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Autore: terrastoria    07/05/2011    8 recensioni
#1 Di colpi di fulmine.
Ricordava bene la prima volta che Sasuke Uchiha l'aveva guardata: si era sentita la persona più bella al mondo.
SasuSaku: raccolta di tutte le loro prime volte.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Alcune frasi o brevi periodi circa un po' di svariate prime volte vissute da Sakura e/o da Sasuke.

Dedicata a quanti amano il SasuSaku, come me.
O semplicemente a chi ama il mistero che si cela dietro ad ogni prima volta, di qualsiasi tipo essa sia.



Nota: le diverse prime volte generalmente sono poste in ordine cronologico ma non seguono né tematiche né eventi collegati tra loro.



Candy - Tutte le loro prime volte -


SasuSaku


Di colpi di fulmine
Ricordava bene la prima volta che Sasuke Uchiha l'aveva guardata: si era sentita la persona più bella al mondo.

Mani
Scatto 1.
Quando sentì un tocco freddo sfiorarle le nocche delle dita rabbrividì e non osò guardare nemmeno con la coda dell'occhio colui che le camminava accanto.
Osò invece – spavalda come non lo era stata mai - prendere e stringere la mano di Sasuke Uchiha.

Scatto 2.
Un movimento appena percettibile delle labbra che si schiudevano e gli occhi un po' più profondi allorché continuò a camminare
mano nella mano con la ragazzina dall'assurdo colore di capelli furono le prove che qualcosa era cambiato anche per lui.

Di prime dichiarazioni...
Una volta la piccola Sakura racimolando tutto il coraggio di questo mondo fece recapitare a Sasuke un biglietto di auguri; era scritto in una calligrafia pulita e conteneva un'ardita dichiarazione.
Peccato che quel biglietto non giunse mai a destinazione.


Di prime cotte e sguardi sognanti
Non voleva vedere che lui non sognava che lui.
Una volta decise di chiedere ad Ino cosa le stesse prendendo e si sentì rispondere che era affetta da una malattia inguaribile che sarebbe peggiorata coi giorni.
Soltanto qualche settimana dopo, quando raccontò alla madre le parole dell'amica, seppe dare un nome al suo male e capì con un moto di paura che sarebbe stato peggio di quanto pensasse se non avesse preso subito un rimedio.
Ma il rimedio si chiamava Sasuke Uchiha.

Di film mentali
Se l'era immaginato diverso il primo bacio.
Continuava a sentire in bocca il sapore dolce del sangue.


“Ti amo”
Aveva pronunciato quelle due parole talmente sottovoce che per un attimo ebbe il timore che lui non le avesse ascoltate; ma il bacio sul collo che seguì le diede inconfutabile prova del contrario.

Di azioni e controazioni
Ad ogni azione di Sasuke corrispondeva un'azione uguale e contraria di Sakura.
Un susseguirsi ritmico ed armonioso lungo tutta la
loro prima notte assieme.


Dejavu
Aveva ancora nelle orecchie i gemiti e le implorazioni femminili quando colpì Sakura al collo.
« Grazie »
Mentre la prendeva tra le braccia e la adagiava sulla panchina si convinse che
quello fosse soltanto il primo dejavu.

Di prime emozioni
La vide sporgersi dall'entrata della stanzetta d'ospedale e individuarlo con un fulmineo bagliore negli occhi verdi.
Fu una
assurda sensazione il calore che gli salì in petto nel vedersela arrivare davanti.

Di maschere e rotture
Qualcosa andò in frantumi. Non fece rumore.
Era la maschera
di ghiaccio di Sasuke che le cadeva ai piedi.


Di amore e dolore

Si poteva soffrire per amore a qualsiasi età?
Sakura non se lo chiese mica quando scoprì di aver perso la metà
oscura della sua anima senza neanche essere diventata donna.

Di cose importanti
Rigirò le mani dietro la schiena, si morse il labbro, sbatté più volte le palpebre osservando Naruto in sorridente attesa di una qualsiasi parola.
Lo disse tutto d'un fiato mentre dal centro di Konoha provenivano remoti pianti di bambini,
che era incinta di Sasuke.

Di vita a tre (più uno)
Scatto 1
Naruto
– le manone appoggiate sul pancione di Sakura che cresceva a dismisura – per la prima volta sentì il piccolo Sasuke scalciare forte.
Abbassò velocemente il capo per non dar
le a vedere gli occhi che si erano fatti assurdamente lucidi.


Scatto 2.

« La lu sce »
Il piccolo Uzumaki allungò i suoi braccini in alto e si agitò nella culla.
« La lu sce »
La sua voce risuonò a lungo nel buio della camera unendosi al respiro leggero della mamma e a quello pesante di zio Naruto. Ma nessuno lo udì, eccetto un'ombra alla finestra
aperta.

Scatto 3
Rapì (e conobbe) suo figlio in una afosa notte estiva per restituirlo la notte successiva ai destinatari: un padre improvvisato buono come il pane ed una madre che ogni sera prima di coricarsi pregava in silenzio abbracciata a suo figlio.


Scatto 4.
Mentre stringeva al seno suo figlio percepì l'odore di Sasuke.
Non disse niente a Naruto nemmeno quando il mese dopo e il mese dopo ancora tornò a sentire lo stesso odore.


Scatto 5.
Fece i suoi primi passi una mattina di gennaio affondando i piccolo stivaletti nella neve sotto lo sguardo orgoglioso di Sasuke.



Di autolesionismo gratuito
scatto 1.
E quando non la vide nessuno si morse l'interno delle labbra con violenza per appurare di trovarsi in un incubo. La prima volta il sangue le impastò la bocca e le scese giù per la gola aggiungendo un senso di nausea a quel pesante vuoto che era la sua vita. Ma si sarebbe abituata anche a quello e avrebbe trovato anzi altri metodi se questo non fosse bastato a svegliarla.

scatto 2.
Il kunai da lei manovrato accarezzò le dita, dopo di che penetrò a fondo nella pelle.
Sakura soffocò il grido di dolore mentre lo estraeva ed un sorriso le salì alle labbra.
Come prima volta poteva bastare.

Di prime dinamiche familiari
Scatto 1.
Uscì di casa furibonda sbattendo la porta.
« Stronzo! Torna pure da quella puttana, torna... » sibilò sferrando un calcio alle foglie secche sulla strada «...non ti basto io, vero?.
Si portò la testa tra le mani e si piegò su se stessa senza riuscire a rallentare né la mente confusa né il cuore impazzito.
Sasuke la superò e si avviò per la strada principale di Konoha senza dirle una parola.
Lei lo spiò attraverso le fessure delle mani e osservandolo allontanarsi capì di averlo già perdonato.

Scatto 2.
Diede l'ultimo tiro alla sigaretta e fece segno alla donna di andargli vicino; questa ubbidì senza fare domande, ma sospettosa come un gatto.
« Vieni di sopra? »
La vide sgranare gli occhi e arrossire violentemente.
Non attese risposta e dopo aver lentamente gettato il mozzicone nel posacenere prese Sakura in braccio prepotentemente.

scatto 3.
Sakura fece volare via dalle sue mani il tovagliolo bagnato e si lasciò portare in braccio fin sul letto di una camera che finalmente condivideva col bambino dallo sguardo serio di cui si era innamorata tanti anni prima.

Di primi alcolici ritorni a casa
Il concreto tepore del corpo di Naruto e la idealizzata figura di Sasuke proiettata nel bel mezzo della strada furono parte della sua prima colossale sbronza.
E quel volto di porcellana illuminato dalla luce lunare non corrispondeva al caldo proveniente dal corpo del ragazzo che le stringeva la vita e la trascinava via con sé.

Di insoddisfazioni perenni
Karin indossò la camicia con furia e con altrettanta furia la abbottonò mentre girava sui tacchi con imprecazioni d'ogni tipo.
Sasuke non la degnò di uno sguardo mentre consumava da solo la sua prima lucida sbronza che tanto sapeva di una ragazza di Konoha dall'inconfondibile colore di capelli.

Di consapevolezza e di dolore
La guerra era finita, lo lesse negli occhi infuocati di Naruto.
Turbinavano urla di vittoria e pianti liberatori; ma lei – rannicchiata su se stessa in un angolo insanguinato di prato - li udiva a stento.
La guerra era finita, lo lesse negli occhi gelidi e ciechi di Sasuke.

Di morte e di risurrezione
Non ebbe alcun dubbio nel scegliere di fare la cosa giusta.
La vita fluì via da lei come acqua che scorre da una sorgente verso il mare.
Il
suo mare altro non era che una lunga distesa di petrolio da purificare.

Di funerale e resoconti
Aveva perso il conto di quante morti aveva visto o provocato. Troppe, ormai.
Eppure era la prima volta che non riusciva a far altro che vomitare l'anima che credeva di non possedere, mentre osservava da lontano la bara bianca e lo sguardo
perso di Naruto a inseguirla.

Di finali a sorpresa

[Per chi prima, per chi dopo]fu la fine anche per loro.
Sakura si infervorò incredula, Naruto ci rise sopra, Sasuke alzò le spalle.
« Benvenuti in paradiso » annunciò loro la voce raggiante di una Tsunade più giovane che mai.







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Appunti sparsi
Eh il SasuSaku... a distanza di quasi un anno dalla mia ultima pubblicazione interamente nera è passato quasi un anno eppure li amo come la prima volta <3.
E dopo suddetta
gratuita dichiarazione di amore... che dire, ce ne sarebbero state molte altre di prime volte ma mi sono limitate a queste altrimenti sarebbe venuta fuori solo confusione. Più di quanta ce ne sia già, probabilmente.
Era da tempi immemori che volevo sperimentare una raccolta di frasi o comunque piccole drabble di questo genere e finalmente ci sono riuscita ;) Sono emozionata come una bambina davanti ad un mega gelato. xD
Spero vi siano piaciute, almeno una tra queste. Personalmente sono molto legata alla prima.
AH, il titolo “Candy” è preso da una canzone di Paolo Nutini. E non si tratta solo di dolcezza...

Fatemi sapere. ;)
Un abbraccione

terrastoria

   
 
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