Questa
storia ha partecipato al Contest "Armonizziamoci" indetto da
Jaybree88 su forum di Efp aggiudicandosi il quinto posto!! … emmm sì, su cinque
partecipanti… piccoli dettagli ^^
Buona
lettura
Light
Un
destino diverso
-
Zio Harry!- Esclamò felice la piccola Rose appena vide l’uomo entrare in casa.
Il
mago strinse forte tra le sue braccia la bambina beandosi delle manine paffute
che gli stringevano dolcemente il viso.
-
Come sta la mia principessa?- Chiese.
Rose
gli regalò un grande sorriso come risposta.
-
Brava la mia piccolina. Dov’è la mamma?- Domandò il mago, accorgendosi che
Hermione non era ancora arrivata a salutarlo.
-
È in camera che dorme.- Rispose. – Si è addormentata mentre io leggevo la
storia.- Sorrise soddisfatta.
“Non
poteva essere diversamente” pensò Harry, senza neanche meravigliarsi
dell’intelligenza della piccola strega, con una madre come Hermione, non poteva
che crescere un genio di figlia.
Rose,
tre anni e mezzo, una cascata di morbidi boccoli rossi e due perle di occhi
azzurri.
Fisicamente
una Weasley in piena regola, ma nell’animo, nella mente e soprattutto nel cuore
una Granger.
Adorava
quella bambina perché ogni volta che la sentiva parlare, osservava i suoi gesti
e l’attenzione che aveva verso gli altri bambini, lo riportava indietro al
passato a quando erano piccoli, ma in particolar modo perché gli ricordava lei:
Hermione.
-
Su piccola, ora vai a giocare in giardino mentre io vado a svegliare la mamma.-
La
bimba arricciò il naso infastidita da quel “piccola”, ma soprattutto, per non
essere più tra le braccia dell’uomo.
-
Io non sono piccola.- Protestò battendo il piedino per terra.
Harry,
prima sorrise, poi notando l’espressione seria sul viso della piccina, alzò le
mani in alto in segno di scuse.
“Eh
sì, è proprio una Granger!” pensò divertito mentre osservava Rose andare in
giardino a giocare.
Salì
le scale lentamente, come se avesse paura di fare rumore con i suoi passi.
Aprì
la porta della stanza da letto dolcemente.
Si
appoggiò allo stipite della porta, fermo sull’uscio della camera, incrociò le
braccia al petto, e rimase incantato a osservare quell’immagine che gli si
presentò davanti agli occhi.
Hermione
dormiva beatamente sul grande letto matrimoniale in mezzo alla stanza.
Un
leggero raggio di sole del pomeriggio le accarezzava la guancia leggermente
rosata e i capelli erano abbandonati sul cuscino.
Harry
si avvicinò piano e si sedette sul letto accanto a lei.
Rimase
fermo per un attimo, però poi, cedette all’istinto di riportarle il boccolo che
era scivolato sul viso dietro all’orecchio.
La
guardò attentamente senza perdersi un dettaglio.
Si
sporse verso di lei e le lasciò un bacio sulla tempia, soffermandosi qualche
secondo in più per respirare il suo dolce profumo di vaniglia.
Hermione,
a quel gesto, si destò.
Sbatté
le palpebre un paio di volte prima di essere accolta dal sorriso del mago.
-
Ben tornata da noi…- Le accarezzò il viso. – Da me, bella addormentata.- Precisò.
La
strega sorrise a quella delicatezza.
-
Da quanto tempo sei qui?- Chiese.
-
Da un po’.- Rispose vago.
-
Cos’ho di così interessante da essere osservata mentre dormo?- Domandò sorpresa
tirandosi su e mettendosi a sedere sul letto.
Hermione
si avvicinò ancora di più all’amico.
-
Fai delle curiose smorfie, è uno spasso guardarti.- La prese in giro.
-
Stupido.- Lo spinse per una spalla.
-
Rose?- Domandò con una lieve apprensione.
-
È in giardino che sta giocando.- La tranquillizzò.
La
strega rassicurata si appoggiò al cuscino senza mai smettere di osservare
Harry.
-
Sai una cosa…- Riprese il mago. – Mi sto innamorando sempre di più.-
Sorrise felice.
Hermione
sentendo quella dichiarazione smise di respirare.
Era
mai possibile che quella sottile linea di confine, che divideva il loro
rapporto d’amicizia, da essere qualcosa di più e su cui si trovavano ormai da
tutta una vita, si fosse spezzata?
Che
lui l’avesse infranta rompendo il loro tacito accordo?
-
Rose è una bambina magnifica, la amo follemente.- Precisò Harry accorgendosi
che quello che si era lasciato sfuggire potesse avvicinarsi a un’altra verità.
-
Mi ricorda tantissimo te e mi riporta ai giorni di quando eravamo piccoli.-
La
strega si rilassò beandosi di quella manifestazione d’affetto che l’amico
provava verso sua figlia, rassicurata che quella linea immaginaria ci fosse
ancora e fosse ben presente tra loro.
-
Tutto bene?- Chiese a un tratto Harry accorgendosi del pallore sul viso
dell’amica.
Si
avvicinò di più e le appoggiò una mano delicatamente sulla guancia
accarezzandogliela con il pollice.
Hermione
seguì la mano dell’amico e vi portò sopra la sua.
-
Sì. - Disse in un soffio, poi guidò le loro mani sul suo ventre. – È il
piccolo Hugo che sta facendo le capriole e mi stanca parecchio.- Confessò.
Harry,
percependo il movimento del feto, gli si riscaldò il cuore di una strana
sensazione di pace e dolcezza.
-
È bellissimo…- riuscì solo a dire prima di abbracciare stretta l’amica. –
Ogni volta, è come se fosse la prima volta per me. -
-
Ormai Harry dovresti essere allenato, hai già tre figli!- Sorrise divertita
dall’espressione meravigliata che aveva sul volto.
-
Non mi abituerò mai.- Confessò imbarazzato.
-
Dov’è Ron?- Chiese il mago cambiando discorso.
-
È con Luna, stanno seguendo una pista insieme.- Rispose contrariata.
-
Beh, come mai quel tono?- Domandò sorpreso.
-
Ron, ormai, passa più tempo con Luna che con la sua famiglia per via di
quell’articolo. Si è fatto totalmente coinvolgere da lei e da quelle
stupidissime indagini.- Continuò con un pizzico di gelosia.
Harry
sorrise al comportamento dell’amica.
-
Forse doveva sposare lei e non me. - Affermò seria dopo qualche attimo di
silenzio.
Il
mago, a quella presa di posizione, rise di gusto con il risultato che Hermione
mise il broncio.
La
strega si alzò dal letto e si avvicinò alla grande vetrata per osservare la figlia
giocare in giardino, beandosi dei raggi del sole che le riscaldavano la pelle.
Harry,
in un primo momento fu disorientato dal suo gesto, ma poi la raggiunse
abbracciandola da dietro teneramente.
-
Mi vuoi svelare che cosa sta frullando in quella tua geniale testolina?- Chiese
cercando di non ridere e provò a immaginare quale sarebbe stata la risposta.
-
In questi giorni che Ron non c’è mai, ho avuto modo di pensare…- Iniziò con
tono basso e sofferto.
-
Forse abbiamo sbagliato tutto.- Confessò dopo un lungo silenzio girandosi a
guardare l’amico.
-
Che cosa intendi?-
-
Non hai mai avuto l’impressione che la nostra vita abbia preso una strada
diversa da quella che in realtà doveva essere scritta?- Si allontanò da lui di
qualche passo dandogli nuovamente le spalle.
Harry
respirò profondamente.
Si
passò una mano tra i capelli lasciandola scivolare lentamente dal capo.
-
A volte.- Ammise sincero.
-
Forse…- Riprese Hermione incoraggiata dalla sua risposta ritornandolo a
guardare. – Ron avrebbe dovuto veramente sposare Luna e non… me. Forse,
noi due non eravamo destinati a stare insieme, in fondo che cosa abbiamo in
comune? Niente.- Buttò lì, aspettando una sua reazione.
Harry
sorrise a quell’eventualità e diminuì la distanza che si era creata tra loro.
-
Potrei dirti la stessa cosa…- Le prese la mano e gliela strinse dolcemente
nella sua.
-
Ginny avrebbe dovuto scegliere Neville invece di accanirsi con me.- Continuò il
suo gioco.
Hermione
a sentire quella possibilità si sorprese.
“Perché
no!” pensò.
-
Io, forse, ero destinata a sposare Malfoy.- La Strega rise di gusto a quel
pensiero che si era visualizzato nella mente.
Harry,
invece, non rise per niente.
Rimase
serio, al solo sentire il nome del serpeverde gli si arricciarono le budella e
un gusto amaro si diffuse in bocca pensando all’eventualità che la sua Hermione potesse essere la sposa di
Draco.
-
No, assolutamente no.- Affermò sicuro cancellando quella possibilità.
-
Dai, stavo ipotizzando… era uno scherzo.- Cercò di rassicurarlo quando si
accorse dell’espressione seria che aveva assunto il suo viso. – Aspetta!
Non può essere…- Si portò le mani alla bocca come se avesse capito il più
grande mistero del mondo magico.
-
Tu e Malfoy!- Puntò il dito indice verso l’amico con faccia seria prima di
scoppiare a ridere a crepapelle.
-
Molto divertente … - La rimproverò Harry, incrociando le braccia al petto.
-
Allora io… - Riprese il mago in tono solenne, dopo che l’amica aveva smesso di
ridere.
-
Chissà…- si picchiettò il mento con il dito. - … forse ero destinato a sposare
Pansy oppure Daphne Greengrass o entrambe.- Ghignò sadico.
Hermione
sentendo quell’improbabile accoppiata gli regalò uno dei suoi sguardi di fuoco.
-
Non sei per niente simpatico…- Disse severa picchiettando il dito indice sul
suo petto.
-
Come ti è saltato in mente, io non lo so! - Lo accusò severa.
Harry
le afferrò la mano e la abbracciò ridendo tra i suoi capelli.
I
due amici continuarono a punzecchiarsi affibbiando a vicenda improbabili
consorti.
A
un tratto le risate divertite si calmarono e calò il silenzio tra loro.
Si
voltarono nello stesso istante, i loro occhi s’incrociarono e si legarono l’uno
all’altro, senza che nessuno dei due potesse sfuggire.
-
Ti sei mai chiesto…- Riprese Hermione facendosi seria.
-
… se eravamo destinati a stare insieme?- Terminò Harry interpretando il
pensiero dell’amica.
I
due si fecero ancora più seri.
Si
avvicinarono sempre di più, come se un forte magnetismo li trascinasse l’uno
verso l’altro.
Harry
sfiorò il viso di Hermione, riportandole il ciuffo ribelle dietro l’orecchio.
Fece
scivolare la mano, disegnando con le dita la sua fisionomia, fino a raggiungere
la sua che lo accolse in una presa sicura.
La
strega sorrise beandosi di quella dolcezza che quel gesto le provocava nel
cuore.
-
In fondo, Rose è nata nel mio stesso giorno.- Continuò il mago smorzando la
tensione che si era creata tra loro. – Solo una coincidenza?-
Hermione
sorrise, stava per rispondere, quando la piccola Rose entrò nella stanza
richiedendo l’attenzione della mamma.
La
bambina, con la sua presenza, riportò i due maghi alla realtà e mise fine a
quello strano gioco che avevano iniziato e che stava diventando pericoloso.
La
strega la prese in braccio, le sistemò il vestitino e le lasciò un bacio sulla
guancia prima di rimetterla a terra.
-
Su Rose, andiamo a fare merenda.- Incoraggiò la piccola.
-
Non mi hai ancora risposto.- Puntualizzò il mago fermandola dolcemente per un
braccio.
Hermione
guardò la mano di Harry appoggiata sul suo braccio, la tolse delicatamente, gli
sorrise gentile. Fece qualche passo ma si fermò indecisa sull’uscio della
stanza.
La
strega si voltò a guardarlo come se avesse preso la sua decisione.
-
Un regalo di chi ha scritto il nostro destino per te… per noi.- Rispose
tranquillamente evitando l’altra domanda.
Harry
abbassò il capo piacevolmente colpito dal modo sottile di Hermione con cui
aveva evitato di rispondere alla domanda che era rimasta in sospeso tra loro.
-
Lo sai che non intendevo quello.- Ribatté il mago ansioso di sapere il suo
pensiero su di loro.
La
donna rimase in silenzio per qualche secondo, pensierosa su quell’eventualità.
-
Chi lo sa…- Tirò su con le spalle indecisa. – Sarebbe stato senz’altro
meno scontato di com’è andata a finire, non trovi? In fondo l’abbiamo sempre
saputo tutti a chi eravamo destinati, come se il nostro destino fosse già stato
scritto.- Rispose divertita mettendo fine a quella strana conversazione.
-
Già.- Confermò Harry a bassa voce condividendo la risposta dell’amica, prima di
seguire mamma e figlia a fare merenda.
Commento
personale:
Mannaggia alla Rowling!
Fine.
Un grazie speciale a quella pazza di roxy_xyz che con il
suo potere super persuasivo mi ha
dato la spinta a partecipare al contest ^^ che se fosse dipeso dalla mia allergia_contest non l’avrei mai fatta
questa esperienza.
Grazie naturalmente a Jaybree88 per il banner e per il contest!