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Autore: Eredel    04/05/2011    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa sia successo alle Gocce Astrali? Dove siano finite, con quale aspetto, se si incontreranno ancora? Perché l'Oracolo ha fatto loro quei "segni" sulla spalla sinistra? E cosa dovranno fare, quando quel segno si sarà illuminato?
Questa fanfic vuole essere una tra le tante possibili risposte.
E' tempo che le Gocce Astrali scrivano la loro storia e vivano finalmente la loro vita!
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, The Oracle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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È tutto bianco. O meglio, bianco azzurro…no,no, bianco…bianco…

…bianco luce? Esiste un colore del genere? Non è la prima volta che lo vedo. Sono stata qui anche altre volte, ma ogni volta questa luminosità mi spiazza e mi lascia senza parole, penetrando persino nei miei pensieri.

Le altre persone che vedo qui non sembrano sconvolte quanto me. Sarà perché evidentemente non sono umane. Sarà perché non sono stati portati qui contro la loro volontà.

Dentro di me sento un turbine di sentimenti che non mi lascia quieta. Rabbia, rancore, delusione, determinazione, dolore…tanto dolore…Tutto ciò che provo la luce di questo edificio sta cercando di contrastarlo, ma è difficile se i sentimenti negativi in me sono così tanti.

Che buffo. Sono l’opposto di lei, ma d’altronde io non sono lei, anche se da lei sono nata. Com’è che si chiamano quei sosia cattivi delle persone? Doppelgänger? Una cosa del genere…

Io sono quella cattiva?

Pensarlo mi fa stare male. È così però che ci hanno trattato, me e le mie amiche. Come le sosia cattive.

Ma è cattivo desiderare un’esistenza propria? È cattivo desiderare amore?

Socchiudo gli occhi per cercare di vedere i visi familiari intorno a me: tutto ciò che possiedo per davvero è l’affetto di queste creature a me simili. Siamo così diverse, eppure dietro quei volti rubati si nascondono le stesse sofferenze che sto provando io. Non è abbastanza per provare che siamo VIVE? Quante volte abbiamo cercato di spiegarlo a loro? Quante volte si sono rifiutate di vedere cosa avevano tra le mani?

Cerco di osservarle, adesso, mentre si avvicinano timorose all’Oracolo, bisbigliando tra loro preoccupate. Finalmente, finalmente si sono accorte del loro errore! Ma scoprirlo non mi dà nessuna soddisfazione.

La voce dell’Oracolo spezza il silenzio.

-Silenzio, Guardiane! In questa vicenda delle Gocce Astrali vi siete comportate da immature…e io sono molto deluso. Vi avevo offerto il mio soccorso, ma avete preferito ignorare il mio messaggio. E ora che è troppo tardi per porre rimedio, correte qui a elemosinare il mio aiuto! Se non fossero coinvolte altre persone, meritereste di essere lasciate ad annaspare nei vostri guai!-

Sussulto di sorpresa, non tanto perché loro sono state rimproverate, ma per come l’Oracolo si è riferito a noi. "Persone".

La mia gratitudine viene interrotta da un’altra voce, la mia stessa voce, pronunciata da un’altra persona. Lei.

-Non vorrei giustificarmi ma…-

-È esattamente quello che stai facendo, Will. Non voglio sentire altro. Non è ignorando le regole che si risolvono i problemi.-

L’Oracolo si volta verso di noi, indicandoci con un ampio gesto della mano. Sento il mio cuore battere forte sotto il suo sguardo.

-Le Gocce Astrali sono sotto la vostra responsabilità. La loro esistenza dipende da voi, così come la loro incolumità.-

Sono quasi sul punto di piangere. Esistenza…

-Avete ragione Oracolo, ma vi prego di ascoltarci!-

Di nuovo lei. Ha ancora altro da dire?! Mentre parla sento che il turbine di sentimenti si è ingrandito e rafforzato, e sta spazzando via tutto dentro di me. Lascia dietro solo desolazione e rabbia.

-Le Gocce Astrali si sono…ribellate! Hanno tentato di rubarci la nostra vita!-

-La loro vita, Oracolo…-

Non sono riuscita a trattenermi. Questa è la MIA, MIA voce che parla! Con un balzo mi sono portata davanti a lei, che ha il mio stesso volto, solo più maturo, e l’ho indicata con forza, ho indicato quel corpo dotato di ali come se con esso volessi indicare tutta quell’esistenza che a noi è riservata solo a metà.

-Questo è tutto quello che abbiamo! La vita di qualcun altro!-

Sto buttando fuori tutto quello che mi tengo dentro da mesi, e non riesco più a frenare le parole. Anzi, non voglio proprio frenarle.

-Ci hanno creato per le loro necessità e ci hanno dato un cuore perché questo serviva a loro…Ma ora abbiamo sogni e desideri, e soffriamo…e vogliamo vivere. Non avremo mai una famiglia come quella che hanno loro! Noi abbiamo solo…noi. E non possiamo più tornare indietro!-

Ero partita così carica, ora la tristezza sta prendendo il sopravvento. So che la nostra condizione non è colpa di nessuno. Siamo nate così. Siamo così. Guardo le mie amiche, compagne, gemelle in sostanza e non nel corpo. Nei loro occhi ci sono le stesse parole che sento io. Allora vado avanti a parlare, anche se ora è più difficile.

-Vi chiediamo di lasciarci andare! Permetteteci di diventare quello che vogliamo essere!-

Non ce la faccio a trattenerle, alla fine so che le lacrime scenderanno.

-Permetteteci di scegliere.-

Sì, stanno scendendo ora. Piango, piango fuori tutto il mio dolore mentre mi sento riempire di speranza. Sto pregando.

Sto ancora pregando, quando la risposta dell’Oracolo mi giunge prima attraverso lo sguardo che attraverso le parole.

-Nessun umano avrebbe potuto trovare parole più sincere. Dunque io vi concedo di scegliere…-

Non respiro. Non ci credo. Noi potremo…

-…Ma sta solo alle Guardiane darvi la libertà!-

Gemo involontariamente dentro di me. Siamo a un passo dal realizzare il nostro più grande sogno. Le uniche che possono impedircelo sono quelle che ce l’hanno impedito finora. Ma va’?! Tuttavia qualcosa negli occhi di lei mi fa sperare ancora. In fondo abbiamo condiviso ricordi e pensieri, anche non tutti erano piacevoli. In fondo, molto in fondo, so che sente anche lei il filo che ci unisce.

È solo questo pensiero che mi fa sussurrare con tutta la speranza cui mi aggrappo ancora.

-Vi prego…-

Non oso alzare lo sguardo. Ho paura che facendolo determinerei l’esito sbagliato. Ma le sento agitate e anche un po’ turbate. Confabulano tra loro parole che io non riesco a sentire e mi mettono ancora più ansia.

Infine con la coda dell’occhio vedo lei avanzare, e guardandola mi manca il fiato. Ora riesco a vedere la sua vera essenza. Chissà perché con la sua cocciutaggine l’ha nascosta, per tutto questo tempo. Cosa voleva fare, sembrare più forte? Ma non ha capito che la sua più grande forza è nella comprensione, in quello sguardo che ora me la rende cara quanto una sorella maggiore?

-A nome di tutte noi, vi chiedo scusa. Abbiamo agito con leggerezza, ma non era nostra intenzione farvi del male. Vi sciogliamo da ogni impegno!-

Le ultime parole quasi non le sento, sono completamente coperte dalle mie urla di gioia, le mie e quelle delle mie amiche. Ci abbracciamo, non ho mai sentito una felicità così profonda quanto ora. È come se si fossero spalancate mille porte davanti a noi, come se improvvisamente fossero crollate le mura che ci imprigionavano e ora siamo libere, libere! Infinito è l’orizzonte che ci aspetta…

Nell’euforia, mi ritrovo ad abbracciare persino lei.

-Grazie!-

Con questo abbraccio ci diciamo addio, ma ti ringrazierò sempre.

Qualcuno batte le mani.

-Il saggio Tibor mi ha ricordato che è tempo per le Guardiane di tornare a casa. E per le Gocce Astrali di cominciare la loro nuova vita.-

Mi batte fortissimo il cuore!

-Partirete subito e nessuno conoscerà le vostre destinazioni…nemmeno le Guardiane! Ma vi chiedo un impegno solenne! Ci ritroveremo qui, tra un po’ di tempo! E per ricordarvelo…-

Ora che succede? Un raggio luminoso parte dalle dita dell’Oracolo, si dirama in cinque filamenti. Uno si dirige verso di me! Ma è delicato, quasi fumo…con una spirale si appoggia sulla mia spalla sinistra. Ah! Lo sento penetrare nella pelle! Cos’è? Non riesco ad aspettare che svanisca la luce, mi abbasso la maglia per mettere a nudo la pelle segnata.

C’è un simbolo…sembra…una specie di falce di luna con dentro una stella…

Anche le mie amiche ne hanno ricevuto uno!

-Quando sarà il momento di tornare, quel segno si illuminerà! Solo allora deciderete se la vostra scelta è definitiva!-

Che strano…mi sento come sollevare…istintivamente porto in alto le braccia e chiudo gli occhi. Mi sembra di dissolvermi, attraverso le palpebre è tutto così luminoso! Le parole dell’Oracolo mi giungono da molto lontano, ma sono ancora chiare.

-Andate ora…Avete una vita nuova, e un nuovo aspetto, per aiutarvi mentre sarete là fuori…Non sentirete più parlare delle Guardiane e nessuno vi verrà a cercare. Questo è l’impegno di Kandrakar.-

Ora sto cadendo…ma è piacevole, c’è in me uno strano torpore, e calma…mi sto addormentando…

Talia aprì gli occhi.

  
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