Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Epicuro    05/05/2011    8 recensioni
Una moglie irritata, un avvocato femminista, un marito negato e un cane conteso. Ce la farà Shura a risolvere un pericoloso inghippo diplomatico a favore del Santuario? E Radamante riuscirà a fare il cascamorto per aiutare il suo signore?
Nonostante il titolo riprenda Lost Canvas la fic si rifà alla serie classica di Saint Seya e si colloca dopo la fine della saga di Ade.
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Capricorn Shura, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Servi, padroni e dei: il nuovo Grande Sacerdote!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli Inglesi fanno sempre colpo!.

 

Shura si voltò in direzione del dio infero con un sorriso raggiante:

«Sommo Ade, vi comunico che ho appena trovato il diversivo perfetto per intrattenere l’avvocato!»

«Fantastico! Di cosa si tratta?» esclamarono Ade e Pandora, mentre Rada assunse un’aria perplessa.

«Più di cosa, di chi!» e poi rivolgendo a Rdamante un sorriso sornione: «Viverna, hai mai fatto il cicisbeo?»

«Il che?» lo spectre guardò Shura ancora più perplesso.

«Il cascamorto! Quanto sei ignorante!» gli spiegò Pandora. Lo spectre guardò malissimo la sacerdotessa, che lo guardava di rimando con sprezzante superiorità, mentre Ade chiese:

«Spiegati meglio Shura. Credo di essermi perso un pezzo.»

«L’avvocato si è presa una bella cotta per il qui presente fustacchione infernale. Quindi, con vostro permesso, proporrei di mandare la Viverna in missione speciale, ovvero a corteggiare Penelope.»

«E bravo Radamente! Il fascino inglese non si smentisce mai!» Ade diede una poderosa pacca sulla spalla al suo spectre, mentre Pandora rideva senza ritegno dell’espressione paonazza della Viverna.

«Ma io non la ricambio! Come faccio a corteggiare una che ha fatto soffrire il mio signore! Io quella la voglio solo ficcare sotto terra!» esclamò contrariato la Viverna.

«Meglio ancora! Così potrai prenderla per i fondelli senza troppi scrupoli di coscienza! E poi non hai detto che per la felicità del tuo signore faresti qualunque cosa?» infilò il dito nella piaga il saint.

«Sì, ma cosa centra il rimorchiare l’avvocato con il mio sire?» chiese sempre più confuso lo spectre.

«Io voglio riconquistare mia moglie, ma per poterlo fare, devo prima rendere innocua l’avvocato» spiegò conciso Ade alla Viverna.

«E credete davvero che quella si lascerà incantare da me? Ma l’avete vista anche voi che è tutta ufficio e Grande Tempio!» disse scettico Radamante.

«Più che Grande Tempio, conto in banca! Comunque fidati, io la conosco da un pezzo e credo che, dopo una vita passata a rincorrere un amore impossibile, non si farà sfuggire l’occasione di rifarsi con l’uomo dei suoi attuali desideri, caro il mio asciugamano!» rispose Shura.

«Allora è deciso! Spectre della Viverna ti affido l’importantissimo compito di fare da diversivo. Ricordati che dal tuo successo dipende anche il mio, quindi non puoi permetterti di fallire!»

«Sommo Ade, se è questo che volete, mi sacrificherò per voi e mi farò l’avvocato!» disse Radamante risoluto, inchinandosi di fronte al suo dio, mentre Shura pensò “Sai che sacrificio! Però mi rincuora che quella strega si beccherà una bella batosta sentimentale e manco un soldo, se tutto andrà in porto!”. Poi Radamante si rivolse a Shura:

«Sai che anch’io ho una maglietta uguale alla tua?»

«Ma dai, non l’avrei mai detto!» sfuggì al saint, facendo scoppiare a ridere Pandora e perfino Ade. Lo spectre si rivolse al re degli inferi con aria interrogativa:

«Nulla Radamente, non ti preoccupare. Piuttosto, c’è ancora una piccola questione che mi impensierisce.» disse Ade.

«Quale?» chiese Shura.

«La mia assenza dagli inferi potrebbe essere notata da qualcuno e questo potrebbe mettere in allarme l’avvocato.»

«Sommo Ade, vi assicuro sul mio onore di spectre che questo non può succedere!» rispose prontamente da etichetta Rada e senza pensare a quello che diceva.

«Su questo non avevo dubbi... ma è per precauzione.» rispose sarcastico il dio.

«Questo non l’avevo considerato.» rispose Shura pensieroso.

Ma a risolvere la situazione ci pensò lo stesso Ade: «Forse so come fare. Basterà mettere un mio sostituto!»

«Cosa?» fu l’esclamazione di Pandora, Shura e Radamante, mentre Ade continuava con le sue congetture: «Sì. L’idea mi sembra buona, devo solo trovare il candidato a cui dare il mio aspetto. Umm, Eaco e Minosse hanno cambiato bandiera, gli spettri di grado inferiore, meglio di no, meno gente sa della cosa, meglio è, Radamante ha già il suo da fare e Pandora è donna, quindi sarebbe un casino. Ipons e Tanatos... stendiamo un velo pietoso...» gli occhi di Ade si fermarono sul Capricorno ed esclamò: «Giusto, Shura, se scompare lui non c’è alcun problema!»

«Eh? Sommo Ade, non credo di essere meritevole di tanto onore... sono un misero essere umano!»

Ade corrugò la fronte. «Durante la Guerra Sacra sostenevate ben altre cose!»

Ma in favore di Shura intervenne anche Rada: «Mio signore non ritengo saggio affidare gli inferi ad un saint di Atena!», ma Ade replicò:

«Gli darò solo il mio aspetto, non i miei poteri, e poi il mio regno è messo così male che più di così non si può! Quindi Radamnete tieni fermo Shura mentre io gli cambio aspetto!»

«Argh!» fu il commento di Shura, mentre alla Viverna non restò altro che agguantare l’ex nemico, che cercava di svignarsela.

 

Tempo dopo...

Stanza private di Ade.

 

«Bene Radamante, aspetto che tu ti accalappi l’avvocato e poi entro in azione.» Ade tirato a lucido (pantaloni e camicia nera attillata, occhiali da sole e profumato all’inverosimile), ripassò il piano e poi rivolgendosi a Shura, che si guardava sotto shock allo specchio, disse:

«Per dare più credibilità alla tua farsa ti consiglio di indossare l’armatura per compiere le mie mansioni da dio infero. Per quanto riguarda l’agenzia non ti devi preoccupare. Ho già avvisato i miei collaboratori/devoti umani sulla terra, che mi sono preso qualche giorno di malattia e quindi penseranno a tutto loro. Sai com’è, ma col cavolo che mettevo l’Ade s.p.a. in mano ad un cavaliere di Atena. Senza offesa ovviamente.»

«Ovviamente. Ma le armature divine rispondono solo ai loro legittimi proprietari» rispose sconsolato Shura.

«Per questo c’è ibay. Ho acquistato una copia della mia supplice, la trovi imballata nell’armadio. Per il resto rivolgiti a Pandora, è lei che tiene l’agenda della mia giornata. Mi raccomando eh?»

Shura annuì sospirando.

«Bene, allora noi andiamo, Radamnete a te la prima mossa!» e la Viverna e Ade uscirono dagli appartamenti per prendere corridoi diversi.

“Ma cosa mi tocca fare! Pure il dio degli inferi” sospirò Shura mentre scorreva lo sguardo sulla superficie riflettente. Occhi azzurri, viso pallido, lunghi capelli neri e tonaca da prete: “Assomiglio in tutto e per tutto ad Ade!”. Si faceva impressione da solo. Rimase per un po’ assorto in contemplazione, mentre una malsana idea gli balenò nella mente facendogli assumere un ghigno maligno....

“Giusto, ora sono Ade!” e sfregandosi le mani “Mi posso vendicare di quei dannati spectre che mi hanno fatto passare un periodo orrendo agli inferi!!!”

MUHAHAHAHA!!!

«Bene Shura, vedo che ti sei già calato nella parte!» disse Pandora entrando nella camera.

«Oh sì, Pandora dove lo trovo un telefono?»

«In salotto, ma sbrigati, tra mezz’ora dobbiamo presenziare agli allenamenti degli spectre nel campo per gli addestramenti, all’interno della Giudecca.» disse la sacerdotessa.

«Perfetto, faccio in un lampo!»

 

Grande Tempio....

Arena degli allenamenti.

 

TIC TIC TIC TIC TIC TIC

«Questa cifra moltiplicata per, divisa per, con l’aggiunta dell’iva e delle tasse.... No Death non basta, devi darti più da fare o il gioco non vale la candela!» Camus, con calcolatrice alla mano dava istruzioni al collega del Cancro, mentre scribacchiava cifre su cifre su un taccuino; il tutto sotto la supervisione di Doko ed Epicuro.

«Mi, ancora! E quante dovrei riuscire a spedirne allora!»

Camus fece vedere la cifra che aveva riportato sui suoi appunti a Death, che sbottò:

«Mi, che rottura!» e ricominciò ad allenarsi.

«Che dici Doko, ce la può fare? Il progetto è ambizioso.» chiese il G.S. al suo consigliere.

«Sì, Death è un po’ fatto a sua maniera, ma sulla sua forza e capacità non ci sono dubbi. La nuova tecnica che abbiamo messo a punto la padroneggia già con disinvoltura, va solo potenziata. A proposito, di Shura non hai avuto più notizie?»

La nona sinfonia di Beethowen risuonò per l’arena.

«Non l’hai ancora cambiata?» chiese Doko, mentre Death si prese una pausa per far partire la sua: “Anime dannate” dei Folkstone. (http://www.youtube.com/watch?v=soszlsYOM3w)

«G.S, questa sì che è figa!» disse Calogero mettendola a tutto volume, cosa che fece protestare Camus (musica classica dipendente).

«Volte chiudere il becco ed allenarvi invece che discutere sulla mia suoneria! Accidenti è una telefonata importante!» i due gold saint si inchinarono e ripresero i loro doveri.

«Scusa Shura, i tuoi colleghi sono delle capre!... Ah, sì perfetto, no figurati ai fatto benissimo... sì il tuo piano può funzionare e... ma dai, fatti fare una foto! Sono orgoglioso di te, continua così e avrai presto una promozione!» Epicuro chiuse il cellulare tra lacrime di gioia: «I miei piccoli gold saint stanno crescendo e diventando dei grandi infami! Che soddisfazione raccogliere ciò che si semina! Sapevo che sfruttando l’orgoglio e il suo desiderio di rivalsa avrei fatto il terno al lotto!» il G.S si asciugò le lacrime commosso.

«Ma chi era?»

«Shura, ha fatto rapporto. Il piano procede a gonfie vele. Ade si fida ciecamente del nostro spagnolo ed è già scattata la fase due: “Alla riconquista della moglie perduta”!»

 

 

Nel frattempo....

Giudecca, salone comune degli spectre.

 

«Cosa? Quindi non è tra gli obblighi di un ufficiale cucinare, lavare e stirare per il proprio comandante! Giuro che appena lo vedo lo devasto quel @#]+*ç### ecc..(Scusate, ma ho dovuto censurare i termini usati in questa frase, erano al limite della decenza XD)» Urlò Violante sbattendo un pugno sul tavolo.

«Sì cara, il Garuda ha attuato quello che si chiama abuso di potere ed è legalmente punibile. Tieni, questo è il mio biglietto da visita.» disse Penelope sorseggiando il suo tè.

Violante prese il biglietto e se lo rigirò fra le mani visibilmente interessata, mentre Marchino introdusse una questione da lui molto sentita:

«A proposito, ho saputo che al Grande Tempio tutti i sottoposti sono stati messi sotto sindacato e che quindi hanno ricevuto tutele e garanzie... tra cui ferie retribuite, assicurazione per infortunio, pensione ecc.. Credete che potremmo avere queste cose anche qui agli inferi?»

L’argomento aveva catturato l’attenzione di diversi spectre, che ora facevano ala attorno all’avvocato per sentire e informarsi sui loro diritti.

«Ma certamente, siete lavoratori dipendenti come tutti gli altri, mi sembra il minimo. Dovreste smetterla di buttarvi così giù e credervi degli insignificanti sudditi!»

Radamente entrò nella sala comune proprio in quel momento e, rimanendo un po’ in disparte, per capire il motivo di tanta agitazione, si allarmò nel sentire i vocaboli “sindacato”, “diritti dei lavoratori” e “sciopero”.

“Maledizione, se scoppia una rivolta come al Santuario di Atena, siamo rovinati! Il regno degli Inferi non si può permettere una cosa del genere, devo assolutamente tappargli la bocca prima che faccia degenerare la situazione!”

A Radamante, vennero in mente una miriade di modi per chiuderle le bocca all’avvocato, ma tutti troppo definitivi e splatter. Poi però ebbe il colpo di genio e, dopo aver pensato:“Vai Rada, buttati, al massimo finisci in galera per tentata violenza!”, avanzò a passi solenni in direzione di Penelope.

Gli spettri, presi in castagna, ammutolirono di botto e lasciarono passare a testa bassa il Gigante infernale, che, raggiunto l’avvocato, prese la donna per il colletto della camicia.

I presenti in sala trattennero il respiro in previsione della scena sanguinolenta, ma tutti rimasero invece a bocca aperta.

Radamante aveva infatti alzato l’avvocato da terra, portando il volto della donna di fronte al suo. Gli occhi inespressivi dello spectre fissarono senza esitazione quelli smeraldo, visibilmente sorpresi, di Penelope, per poi puntare spietato alla bocca del suo nemico. Le labbra pallide dell’inglese sfiorarono quelle rosee e delicate dell’avvocato, che colse la palla al balzo e non si fece sfuggire l’occasione. Penelope infatti, dopo il primo momento di smarrimento, cinse senza esitazione le sue braccia attorno collo della Viverna e, quello che Rada aveva pianificato come un bacio a stampo, si era trasformato in un focoso bacio alla francese, tra gli applausi dei presenti, che urlarono all’unisono:

«VAI RADAMANTE SEI IL MIGLIORE; COSÌ SI FA CON LE DONNE; DURI, CATTIVI E REPRESSIVI! W IL NOSTO COMANDANTE!»

Gli unici a non proferire parola furono i due spectre sfigati seduti di fianco a Violente, che vennero centrati sul naso da un gancio della donna, poco concorde con la frese “leggermente”maschilista dei colleghi.

 

XXXXXXXXXXXX

Tanto per far notare il tremendo sacrificio di Radamante per il suo signore, due precisazioni sull’aspetto fisico di Penelope Fernandez:

 

Prendete La Mariposa di Dead or alive 4 e fatela però tappa e con tutto in proporzione all’altezza.

 

Che gran sacrificio eh?

 

Comunque non fraintendete, Rada non è dell’altra sponda, è 100% maschio D.O.C! Semplicemente da buon soldato non può tollerare una donna che tenti di gabbare il proprio signore! Il dovere innanzi tutto!

 

Per Aiolos...ho progetti più ambiziosi e pericolosi per il suo futuro.

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Epicuro