnerla.
Haru le corse tra le gambe agitato.
"Ssht, buono! buono è solo la..."
Quando aprì la porta si trovò con i piedi scalzi in una pozza.
Il suo sguardo corse lungo le piastrelle bianche del pavimento per poi soffermarsi sulla vasca da bagno, dalla quale stava uscendo l'acqua.
Notò solo in quel momento che una massa di capelli mori ondeggiava sotto la superfice trasparente.
"Hotaru!"
Michiru si lanciò rischiando di cadere verso sua figlia.
La tirò fuori prendendola da sotto le braccia, mentre Haruka la raggiunse di corsa a causa del grido che aveva sentito.
"Ma cosa è successo?!"
Il suo sguardo era allucinato per la scena. Sua figlia era inerme tra le braccia di Michiru che si trovava sul pavimento bagnato.
"Andiamo..." disse Michiru tra sé e sé cercando di rimanere calma e lucida, ignorando la domanda della bionda e cominciando a rianimare la ragazzina.
"Lo sai fare?" domandò l'altra chiudendo il rubinetto e mettendosi a terra accanto a lei.
"A scuola con i manichini si. Il primo soccorso, lo ricordi?"
Haruka vagò con lo sguardo, le lezioni che ricordava erano ben poche"Ok, ce la farai!"
"Ok, allora conta eh?!"
Michiru avvicinò la sua bocca a quella di Hotaru per respirarci dentro.
"Ha le labbra fredde..."
"Non perdere la calma, dai..."
"Conta i quindici secondi"
Il tempo sembrò fermarsi. Quegli attimi furono i più lunghi e angosciosi che le due guerriere si trovarono a vivere dopo tanto tempo.
Stavano combattendo ancora una volta contro la morte. Stavano combattendo per riportare indietro un altro membro della famiglia.
Non mollare Hotaru.
Haruka prese a farle il massaggio cardiaco.
Andiamo, Saturn se sei li dentro fa qualcosa!
"Respira Michi! Non svenire non è il caso!"
"Ok, ok..."
Michiru stava sudando freddo, quando qualcosa simile a un sibilo provenì dalla ragazza.
"E' viva!" gridò tirando un sospiro di sollievo.
Un altro mugolio accompagnò un paio di occhi viola che si sbarrarono tossendo.
Le due ragazze le alzarono la testa per aiutarla a respirare meglio.
"Dannata ragazzina! Vostra figlia è una pazza!" Disse rantolando Sailor Saturn.
"Cosa diavolo è successo?!"
Haruka non poteva aspettare, doveva sapere.
Cosa avrebbe potuto spingere Hotaru a cercare di uccidersi?
"Era l'unico modo..." sibilò Sailor Saturn prima di restituire ad Hotaru il suo corpo.
Zitta. Devo dirglielo io.
"Hotaru, piccola?!" Michiru strinse a sé sua figlia accarezzandole i capelli.
"Era l'unico modo per cosa bambina mia?"
Le dita di Hotaru s'intrecciarono al collo di sua madre mentre iniziò a piangere "E' l'unico modo per raggiungerlo".
Haruka le porse un asciugamano in silenzio. 
Aveva già capito a chi si riferiva.
In amore lo scegli tu il tuo assassino. E lei aveva scelto il peggiore.
"Mamma, papà...devo raccontarvi un pò di cose".
 
***
 
La morte aveva visto nell'acqua scura del fiume il riflesso di Hotaru.
Alla visione dell'immagine il suo cuore sobbalzò. Poteva battere come se fosse vivo, grazie a lei.
Ma a quella sensazione, al pensiero che ogni volta sfiorava la ragazza che amava seguiva la sua punizione.
Il consiglio dei demoni sapeva il fatto suo.
"Puoi tenerti i tuoi bei sentimenti, ma ti assicuro che non ti piaceranno più tanto da ora in poi!" Il giudice con quella frase non aveva certo mentito.
"Ogni volta che penserai a lei, che proverai amore nei confronti di quell'umana sarà come bruciare, proverai le pene dell'inferno. Goditi il tuo stupido amore."
Sentì le ossa sgretolarsi all'interno del suo corpo.
Maledizione.
La morte strinse i denti.
Come mai Hotaru è apparsa nell'acqua? E' stata per un momento in bilico tra il mondo dei vivi e quello dei morti?!
"MIYUKI!!!" la sua voce rimbombò.
"Sissignore!"
"MALEDETTA!! Cosa diavolo hai fatto?!"
Gli occhi color ghiaccio sembrarono volergli schizzare fuori dalle orbite.
"Nulla."
"Stai mentendo idiota!"
Hotaru. Cosa ti è successo mia piccola Hotaru?
La morte urlò di dolore a quel pensiero.
Dentro di lui una fiammata stava ardendo violentemente bruciando tutto ciò che trovava sulla sua strada.
 
Il buio e la scintilla, la musica che cresce e di colpo tace e sarai per me...guerra e pace.
 
 
 
 
Note dell'autrice:
 
Miei cari lettori eccomi di nuovo qui con un altro capitolo. Ho una smania di scrivere questa storia...sarà che ho le idee da un pò in testa e non mi ci stanno più li, così sono "costretta" a trascriverle.
A me ha angosciato questo capitolo, santo cielo faccio danni da sola!
Mi hanno ispirata due canzoni che oltretutto non sono il mio genere, ma ben venga l'ispirazione insomma!
Il capitolo precedente personalmente mi è piaciuto molto di più, ma forse perchè è un pò meno "caotico" rispetto a questo che mostra varie scene.
Spero si capisca qualcosa, a volte mi sembra di scrivere davvero in modo confuso. Nelle ultime righe abbiamo scoperto la punizione della morte. (Lo puntualizzo perchè è lì che ci trovo molto caos XD Ma voi siete intelligenti e avete capito!lo so!).
Prima di lasciarvi, ne aprofitto per dirvi che ho pubblicato la mia prima ff originale fantasy. Se a qualcuno  può interessare o è curioso la trova qui su Efp. S'intitola "I Prescelti."
Vi ringrazio ancora una volta per le vostre recensioni.
Un bacio.
Kat
 
 
 
 
 
 
   
 
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