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Autore: Lights    05/05/2011    14 recensioni
Un pomeriggio qualsiasi in casa Granger/Weasley, Harry va a trovare la sua amica e trova ad aspettarlo solo la piccola e tenera Rose. Un risveglio piacevole per Hermione che la porterà insieme ad Harry su un discorso strano del loro destino e se… fosse stato diverso da quello scritto?
Questa storia ha partecipato al Contest "Armonizziamoci" indetto da Jaybree88 su forum di Efp
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Questa storia ha partecipato al Contest "Armonizziamoci" indetto da Jaybree88 su forum di Efp aggiudicandosi il quinto posto!! … emmm sì, su cinque partecipanti… piccoli dettagli ^^

 

 

 

Buona lettura

 

 

 

Light

 

 

 

 

Un destino diverso

 

 

 

 

 

 

 

- Zio Harry!- Esclamò felice la piccola Rose appena vide l’uomo entrare in casa.

Il mago strinse forte tra le sue braccia la bambina beandosi delle manine paffute che gli stringevano dolcemente il viso.

- Come sta la mia principessa?- Chiese.

Rose gli regalò un grande sorriso come risposta.

- Brava la mia piccolina. Dov’è la mamma?- Domandò il mago, accorgendosi che Hermione non era ancora arrivata a salutarlo.

- È in camera che dorme.- Rispose. – Si è addormentata mentre io leggevo la storia.- Sorrise soddisfatta.

“Non poteva essere diversamente” pensò Harry, senza neanche meravigliarsi dell’intelligenza della piccola strega, con una madre come Hermione, non poteva che crescere un genio di figlia.

Rose, tre anni e mezzo, una cascata di morbidi boccoli rossi e due perle di occhi azzurri.

Fisicamente una Weasley in piena regola, ma nell’animo, nella mente e soprattutto nel cuore una Granger.

Adorava quella bambina perché ogni volta che la sentiva parlare, osservava i suoi gesti e l’attenzione che aveva verso gli altri bambini, lo riportava indietro al passato a quando erano piccoli, ma in particolar modo perché gli ricordava lei: Hermione.

- Su piccola, ora vai a giocare in giardino mentre io vado a svegliare la mamma.-

La bimba arricciò il naso infastidita da quel “piccola”, ma soprattutto, per non essere più tra le braccia dell’uomo.

- Io non sono piccola.- Protestò battendo il piedino per terra.

Harry, prima sorrise, poi notando l’espressione seria sul viso della piccina, alzò le mani in alto in segno di scuse.

“Eh sì, è proprio una Granger!” pensò divertito mentre osservava Rose andare in giardino a giocare.

 

 

Salì le scale lentamente, come se avesse paura di fare rumore con i suoi passi.

Aprì la porta della stanza da letto dolcemente.

Si appoggiò allo stipite della porta, fermo sull’uscio della camera, incrociò le braccia al petto, e rimase incantato a osservare quell’immagine che gli si presentò davanti agli occhi.

Hermione dormiva beatamente sul grande letto matrimoniale in mezzo alla stanza.

Un leggero raggio di sole del pomeriggio le accarezzava la guancia leggermente rosata e i capelli erano abbandonati sul cuscino.

Harry si avvicinò piano e si sedette sul letto accanto a lei.

Rimase fermo per un attimo, però poi, cedette all’istinto di riportarle il boccolo che era scivolato sul viso dietro all’orecchio.

La guardò attentamente senza perdersi un dettaglio.

Si sporse verso di lei e le lasciò un bacio sulla tempia, soffermandosi qualche secondo in più per respirare il suo dolce profumo di vaniglia.

Hermione, a quel gesto, si destò.

Sbatté le palpebre un paio di volte prima di essere accolta dal sorriso del mago.

- Ben tornata da noi…- Le accarezzò il viso. – Da me, bella addormentata.- Precisò.

La strega sorrise a quella delicatezza.

- Da quanto tempo sei qui?- Chiese.

- Da un po’.- Rispose vago.

- Cos’ho di così interessante da essere osservata mentre dormo?- Domandò sorpresa tirandosi su e mettendosi a sedere sul letto.

Hermione si avvicinò ancora di più all’amico.

- Fai delle curiose smorfie, è uno spasso guardarti.- La prese in giro.

- Stupido.- Lo spinse per una spalla.

- Rose?- Domandò con una lieve apprensione.

- È in giardino che sta giocando.- La tranquillizzò.

La strega rassicurata si appoggiò al cuscino senza mai smettere di osservare Harry.

- Sai una cosa…- Riprese il mago. – Mi sto innamorando sempre di più.- Sorrise felice.

Hermione sentendo quella dichiarazione smise di respirare.

Era mai possibile che quella sottile linea di confine, che divideva il loro rapporto d’amicizia, da essere qualcosa di più e su cui si trovavano ormai da tutta una vita, si fosse spezzata?

Che lui l’avesse infranta rompendo il loro tacito accordo?

- Rose è una bambina magnifica, la amo follemente.- Precisò Harry accorgendosi che quello che si era lasciato sfuggire potesse avvicinarsi a un’altra verità.

- Mi ricorda tantissimo te e mi riporta ai giorni di quando eravamo piccoli.-

La strega si rilassò beandosi di quella manifestazione d’affetto che l’amico provava verso sua figlia, rassicurata che quella linea immaginaria ci fosse ancora e fosse ben presente tra loro.

- Tutto bene?- Chiese a un tratto Harry accorgendosi del pallore sul viso dell’amica.

Si avvicinò di più e le appoggiò una mano delicatamente sulla guancia accarezzandogliela con il pollice.

Hermione seguì la mano dell’amico e vi portò sopra la sua.

- Sì. - Disse in un soffio, poi guidò le loro mani sul suo ventre. – È il piccolo Hugo che sta facendo le capriole e mi stanca parecchio.- Confessò.

Harry, percependo il movimento del feto, gli si riscaldò il cuore di una strana sensazione di pace e dolcezza.

- È bellissimo…- riuscì solo a dire prima di abbracciare stretta l’amica. – Ogni volta, è come se fosse la prima volta per me. -

- Ormai Harry dovresti essere allenato, hai già tre figli!- Sorrise divertita dall’espressione meravigliata che aveva sul volto.

- Non mi abituerò mai.- Confessò imbarazzato.

- Dov’è Ron?- Chiese il mago cambiando discorso.

- È con Luna, stanno seguendo una pista insieme.- Rispose contrariata.

- Beh, come mai quel tono?- Domandò sorpreso.

- Ron, ormai, passa più tempo con Luna che con la sua famiglia per via di quell’articolo. Si è fatto totalmente coinvolgere da lei e da quelle stupidissime indagini.- Continuò con un pizzico di gelosia.

Harry sorrise al comportamento dell’amica.

- Forse doveva sposare lei e non me. - Affermò seria dopo qualche attimo di silenzio.

Il mago, a quella presa di posizione, rise di gusto con il risultato che Hermione mise il broncio.

La strega si alzò dal letto e si avvicinò alla grande vetrata per osservare la figlia giocare in giardino, beandosi dei raggi del sole che le riscaldavano la pelle.

Harry, in un primo momento fu disorientato dal suo gesto, ma poi la raggiunse abbracciandola da dietro teneramente.

- Mi vuoi svelare che cosa sta frullando in quella tua geniale testolina?- Chiese cercando di non ridere e provò a immaginare quale sarebbe stata la risposta.

- In questi giorni che Ron non c’è mai, ho avuto modo di pensare…- Iniziò con tono basso e sofferto.

- Forse abbiamo sbagliato tutto.- Confessò dopo un lungo silenzio girandosi a guardare l’amico.

- Che cosa intendi?-

- Non hai mai avuto l’impressione che la nostra vita abbia preso una strada diversa da quella che in realtà doveva essere scritta?- Si allontanò da lui di qualche passo dandogli nuovamente le spalle.

Harry respirò profondamente.

Si passò una mano tra i capelli lasciandola scivolare lentamente dal capo.

- A volte.- Ammise sincero.

- Forse…- Riprese Hermione incoraggiata dalla sua risposta ritornandolo a guardare. – Ron avrebbe dovuto veramente sposare Luna e non… me. Forse, noi due non eravamo destinati a stare insieme, in fondo che cosa abbiamo in comune? Niente.- Buttò lì, aspettando una sua reazione.

Harry sorrise a quell’eventualità e diminuì la distanza che si era creata tra loro.

- Potrei dirti la stessa cosa…- Le prese la mano e gliela strinse dolcemente nella sua.

- Ginny avrebbe dovuto scegliere Neville invece di accanirsi con me.- Continuò il suo gioco.

Hermione a sentire quella possibilità si sorprese.

“Perché no!” pensò.

- Io, forse, ero destinata a sposare Malfoy.- La Strega rise di gusto a quel pensiero che si era visualizzato nella mente.

Harry, invece, non rise per niente.

Rimase serio, al solo sentire il nome del serpeverde gli si arricciarono le budella e un gusto amaro si diffuse in bocca pensando all’eventualità che la sua Hermione potesse essere la sposa di Draco.

- No, assolutamente no.- Affermò sicuro cancellando quella possibilità.

- Dai, stavo ipotizzando… era uno scherzo.- Cercò di rassicurarlo quando si accorse dell’espressione seria che aveva assunto il suo viso. – Aspetta! Non può essere…- Si portò le mani alla bocca come se avesse capito il più grande mistero del mondo magico.

- Tu e Malfoy!- Puntò il dito indice verso l’amico con faccia seria prima di scoppiare a ridere a crepapelle.

- Molto divertente … - La rimproverò Harry, incrociando le braccia al petto.

- Allora io… - Riprese il mago in tono solenne, dopo che l’amica aveva smesso di ridere.

- Chissà…- si picchiettò il mento con il dito. - … forse ero destinato a sposare Pansy oppure Daphne Greengrass o entrambe.- Ghignò sadico.

Hermione sentendo quell’improbabile accoppiata gli regalò uno dei suoi sguardi di fuoco.

- Non sei per niente simpatico…- Disse severa picchiettando il dito indice sul suo petto.

- Come ti è saltato in mente, io non lo so! - Lo accusò severa.

Harry le afferrò la mano e la abbracciò ridendo tra i suoi capelli.

I due amici continuarono a punzecchiarsi affibbiando a vicenda improbabili consorti.

A un tratto le risate divertite si calmarono e calò il silenzio tra loro.

Si voltarono nello stesso istante, i loro occhi s’incrociarono e si legarono l’uno all’altro, senza che nessuno dei due potesse sfuggire.

- Ti sei mai chiesto…- Riprese Hermione facendosi seria.

- … se eravamo destinati a stare insieme?- Terminò Harry interpretando il pensiero dell’amica.

I due si fecero ancora più seri.

Si avvicinarono sempre di più, come se un forte magnetismo li trascinasse l’uno verso l’altro.

Harry sfiorò il viso di Hermione, riportandole il ciuffo ribelle dietro l’orecchio.

Fece scivolare la mano, disegnando con le dita la sua fisionomia, fino a raggiungere la sua che lo accolse in una presa sicura.

La strega sorrise beandosi di quella dolcezza che quel gesto le provocava nel cuore.

- In fondo, Rose è nata nel mio stesso giorno.- Continuò il mago smorzando la tensione che si era creata tra loro. – Solo una coincidenza?-

Hermione sorrise, stava per rispondere, quando la piccola Rose entrò nella stanza richiedendo l’attenzione della mamma.

La bambina, con la sua presenza, riportò i due maghi alla realtà e mise fine a quello strano gioco che avevano iniziato e che stava diventando pericoloso.

La strega la prese in braccio, le sistemò il vestitino e le lasciò un bacio sulla guancia prima di rimetterla a terra.

- Su Rose, andiamo a fare merenda.- Incoraggiò la piccola.

- Non mi hai ancora risposto.- Puntualizzò il mago fermandola dolcemente per un braccio.

Hermione guardò la mano di Harry appoggiata sul suo braccio, la tolse delicatamente, gli sorrise gentile. Fece qualche passo ma si fermò indecisa sull’uscio della stanza.

La strega si voltò a guardarlo come se avesse preso la sua decisione.

- Un regalo di chi ha scritto il nostro destino per te… per noi.- Rispose tranquillamente evitando l’altra domanda.

Harry abbassò il capo piacevolmente colpito dal modo sottile di Hermione con cui aveva evitato di rispondere alla domanda che era rimasta in sospeso tra loro.

- Lo sai che non intendevo quello.- Ribatté il mago ansioso di sapere il suo pensiero su di loro.

La donna rimase in silenzio per qualche secondo, pensierosa su quell’eventualità.

- Chi lo sa…- Tirò su con le spalle indecisa. – Sarebbe stato senz’altro meno scontato di com’è andata a finire, non trovi? In fondo l’abbiamo sempre saputo tutti a chi eravamo destinati, come se il nostro destino fosse già stato scritto.- Rispose divertita mettendo fine a quella strana conversazione.

- Già.- Confermò Harry a bassa voce condividendo la risposta dell’amica, prima di seguire mamma e figlia a fare merenda.

 

 

 

 

Commento personale:

Mannaggia alla Rowling!

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

 

Un grazie speciale a quella pazza di roxy_xyz che con il suo potere super persuasivo mi ha dato la spinta a partecipare al contest ^^ che se fosse dipeso dalla mia allergia_contest non l’avrei mai fatta questa esperienza.

 

Grazie naturalmente a Jaybree88 per il banner e per il contest!

   
 
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