Finalmente sono risucita a dare un controllo per vedere se andava bene dall'inizio alla fine. Purtroppo solo oggi posso postare il capitolo e per l'altra fic, spero di sistemarlo oggi. Ancora devo leggere le fic vostre che non ho avuto il tmepo di leggere. Uff!
Come ho detto nel capitolo precedente, rimangono 3 capitoli, ovviamente soltanto perchè, invece di fare in ogni capitolo un avveniomento diverso, ho deciso di ocmpattare i restanti capitoli per un disocrso di lettura, poi veniva troppo frammentato, sopratutto perchè ormai vi sono le parti finali e i momneti clou. Spero che questo capitolo piaccia e le fan come me di L/G non mi ammazzino XD MA tutto ha un suo perchè! Manca poco per Lina per la nuova vita....io ancora devo finire di cambiar eil tempo ai apitolo precedenti, spero che entro l'ultimo capitolo della fc io abbia sistemato tutto. Buona lettura^^
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Iniziava
nuovamente a fioccare ma io me ne accorsi solo mentre cadevano sul
sentiero.
Nessuno fiatò, scendemmo per il sentiero e ci fermammo a
casa di Ange. Il fuoco
era rimato a scoppiettare e ci inondò di tepore e odore di
resine. Tolti i
mantelli, Ange ci disse di sederci e iniziò a trafficare con
la cucina. A me no
andava di mangiare e decisi di uscire un pò per schiarirmi
le idee, lasciando
la mia ombra intenta a cucinare e Gourry chino sul tavolo a
bere birra
con sguardo sconsolato. Fuori faceva meno freddo, perfino i fiocchi di
neve che
cadevano ormai si scioglievano senza toccare terra. Che il potere di
Bedonia
fosse ormai scomparso?
Il cielo non era scuro come prima, il tempo di fare il ritorno e si
stava
schiarendo. Potevo vedere il grigio sporcarsi di azzurro e di bianco
delle
nuvole sopra. Sentivo dentro di me però, infinita tristezza.
Lo scricchiolio
della porta mi fece voltare, trovandomi davanti Gourry. Rimase fermo
pochi
istanti a fissarmi, poi richiuse la porta dietro di se. Anche lui non
aveva
indossato il mantello, ormai noi n ve ne era bisogno. Il clima tipico
di
Elmekia stava riprendendosi la montagna e ormai i nostri
vestiti erano
troppo pesanti. Si avvicinò ai resti di un muro caduto,
un'latra casa
probabilmente, poco distante e si sedette lì. A fissare
avanti a se,
probabilmente casa sua, a giudicare dalla direzione. Io avrei voluto
dire
qualcosa, innanzitutto per scusarmi di no aver mantenuto la promessa,
di averlo
illuso che io potevo far tutto e che per noi due sarebbe tornato, alla
fine, il
momento di ripartire nuovamente verso la vita che più ci
soddisfaceva. Ma non
ve ne fu bisogno, lui disse bisbigliando
"Ora....cosa accadrà...Lina...."
così piano e in un sussurro che potevo pensare che parlasse
tra se
IO mi avvicinai, fronteggiandolo. Non alzò lo
sguardo, rimase con gli
occhi a fissare in quel momento il mio corpo, essendomi messa davanti a
lui.
Non so se si accorse del mio tremore, ero nervosa, rimasi semplicemente
come
una stupida, ferma, aspettando qualunque parola, qualunque suo
movimento per
capire osa stesse pensando. Ma no fece nulla, continuava a sospirare.
Alla
fine, in preda a qualcosa dentro di me, che mi lacerava dentro, mi
avvicinai
ancora e con le braccia cinsi la sua testa, stringendola al mio petto.
Iniziai
a piangere, io che non avevo pianto quasi mai davanti a
qualcuno e gli
chiesi scusa varie volte. All'infinto. Lui poco dopo, alzò
le braccia e mi
carezzò gentilmente la schiena, per poi attirarmi a se per
approfondire
quell'abbraccio. Non volevo lasciarlo, chinai il capo così
tanto da arrivare a
poggiare con il mento alla sua testa e continuai a piangere. Mi
bruciava il
petto come se dentro stesse avvampando un dragon slave, l'unica cosa
che pensai
per quel dolore er quella. Mi sentivo un'ondata di dolore, non era
fisico, più
profondo. Sentivo le sue mani vagare più su, per poi tornare
lentamente più in
basso, varie volte. Mentre vedevo le mie lacrime gocciolare su una sua
guancia,
non facevo altro che dirgli
"Gourry....perdonami......mi spiace....odiami pure......me l o
merito....."
Accarezzavo la sua testa convulsamente, dalla nuca fino su a
raccogliere alcune
ciocche, per poi tornare verso il collo. NOn si muoveva e temetti che
mi
odiasse con tutto se stesso. Ma si scontò leggermente per
guardarmi in viso e
disse
"Lina......anche se il tempo sta cambiando, le tue lacrime mi gelano la
faccia......"
strappandomi una risata nervosa e quasi isterica, mentre con le mani
gli
toglievo le gocce che avevano perso a scorrere verso il mento
"Spero che no n mi odierai per tutta la vita...:"
dissi singhiozzando
"NOn ti odio...non potrei....hai fatto del tuo
meglio....Lina..???!??"
disse chiamando il mio nome
"MMMHHH...!"
"Tra noi non cambierà mai nulla vero?......proveremo sempre
qualcosa per
l'altro come prime e come in questo momento?"
Lo fissai senza capire, mi guardava sconsolato e come in attesa di una
risposta
molto importante. Deglutii cercando di comprendere ma alla fine mi
lasciai
andare a una risposta vaga
"Non dire idiozie Gourry....come possono cambiar e i sentimenti delle
persone???"
Lui aggrottò le sopracciglia e tornò a posare la
fronte fra i miei seni, mentre
io lo avvolgevo ocn le braccia. Mi chiedevo cosa sarebbe stato di noi,
una
volta diventati cognati. Era un paradosso, noi che ci amavamo
nascondendo i
nostri sentimenti e che piano piano li mostravamo per non rovinare il
legame
che ci univa.....entro pochi giorni saremmo diventati
cognati, senza più
possibilità di poter far nulla di ciò che il
nostro cuore desiderava.
"Lina...."
domandò ancora
"Se è un'altra domanda idiota, le prendi adesso..:"
sbottai, lui rise velatamente
"Senti...se noi domandiamo a Mica e ai mio fratello di farci dormire
insieme....secondo te accettano???"
facendomi arrossire
"Ma che idee ti vengono????" quasi urlai, mentre lo fissavo negli
occhi "possibile che te ne esci così ogni volta????"
"Loro sanno perfettamente che è un matrimonio per
interesse....entrambi i
matrimoni......loro non provano nulla per noi,
quindi....perchè no arrivar e a
patti con loro????"
"Si certo...così magari ci scappa.....cosa....dimmi....a che
stai
pensando..."
cercando di mascherare i pensieri poco innocenti che mi balenavano in
testa
"Mi piacerebbe una notte, con te come nelle locande. Solo tu
e
io....a ridere e scherzare enl letto.....a giocare tra noi
e.........che ne
sarà di noi ora??"
Mi spinsi verso di lui e affondai il viso nell'incavo del suo collo, lo
strinsi
più che potevo cercando di dargli forza
"Se tu rimarrai alla tenuta, un modo lo troveremo, vedrai...."
Sapevo che saremmo andati incontro a guai, sopratutto con suo padre.
Per Mica,
non credevo di avere problemi. LEi non voleva sposarlo e non credo che,
scoprendoci, avrebbe detto nulla. Aveva capito che tra noi
cèra un legame. E
Gills? Avrebbe capito? Mi avrebbe permesso di rivedere Gourry
come
volevo? Tra me e il mio compagno di viaggio no cèra mai
stato nulla di fisico
in quei termini, quindi nè lui e nè Mica
avrebbero potuto avere da ridire.
Speravo però di poter essere libera di mantenere con Gourry,
quei modi di fare solo
nostri.
"Scappiamo......fuggiamo verso il mondo oltre la barriera, dove siamo
andati anni fa...ricordi??? Scomparendo, potremmo tornare a viaggiare
felici....."
disse mentre con la mano sulla mia schiena cercava di spingermi verso
di se
Alla fine, mi lasciai tirare e mi sedetti a cavalcioni sulle sue cosce,
faccia
a faccia con lui. Poggiai la fronte sulla sua spalla sinistra
e mi
abbandonai con il corpo contro lui, che ricambiò
stringendomi a se. Per un
attimo, mi sentivo come ai vecchi tempi....come 'a casa'....noi non
avevamo una
casa vera, una costruzione, ma vivevamo insieme, dove la voglia di
avventura e
il destino ci portavano. La nostra 'casa' era l'altro, il focolare era
il
sorriso, il tetto il cielo che guardavamo ogni notte e le mura,
semplicemente
le mani o le braccia con che cingevamo o sostenevano l'altro.
COn cui ci
sentivamo protetti.
Un buffetto, una pacca sulla spalla, una carezza e altri
altri modi di
'dire' cosa provavamo per la persona al nostro fianco. Non
cèra volt a in cui
entrambi, sia al risveglio alla locanda che in un campo di battaglia,
non
davamo un segno di vicinanza, un 'sono qui con te' silenzioso e
profondo. Da
quando viaggiavo nuovamente da sola con lui, mi sentivo felice, non
avevo
bisogno di nessuno e il mondo mi pareva distante.
Alzai il viso e poggiai la mia guancia contro quella di lui, potando le
braccia
al suo collo. Mi portai al suo orecchio e sussurrai
"Noi resteremo sempre insieme Gourry.....questo i l destino o
può
cambiarlo....."
Scostai il volto per portarlo a pochi centimetri dal suo e poi....gli
dieci un
delicato bacio sulle labbra. Rimase fermo a fissarmi, come incredulo.
ERa una
cosa che non avevo mai fatto di mia iniziativa in quel modo ma, in quel
frangente, sentivo di dovergli dare....si, volevo spronarlo......e
quello fu
l'unica cosa che mi passò per la testa. L'unico modo per
fargli capire che io
ero con lui. Fino alla fine. Mi sorrise, finalmente stava sorridendo e
mi diede
un bacio più caldo. Adoravo quando mi baciava, aveva un modo
di farlo che mi
faceva sciogliere. Dolce, lento, profondo e appassionato. Lo avrei
baciato per
ore, tutte quelle che per mia timidezza non avevo condiviso con lui.
Volevo
riprendermi con le mie labbra sulle sue, quel pezzo di
felicità che nella mente
sentivo di aver perso. A ogni tocco, a ogni a ogni sfioramento mi
sembrava di
fondere con lui me stessa. Entrambi sentivamo di poter amare una
persona nel
modo più profondo di un amore 'normale', come lo chiamavano
noi. NOi, che in
sei anni no n avevamo mai 'usato' quel tipo di amore che molte coppie
adorano,
che avevamo cercato di mascherare i sentimenti per paura di un rifiuto
o di no
esser amati dall'altro, che avevamo poi lentamente avvicinato noi
stessi in un
rapporto così particolare da non aver necessità
di avvicinarsi a quella parte
di 'amare'. Tra noi, a livello di fisicità, cèra
un legame 'a pelle' che ci
permetteva di sentirci appagati anche solo con una carezza o qualche
battaglia
delle nostre sul letto. Avevo trovato la persona perfetta per me, e lui
aveva trovato
colei che sapeva condividere con lui qualunque momento, passatempo e
viaggio.
Senza problemi, trovavano addirittura con lui, quella
tranquillità che neanche
con ragazze durante i miei viaggi, avevo trovato. Fare un bagno,
vestirmi
davanti a lui, parlare di argomenti per me 'delicati'.....erano da me
trattati
come s e parlassi con un mago di magia. Con lui avevo trovato il ritmo
di vita
perfetto.
Un boato, sopra di noi, ci fece fermare. Al tempio qualcuno stava
usando degli
incantesimi. E poi, comparve lui. Wikki. Ansimava, aveva con
sè un sacco e
quando ci vide si spaventò. NOi due non ci muovemmo, lui
disse solo
"NOn
mi
uccidete...."
"Tranquillo,
non siamo ciò che pensi....solo una cosa devo chiederti"
dissi scendendo dalle cosce di Gourry
"Dimmi perchè la demone mi fece vedere la lancia del
Cavaliere di
Ceiphied"
"Ecco....voleva far capire di avere potere.....di avere con se un
oggetto
magico...ma quando capì che di magico non cèra
nulla...decise semplicemente di
usarla come 'specchietto per le allodole' non avendo lei i poteri
originari. Tutto
qui...."
"Certo, mia sorella aveva fatto incastonare in quella lancia la lama
del
pgnale che veva sempre usato e che le aveva valso l'appellativo di
'colei
che uccide i draghi ocn un coltello da cucina'. Ovvio che no nabbia
poteri magici....."
Un altro boato e Wikki iniziò a tremare, cercò di
scappare
"Aspetta " dissi "è...lei????"
Lui mi fissò, non disse nulla ma dagli occhi temetti di aver
colto un 'si'. E
andò via, mentre la montagna tremava sopra di noi...Non so
perchè, ma mi venne
in testa una certa lancia....ritrovata...
"Gourry, andiamo via...."
"Ma..."
"Andiamo...è tempo di andare a casa.....di tuo padre...."
dissi, cercando di no n dire 'casa nostra'
Lo trascinai dentro, cercando di preparar i bagagli il più
in fretta possibile.
NOn volevo che la sensazione addosso si tramutasse in
realtà. Ange sembrava
dispiaciuta di non poter avere ancora la nostra compagnia. Nonostante
avessi
voluto ucciderla per l'esaurimento creatomi in poche ore con lei,
cercai di non
parlarle di suo marito. Ora lei era sola, non sapevo cosa poterle dire.
Lei,
semplicemente ci augurò una vita felice, che mi fece
rimanere con l'amaro in
bocca. A lei, di certo, non potevo dirlo!
Quindi...il
regalo di Rovski...era...."
"Si....era
il 'Nodo di Pasqua', stando a quanto detto da Xellos, un oggetto che
inglobava
la magia primitiva che.....è una parte di LOn...."
"E
ora
è al sicuro?"
"Si Ange...nessuno potrà mettervi le mani....."
"Mio marito alla fine....credeva di fare qualcosa di giusto e invece
è
stato preso in giro....mi spiace per lui...."
"Ange, non poteva saperlo. I suoi confratelli volevano soltanto il
potere
della demone. Invece sono stati giocati dalla loro bramosia di potere,
senza
controllare che il tempio fosse...sicuro....."
La mia ombra si intristì e io non avevo il coraggio di dire
niente. NOn sapevo
come confortarla e alla fine sistemai soltanto le mie cose prima di
andare.
"Lina....spero un giorno di rivederti...."
abbracciandomi
"Ange...sei sicura di voler restare qui???"
"SI...farò le valigie e fra un paio di giorni,
andrò a cercare Naga....la
mia Naga..." disse ridendo "cercherò di diventare un'ottima
guaritrice e continuar e il lavoro di mio marito....."
"Cerca di stare attenta, le persone non sono tutte uguali a questo
mondo,
lo sai????
lei mi sorrise, poi salutò Gourry con un abbraccio fin
troppo caloroso, che mi
fece irritare
"Ciao Gourry...mi mancherai...."
gli disse mentre nella testa pensavo 'ah si???'
Anche tu mi mancherai Ange....sei l'anti Lina....mi fa ridere il fatto
che al
mondo esista una Lina al contrario...."
disse GOurry facendomi innervosire
"Sai Gourry....tu sei l'immaginario principe azzurro che ho sempre
sognato...biondo, occhi blu, stupendo, senza paura....e sei pure
ricco!!!"
Ok, ora Ange esagerava. Che voleva dire con quelle parole?? Iniziavo a
chiedermi se non ci stesse provando
"AHAHAHA....ricordo che quando ho incontrato Lina, anche lei aveva la
fissa dei principi azzurri...."
"GOurry ora basta! E' ora di andare..."
sbraitai mentre lo tiravo per il collo del maglione
scambiammo con la mia ombra qualche altra parola di
circostanza e io e
GOurry ci ritrovammo a salutarla dal sentiero. A vederla
così, sembrava sola e
innocente, mi chiedevo se sarebbe riuscita a cavarsela d'ora in poi. Ma
avevo
da pensar e a me, sorrisi al mio compagno e mi avviai verso la tenuta
dei
Gabriev.
A buon passo, cinque ore dopo, eravamo quasi alle mura della tenuta.
GOurry mi
aveva domandato nuovamente s e non era meglio fuggire....sapeva sempre
come
farmi ridere. E lo adoravo per quello, anche.
Però,
mi
aveva messo la pulce nell'orecchio. Per un istante, per quel momento di
smarrimento nella mia mente, presi l'opzione come buona. Ma i miei
genitori e
mia sorella potevano rischiare la vita e non potevo fare
questo......non
centravano nulla con quello che avevo fatto in passato e alla fame che,
purtroppo,
avevo alimentato fra demoni e Dark Lords. Gourry parev a più
che convinto di
questa cosa, tanto che a ogni sua domanda, iniziavo a cedere quel
pò.......ma
cercai di non farmi influenzare.
Ormai
era
quasi il tramonto. Il sole imbrattava di arancio scuro il cielo, mi
sembrò che
tutto il mondo stesse intristendosi per me.....
Lentamente attraversammo l'enorme giardino, mentre sentivamo le guardie
urlare,
segno che ci avevano visto. Infatti, come immaginai, Sir Gabriev e tuta
l'allegra combriccola dei Gabriev era scesa e ci osservavano seri. Di
sicuro
erano furibondi con Gourry per essere scappati. Quando ormai ci
trovavamo a tu
per tu con loro, Sir Gabriev ci accigliò, squadrando entrambi
"Allora.....siete riuscita a trovare la spada, Lina Inverse?"
Io rimasi a fissarlo seria, dire semplicemente 'no, mi spiace' sarebbe
risultato da stupida. COme dire che mi abbassavo a lui. Dissi
semplicemente
"Sono stanca, vado a cambiarmi, futuro suocero...."
dirigendomi verso la porta che conduceva alle cucine
Tutti mi fissavano senza dire una parola. Sentii però
borbottare Sir Gabriev e poi..iniziò a urlare a Gourry. Mi
voltai e lo
vidi stringer i pugni
verso di lui
"Cosa ti è saltato in mente, Gourry? Fuggire nella notte per
seguire
lei??? E' inaudito...hai lasciato la tua futura sposa da sola....te en
rendi
conto? Hai fatto perdere le tue tracce, credevo che fossi scappato di
nuovo....e ora torni tranquillamente con lei???"
Gourry non disse una parola, lo fissava serio. Strinsi i denti e tornai
sui
miei passi, affrontandolo
"Sir Gabriev, ho una proposta da farle...."
dissi fissandolo negli occhi
Tutti i membri della famigli arretrarono di qualche passo, non capii
perchè.
GLi dissi
"Io sposerò suo figlio Gills....ma se lei accetta una mia
condizione. Una
sola. Altrimenti, sono pronta ad affrontare i demoni, anche a morire.
MA lei
deve accettarla..."
suscitando indignazione nell'uomo che fece una smorfia nervosa
"E cosa sarebbe....."
"Io diverrò la moglie di GIlls.....se lei scioglie la
promessa di
matrimonio fra Gourry e Mica. E io onorerò la sua famiglia
con la mia
presenza...In fondo Sir Gabriev...cosa gioverebbe al casato....Me....o
Gourry????"
facendogli capire con un sorriso beffardo che avevo una proposta che
difficilmente andava ignorata
Lui si innervosì, saettava con gli occhi come se stesse
vagliando le cose,
vedevo la sua mascella muoversi ritmicamente. POi sbottò
"COme mai ti interessa che lui sia libero..."
"NON le importa...decida...meglio me o Gourry???....Gourry o me???"
"Va bene, Inverse. Non posso rischiare di perdere una come te....anche
se
avrei preferito che l'altro mio figlio rendesse merito alla sua
famiglia e al
suo titolo....."
guardandolo malamente
"QUindi lui è libero?"
"Che ne se vada, se vuole...e tu Inverse....dopodomani ti sposerai con
Gills, ti do fino a domani di libertà ancora, come vuoi...ma
fra un giorno
diverrai un membro di questa famiglia e dovrai portare rispetto come si
conviene a una donna di Elmekia....."
urlò, per poi tornare nella tenuta, seguito dal resto della
famiglia che mi
fissò un'altra volta insieme tipo pecore, prima di rientrare
Restammo solo io, Gourry, Mica e Gills. Gourry non disse
nulla neanche a
me. Fissava solo il punto in sui padre era sparito. Mica invece, mi
ringraziò
felice, era al settimo cielo. Poi però cambiò
espressione
"Lina, mi spiace per te....quindi, non ci sei riuscita???"
"No Mica...ma tranquilla....andrà tutto bene..."
dissi mascherando ciò che provavo con un sorriso
fasullo
La ragazza salutò e rientrò, per vedere se Sir
Gabriev fosse ancor nervoso.
Gourry alla fine, si voltò verso di me
"Lina..no n dovevi...perchè lo hai fato??"
"Ti avevo promesso che ti avrei evitato il matrimonio...almeno questo
l'ho
mantenuto..."
dissi forzando un sorriso
"Gourry...ora vai a cambiarti in camera. Questi abiti sono troppo
pesanti....."
obbligandolo
Alla fine, lui accettò e si avviò verso la sua
camera. SOlo Gills ormai, era
rimasto con me. Quando ebbe alla fine la mia attenzione, mi rivolse la
parola
"Lina....mi spiace che non l'hai trovata..."
"Non fa nulla.....ora devo mantenere la mia promessa..."
"Ascolta...possiamo parlare....tue e io....ti va di venire a cena da
me,
nel mio salotto?"
Lo fissai lievemente perplessa, però poi ricordai che
divenendo mio marito, lui
avrebbe deciso su di me e per me. E che, prima si mettevano in chiaro
le
cose, meglio sarebbe stato per entrambi.
"Va bene...anche perchè...avremo molto di cui parlare...vado
a riposarmi.
Questa sera verrò...."
dissi mentre me ne andavo. Lui non mi rispose e io non mi voltai.
Tornai in camera. Fey e le altre mi salutarono e mi aiutarono a
svestirmi e a
lavarmi.
Dissi a Fey che volevo un abito molto sexy, cosa che rese perplessa la
cameriera. Ma mi accontentò, mostrandomi un bellissimo abito
color porpora, con
spalline sottilissime e ricamato da perline che riflettevano la
luce.
Per la prima volta, non mi sottrassi al lavaggio, fissai Oslo le loro
mani che
con spugne e teli bagnavano la mia pelle con acqua e bagnoschiuma.
Vedevo
rivoli di schiuma scendermi sul petto, sentivo il profumo di fiori di
Tairè, un fiore esotico, una gardenia bianca che
fiorisce tutto l' anno,
caratterizzato da un profumo dolce e soave. Potevo dire che era anche
molto
sensuale come profumo. Che Fey avesse capito cosa volevo fare? O almeno
intuirlo?
Quando mi ebbero asciugata e pettinata, mi buttai sul letto per
riposare un pò.
Avevo solo un'ora, passai mezz'ora sdraiata, la usai per
rimarginare su tutto.
Stava per finire il quinto giorno, il giorno numero cinque da quando
tutto
questo aveva preso piede nella mia vita. Per qualche arcano motivo,
insomma, mi
ero fatta prendere in giro dai demoni, portandomi a....divenire loro
alleata
come volevano. NOn diverrò demone ma...alla fine, avevano
vinto. Avrebbero
usato me fino alla morta e i miei figli nel futuro che probabilmente
non avrei
visto. La cosa ovviamente, mi dava a che pensare. Tutto
quello che avevo
fatto fino ad ora, faa e reputazione, bella o brutta che fosse, era
nato dal
fatto che io ero solo 'Lina Inverse', una maga girovaga e sorella di
Lna,
Cavaliere di Cheiphied.
poi
Fey si
avvicinò e mi disse che era meglio iniziare a
prepararmi. Mi accomodai
alla toeletta e mi feci truccare e pettinare per la serata che avrei
passato
con il mio futuro marito. Ero intenta a fargli capire cosa volevo da
tutto ciò,
che non avrei abbassato la testa a ogni suo ordine o
desiderio che si
aspettava da me. Scelsi alla fine un bracciale di rubini e
indossai la
collana che mi aveva dato, che avevo lasciato nel portagioie. Era
favolosa, lo
dovevo ammettere, aveva gusti nel scegliere gioielli. La purezza di
quei
rubini, poi, mi ammaliava. Ma sospirando, mi accorsi che stavo facendo
tardi
alla cena. Mi armai di pazienza e mi avviai, verso le sue stanze.
Secondo Fey,
lui aveva una camera da letto personale, un salottino personale dove
riceveva
gli ospiti intimi e una sala da gioco dove passava il suo tempo con
amici e
parenti. Immaginai lui giocare a scacchi o chissà con quale
passatempo di
Elmekia.
Bussai alla sua porta, lo sentii rispondere ed entrai. Notai che non vi
erano
camerieri, che stavano sempre davanti le porte ad aprire ai membri
della
famiglia. Lui era seduto su un divanetto color crema con decorazioni
argento.
la stanza era non molto grande ma ben arredata. mobili di pregio
castano scuro,
trofei e quadri con scene di battaglie alle pareti e un camino con lo
stemma di
famiglia i rilievo. Si alzò e mi venne incontro porgendomi
la mano. Dopo un attimo
di smarrimento da parte mia, per non sapere se accettare questa sua
vicinanza o
meno, mi feci accompagnare al divanetto. Era una cena insolita, pensai,
di
solito due persone che stanno per sposarsi o comunque sono fidanzati,
cenano a
un tavolo a lume di candela. Invece noi eravamo su un divanetto, di
fronte il
camino, con un tavolino basso davanti a noi con vari tipi di dolci.
Sorrisi,
non era come me lo aspettavo. Mi ero immaginata di sentirmi dire 'Lina,
inauguriamo prima il matrimonio' e io lì a buttargli il vino
in faccia dal mi o
bicchiere per poi andarmene da tavola. Ora, quella scenetta non avrebbe
dato l
o stesso....pathos. Lui sembrava aver adocchiato il mio abito, come
immaginai,
ma disse
"Lina....perdona il io ardire ma....quell'abito non ti si addice, o
almeno
non per una cena come questa.....come mai lo hai scelto??"
"Ecco...veramente me lo hanno proposto le cameriere.....non va
bene???"
"No, no è che....è troppo audace per una
chiacchierata...."
disse, alzando un sopracciglio mentre si mostrava poco convinto per la
scelta
dell'abito
Effettivamente non era nel mio stile, con scollatura a balconcino,
corto
davanti fino a metà coscia per poi allungarsi ai
lati fino al
polpaccio con l'effetto 'onda' che si vedeva in quelle ballerine di
danze provocanti.
Arrossii e feci finta di nulla
"Allora GIlls....cosa volevi dirmi"
"prima...vorresti qualcosa da mangiare? sai non ho
voluto fare
solita cena perchè so...che adori i dolci...."
"Si....mi piacciono....."
prendendo quello che sembrava un cubo di pan di spagna al cacao con
crema
dentro e zuccherini sopra
"Lina...io ti ho voluto parlare....per dopodomani.....io..."
"Gills, non fa nulla. Ho preso l'impegno di sposarti se la spada non
fosse
tornata nelle mie mani...non è accaduto, quindi...."
"Lo so...però vorrei solo dirti che....nonostante come
carattere e come
persona non sono...quella che preferiresti avere
accanto....cercherò di essere
un buon marito per te....."
"Gills, noi siamo nati in luoghi diversi, abbiamo stili di vita
diversi....passioni diverse....non ci accomuna nulla, però
io non mi
lamenterò...lo prometto...."
Lui mi fissò indeciso, pareva sul punto di dire qualcosa ma
esitò, poi prese un
pasticcino. Allora, io mi feci avanti
"Gills...se io per esempio non dovessi dare un erede alla tua
famiglia.....per alcuni anni....tu..."
ma lui sentendo la mia frase rimase fermo con il dolce in mano e con la
bocca
aperta
"Lina...cosè....una specie di sciopero...???"
disse sconvolto, anzi no, credo confuso
Iniziai a ridere mentre ero scoccata, era assurda la cosa, ma risi
mentre ero
rimasta allibita. Aveva dato una risposta che non mi aspettavo.
"NO....intendevo...se non dovessi dare un figlio subito.....tu cosa
faresti??"
"Che dovrei fare??? Mah....ci proverei finchè non
arriva....."
"Cioè...tu....proveresti...."
senza riuscire a continuare
"Si....come si fa di solito....farei l'amore con te finchè
non saresti
sicura di aspettare un bambino...."
Accidenti! NOn era la risposta che volevo. Un altro punto a suo favore.
MI
accorsi che era, rispetto a Gourry meno incline a rincorrere alle mie
idee
contorte e alla mia ricerca di risposte, più attento su
quelle domande che lui
preferiva evitare. Semplicemente, il mio compagno non voleva
scervellarsi anzi,
non voleva seguire le mie folli idee a livello di conversazione. Gills
invece,
prendeva la palla al balzo e la rimandava indietro.
"Va bene...ok...."
dissi, mentr e con la mano gli dicevo fa nulla
"Lina...posso farti io una domanda???"
mentre gli dicevo di proseguire
"Tu....cosa provi per Gourry???"
Dovetti apparire sorpresa, non era un argomento a cui pensare, per me,
e
fissandolo negli occhi cercai.....di apparire sincera.
"Lui è...il mio compagno di viaggio....ci conosciamo
perfettamente....abbiamo affrontato mille cose insieme....cosa vuoi
sapere
esattamente?"
"Bè..qualè la situazione fra voi due..."
"Ah ora capisco....se vuoi sapere se tra me e lui cè
qualcosa di più di
amicizia.....no, non cè....puoi dormire su due guanciali
fino a
dopodomani...."
"Alt! NOn dicevo questo....chiedevo semplicemente
perchè....lui....domani
andrà via....quindi chiedevo per..."
"COSA FARA? DOMANI?????"
urlai sorpresa
"Mi ha detto che domani lascerà la tenuta per evitare a te
di....insomma.....dopo tantissimi anni, credo che sarebbe dura vederti
sposare
me....."
NOn riuscì a intuire il motivo di questo....sfogo....poteva
anche non dirmelo.
invece mi avvisava che lui andava via. E il motivo.....
"IO non gli ho ancora parlato ma....se è questa l sua
decisione per
evitare problemi....la rispetto...."
dissi parlando però più a me che a lui, dentro di
me volevo uccidere Gourry ma
cercai di no darlo a vedere
"CApisco.....spero che....non vi saranno problemi fra voi due...."
"Gills, va tutto bene...." cercando di cambiare discorso
"invece...parliamo di noi...."
"Son qui.....dimmi tutto...."
accoccolandosi sul divano in modo da potermi guardare di fronte
"Vedi....una volta che ci saremo sposati....immagino che seguirai le
regole di questa regione.....riguardo me...."
"Ovviamente...ma immagino che tu ti riferisca a qualcosa in
particolare....esatto??"
Altro centro!
"Si....sopratutto fra te e me riguardo....tutte quelle stupidaggini sul
rispetto del marito, il...dover dare del 'Lei' al marito.....queste
cose
insomma...."
lui sembrò, mentre ascoltata, non capire a cosa mi stessi
riferendo
"Ah....era questo...." mentre pareva deluso " Fra noi, da soli,
non ce ne sarà bisogno ovviamente....certo, se vi sono
ospiti o altri membri
della mia famiglia...."
"Si...ovviamente! Insomma, devo fare la brava mogliettina....."
sbuffando, mi si prospettava una vita fatta di clausura, questo pensavo
"Suvvia Lina.....mio padre è sempre al lavoro, torna solo
per i pasti o
quando ha lavoro 'alla scrivania', come dico io....così come
potrebbe accadere
con me.....e tu, potresti occuparti di passatempi, amici..."
"Gills....tuo padre è stato categorico....niente magia! E
poi...i miei
amici....avranno da fare..."
"Senti, capisco che questa cosa non ti vada a genio. Anche io mi sposo
per
convenienza, che credi. Però, sono felice di una cosa....che
sia tu la mia
futura sposa. Ho sentito in questi anni tutte le tue
avventure, ti
trovavo....una ragazza 'particolare'.....rispetto alle ragazze di
Elmekia, tu
non sei stata 'istruita' per farti passare come una donna colta e
interessante...tu
lo sei per tua curiosità, tua voglia di
'essere'.....diciamo,che sei una
ragazza 'stimolante'...."
fissandomi con due occhi da ammaliatore, ..meglio
non dire….
Si avvicinò a me, mi accarezzò la guancia e disse
"tu offuschi la mente...senza lasciare spazio a nient'altro...Ti fai
desiderare come qualcuno che brucia nella tua anima dalla voglia di
passione.
La passione è quel fuoco che brucia lentamente dentro fino a
diventare un
focolare quando ci si travolge completamente, più si
alimenta più cresce e
divampa in un fuoco che scalda, illumina, arde e contagia! Tutti
abbiamo un
fuoco dentro... Lina....Ma bisogna avere una magica passione per far
divampare
un incendio. Bisogna avere il fuoco dentro per afferrare ogni attimo e
renderlo
eterno. E tu sarai eterna Lina.....per sempre il tuo nome
sarà sulla bocca di
tutti, la tua immagine nelle menti della gente....la maga che ha
sconfitto
nemici impossibili, demoni e potenti dark Lord e che ha usato il potere
di Lon,
e colei....che è diventata la compagna del portatore della
spada di
luce...."
Ogni sua parola pareva pronunciata con così tanta enfasi da
catturare la mia
attenzione fino alla fine. Ci sapeva fare con le parole, sapeva
essere...ruffiano....si, credo che ruffiano, nei miei confronti fosse
la parola
giusta. Mi stava dicendo in pratica che io 'alimentavo' la sua passione.
"Gills....attendo a non scottarti..."
dissi, scostandomi, facendo finta di prender e un'altra pasta
"Mi hanno raccontato molte cose su di te....quando ero al castello del
Re,
si sentivano i discorsi di persone che avevano assistito a tue
battaglie o
combattimenti....e dicevano che....Eri Bellissima avvolta nei colori
del tuo
potere, il tuo sguardo deciso, i tuoi occhi…. i tuoi occhi
hanno il potere
dentro. Per tutti.....Eri un angelo, un angelo vendicatore, un angelo
delle
tenebre...........tu hai le tenebre dentro, proprio come
me............ma le
tue sono tenebre cariche di...."
Io ero nel panico, non tanto per le parole....poetiche...mi domandai
ovviamente
s e no avesse preparato tutto prima....ma vedevo che lui si avvicinava
sempre
di più e la sua mano mi risaliva su per il braccio destro.
Lo vedevo negli
occhi che la sua 'gioia' nel sapermi sua futura sposa era ben diverso
dal
'prestigio' per la casata. Ma la cosa che mi faceva paura....ero io! Le
sensazioni che provavo mentre le sue dita sfioravano la mia pelle. Mi
chiesi se
non vi ero abituata o perchè...lui aveva 'quel non so
che'.....che mi attraeva.
".....vorrei baciarti...ti vorrei...ma non ci sei..."
"Che...vuoi dire Gills..."
mentre sentivo un nodo i gola mentre arretravo sul divanetto verso il
bracciolo
dietro di me
"tu hai il fuoco dentro e lui è l'acqua che ti
spegne...........non è
così???"
"Ma..parli...di Gourry????"
"Si...però....quello che tu sei...non può essere
spento....vorrei che io
fossi ciò che lo alimenta....."
Oh Lon, pensai. Mi stava imbonendo con le parole e anche anche con le
mani. CHe
vagavano senza meta apparente sulle guance, sulle braccia e spalle. Il
divanetto no nera proprio divanetto, era un tre posti e poi eravamo
messi al
centro. Pochi centimetri, arretravo a ogni sua parola o tocco, ma mi
smembrava
di non spostarmi affatto. Ci fissavamo negli occhi e io vedevo quel blu
immenso
che mi catturava e, accidenti, quel viso che mi fissava a
quel
modo.....GLi occhi di Gourry erano un mare blu magnifico che ti
avvolgevano
di....mi viene da dire poesia...no n so perchè...ma Gills,
aveva quel blu
intenso e scuro, da sembrare non avere fine, di finirci dentro e vedere
in
profondità. I osloro occhi non solo differivano nella
gradazione, ma anche
nelle sensazioni che trasmettevano. Quelli di uno ti sorridevano
vedendoci
dentro la pace e il bello del mondo, gli altri invece ti
colpivano nel
moento in cui li guardavi, portandoti a vederci dentro un qualcosa di
potente e
travolgente, come quel mare in tempesta che con le sue onde ti trascina
via......
"chi sei per incatenare il mio essere...la mia anima non
è più
intorpidita dal freddo, ma è presa dal calore che aleggia
intorno a te.. il
freddo non c'è più..accendi i fuochi che sono
nell'anima delle persone..accendi
la vita che è intorno a te....Tu....."
"Quanto
ti ho desiderata, e ora sei qui con me..... Ti sei avvicinata a me ed
è stato
un turbine di passione dentro di me. Emozioni sconosciute mi hanno
ammantato,
facendomi sentire....quasi malato....
I tuoi capelli sono sparsi per il divano, Lina....creando una sorta di
diadema
che ti rende ancora più bella. COme magnifica è
la tua pelle adornata dalla mia
collana. Sei venuta per questa cena....Lina...e ne sono felice. Ma
sarei più
felice....immaginarmi noi due.....che ti sei donata a me. Con tutta te
stessa,
tutto il tuo corpo, tutto il tuo cuore. E ora ti guardo negli
occhi...Lina.....
Non esiste al mondo cosa che valga un attimo vissuto con te, che valga
un tuo
gesto o un tuo movimento. Un tuo sorriso o sguardo. Nessuno al mondo mi
ha mai
emozionato tanto quanto mi emozioni tu quando siamo soli. Come ora.
Vedo il tuo
corpo che muovendosi, sembra cerchi di avvicinarti, quasi ti fosse
impossibile
stare senza di me. Vorrei dimenticare tutto il resto e passare la mia
vita al
tuo fianco... una casa, dei figli, qualunque cosa possa contenere un
'noi'.......
Io potrei donarti tutto, qualunque tuo desiderio sarebbe un ordine, ma
un
ordine così dolce che farebbe rabbrividire perfino Lon... ti
sarei sempre
accanto, non ti trascurerei mai... saresti per me la sola ragione di
esistere.
Anzi no, lo sei già............."
Ok, lo ammetto.....diciamo che mi stavo un pò
sciogliendo....ma mi sembravano
parole 'già fatte'....mah!
"A volte mi chiedo se anche tu provi le stesse cose che provo io, se tu
ami di più me o... lui....mi fai diventare pazzo, pazzo di
te... perchè guardi
me con gli stessi occhi con cui guardi lui, lo ascolti con le stesse
orecchie,
gli parli con la stessa bocca...e poi lo fai ocn me.... e mi
chiedo....se io
valgo per te....rispetto a lui....".
"Gills....queste parole...sono davvero belle...."
"Ti dico quello...che io provo per te....."
avvicinandosi per baciarmi
"Ehm...Gills....davvero stupende....ma non capisco a chi ti riferisci
con
lui....."
cercando di allontanarlo con le mani sulle sue spalle
"Lo sai di chi parlo...di mio fratello...Gourry.....l'ho visto come vi
guardate....ma è anche vero che io non ti sono
indifferente....vero?"
tornando ad avvicinarsi con le labbra
Cercai ancora una volta di spingerlo via, ma mi sentì
attorniata dalle sue
braccia, che mi stringevano tutta e poi....riuscì a
sbraciarmi. Per un
attimo,provai disgusto con me stessa per essere stata stupida
a....lasciarmi
prendere in giro da quelle parole....però, accidenti, mentre
lui muoveva la
bocca contro la mia, qualcosa mi stava prendendo. Era eccezionale a
baciare,
assolutamente. Mi stava catturando in tutti i sensi, sentivo
l'adrenalina
scorrermi in corpo ma anche....qualcosa di diverso. Quando baciavo
Gourry,
sentivo gioia, felicità, serenità, bastava un
nostro sfioramento di labbra e il
mondo spariva. Sentivo solo lui. Mentre con Gills, mi resi conto
che.....sentivo
dentro la pancia un turbinio di cose diverse. Che non sapevo definire,
ma che
mi.....rapiva. Mi ritrovai, aprendo gli occhi, a ricambiare con ardore
a quel
bacio. Sentivo le sue mani muoversi lungo la schiena, sollevandomi dal
tessuto
del divano sotto di me. Sentivo il mio corpo agitarsi, come se volesse
seguire
quella sorta di....ondeggiare....delle sue mani e del suo corpo, come
se
seguisse un ritmo. Silenzioso ma trascinante. Le guance mi andavano a
fuoco,
percepivo lievi gemiti gutturali provenire da lui e poi, lo vidi farsi
posto
fra le mie gambe e distendersi su di me. Andai nel panico, mi irrigidi
tutta e
tentai di spingerlo via di nuovo per le spalle. Ma mi baciò
ancora, sentivo le
labbra, la lingua, il suo calore del corpo su di me. Le mie mani erano
così
strette a pugno, che iniziarono a formicolare, mentre le gambe
sentivano la
stoffa del suo abito. Ebbi un sussulto quando mi bacio la pelle
affianco la
bocca, la sentivo così sensibile da farmi provare una voglia
irresistibile di
riceverne ancora. Le sue dita si insinuarono fra le aperture dell'abito
sulla
schiena, una scarica di piacere sordo mi attraversò
completamente, mi sentivo
completamente persa. Nonostante fosse straordinariamente bello, sentivo
che non
era la stessa cosa che provavo con Gurry. Questo era...forte, potente,
ma
spariva subito, per esserne travolta ancora a ogni cosa che faceva
dopo.
Sembrava un'eco che si allontanava e poi pulsava sotto la mia pelle
tornando
indietro, per poi sparire di nuovo. E ancora. Mi trovai con gli occhi
chiusi e
col fiatone quando sentii lui spingere con il bacino verso di me, mi
voltai e
lo vidi fissarmi
"Starei con te ogni ora del giorno....Lina...."
per poi 'buttarsi' sul mio collo facendomi gemere
Mi sentivo come uscita da una ubriacatura, la testa girava
vorticosamente e
tutto attorno mi pareva distante e ovattato. Quei baci sul mio collo mi
fecero
perdere la cognizione delle cose, chiusi nuovamente gli occhi mentre
sulla
schiena lui mi torturava con le dita. Ma solo quando iniziò
a strusciarsi
contro di me, presi ogni razionalità. Mi resi conto
vagamente che stava
imitando un rapporto, simulava quello che nella sua mente era noi due
fare
l'amore. Lo capii perchè ovviamente me lo disse
lui, io non sono
'esperta' in queste cose. Volevo andare via, ma il mio corpo era fermo,
bloccato, e poi, arresa al'idea che dentrodi me era una cosa che
volevo, in parte, e che lui sarebbe diventato entro un giorno mio
marito.....mi lasciai andare.
Mi sussurò qualcosa che non capii, lo vidi preso
completamente dall'atto, mentre sentivo
le sue labbra umide sfiorare il mio collo in baci causali dovuti ai
suoi
movimenti. Sentivo perfettamente cosa stava facendo e onostate la mia
testa urlava 'vai via', io sentivo il mio corpo dire 'no, è
stupendo'. Il vestito era troppo
corto e sentivo sulle mutandine lui che si muoveva concitatamente
contro il mio
bacino. Lo sentivo sfregare con i pantaloni contro le mie cosce e gli
slip. E
anche io presi a provare piacere per quei movimenti. Rovesciai la testa
indietro, non ero capace di pensar e a niente, il corpo si muoveva da
solo. COn
gli occhi,vagai per il soffitto mentre sentivo che lui e io stavamo
provando
qualcosa che non avevo mai, prima, assaporato. Era dannatamente
straordinario,
invece di rilassarmi come credevo si facesse in questi casi, avevo
un'eccitazione così enorme che credevo di muovermi anche io
con lui. Ma non ero
stata capace di capirlo, voltavo la testa di lato a ogni ondata di
godimento
che quel movimento mi portava. Lo sentivo muoversi con più
foga, sembrava quasi
dettato da qualche impulso irrefrenabile, ma con la testa non riuscivo
neanche
a pensare, sentivo solo il mio corpo fremere, spinto da desiderio
profondo. NOn
era il piacere che immaginavo, non era nulla di ciò che mi
ero …sognata....non
s o per quanto tempo continuò a muoversi, ma gli ultimi
movimenti che fece, no
li sentii più, presa da quello che poi capì
essere....l'acme del piacere? Pochi
minuti dopo, ero completamente, mollemente, spalmata sul divano con le
lacrime
agli occhi e un sorriso stampato sul volto. Avevo ripreso a respirare
quasi normalmente e.....potrei dire che era stato
stratosferico. Mi aveva
completamente lasciato addosso una sensazione di godimento e piacere
tale, che
lo trovai addirittura divertente. Mi scappò un divertito
‘Wuao!!’ che non
immaginavo.
Solo
quando
lui si alzò e mi fissò soddisfatto, capii cosa
avevo appena pensato. IN
pratica, mi ero divertita con Gills. Non che avessi fatto l'amore con
lui, ma
poco ci mancava. Lui si buttò con la schiena sull'altro
bracciolo di fronte a
me, mi fissava ridendo, mentre era sudato come s e fosse caduto dentro
un lago.
MI chiedevo se anche io ero così, ancora il mio corpo era in
preda alle
sensazioni precedenti e rimasi lì a fissarlo. NOnstante non
era quello che
veramente avevo pensato un giorno di provare, credendo che
fosse si
bellissimo ma un crescendo di cose, lo trovai travolgente e appagante.
MI era
piaciuto, l'avevo trovato......straordinario. Nonostante pensassi a
Gourry e a
quanto volevo dentro di me farlo con lui, a quando immaginavo che
avremmo fatto
l'amore con lentezza, dolcezza, lasciandoci andare al momento e ai
sentimenti,
non riuscivo a togliermi l'esperienza appena vissuta dalla testa. Era
stato
travolgente, istantaneo, passionale, frenetico, impulsivo,
istintivo.........la parola unica che mi veniva in mente
era....sfrenato.
Tuttavia, compresi che forse, quello che Gills mi dava dentro,
era questo.
Lui e io forse avevamo in comune come diceva lui, il fuoco. Bruciavamo
letteralmente
dentro, e insieme, come poco fa, avevamo fatto scintille. COn Gourry
era
diverso, era appagante ma molto più bello, almeno per i miei
gusti. E...Gourry
era GOurry....on er alla stessa cosa...nè come persone e
nè come
sentimenti.....Me ne resi conto quando.....sparì tutto.
Tutto quanto era
sbiadito dal mio corpo e dalla mia mente. Una cosa fugace. E, ammetto,
rimasi
delusa. Il sorriso di prima stava andando via, che fare l'amore fosse
quello?
Anche se più 'ardente' di quello che pensavo, fosse
così?
"Accidenti, Lina.....meraviglioso...."
Rimasi a fissarlo incerta, io ora mi sentivo come....non l
oso....svuotata....forse...no n saprei descrivere come mi sentii.
"Immagina noi due, insieme, a fare l'amore davvero....non
così...."
disse ridendo
NOn sapevo che dire, in quel momento. Aveva ragione, se solo con quella
finta,
avevamo goduto a quella maniera, cosa sarebbe accaduto la notte di
nozze?
"Gills.....tu....cioè....noi....la notte di nozze...."
"Accidenti, Lina. Già pensi a dopodomani? MI metti paura,
ora credo
davvero di non esser in grado a starti dietro...."
disse ridendo, mentre io avvampavo per quello che stava pensando
"Cosa!! NOOOO....io dolevo dire....s e da voi...si usa..si insomma, la
notte di nozze...."
Mi guardò senza capire, mentre rivoli di sudore gli
scendevano dalle tempie,
solcando la guancia. Mi chiesi cosa avrei dovuto fare quella notte.
Però, ormai
che ro stata stupida da lasciami 'fare' quello neanche sposati....mi
immaginai
quella notte nuda nel letto, ad aspettare lui...per.....
"Ehm...Gills....devo andare...si è fatto tardi e
domani....devo parlare
con tuo padre per il matrimonio...."
"Ma come...già vai via?"
"Si, Gills. Dopodomani ci sposiamo, e devo imparare molte cose su
Elmekia
e le vostre usanze. Quindi devo alzarmi presto..."
dirigendomi verso la porta
"Lina...."
mi chiamò
Mi voltai e lui mi attirò a sè, catturandomi in
un bacio bollente,
letteralmente. Provai di nuovo 'voglia', improvvisa, potente. Mi
staccai
cercando di essere gentile possibile e lo salutai.
In realtà io fuggi letteralmente, percorsi i corridoi fra la
sua camera e la
mia di corsa, senza badare alle regole della tenuta. Mi poggiai di
colpo alla
porta per non aver frenato in tempo e la aprii, richiudendola con forza
dietro
di me. Ansimavo come una matta, ero sudata fradicia, cosa che capii
solo per i
corridoi sentendo un pò di fresco sulla pelle imperlata.
Presi i capelli
appiccicati sulla nuca e li tirai a mò di coda, cercando
qualcosa per legarli
prima del bagno. Mi sentivo stupida per no essere stata più
ferma con Gills, ma
un biglietto sulla toeletta catturò la mia attenzione.
Quando iniziai a leggere, capii che facevano davvero sul serio a
Elmekia. Sir
Gabriev aveva già predisposto la mia giornata per domani.
Prove dell'abito,
prove della cerimonia e qualche lezione sui modi di vivere delle donne
del
luogo.
Buttai il biglietto per aria e andai a farmi un bagno. Freddo,
ovviamente. E i maledii per non aver detto e fatto ciò che
mi ero prefissata. Decisi che avrei riprovato la mattina successiva....