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Autore: Robigna88    07/05/2011    5 recensioni
“Ci attendono momenti duri e tristi. Molti di noi moriranno, molti altri sopravvivranno. Forse un giorno riavremo le nostre vite, o magari no. Ma so per esperienza personale che ogni cosa è più semplice se affrontata insieme, e vissuta in un posto che può essere considerato come.. una casa.” diede un'occhiata a Cass e poi illuminò la cima del pilastro. [...] “Benvenuti a Camp Chitaqua!” esclamò.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Fighting for her



Castiel raggiunse la mensa in silenzio.

Prese due tazze e le riempì di fumante caffè. Bagnò il contenuto di una delle tazze con un po' di latte e ci mise due cucchiaini di zucchero.

Poi, silenzioso come era arrivato, uscì e tornò a casa.

Allison dormiva ancora e il ricordo della notte appena passata con lei lo faceva sentire vivo come non si sentiva oramai da..

Non si era mai sentito vivo in realtà.

Anche quando aveva le ali ed era un angelo a tutti gli effetti non si era mai sentito euforico, felice e pronto a tutto come in quel momento.

Stava portando la colazione a letto alla donna che amava.. Alla creatura che l'aveva reso umano nel vero senso della parola.

La donna che gli aveva insegnato ad accettare le sue debolezze e a farne una forza. La donna che lo aveva fatto innamorare e per la quale il suo cuore aveva iniziato a contare più della ragione.

Allison Morgan era senza dubbio la donna che avrebbe scelto anche tra milioni di altre donne, anche se fosse stato umano sin dall'inizio.

E non era per il suo bellissimo viso, per le sue deliziose fossette o per il profumo stordente della sua pelle.

Era per tutto il resto. Per quello che lei stessa decideva di mostrare a pochi.

Il suo cuore gentile, la sua anima dolce e la sua forza straordinaria.

E lui si sentiva estremamente fortunato ad aver visto ogni lato di quel carattere colmo di sfaccettature.

Prima aveva visto la gentilezza del suo cuore, poi la sua straordinaria personalità e infine la dolcezza della sua anima.

E gli era piaciuto tutto quanto, anche più di quanto fosse capace di immaginare.

Sospirò e aprì la porta con la punta del piede.

Entrò e la richiuse allo stesso modo.

Poggiò le tazze sul tavolo e raggiunse il letto sul quale lei ancora dormiva dolcemente rannicchiata su stessa.

La pelle liscia delle sue spalle brillava illuminata dal sole di quel mattino e i suoi capelli erano disordinatamente sparsi sul cuscino.

Poggiò una mano da un lato e l'altra dall'altro e facendo leva si piegò fino a baciarle la guancia.

Allison si mosse appena ma non aprì gli occhi.

Buongiorno..” le sussurrò lui strofinando la punta del naso sulla sua guancia.

Lei aprì gli occhi e si girò mettendosi in posizione quasi supina e gli sorrise.

Buongiorno..” rispose.

Gli prese il viso tra le mani accarezzandogli le guance e poi fece un grosso respiro.

C'è del caffè vero?” chiese.

Castiel rise appena e le baciò la bocca “Si.. c'è del caffè.” disse raggiungendo le tazze.

Le prese e gliene portò una “Macchiato con due cucchiaini di zucchero.” le disse facendo l'occhiolino.

Allison sorrise e si sistemò seduta sul letto. Indossò la maglietta e poi prese la tazza.

Tu mi vizi.. potrei abituarmici.” gli disse bevendone un sorso.

Vorrei tanto che tu lo facessi..” rispose Cass sussurrando.

Allison bevve un altro sorso e poi strinse la tazza con entrambe le mani abbassando lo sguardo.

Pensò alle cose giuste da dire e quando aprì la bocca per parlare, iniziarono a bussare insistentemente alla porta.

Cass!” urlò Dean da fuori “Allison non è rientrata stanotte, devi aiutarmi a trovarla.”

Castiel scosse il capo e raggiunse la porta, la aprì e guardò l'amico.

Dean invece entrò in casa senza nemmeno chiedere permesso e fissò Allison con un misto di sorpresa e sollievo negli occhi.

Stai bene..” constatò deglutendo a vuoto.

Sta benissimo!” esclamò Cass mentre Allison si rivestiva velocemente “Ora lasciala in pace.”

Ti ho cercata tutta la notte Allison..” continuò l'uomo ignorando Cass.

Ma l'ex angelo si posizionò di nuovo davanti a lui e gli bloccò il passaggio “Non hai nessun'altra da scoparti stamattina? Lasciala in pace.”

Chiudi la bocca!” urlò Dean “Ero preoccupato per lei.. potevi dirmi che era qui.”

Scusa..” inziò Cass “Ero troppo impegnato a farla mia per preoccuparmi di te.”

Allison sgranò gli occhi, così come Dean, che serrò le mascelle e colpì Cass con un pugno ben assestato.

Castiel indietreggiò tenendosi il labbro inferiore.

Sanguinava e faceva male ma non gliene fregava un cazzo.

Dean voleva fare a botte?

L'avrebbe accontentato.

Sputò a terra per buttar via un po' di sangue e poi si scagliò su di lui tirandogli un pugno allo stomaco e poi uno al viso, quando lui si piegò su stesso.

Dean invece lo afferrò per le gambe ed iniziò a correre spingendolo indietro fino a scaraventarlo sul tavolo.

Si allontanò da lui e gli fece segno di avanzare.

Cass non se lo fece ripetere due volte.

Si rialzò e dopo essersi scosso ben bene lo raggiunse e iniziarono di nuovo a picchiarsi.

Senza sosta muovevano le mani e agitavano le braccia quasi facessero a gara a chi colpiva di più.

Allison si avvicinò cauta, cercando di capire il giusto momento e sopratutto il giusto modo di separarli.

Doveva fermarli oppure si sarebbero uccisi a vicenda.

Li raggiunse e approfittando di una breve “pausa” li separò mettendosi in mezzo.

Ma un braccio, e non seppe capire di chi fosse, la colpì dritta sul naso.

Indietreggiò tenendosi il naso e quando tolse la mano, scoprì che sanguinava.

Sam e Dean si fermarono, notando di averle fatto male e mentre sanguinante Cass si avvicinava a lei, altrettanto sanguinante Dean indietreggiava tenendosi un polso tra le dita della mano.

Allison..” le disse Cass “Mi dispiace.. stai sanguinando, fammi vedere.”

Ma Allison scosse il capo e alzò la mano per fermarlo.

Guardò entrambi con sguardo severo e ferito e Dean si allontanò senza dire niente, lasciando la porta di casa aperta.

In pochi minuti la soglia si riempì di gente curiosa ed Allison, stanca, indolenzita e arrabbiata, guardò per un'ultima volta Cass e poi uscì lasciandolo lì.


****



Qualche ora dopo, in casa, se ne stava sola ad aspettare che Dean tornasse.

Sapeva che quello che la aspettava era un'altra litigata, ma sperava che stavolta non avrebbe preso alcun colpo.

Si alzò per bere dell'acqua e Dean rientrò in quel momento sbattendo la porta.

Aveva il viso tumefatto, un occhio nero e un labbro gonfio, ed Allison immaginava che Cass fosse ridotto allo stesso modo.

Sospirò e si schiarì la voce “Dean..”

Non dire nulla.” le disse lui scuotendo il capo “Non.. non dire nulla per favore. Hai fatto sesso con un altro. Spero che almeno ti sia piaciuto.”

Allison abbassò gli occhi sorpresa, ma non troppo, da quelle parole dure e sarcastiche.

Direi che ora siamo pari.” aggiunse Dean.

Direi che non lo siamo affatto!” rispose lei “Tu ti scopi chiunque e dovunque.. non è esattamente quello che ho fatto io.”

E allora cosa diavolo hai fatto Allison?” urlò lui.

La donna strinse i pugni e lo guardò dritto negli occhi.

A che serviva spiegargli che lei per Cass provava qualcosa e che questo e un milione di altre cose facevano la differenza tra la sua notte d'amore con lui e le sue scappatelle?

Non avrebbe capito nemmeno se glielo avesse spiegato nel più elementare dei modi.

Io non..” disse “Mi dispiace.”

Dean scosse il capo e fece un grosso respiro. La guardò per qualche lungo minuto, e poi la raggiunse e la strinse forte a sé.

Forse non era il fidanzato perfetto, ma le voleva bene.

A suo modo, probabilmente un modo sbagliato, lui la amava.

Allison rimase ferma per un lungo minuto, poi lo avvolse con le braccia e poggiò il viso sul suo torace.

Pace era fatta.

Ma per quanto?


****



Cass si toccò con le dita la ferita allo zigomo.

Faceva un male cane ma se la era fatta combattendo per Allison, e questo rendeva il dolore sopportabile.

Si passò una mano tra i capelli, per sistemarli al meglio e raggiunse l'angolo del campo più a sud.

Il posto preferito di Allison lì.

Un grande piazzale vuoto, con in lontananza degli alberi e un pezzetto di cielo sempre pieno zeppo di stelle.

Sperava di trovarla lì, per stringerla, baciarla e rassicurarla.. e si, magari amarla di nuovo come la notte precedente.

Ma lei non c'era.

Si guardò intorno ben bene e poi decise di raggiungere la casa che lei condivideva con Dean.

Magari era andata lì a cambiarsi e a prendere le sue cose pronta a trasferirsi a casa di Cass, per vivere con lui che la amava da impazzire.

Raggiunse la porta e alzò la mano per bussare, ma dalla finestra lì accanto, vide il suo sogno andare in pezzi e la sua illusione farsi reali.

Allison e Dean si stringevano, si guardavano e si baciavano come la più affiatata delle coppie e lui.. lui aveva la nausea.

Il sangue aveva smesso di scorrere nelle sue vene ed in quel momento, morire trafitto da un milione di spade gli avrebbe fatto meno male.

Abbassò il braccio ancora pronto a bussare e scosse amaramente il capo abbassando lo sguardo.

Povero illuso...” mormorò a se stesso “Pensavi davvero che sarebbe stata tua?”

Strinse i pugni allontanandosi da quella casa e raggiunse la sua.

Afferrò la bottiglia del miglior whisky che aveva e lo aprì.

Prese un bicchiere e ne bevve. Poi ne bevve ancora e poi..

Poi passò direttamente alla bottiglia.

   
 
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