Capitolo
5:Il potere…
Il
fianco ripido e scosceso della montagna non dava grandi speranze agli
scalatori. Alto e impervio, per quanto provvisto di appigli, era di terra
morbida e facilmente franatile, che nel contempo , messa tutta insieme aveva la
compattezza e la robustezza della roccia più granitica, di cui all’interno era
pressoché foderato.
Poco
più in la poi il folto si estendeva come una macchia di uno scuro verde ,in
tutto quel grigio scuro e nero notturno, dove mano nella mano , due figure, una
più sottile, l’altra più massiccia, camminavano con calma apparente.
L’oni, un orco dalla pelle azzurrina e gli
intensi occhi arancio, lasciò la mano della bimba solo nel momento in cui
arrivarono davanti all’ingresso della tana. Afferrò con le grandi e callose
mani il masso che faceva da porta spingendolo da un lato, facendo forza nelle
massicce spalle, coperte dalla parte strappata e ricucita di un kimono viola e
giallo . Senza dire alcun che, la bimba si addentrò nell’antro umido e gremito,
dove tanti e tanti bambini piangevano l’uno stretti all’altro.
L’orco
la segui all’interno, fissandone la schiena.
Sogghignò
soddisfatto: per tutta quella merce ci sarebbe stato un lauto profitto.
Ongokuki
,era il suo nome; L’orco che rapiva i bambini con il suo flauto , non era che
la fama che si era fatto. Si accasciò a terra poggiando la testa su una mano,mentre
la gamba sinistra si piegava vicino all’altra distesa. Il flauto, strumento più
importante del suo lavoro, gli pendeva dal collo, come un ciondolo, pronto per
un possibile uso.
Chiuse
gli occhi tentando di entrare in un leggero dormiveglia. Si era già accordato
con alcuni demoni riguardo a quei bambini, chissà magari, se si fosse messo
d’impegno nella pratica della compravendita sarebbe riuscito a rifilargliene
qualcuno di più. Carne buona i bimbi certo, ma tanto facilmente deperibile.
Neanche un mese duravano e per questo era necessario che se liberasse in
fretta.
Di
solito però i compratori meno di un certo numero non ne prendevano e quelli
erano ancora troppo pochi. Ma se fosse riuscito a liberarsene di un po’ con
quelli che ne sarebbero rimasti, si sarebbe avviato al villaggio oltre le
montagne , che s diceva, fosse ricco di bambini. Di certo li le sue tasche non
ne avrebbero risentito.
Cosa
se ne faceva, d’altronde ,lui di qualche scheletro rinsecchito per di più ningen, sempre dietro a fanalino?
Niente, quindi, era meglio che si applicasse l’indomani, e un pisolino gli ci
voleva proprio.
I
piedi della bimba fecero ancora alcuni passi sul pavimento freddo e roccioso.
Uno,due.
Poi
come risvegliatasi da un sogno, quella nebbiolina che le aveva ovattato il
cervello si dissipò tutta di un colpo, lasciandola lì perplessa.
Rin
sbatte gli occhi, muovendosi per fare un altro passo- Uhn?Cosa stò facendo?-
puntò il suo sguardo davanti a lei.
Un
gruppo di una decina di bambini piangeva disperato, riverso a terra,
asciugandosi come potevano i grandi lacrimosi che uscivano dagli occhi e
colavano sulle guance. Alcuni , più grandi e forse più rassegnati di altri,
accarezzavano in silenzio la schiena dei più piccoli che si avvinghiavano a
loro in modo convulso tra i singhiozzi.
-Uhn?Chi
siete voi ragazzi?-chiese avvicinandosi – cosa ci fate qui?-si voltò
leggermente verso la porta. Non aveva paura, non ancora, ma non capiva perché
tutti piangevano così.
-Così
sei stata anche tu catturata dallo youkai?-chiese
uno di quelli ,rimasti di più a sangue freddo. Un bambino di all’incirca la sua
età, che consolava il fratellino spaventato a morte tra le sue braccia. Buio e
demoni, quali sono le maggiori paure di un bambino se non quello che non si
possono vedere o che, si è consapevoli, di non riuscire a sconfiggere?
-Youkai?- Rin si voltò verso l’oni di fronte all’entrata. Demone?
Demone, come Sesshomaru-sama? Ma…
-Verremo
mangiati dal demone!- si girò verso gli altri che in lacrime si sfregavano gli
occhi con le mani e le maniche. Perché tanta paura? Lei proprio…
-Ho
Paura! Ho paura!- Il bimbo tra i più piccoli si aggrappò saldo al fratello , scoppiando
con gli altri in un rumoroso pianto di singhiozzi e sussulti.
Ongokuki
apri gli occhi infastidito: troppo rumore..!!
-Diavolo
, fate silenzio voi marmocchi!- i bimbi smisero subito di piangere, troppo
impauriti per fare altro.
-Va
bene..-Rin si girò verso i bambini tendendo loro la mano- ..Non abbiate paura.-
-E’
normale che siamo spaventati!- il ragazzo di prima corruccio le sopracciglia- è
un demone!-
La
bambina fece un sorriso- Va bene per me.- disse, andandosi a sedere in un
angolino asciutto.
-Non
va bene!-ribatté un altro- E’ un demone!-
-I
banditi fanno molta più paura.-
-Banditi?
Fanno PIU’ PAURA dei Demoni!?- i rapiti erano stupefatti. Come faceva quella
bambina adire certe fesserie!? Che fosse sotto una qualche malia? Ah!Se fossero
stati al villaggio! L’avrebbe vista quella lì , invece di dire certe scemenze.
Ma essendo in una grotta , loro non potevano fare altro che rimanere con la
bocca spalancata.
-E’
perché i banditi uccidono la gente senza motivo- sollevò lo sguardo puntandolo
verso l’unico che sembrava abbastanza a mente lucida per sostenere la
conversazione.
-Di
cosa stai parlando?-chiese.
-Mio
padre, mia madre, i miei fratelli e tutti gli altri…-si strinse nelle ginocchia
accostandole al petto-...Sono stati attaccati dai banditi. –
-Ma
adesso il motivo per cui essere spaventati è il demone.-
Gli
occhi castani della bimba si colorarono di una punta di ilarità. Youkai…
-Va
bene. Qualcuno verrà definitivamente a salvarci.- aveva imparato a crederci.
Anche la prima volta che era finita nei guai, quando Kagura , la signora del
vento, l’aveva portata via da l’orto in cui lei e Jaken stavano “pensando alla
cena” , lui era venuto a salvarla. In fondo il suo signore tornava sempre
indietro per lei…
-Chi
sarebbe questo?-
Rin
sorrise raggiante: lei doveva solo credere in lui!
***
-Riiiin!
Sesshomaru-sama!- Jaken era al limite. Non sapeva da quando girava , ma senza
alcun senso sovra-sviluppato come quello del suo signore, o qualche indizio,
per di più con la foresta che sembrava una macchia tutta uguale , stava
praticamente girando a vuoto da ore. Si appoggiava faticosamente al ninto, urlando come un campanaccio
squinternato nel cuore della notte , nella foresta, talmente stanco e col
fiatone, quasi doveva crollare li impalato.
Riiiin!-ballettò
un po’ all’indietro arrivando con la schiena al tronco di un albero.
Decisamente troppo stanco. Ma se avesse smesso di cercare…
-Sesshomaru-sama…-crollò
a sedere tirando un sospiro : cavoli doveva assolut…
-Hey-
Il
rospo alzò stancamente il viso.-Si?- fece un salto in aria ,spaventato a morte.
-Aspetta,
siete voi ragazzi!- e chi era quello se non il gruppetto del fratello bastardo
del suo signore? C’era la ragazzina, il monaco maledetto, la taiji-ya e il kitsune; però non vedeva Inuyasha…poco o male..
-Che
cosa è successo a Rin-chan?-chiese Kagome. Inuyasha li guardava da dietro un
tronco li vicino. Non era certo tanto cretino da farsi vedere dal servitore di
quel bastardo di Sesshomaru nella sua forma umana, però…
-Rin,
è stata portata via da Ongokuki.-disse facendo corrucciare gli occhietti
gialli.
Miroku
sollevò le sopracciglia:-Ongokuki?-
-Un
oni rapitore di bambini!-ribatté
acido- Avete per caso incrociato Sesshomaru-sama , mentre cercava Rin?-la
sterminatrice incrociò lo sguardo con l’amica che scosse il capo dispiaciuta.
Forse però era meglio così…
Il
rospetto sospirò riprendendo il suo cammino. Ancora una volta quei mocciosi non
avevano saputo dimostrare la loro utilità.
Sollevò
il ninto prendendo un passo marziale:
non doveva arrendersi( se non voleva vedere la sua testa rotolare)!
-Ohh…Rin!Sesshomaru-sama!-
***
Ongokuki
spalancò gli occhi. Lo sentiva, li vicino , c’era carne. Carne fresca e buona
che sarebbe riuscito a vendere! Si avvicinò alla porta dell’antro nel più
assoluto silenzio. I marmocchi si erano momentaneamente tranquillizzati (per
modo di dire) e quindi anche le sue orecchie avevano finalmente trovato un po’
di pace. Odiava con tutto il suo cuore quelle vocine stridule…
Sbottò
stupito nel vedere davanti alla sua grotta, qualche decina di metri indietro ,
una decina di bambini , perfettamente allineati. La nebbia densa, lattiginosa,
nascondeva i volti, ma gli youkata
colorati e dal taglio infantili , non lasciavano dubbi in merito: nuova merce.
Fece
un paio di passi avanti prendendo il suo flauto, cominciando la sua abile
sinfonia, per attirare le prende a se.
Smise
di suonare nell’attimo in cui realizzò che i marmocchi non si muovevano. Sbottò
stupito andando verso una delle
ragazzine: ma che…?!?
Imprecò
mentalmente quando fu abbastanza vicino: quelli non erano bambini ,erano
semplici fantocci!
-Una
trappola!- spaurito si guardò attorno, mentre un gruppo di monaci lo
circondava. Correvano in circolo , con lui al centro , nel tentativo di
confonderlo, avvolti dall’ombra scura e l’anonimato, c’erano solo il rumore dei
loro passi, che scandiva il tempo.
Ongokuki si girava a destra e a manca: ma ,
dannazione chi diavolo erano quelli, o era uno solo, quello che imperioso si
avvicinava favorito dalle tenebre!
“Maledetti!”
Uno
per uno, nella corsa ,estrassero i rosari benedetti, stretti nei pugni . Si
muovevano veloci e in perfetta sincronia, aggirando il nemico come pescecani
pronti a dilaniare la preda: Quello era il potere !
-AAAHHH!-Ungai
estrae il proprio rosario con un grido rauco . Le onde del potere spirituale
fecero portare a Ongokuki le mani alle orecchie gemendo, quasi gli sembrava di
impazzire!La terra sotto i suoi piedi inizio a sollevarsi e come un campo
gravitazionale gli impedì qualsiasi movimento costringendolo a rimanere fermo.
Era
il momento.
Con
abile rapidità, i monaci scagliarono i propri fuda, che si incollarono perfettamente al corpo del demone
atrofizzandolo con il loto potere spiritico. Velocemente ,Ungai riprese un
movimento da proprio matra- Vattene,
Demone!- Brandì il proprio bastone, come fosse un arma. La gemma mistica
all’interno del cerchio dorato iniziò a brillare di una luce innaturale;
Ongokuki gridò dal dolore ,mentre il suo corpo veniva pervaso da milioni di
scosse elettriche ,che ma mano lo purificarono, avvolto dal fuoco mistico. Con
un ultimo urlo disumano, il suo corpo finì di corrodersi, diventando meno che
cenere lasciando, al suo posto, il nulla.
Ungai
ritrasse leggermente il bastone, mentre la fiamma azzurra man mano scompariva;gli
altri monaci ,fermi in circolo nella loro preghiera esorcizzante.
Quello
era il potere..
Riprese
il bastone appoggiandosi. E anche quel maledetto era finito al suo posto.
Ungai
si diresse con passo spedito verso la grotta da cui la loro preda era uscita-
Tutti voi!- i bimbi tremavano ancora , quando quella voce li fece voltare-
siamo venuti a salvarvi!-annunciò. Tutti sospirarono stupiti e sollevati,
smettendo all’istante di tremare e piangere: salvi, salvi!
-Il
demone è stato ucciso. E finita adesso.-Rin si strinse nelle ginocchia,
appoggiandoci la testa. Tutti i bambini corsero verso l’uscita con le lacrime
agli occhi per la felicità, alcuni che ancora si tenevano per mano.
Uno
dei monaci sorrise raddolcito dalla scena, di tutti quei piccini che saltavano intorno al Sommo
Ungai riempiendolo di feste ,nel tentativo di conforto e rimgraziamento.
-Ora..ora..qui
,qui.-disse dolce verso un bimbo dei più piccoli prendendolo in braccio, che si
tranquillizzò all’istante.
-Ci
siete tutti?-chiese. Quello che aveva in grembo strinse le mani attorno alla
veste monacale -C’è ancora qualcuno dentro..-
Rin
stava in silenzio più assoluto , raggomitolata nel suo angolino. Magari, se
fosse stata abbastanza zitta, se ne sarebbero andati senza fare domande. Lei
d’altronde, non aveva la benché minima intenzione di stare con loro. Doveva
aspettare Sesshomaru-sama lei, anche se…
-Cosa
stai facendo?-Ungai si fermò stupito nel guardare la bambina. Capelli neri,
Kimono a quadri. Emise un monosillabo stupito- Sei tu…- Lei girò lo sguardo
tornando a fissarsi i piedi. Lo stesso signore di quel pomeriggio…che volesse
ancora costringerla a tornare?
L’uomo
le tese la mano – avanti,-disse- torniamo indietro al villaggio.-
Rin
si strinse ancor di più le ginocchia al petto, non degnandolo di uno sguardo.
Era evidente, lui non poteva capire.
-Io
sto bene così.-
….Ma
evidentemente non era ciò che voleva sentirsi dire..
Dadadadaaaan.
Fine capitolo sei e la fine del pifferaio di Amelin (come l’avete
soprannominato!=P) Ci dispiace KillKenny
ma l’onore di fare a fatte il pifferaio non toccherà a Sesshomaru!(in questo il
pifferaio ci guadagna…-.-ndL) comunque l’avete potuto vedere con i vostri
occhi, per ora la bimba se la passa bene….non assicuriamo niente per i prossimi
capitoli!^^’’( povero giodan lo facciamo rimanere con i dubbi esistenziali!^^)
Un grazi in
modo particolare a raska81 che ( gentilissima) ha cercato di dissipare i nostri
dubbi sulla dannazione di stà FF “Mononoke”. Alla fine mi sa che ci istituiremo
un concorso a premi…-.- scopri che vuol dire il vocabolo maledetto…
Ma non
vogliamo dimenticare nei ringraziamenti ( oltre A Killkenny ,raska81 e giodan
già citati) Pikkola Rin, Elychan e Kiba91 (sai, man mano che lo traduciamo
anche noi ci stiamo accorgendo che ci abbiamo capito si e no appena il 75 % di
tutto!°_°).
Abd Now, vi
lasciamo con questa domanda:
Secondo voi
che farà l’irascibile monaco alla bimba che viaggia coi demoni?( che guarda
caso ci pare si dica Mononke onna no ko…-.-nL)(quando si dice che la vita ha un
pessimo umorismo…UUndG)
Un kissone
alla prossima!^^
P.S.
Commentate se ne avete voglia!