Alcune
frasi o brevi periodi circa un po' di svariate prime volte
vissute da Sakura e/o da Sasuke.
Dedicata a quanti amano il
SasuSaku, come me.
O semplicemente a chi ama il
mistero che si cela dietro ad ogni prima volta, di qualsiasi tipo
essa sia.
Nota: le diverse prime volte generalmente sono poste in ordine cronologico ma non seguono né tematiche né eventi collegati tra loro.
Candy - Tutte le loro prime volte -
SasuSaku
Di
colpi di fulmine
Ricordava bene
la prima volta che Sasuke Uchiha l'aveva guardata: si era sentita la
persona più bella al mondo.
Mani
Scatto
1.
Quando
sentì un tocco freddo sfiorarle le nocche delle dita rabbrividì e
non osò guardare nemmeno con la coda dell'occhio colui che le
camminava accanto.
Osò invece – spavalda come non lo era stata
mai - prendere e stringere la mano di Sasuke Uchiha.
Scatto
2.
Un
movimento appena percettibile delle labbra che si schiudevano e gli
occhi un po' più profondi allorché continuò a camminare mano
nella mano con la ragazzina dall'assurdo colore di capelli
furono le prove che qualcosa era
cambiato anche
per lui.
Di
prime dichiarazioni...
Una
volta la piccola Sakura racimolando tutto il coraggio di questo mondo
fece recapitare a Sasuke un biglietto di auguri; era scritto in una
calligrafia pulita e conteneva un'ardita dichiarazione.
Peccato
che quel biglietto non giunse mai a destinazione.
Di
prime cotte e sguardi sognanti
Non
voleva vedere che lui non sognava che lui.
Una volta decise di
chiedere ad Ino cosa le stesse prendendo e si sentì rispondere che
era affetta da una malattia inguaribile che sarebbe peggiorata coi
giorni.
Soltanto qualche settimana dopo, quando raccontò alla
madre le parole dell'amica, seppe dare un nome al suo male e capì
con un moto di paura che sarebbe stato peggio di quanto pensasse se
non avesse preso subito un rimedio.
Ma il rimedio si chiamava
Sasuke Uchiha.
Di
film mentali
Se
l'era immaginato diverso il primo bacio.
Continuava a sentire in
bocca il sapore dolce del sangue.
“Ti
amo”
Aveva
pronunciato quelle due parole talmente sottovoce che per un attimo
ebbe il timore che lui non le avesse ascoltate; ma il bacio sul collo
che seguì le diede inconfutabile prova del contrario.
Di
azioni e controazioni
Ad
ogni azione di Sasuke corrispondeva un'azione uguale e contraria di
Sakura.
Un susseguirsi ritmico ed armonioso lungo tutta la loro
prima notte assieme.
Dejavu
Aveva
ancora nelle orecchie i gemiti e le implorazioni femminili quando
colpì Sakura al collo.
« Grazie »
Mentre la prendeva tra le
braccia e la adagiava sulla panchina si convinse che quello
fosse soltanto il primo dejavu.
Di
prime emozioni
La
vide sporgersi dall'entrata della stanzetta d'ospedale e individuarlo
con un fulmineo bagliore negli occhi verdi.
Fu una assurda
sensazione il
calore che gli salì in petto nel vedersela arrivare davanti.
Di
maschere e rotture
Qualcosa
andò in frantumi. Non fece rumore.
Era la maschera di
ghiaccio di
Sasuke che le
cadeva ai piedi.
Di
amore e dolore
Si
poteva soffrire per amore a qualsiasi età?
Sakura non se lo
chiese mica quando scoprì di aver perso la metà oscura
della
sua anima senza neanche essere diventata donna.
Di
cose importanti
Rigirò
le mani dietro la schiena, si morse il labbro, sbatté più volte le
palpebre osservando Naruto in sorridente attesa di una qualsiasi
parola.
Lo disse tutto d'un fiato mentre dal centro di Konoha
provenivano remoti pianti di bambini, che
era incinta di Sasuke.
Di
vita a tre (più uno)
Scatto
1
Naruto
– le manone appoggiate sul pancione di Sakura che cresceva a
dismisura – per la prima volta sentì il piccolo Sasuke scalciare
forte.
Abbassò velocemente il capo per non darle
a
vedere gli occhi che si erano fatti assurdamente lucidi.
Scatto
2.
«
La lu sce »
Il
piccolo Uzumaki allungò i suoi braccini in alto
e si agitò nella culla.
« La lu sce »
La sua voce risuonò
a lungo nel buio della camera unendosi al respiro leggero della mamma
e a quello pesante di zio Naruto. Ma nessuno lo udì, eccetto
un'ombra alla finestra aperta.
Scatto
3
Rapì
(e conobbe) suo figlio in una afosa notte estiva per restituirlo la
notte successiva ai destinatari: un padre improvvisato buono come il
pane ed una madre che ogni sera prima di coricarsi pregava in
silenzio abbracciata a suo figlio.
Scatto
4.
Mentre
stringeva al seno suo figlio percepì l'odore di Sasuke.
Non disse
niente a Naruto nemmeno quando il mese dopo e il mese dopo ancora
tornò a sentire lo stesso odore.
Scatto
5.
Fece
i suoi primi passi una mattina di gennaio affondando i piccolo
stivaletti nella neve sotto lo sguardo orgoglioso
di
Sasuke.
Di
autolesionismo gratuito
scatto
1.
E
quando non la vide nessuno si morse l'interno delle labbra con
violenza per appurare di trovarsi in un incubo. La prima volta il
sangue le impastò la bocca e le scese giù per la gola aggiungendo
un senso di nausea a quel pesante vuoto che era la sua vita. Ma si
sarebbe abituata anche a quello e avrebbe trovato anzi altri metodi
se questo
non fosse bastato a svegliarla.
scatto
2.
Il
kunai da lei manovrato accarezzò le dita, dopo di che penetrò a
fondo nella pelle.
Sakura soffocò il grido di dolore mentre lo
estraeva ed un sorriso le salì alle labbra.
Come
prima volta poteva bastare.
Di
prime dinamiche familiari
Scatto
1.
Uscì
di casa furibonda sbattendo la porta.
«
Stronzo! Torna pure da quella puttana, torna... » sibilò sferrando
un calcio alle foglie secche sulla strada «...non ti basto io,
vero?.
Si portò la testa tra le mani e si piegò su se stessa
senza riuscire a rallentare né la mente confusa né il cuore
impazzito.
Sasuke la superò e si avviò per la strada principale
di Konoha senza dirle una parola.
Lei lo spiò attraverso le
fessure delle mani e osservandolo allontanarsi capì di averlo già
perdonato.
Scatto
2.
Diede
l'ultimo tiro alla sigaretta e fece segno alla donna di andargli
vicino; questa ubbidì senza fare domande, ma sospettosa come un
gatto.
« Vieni di sopra? »
La vide sgranare gli occhi e
arrossire violentemente.
Non attese risposta e dopo aver
lentamente gettato il mozzicone nel posacenere prese Sakura in
braccio prepotentemente.
scatto
3.
Sakura
fece volare via dalle sue mani il tovagliolo bagnato e si lasciò
portare in braccio fin sul letto di una camera che finalmente
condivideva col bambino dallo
sguardo serio di cui si era innamorata tanti anni prima.
Di
primi alcolici ritorni a casa
Il
concreto tepore del corpo di Naruto e la idealizzata
figura di
Sasuke proiettata nel bel mezzo
della strada furono parte della sua prima colossale sbronza.
E
quel volto di porcellana illuminato dalla luce lunare non
corrispondeva al caldo proveniente dal corpo del ragazzo che le
stringeva la vita e la trascinava via con sé.
Di
insoddisfazioni perenni
Karin
indossò la camicia con furia e con altrettanta furia la abbottonò
mentre girava sui tacchi con imprecazioni d'ogni tipo.
Sasuke non
la degnò di uno sguardo mentre consumava da solo la sua prima lucida
sbronza che tanto sapeva di una ragazza di Konoha dall'inconfondibile
colore di capelli.
Di
consapevolezza e di dolore
La
guerra era finita, lo lesse negli occhi infuocati di
Naruto.
Turbinavano urla di vittoria e pianti liberatori; ma lei –
rannicchiata su se stessa in un angolo insanguinato di prato - li
udiva a stento.
La guerra era finita, lo lesse negli occhi gelidi
e ciechi di Sasuke.
Di
morte e di risurrezione
Non
ebbe alcun dubbio nel scegliere di
fare la cosa giusta.
La
vita fluì via da lei come acqua che scorre da una sorgente verso il
mare.
Il suo mare
altro non era
che una lunga distesa di petrolio da purificare.
Di
funerale e resoconti
Aveva
perso il conto di quante morti aveva visto o provocato. Troppe,
ormai.
Eppure era la prima volta che non riusciva a far altro che
vomitare l'anima che credeva di non possedere, mentre osservava da
lontano la bara bianca e lo sguardo perso
di Naruto a inseguirla.
Di finali a sorpresa
[Per
chi prima, per chi dopo]fu la fine anche per loro.
Sakura
si infervorò incredula, Naruto ci rise sopra, Sasuke alzò le
spalle.
« Benvenuti in paradiso » annunciò loro la voce
raggiante di una Tsunade più giovane che mai.
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Appunti
sparsi
Eh
il SasuSaku... a
distanza di quasi un anno dalla mia ultima pubblicazione interamente
nera è
passato quasi un anno eppure li amo come la prima volta <3.
E
dopo suddetta gratuita
dichiarazione di amore... che dire, ce ne sarebbero state molte altre
di prime volte ma mi sono limitate a queste altrimenti sarebbe venuta
fuori solo confusione. Più di quanta ce ne sia già,
probabilmente.
Era da tempi immemori che volevo sperimentare una
raccolta di frasi o comunque piccole drabble di questo genere e
finalmente ci sono riuscita ;) Sono emozionata come una bambina
davanti ad un mega gelato. xD
Spero vi siano piaciute, almeno una
tra queste. Personalmente sono molto legata alla prima.
AH, il
titolo “Candy” è preso da una canzone di Paolo Nutini. E non si
tratta solo di dolcezza...
Fatemi
sapere. ;)
Un
abbraccione
terrastoria