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Autore: willow11    07/05/2011    7 recensioni
Santana è una donna affermata, vive a NY con la sua fidanzata, passa piacevoli serate con Dave e Kurt, e condivide momenti del passato e del presente con la sua migliore amica Quinn... Cosa potrebbe turbare la sua tranquillità? Questa storia parlerà principalmente di Santana e della sua accettazione. Ci sarà il brittana ma non sarà il filo conduttore del racconto.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '10 anni dopo'
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10 ANNI DOPO

Santana era seduta davanti al suo portatile cercando uno slogan interessante per rendere sexy la dentiera per i denti, alzò leggermente la testa e fissò Frances, anche lei stava lavorando, era in piedi accanto al tecnigrafo che sistemava le bozze per la scenografia su cui stava lavorando.

Francy sentendosi gli occhi addosso alzò gli occhi e le sorrise –vogliamo parlarne?-

-Di cosa?-

-Non ci credo che ti ha lasciato indifferente…- aggiunse Frances continuando a disegnare.

-Ti dispiace?-

-No, vorrei solo che tu ne parlassi-

L’ispanica non rispose continuò a fissare il portatile dove erano cominciate a scorrere le foto del prom quinn di 10 anni prima.

 

Santana stava ballando in mezzo alla palestra del McKinley con Karosfky cercando Brittany nella folla, aveva occhi solo per lei, anche se non voleva ammetterlo.

Finito il lento si staccò dal suo titans e si diresse in bagno, non riusciva più a trattenere le lacrime.

Si sciacquò  la faccia, alzò la testa e sgranò gli occhi vedendo Brittany riflessa nello specchio, a quel punto abbassò lo sguardo.

-Perché sei qui, il tuo accompagnatore ti starà aspettando…- disse la mora con un filo di voce.

La bionda si avvicinò al lavabo –potrei dire la stessa cosa del tuo!-

Erano così maledettamente vicine e Santana poteva sentire il respiro della ballerina confondersi con il suo.

Brittany si avvicinò ancora di più e l’abbracciò.

-C’entra quello che mi hai detto l’altro giorno vero?-

Santana annuì.

-Piccola non c’è nulla di male ad essere lesbica!- disse la bionda mentre le accarezzava i capelli.

-Shhh…-le ringhiò l’ispanica.

-E’ così, l’hai detto tu che ti piacciono le ragazze, no?-

-Mi piace una ragazza, le altre non lo so ancora…!- disse San che si era decisa a fare il passo più lungo della gamba.

Brittany  fece un sorriso confuso.

-E chi è?La conosco-

La latina non capì più niente e istintivamente alzò la testa e la baciò.

 

-Terra chiama J.lo, terra chiama J.lo, rispondete passo!-

Santana si sbloccò di colpo –Scusa stavo guardando la fontanella-

Quinn guardò la fontanella e poi guardò Santana, era pomeriggio e le due ragazze erano sedute al parco vicino casa della mora.

-A che pensavi?-

-Al bacio con Brittany-

L’ex capo cheerleader la guardò male.

-Non fraintendermi, con Frances va benissimo, sono solo turbata per la caduta dell’Artittany-

-Chi ti fraintende, lo so che tu e Francy siete intoccabili, solo che non capisco a che scopo stare così… Insomma stiamo parlando di una persona che non si sa per quale motivo non ti rivolge la parola da dieci anni e che ha brutalmente segnato la tua adolescenza-

-Tu non capisci-

-Prova a spiegarti allora!-

-E’ proprio perché è stata così stronza che non riesco a fregarmene, non lo so Quinn, faccio sempre la figa, quella che non ha problemi se è gay ma in realtà il modo di fare di Britt mi ha ferita e segnata, come se mi portassi un peso per colpa sua-

-Si ma che c’entra con Artie? Questo discorso non è la prima volta che lo fai…-

-Artie la condizionava, lei ha scelto lui a me e poi lui le ha fatto il lavaggio del cervello!- replicò incazzata l’ispanica.

-San sveglia stiamo parlando di Brittany, lo sai com’è, mi stupisce che ti stia alterando per questo!-

Effettivamente Brittany era una ragazza molto ingenua e condizionabile e la latina lo sapeva bene.

-E poi… lei non è come te, lei non è lesbica!-

-Però a letto con me c’è venuta!- disse l’ispanica a brucia pelo.

Quinn rimase di stucco a sentire quelle parole, la mora non gliene aveva mai parlato.

-Quando?-

-Nazionali di New York, il nostro ultimo anno al McKinley-

-Si è stato poco prima che tu mi dicessi di essere… cioè è stato lo stesso anno!-

La mora annuì.

-Perché non me l’hai mai detto? Francy lo sa almeno?-

-Si, certo con lei non ho segreti, ma se te l’avessi detto ti saresti arrabbiata ancora di più, e io volevo rimuoverlo-

La bionda era incredula -Dave lo sa?-

La mora fece di no con la testa e la ragazza si sentì sollevata.

-Ok, calma e sangue freddo, voglio sapere tutto… ometti i dettagli naturalmente-

-Non ci sono poi così dettagli, era la prima volta per entrambe, e per quanto fossimo così spedite coi ragazzi, era tutto nuovo…-

-Ok ma, come è successo?-

Santana guardò la bionda e cominciò a raccontare.

Le nuove direzioni erano appena uscite dal pub dove avevano festeggiato per tutta la notte la vittoria delle nazionali.

Erano tutti un po’ alticci, visto che quella sera scadeva la promessa fatta di non toccare alcol. Il professor Shuster contò i ragazzi e chiamò i taxy.

Santana notò che Brittany era sola e decise di avvicinarsi, da quando si erano baciate la bionda, pur avendo ricambiato, evitava di parlarne, e visto che l’ispanica era rimasta traumatizzata da quel contatto la evitava pure lei. Ma adesso non poteva più rimandare, le nazionali erano vinte e presto sarebbero definitivamente uscite dal McKinley, in più Artie non era nei paraggi.

-Artie?- chiese la mora.

-E’ andato da suo zio, sai abita qui e gli ha chiesto di dormire da lui…-

La mora inarcò le sopracciglia compiaciuta.

Arrivati all’hotel i ragazzi supplicarono il professore di far scegliere a loro le camere.

-Santana tieni la chiave della doppia!-

La latina prese la chiave e guardò Brittany –non mi vorrai lasciare da sola?-

-San, sei stata bravissima stasera- disse la bionda seduta sul letto matrimoniale della camera.

La mora uscì dal bagno con il sotto del pigiama e il reggiseno bianco, sapeva perfettamente di essere molto sexy.

La bionda la squadrò un attimo rimanendo paralizzata.

-Abbiamo vinto grazie ai tuoi passi di danza, eri bellissima… Sei bellissima!- aggiunse la latina arrossendo.

-San!-

La mora alzò lo sguardo che aveva abbassato per l’imbarazzo.

-Sei bellissima anche tu!-

 -Grazie…- rispose con un filo di voce dopo essersi seduta accanto a lei…-Senti Britt, noi non abbiamo più parlato di quello che è successo al prom…-

-Ehy piccola è tutto apposto, non sono arrabbiata con te, è ok!-

Santana rimase un po’ delusa, si aspettava qualcos’altro.

-A ok- mentì –Quindi non hai problemi a dormire nello stesso letto con me?-

Brittany sorrise e le accarezzò lo zigomo –Come se fosse la prima volta.-

Santanà sbiancò sotto quel gesto spontaneo, ma la bionda era fatta così, per questo le piaceva.

-Bhe è la prima volta, prima non ero gay, e come se dormissi con un uomo,  no?-

-Scherzi San tu non sei un uomo, l’essere gay non ti da il…-

La mora rimase un po’ perplessa aveva dimenticato quanto l’amica potesse essere ingenua.

-No, ok è un discorso stupido, dormiamo-

Le due ragazze si misero sotto le coperte e spensero la luce.

 

-certo che sei proprio prolissa!- la rimproverò Quinn.

-Era per farti capire l’atmosfera…- si giustificò la mora.

-Continua dai…-

 

-San-

-Si Britt-

-Com’è stato baciarmi?-

La ragazza mora deglutì, stava impazzendo, la desiderava troppo ma non poteva rovinare tutto.

-Morbido…-

-Ah…  E come bacio?-

-Da dio Britt…-

-Quindi tu sei lesbica?Nel senso ti è piaciuto?-

-Britt non lo so, che cavolo c’entra, a te è piaciuto?-

La bionda ci pensò un attimo.

-Sei morbida pure tu, e calda, e non hai peli che punzecchiano, però non credo di essere lesbica…-

-Vedi, ti sei risposta da sola- replicò Santana con le palpitazioni a mille.

-San?-

-Si Britt.-

-E se mi baciassi di nuovo?-

L’ispanica era leggermente brilla ma poteva sentire benissimo il battito impazzito del cuore della bionda in più sentiva i loro respiri rimbombare nel silenzio di quella stanza semi vuota.

-Non ti bacerò di nuovo… Dovrai farlo tu!-

La bionda senza farselo ripetere due volte si avvicinò al corpo caldo dell’ispanica e le stampò un soffice bacio sulle labbra.

Dopo qualche secondo le due si staccarono.

-A così?- chiese delusa l’ispanica che aveva capito dove volesse arrivare l’amica.

-Perché con la lingua posso?-

 

-Ok basta non continuare…-

Santana era ancora persa nei suoi ricordi.

-Credo sia stata una delle notti più belle della mia vita-

-Non capisco San, è stata lei ad iniziare, perché non ti parla più?-

Santana guardò l’amica e poi guardò la fontanella –Me lo chiedo da 10 anni Quinn!-

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ok, ecco qui il secondo capitolo!

volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito e che seguono la storia, in particolare Miky per il supporto(anche se è delusa dal brittana mancato), e Castle, SC_Swami e Latum per i consigli sulla scrittura...(sulle abbraviazioni errate... :P) spero vada un pò meglio adesso!!!

un saluto a tutti

un abbraccio

Will

  
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