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Autore: Kiki May    06/05/2011    4 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Sì, sì, lo so!
Dopo questo basta. Anche perché sto perdendo tre o quattro anni di vita a postare con così tanta frequenza. Non sono cose che si possono fareh.
Ma ci tenevo a presentarvi i miei bambinih! *CCC*











24. Carpe Noctem









In uno dei quartieri periferici di Los Angeles sorgeva un vecchio magazzino abbandonato, un tempo sede dei traffici di una gang dedita allo spaccio di marijuana. Una nuova famiglia vi si era insediata, spazzando via i precedenti inquilini, letteralmente; il nucleo, composto di soli tre membri, aveva costretto i pochi vicini ad un silenzio insostenibile, terrificante.
“Questo posto è disgustoso!” sbottò Klaus, colpendo una parete spoglia.
Il magazzino era stato arredato con gusto, ma solo in parte. I pavimenti erano coperti da raffinati tappeti arabi che pativano la temperatura inadatta, consumandosi lentamente. Una delle stanze più piccole, precedentemente destinata a sgabuzzino, era stata ornata riccamente, tinteggiata con colori forti e vividi, dotata di ogni comfort, a partire dal letto singolo principesco. Le altre stanze erano spartane; l’eleganza era limitata all’improvvisato soggiorno.
“Come faccio a vivere in questa fogna? Rispondimi!”
Seduta sulla poltrona preferita di Kostas, Roxane puliva un’antica spada da lato italiana.
Annoiata e in attesa del Sire, la vampira aveva deciso di dedicare un po’ di tempo alla cura delle armi, pratica di importanza vitale per un guerriero. Un’arma sporca, trattata male, avrebbe cessato di funzionare proprio al momento dello scontro, abbandonando il proprietario al suo destino di morte. Lei lo sapeva bene.
Roxane, dunque, era accorta, e adorava il metallo e il piombo.
“Quando arriva Kostas?”
Klaus continuava a lamentarsi come un bambino capriccioso. Rendeva poco distensiva l’opera di manutenzione.
“Avevamo stabilito che saremmo andati a Nord e, invece, siamo bloccati qui! Voglio una camera decente!”
“Sai perché siamo bloccati, perché il Mercuriale vuole incontrarci in città.”
“Posso ucciderlo quando voglio, il dannato Mercuriale!” abbaiò il vampiro, socchiudendo i bei occhi azzurri dal taglio orientale. “Sai che posso farlo, vero?”
Roxane alzò lo sguardo, pensosa.
“Sì.” Dichiarò, dopo un silenzio calcolato.
Klaus sorrise, avvicinandola.
“Non ti fidi di me?” domandò, prendendole il volto incorniciato dai ricci scuri.
“In tutti questi secoli sei sempre riuscito nei tuoi intenti, non posso che fidarmi.” Rispose lei, saggia.
Klaus piegò il capo in un gesto compiaciuto. Si pettinò i capelli chiari e sprofondò nella poltrona accanto a quella di Roxane.
“Mi annoio.” Sospirò, teatrale. “Mi manca Kostas.”
Roxane non ribatté.
Si alzò immediatamente al suono della porta che si apriva: Kostas era tornato.
“Ti aspettavamo.” Disse. “Il principino, qui, cominciava a mostrare segni di insofferenza.”
“Sono stato trattenuto.” Replicò il vampiro, togliendo la giacca scura. Sotto, indossava una camicia blu ed un ciondolo di lapislazzuli che gli cadeva sul petto ampio. “Hai già mangiato?”
“No.” Fece lei, allontanandosi in direzione dell’uscita. “Vado a caccia adesso.”
“Divertiti.”
Roxane era fiera e bella, il suo incedere pieno di grazia riusciva ad incutere un terrore panico negli avversari. Dopo la Rivoluzione, sarebbe diventata lei la nuova signora, non vi era dubbio alcuno. Al fianco del Sire, avrebbe dominato il mondo.
Avanzando in direzione dei divani, il vampiro greco non trattenne un ghigno di soddisfazione. Klaus lo attendeva a braccia aperte.
“Hai incontrato la signora, non è così? Lo sento.”
“Cos’altro senti?” chiese, carezzandosi la barba ispida.
Il compagno indossava una camicia bianca, trasparente, che evidenziava la magrezza del suo corpo da eterno adolescente. Sensuale, sbatteva le ciglia lunghe, torturando le labbra rosse e piene.
“Tante cose.”
“Tante?”
Klaus fece spallucce. Si lasciò scivolare sul tappeto morbido, come un serpente silenzioso, e tese le braccia, chiamando Kostas a sé. Affondò le dita lunghe nei capelli folti, mordendogli il mento, possessivo.
“Il Mercuriale mi evita e vuole punirmi!” pigolò, in lacrime. “Odio il potere decisionale che ha acquisito! Chi ha stabilito che potesse impartire ordini anche a noi?!”
“Il signore oscuro, lo sai, il Liberatore che deve venire.”
“Ah, dannazione! Se non fosse per il tuo amore smisurato, ucciderei il Mercuriale e manderei il Liberatore a farsi –“
“Ah!” interruppe Kostas. “Non bestemmiare. Sei solo arrabbiato perché il Mercuriale non vuole vederti, ma lo conosci: è volubile, incostante. Proprio come te.”
“Non mi paragonare a lui …”
“Mi chiedo come riusciate ad interagire, così simili ed eccentrici.”
“Mi credi un eccentrico?”
“Sei unico, Klaus.” Mormorò Kostas, suggellando la dichiarazione con un bacio leggero, sul collo. “Ami molto il Mercuriale, lo ami più di me.”
“Lo amo diversamente, da fratello.”
“Da fratello incestuoso.”
“Kostas, vuoi annoiarmi?”
Il greco chiuse gli occhi, scuotendo il capo.
“S’agapo, aster. Voglio solo renderti felice.”
“Dunque fallo: portami via da questo lurido magazzino! Portami in un palazzo degno di me! Quando alloggiavamo a Parigi eri così buono, mi concedevi ogni lusso.”
“Dobbiamo mantenere un profilo basso o la signora ci scoverà.”
“Che brutta espressione, che brutta espressione! Parli come se fossimo topi!”
“Siamo soldati e dobbiamo vegliare!”
Klaus si scostò di colpo, alzandosi dal tappeto. Aggiustò i capelli sfatti e si voltò, suadente.
“Com’è lei? L’ho vista solo una volta, da lontano. È bella come dicono?”
“Molto di più, trasuda potere come una torcia accesa. Vederla morire sarà lo spettacolo più straordinario di tutti i tempi.”
Klaus sorrise, eccitato.
“Il Mercuriale sarà così contento!”



“... Queste incisioni somigliano molto a quelle rinvenute al porto, solo che sono più raffinate ed evidentemente antiche. Sembrano risalire ad un periodo remoto della storia dell’umanità.” Affermò Willow, intenta ad esaminare i simboli sul vaso bronzeo appena recuperato.
Buffy la scrutava con le mani sul volto, confusa.
“Sono antiche, allora?” ripeté coscienziosa.
Willow annuì.
“Voglio dire, non sono certamente un’esperta e credo che andrebbero studiate da qualcuno con le competenze specifiche, ma … sì, sono quasi sicura di trovarmi dinnanzi ad un reperto archeologico di origine europea, ellenistica probabilmente.”
“Oh, grandioso!” esclamò Buffy, sarcastica.
“Questo Konstantinos,” intervenne Xander. “Pare che sia veramente greco. Voglio dire, lo sostiene Spike e non credo che menta, ma abbiamo trovato anche dei documenti ed un certificato di nascita da convalidare.”
“Avete trovato il certificato di nascita?”
“Sissignore, signora! Konstantinos Argiris, figlio di Konstantinos Antonios Argiris, nato il ventinove Novembre del 1794 ...”
“Toh, un Sagittario!” osservò Willow, soave.
Buffy le riservò uno sguardo cupo.
“Va bene, ascolto in silenzio.”
“Dicevo,” riprese Xander. “Konstantinos Argiris. Sappiamo che in vita fu un patriota, che combatté per l’indipendenza greca nei moti dell’Ottocento. A seguito della battaglia di Drăgăşani, non si ebbero più notizie di lui e cominciò la storia del vampiro. Ci sono pochissime testimonianze –“
“Scusami se ti interrompo, Xan. Spike mi ha detto che questo tipo ha ucciso ben due cacciatrici, possibile che nessuno ne abbia mai sentito parlare?”
Xander allargò le braccia, sconsolato.
“Non saprei che dirti! Magari qualche documento c’era, ma è andato perduto nell’esplosione della vecchia sede del Consiglio degli Osservatori.”
“Una volta che servirebbero le loro scartoffie …”
“Comunque, Kostas ha una Childe, Roxane, che è anche sua amante. La tizia sembrerebbe parecchio pericolosa e sexy in modo disturbante. Questo è tutto quello che siamo riusciti a scoprire al momento.”
Buffy poggiò il mento sulla scrivania gelida.
“Dovremmo rintracciare Andrew e fargli compiere qualche altra ricerca.”
“Dovremmo.” Concordò Willow.
“Qualche ricerca specifica.” Precisò la cacciatrice.
“Hai in mente qualcosa?”
“Un’idea … vaghissima. Ho voglia di pizza.”
“E pizza sia!” sancì Xander, concludendo la breve riunione.









Noticine sparse ~
[*] “S’agapo, aster”: Ti amo, stella.

 
  
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