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Autore: Lia_the_Blue    08/05/2011    1 recensioni
Lina e Gourry, molti mesi dopo la sconfitta di Valvarv, lottano contro l'inverno, una delle cose che Lina odia. Decisi a continuare il loro peregrinare in luoghi caldi, si avventurano a sud. Quella notte Lina aveva fatto un sogno, banale, ma che succede se il caldo tanto cercato diventa una corsa contro il tempo per...???
Inserisco giallo perchè non so ocme potrei sviluppare gli altri capitoli anche se ho la storia già pronte. Spero vi piaccia, era molto tempo che no scrivevo e ho deciso di rivenire qui. Ciao^^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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pasqua 26

Finalmente sono risucita a dare un controllo per vedere se andava bene dall'inizio alla fine. Purtroppo solo oggi posso postare il capitolo e per l'altra fic, spero di sistemarlo oggi. Ancora devo leggere le fic vostre che non ho avuto il tmepo di leggere. Uff!

Come ho detto nel capitolo precedente, rimangono 3 capitoli, ovviamente soltanto perchè, invece di fare in ogni capitolo un avveniomento diverso, ho deciso di ocmpattare i restanti capitoli per un disocrso di lettura, poi veniva troppo frammentato, sopratutto perchè ormai vi sono le parti finali e i momneti clou. Spero che questo capitolo piaccia e le fan come me di L/G non mi ammazzino XD MA tutto ha un suo perchè! Manca poco per Lina per la nuova vita....io ancora devo finire di cambiar eil tempo ai apitolo precedenti, spero che entro l'ultimo capitolo della fc io abbia sistemato tutto. Buona lettura^^

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Iniziava nuovamente a fioccare ma io me ne accorsi solo mentre cadevano sul sentiero. Nessuno fiatò, scendemmo per il sentiero e ci fermammo a casa di Ange. Il fuoco era rimato a scoppiettare e ci inondò di tepore e odore di resine. Tolti i mantelli, Ange ci disse di sederci e iniziò a trafficare con la cucina. A me no andava di mangiare e decisi di uscire un pò per schiarirmi le idee, lasciando la mia ombra intenta a cucinare e Gourry chino sul tavolo a bere birra con sguardo sconsolato. Fuori faceva meno freddo, perfino i fiocchi di neve che cadevano ormai si scioglievano senza toccare terra. Che il potere di Bedonia fosse ormai scomparso?

Il cielo non era scuro come prima, il tempo di fare il ritorno e si stava schiarendo. Potevo vedere il grigio sporcarsi di azzurro e di bianco delle nuvole sopra. Sentivo dentro di me però, infinita tristezza. Lo scricchiolio della porta mi fece voltare, trovandomi davanti Gourry. Rimase fermo pochi istanti a fissarmi, poi richiuse la porta dietro di se. Anche lui non aveva indossato il mantello, ormai noi n ve ne era bisogno. Il clima tipico di Elmekia stava riprendendosi la montagna e ormai i nostri vestiti erano troppo pesanti. Si avvicinò ai resti di un muro caduto, un'latra casa probabilmente, poco distante e si sedette lì. A fissare avanti a se, probabilmente casa sua, a giudicare dalla direzione. Io avrei voluto dire qualcosa, innanzitutto per scusarmi di no aver mantenuto la promessa, di averlo illuso che io potevo far tutto e che per noi due sarebbe tornato, alla fine, il momento di ripartire nuovamente verso la vita che più ci soddisfaceva. Ma non ve ne fu bisogno, lui disse bisbigliando

"Ora....cosa accadrà...Lina...."
così piano e in un sussurro che potevo pensare che parlasse tra se

IO mi avvicinai, fronteggiandolo. Non alzò lo sguardo, rimase con gli occhi a fissare in quel momento il mio corpo, essendomi messa davanti a lui. Non so se si accorse del mio tremore, ero nervosa, rimasi semplicemente come una stupida, ferma, aspettando qualunque parola, qualunque suo movimento per capire osa stesse pensando. Ma no fece nulla, continuava a sospirare. Alla fine, in preda a qualcosa dentro di me, che mi lacerava dentro, mi avvicinai ancora e con le braccia cinsi la sua testa, stringendola al mio petto. Iniziai a piangere, io che non avevo pianto quasi mai davanti a qualcuno e gli chiesi scusa varie volte. All'infinto. Lui poco dopo, alzò le braccia e mi carezzò gentilmente la schiena, per poi attirarmi a se per approfondire quell'abbraccio. Non volevo lasciarlo, chinai il capo così tanto da arrivare a poggiare con il mento alla sua testa e continuai a piangere. Mi bruciava il petto come se dentro stesse avvampando un dragon slave, l'unica cosa che pensai per quel dolore er quella. Mi sentivo un'ondata di dolore, non era fisico, più profondo. Sentivo le sue mani vagare più su, per poi tornare lentamente più in basso, varie volte. Mentre vedevo le mie lacrime gocciolare su una sua guancia, non facevo altro che dirgli

"Gourry....perdonami......mi spiace....odiami pure......me l o merito....."

Accarezzavo la sua testa convulsamente, dalla nuca fino su a raccogliere alcune ciocche, per poi tornare verso il collo. NOn si muoveva e temetti che mi odiasse con tutto se stesso. Ma si scontò leggermente per guardarmi in viso e disse

"Lina......anche se il tempo sta cambiando, le tue lacrime mi gelano la faccia......"
strappandomi una risata nervosa e quasi isterica, mentre con le mani gli toglievo le gocce che avevano perso a scorrere verso il mento

"Spero che no n mi odierai per tutta la vita...:"
dissi singhiozzando

"NOn ti odio...non potrei....hai fatto del tuo meglio....Lina..???!??"
disse chiamando il mio nome

"MMMHHH...!"

"Tra noi non cambierà mai nulla vero?......proveremo sempre qualcosa per l'altro come prime e come in questo momento?"

Lo fissai senza capire, mi guardava sconsolato e come in attesa di una risposta molto importante. Deglutii cercando di comprendere ma alla fine mi lasciai andare a una risposta vaga

"Non dire idiozie Gourry....come possono cambiar e i sentimenti delle persone???"

Lui aggrottò le sopracciglia e tornò a posare la fronte fra i miei seni, mentre io lo avvolgevo ocn le braccia. Mi chiedevo cosa sarebbe stato di noi, una volta diventati cognati. Era un paradosso, noi che ci amavamo nascondendo i nostri sentimenti e che piano piano li mostravamo per non rovinare il legame che ci univa.....entro pochi giorni saremmo diventati cognati, senza più possibilità di poter far nulla di ciò che il nostro cuore desiderava.

"Lina...."
domandò ancora

"Se è un'altra domanda idiota, le prendi adesso..:"
sbottai, lui rise velatamente

"Senti...se noi domandiamo a Mica e ai mio fratello di farci dormire insieme....secondo te accettano???"
facendomi arrossire

"Ma che idee ti vengono????" quasi urlai, mentre lo fissavo negli occhi "possibile che te ne esci così ogni volta????"

"Loro sanno perfettamente che è un matrimonio per interesse....entrambi i matrimoni......loro non provano nulla per noi, quindi....perchè no arrivar e a patti con loro????"

"Si certo...così magari ci scappa.....cosa....dimmi....a che stai pensando..."
cercando di mascherare i pensieri poco innocenti che mi balenavano in testa

"Mi piacerebbe una notte, con te come nelle locande. Solo tu e io....a ridere e scherzare enl letto.....a giocare tra noi e.........che ne sarà di noi ora??"

Mi spinsi verso di lui e affondai il viso nell'incavo del suo collo, lo strinsi più che potevo cercando di dargli forza

"Se tu rimarrai alla tenuta, un modo lo troveremo, vedrai...."

Sapevo che saremmo andati incontro a guai, sopratutto con suo padre. Per Mica, non credevo di avere problemi. LEi non voleva sposarlo e non credo che, scoprendoci, avrebbe detto nulla. Aveva capito che tra noi cèra un legame. E Gills? Avrebbe capito? Mi avrebbe permesso di rivedere Gourry come volevo? Tra me e il mio compagno di viaggio no cèra mai stato nulla di fisico in quei termini, quindi nè lui e nè Mica avrebbero potuto avere da ridire. Speravo però di poter essere libera di mantenere con Gourry, quei modi di fare solo nostri.

"Scappiamo......fuggiamo verso il mondo oltre la barriera, dove siamo andati anni fa...ricordi??? Scomparendo, potremmo tornare a viaggiare felici....."
disse mentre con la mano sulla mia schiena cercava di spingermi verso di se

Alla fine, mi lasciai tirare e mi sedetti a cavalcioni sulle sue cosce, faccia a faccia con lui. Poggiai la fronte sulla sua spalla sinistra e mi abbandonai con il corpo contro lui, che ricambiò stringendomi a se. Per un attimo, mi sentivo come ai vecchi tempi....come 'a casa'....noi non avevamo una casa vera, una costruzione, ma vivevamo insieme, dove la voglia di avventura e il destino ci portavano. La nostra 'casa' era l'altro, il focolare era il sorriso, il tetto il cielo che guardavamo ogni notte e le mura, semplicemente le mani o le braccia con che cingevamo o sostenevano l'altro. COn cui ci sentivamo protetti.
Un buffetto, una pacca sulla spalla, una carezza e altri altri modi di 'dire' cosa provavamo per la persona al nostro fianco. Non cèra volt a in cui entrambi, sia al risveglio alla locanda che in un campo di battaglia, non davamo un segno di vicinanza, un 'sono qui con te' silenzioso e profondo. Da quando viaggiavo nuovamente da sola con lui, mi sentivo felice, non avevo bisogno di nessuno e il mondo mi pareva distante.

Alzai il viso e poggiai la mia guancia contro quella di lui, potando le braccia al suo collo. Mi portai al suo orecchio e sussurrai

"Noi resteremo sempre insieme Gourry.....questo i l destino o può cambiarlo....."

Scostai il volto per portarlo a pochi centimetri dal suo e poi....gli dieci un delicato bacio sulle labbra. Rimase fermo a fissarmi, come incredulo. ERa una cosa che non avevo mai fatto di mia iniziativa in quel modo ma, in quel frangente, sentivo di dovergli dare....si, volevo spronarlo......e quello fu l'unica cosa che mi passò per la testa. L'unico modo per fargli capire che io ero con lui. Fino alla fine. Mi sorrise, finalmente stava sorridendo e mi diede un bacio più caldo. Adoravo quando mi baciava, aveva un modo di farlo che mi faceva sciogliere. Dolce, lento, profondo e appassionato. Lo avrei baciato per ore, tutte quelle che per mia timidezza non avevo condiviso con lui. Volevo riprendermi con le mie labbra sulle sue, quel pezzo di felicità che nella mente sentivo di aver perso. A ogni tocco, a ogni a ogni sfioramento mi sembrava di fondere con lui me stessa. Entrambi sentivamo di poter amare una persona nel modo più profondo di un amore 'normale', come lo chiamavano noi. NOi, che in sei anni no n avevamo mai 'usato' quel tipo di amore che molte coppie adorano, che avevamo cercato di mascherare i sentimenti per paura di un rifiuto o di no esser amati dall'altro, che avevamo poi lentamente avvicinato noi stessi in un rapporto così particolare da non aver necessità di avvicinarsi a quella parte di 'amare'. Tra noi, a livello di fisicità, cèra un legame 'a pelle' che ci permetteva di sentirci appagati anche solo con una carezza o qualche battaglia delle nostre sul letto. Avevo trovato la persona perfetta per me, e lui aveva trovato colei che sapeva condividere con lui qualunque momento, passatempo e viaggio. Senza problemi, trovavano addirittura con lui, quella tranquillità che neanche con ragazze durante i miei viaggi, avevo trovato. Fare un bagno, vestirmi davanti a lui, parlare di argomenti per me 'delicati'.....erano da me trattati come s e parlassi con un mago di magia. Con lui avevo trovato il ritmo di vita perfetto.

Un boato, sopra di noi, ci fece fermare. Al tempio qualcuno stava usando degli incantesimi. E poi, comparve lui. Wikki. Ansimava, aveva con sè un sacco e quando ci vide si spaventò. NOi due non ci muovemmo, lui disse solo

"NOn mi uccidete...."

"Tranquillo, non siamo ciò che pensi....solo una cosa devo chiederti"
dissi scendendo dalle cosce di Gourry

"Dimmi perchè la demone mi fece vedere la lancia del Cavaliere di Ceiphied"

"Ecco....voleva far capire di avere potere.....di avere con se un oggetto magico...ma quando capì che di magico non cèra nulla...decise semplicemente di usarla come 'specchietto per le allodole' non avendo lei i poteri originari. Tutto qui...."

"Certo, mia sorella aveva fatto incastonare in quella lancia la lama del pgnale che veva sempre usato e che le aveva valso l'appellativo di 'colei che uccide i draghi ocn un coltello da cucina'. Ovvio che no nabbia poteri magici....."

Un altro boato e Wikki iniziò a tremare, cercò di scappare

"Aspetta " dissi "è...lei????"

Lui mi fissò, non disse nulla ma dagli occhi temetti di aver colto un 'si'. E andò via, mentre la montagna tremava sopra di noi...Non so perchè, ma mi venne in testa una certa lancia....ritrovata...


"Gourry, andiamo via...."

"Ma..."

"Andiamo...è tempo di andare a casa.....di tuo padre...."
dissi, cercando di no n dire 'casa nostra'

Lo trascinai dentro, cercando di preparar i bagagli il più in fretta possibile. NOn volevo che la sensazione addosso si tramutasse in realtà. Ange sembrava dispiaciuta di non poter avere ancora la nostra compagnia. Nonostante avessi voluto ucciderla per l'esaurimento creatomi in poche ore con lei, cercai di non parlarle di suo marito. Ora lei era sola, non sapevo cosa poterle dire. Lei, semplicemente ci augurò una vita felice, che mi fece rimanere con l'amaro in bocca. A lei, di certo, non potevo dirlo!

Quindi...il regalo di Rovski...era...."

"Si....era il 'Nodo di Pasqua', stando a quanto detto da Xellos, un oggetto che inglobava la magia primitiva che.....è una parte di LOn...."

"E ora è al sicuro?"

"Si Ange...nessuno potrà mettervi le mani....."

"Mio marito alla fine....credeva di fare qualcosa di giusto e invece è stato preso in giro....mi spiace per lui...."

"Ange, non poteva saperlo. I suoi confratelli volevano soltanto il potere della demone. Invece sono stati giocati dalla loro bramosia di potere, senza controllare che il tempio fosse...sicuro....."

La mia ombra si intristì e io non avevo il coraggio di dire niente. NOn sapevo come confortarla e alla fine sistemai soltanto le mie cose prima di andare.


"Lina....spero un giorno di rivederti...."
abbracciandomi

"Ange...sei sicura di voler restare qui???"

"SI...farò le valigie e fra un paio di giorni, andrò a cercare Naga....la mia Naga..." disse ridendo "cercherò di diventare un'ottima guaritrice e continuar e il lavoro di mio marito....."

"Cerca di stare attenta, le persone non sono tutte uguali a questo mondo, lo sai????

lei mi sorrise, poi salutò Gourry con un abbraccio fin troppo caloroso, che mi fece irritare

"Ciao Gourry...mi mancherai...."
gli disse mentre nella testa pensavo 'ah si???'

Anche tu mi mancherai Ange....sei l'anti Lina....mi fa ridere il fatto che al mondo esista una Lina al contrario...."
disse GOurry facendomi innervosire

"Sai Gourry....tu sei l'immaginario principe azzurro che ho sempre sognato...biondo, occhi blu, stupendo, senza paura....e sei pure ricco!!!"

Ok, ora Ange esagerava. Che voleva dire con quelle parole?? Iniziavo a chiedermi se non ci stesse provando

"AHAHAHA....ricordo che quando ho incontrato Lina, anche lei aveva la fissa dei principi azzurri...."

"GOurry ora basta! E' ora di andare..."
sbraitai mentre lo tiravo per il collo del maglione

scambiammo con la mia ombra qualche altra parola di circostanza e io e GOurry ci ritrovammo a salutarla dal sentiero. A vederla così, sembrava sola e innocente, mi chiedevo se sarebbe riuscita a cavarsela d'ora in poi. Ma avevo da pensar e a me, sorrisi al mio compagno e mi avviai verso la tenuta dei Gabriev.

A buon passo, cinque ore dopo, eravamo quasi alle mura della tenuta. GOurry mi aveva domandato nuovamente s e non era meglio fuggire....sapeva sempre come farmi ridere. E lo adoravo per quello, anche.

Però, mi aveva messo la pulce nell'orecchio. Per un istante, per quel momento di smarrimento nella mia mente, presi l'opzione come buona. Ma i miei genitori e mia sorella potevano rischiare la vita e non potevo fare questo......non centravano nulla con quello che avevo fatto in passato e alla fame che, purtroppo, avevo alimentato fra demoni e Dark Lords. Gourry parev a più che convinto di questa cosa, tanto che a ogni sua domanda, iniziavo a cedere quel pò.......ma cercai di non farmi influenzare.

Ormai era quasi il tramonto. Il sole imbrattava di arancio scuro il cielo, mi sembrò che tutto il mondo stesse intristendosi per me.....
Lentamente attraversammo l'enorme giardino, mentre sentivamo le guardie urlare, segno che ci avevano visto. Infatti, come immaginai, Sir Gabriev e tuta l'allegra combriccola dei Gabriev era scesa e ci osservavano seri. Di sicuro erano furibondi con Gourry per essere scappati. Quando ormai ci trovavamo a tu per tu con loro, Sir Gabriev ci accigliò, squadrando entrambi

"Allora.....siete riuscita a trovare la spada, Lina Inverse?"

Io rimasi a fissarlo seria, dire semplicemente 'no, mi spiace' sarebbe risultato da stupida. COme dire che mi abbassavo a lui. Dissi semplicemente

"Sono stanca, vado a cambiarmi, futuro suocero...."
dirigendomi verso la porta che conduceva alle cucine

Tutti mi fissavano senza dire una parola. Sentii però borbottare Sir Gabriev e poi..iniziò a urlare a Gourry. Mi voltai e lo vidi stringer i pugni verso di lui

"Cosa ti è saltato in mente, Gourry? Fuggire nella notte per seguire lei??? E' inaudito...hai lasciato la tua futura sposa da sola....te en rendi conto? Hai fatto perdere le tue tracce, credevo che fossi scappato di nuovo....e ora torni tranquillamente con lei???"

Gourry non disse una parola, lo fissava serio. Strinsi i denti e tornai sui miei passi, affrontandolo

"Sir Gabriev, ho una proposta da farle...."
dissi fissandolo negli occhi

Tutti i membri della famigli arretrarono di qualche passo, non capii perchè. GLi dissi

"Io sposerò suo figlio Gills....ma se lei accetta una mia condizione. Una sola. Altrimenti, sono pronta ad affrontare i demoni, anche a morire. MA lei deve accettarla..."
suscitando indignazione nell'uomo che fece una smorfia nervosa

"E cosa sarebbe....."

"Io diverrò la moglie di GIlls.....se lei scioglie la promessa di matrimonio fra Gourry e Mica. E io onorerò la sua famiglia con la mia presenza...In fondo Sir Gabriev...cosa gioverebbe al casato....Me....o Gourry????"
facendogli capire con un sorriso beffardo che avevo una proposta che difficilmente andava ignorata

Lui si innervosì, saettava con gli occhi come se stesse vagliando le cose, vedevo la sua mascella muoversi ritmicamente. POi sbottò

"COme mai ti interessa che lui sia libero..."

"NON le importa...decida...meglio me o Gourry???....Gourry o me???"

"Va bene, Inverse. Non posso rischiare di perdere una come te....anche se avrei preferito che l'altro mio figlio rendesse merito alla sua famiglia e al suo titolo....."
guardandolo malamente

"QUindi lui è libero?"

"Che ne se vada, se vuole...e tu Inverse....dopodomani ti sposerai con Gills, ti do fino a domani di libertà ancora, come vuoi...ma fra un giorno diverrai un membro di questa famiglia e dovrai portare rispetto come si conviene a una donna di Elmekia....."
urlò, per poi tornare nella tenuta, seguito dal resto della famiglia che mi fissò un'altra volta insieme tipo pecore, prima di rientrare

Restammo solo io, Gourry, Mica e Gills. Gourry non disse nulla neanche a me. Fissava solo il punto in sui padre era sparito. Mica invece, mi ringraziò felice, era al settimo cielo. Poi però cambiò espressione

"Lina, mi spiace per te....quindi, non ci sei riuscita???"

"No Mica...ma tranquilla....andrà tutto bene..."
dissi mascherando ciò che provavo con un sorriso fasullo

La ragazza salutò e rientrò, per vedere se Sir Gabriev fosse ancor nervoso. Gourry alla fine, si voltò verso di me

"Lina..no n dovevi...perchè lo hai fato??"

"Ti avevo promesso che ti avrei evitato il matrimonio...almeno questo l'ho mantenuto..."
dissi forzando un sorriso

"Gourry...ora vai a cambiarti in camera. Questi abiti sono troppo pesanti....."
obbligandolo

Alla fine, lui accettò e si avviò verso la sua camera. SOlo Gills ormai, era rimasto con me. Quando ebbe alla fine la mia attenzione, mi rivolse la parola

"Lina....mi spiace che non l'hai trovata..."

"Non fa nulla.....ora devo mantenere la mia promessa..."

"Ascolta...possiamo parlare....tue e io....ti va di venire a cena da me, nel mio salotto?"

Lo fissai lievemente perplessa, però poi ricordai che divenendo mio marito, lui avrebbe deciso su di me e per me. E che, prima si mettevano in chiaro le cose, meglio sarebbe stato per entrambi.

"Va bene...anche perchè...avremo molto di cui parlare...vado a riposarmi. Questa sera verrò...."
dissi mentre me ne andavo. Lui non mi rispose e io non mi voltai.

Tornai in camera. Fey e le altre mi salutarono e mi aiutarono a svestirmi e a lavarmi.
Dissi a Fey che volevo un abito molto sexy, cosa che rese perplessa la cameriera. Ma mi accontentò, mostrandomi un bellissimo abito color porpora, con spalline sottilissime e ricamato da perline che riflettevano la luce.
Per la prima volta, non mi sottrassi al lavaggio, fissai Oslo le loro mani che con spugne e teli bagnavano la mia pelle con acqua e bagnoschiuma. Vedevo rivoli di schiuma scendermi sul petto, sentivo il profumo di fiori di Tairè, un fiore esotico, una gardenia bianca che fiorisce tutto l' anno, caratterizzato da un profumo dolce e soave. Potevo dire che era anche molto sensuale come profumo. Che Fey avesse capito cosa volevo fare? O almeno intuirlo?

Quando mi ebbero asciugata e pettinata, mi buttai sul letto per riposare un pò. Avevo solo un'ora, passai mezz'ora sdraiata, la usai per rimarginare su tutto. Stava per finire il quinto giorno, il giorno numero cinque da quando tutto questo aveva preso piede nella mia vita. Per qualche arcano motivo, insomma, mi ero fatta prendere in giro dai demoni, portandomi a....divenire loro alleata come volevano. NOn diverrò demone ma...alla fine, avevano vinto. Avrebbero usato me fino alla morta e i miei figli nel futuro che probabilmente non avrei visto. La cosa ovviamente, mi dava a che pensare. Tutto quello che avevo fatto fino ad ora, faa e reputazione, bella o brutta che fosse, era nato dal fatto che io ero solo 'Lina Inverse', una maga girovaga e sorella di Lna, Cavaliere di Cheiphied.

poi Fey si avvicinò e mi disse che era meglio iniziare a prepararmi. Mi accomodai alla toeletta e mi feci truccare e pettinare per la serata che avrei passato con il mio futuro marito. Ero intenta a fargli capire cosa volevo da tutto ciò, che non avrei abbassato la testa a ogni suo ordine o desiderio che si aspettava da me. Scelsi alla fine un bracciale di rubini e indossai la collana che mi aveva dato, che avevo lasciato nel portagioie. Era favolosa, lo dovevo ammettere, aveva gusti nel scegliere gioielli. La purezza di quei rubini, poi, mi ammaliava. Ma sospirando, mi accorsi che stavo facendo tardi alla cena. Mi armai di pazienza e mi avviai, verso le sue stanze. Secondo Fey, lui aveva una camera da letto personale, un salottino personale dove riceveva gli ospiti intimi e una sala da gioco dove passava il suo tempo con amici e parenti. Immaginai lui giocare a scacchi o chissà con quale passatempo di Elmekia.

Bussai alla sua porta, lo sentii rispondere ed entrai. Notai che non vi erano camerieri, che stavano sempre davanti le porte ad aprire ai membri della famiglia. Lui era seduto su un divanetto color crema con decorazioni argento. la stanza era non molto grande ma ben arredata. mobili di pregio castano scuro, trofei e quadri con scene di battaglie alle pareti e un camino con lo stemma di famiglia i rilievo. Si alzò e mi venne incontro porgendomi la mano. Dopo un attimo di smarrimento da parte mia, per non sapere se accettare questa sua vicinanza o meno, mi feci accompagnare al divanetto. Era una cena insolita, pensai, di solito due persone che stanno per sposarsi o comunque sono fidanzati, cenano a un tavolo a lume di candela. Invece noi eravamo su un divanetto, di fronte il camino, con un tavolino basso davanti a noi con vari tipi di dolci. Sorrisi, non era come me lo aspettavo. Mi ero immaginata di sentirmi dire 'Lina, inauguriamo prima il matrimonio' e io lì a buttargli il vino in faccia dal mi o bicchiere per poi andarmene da tavola. Ora, quella scenetta non avrebbe dato l o stesso....pathos. Lui sembrava aver adocchiato il mio abito, come immaginai, ma disse

"Lina....perdona il io ardire ma....quell'abito non ti si addice, o almeno non per una cena come questa.....come mai lo hai scelto??"

"Ecco...veramente me lo hanno proposto le cameriere.....non va bene???"

"No, no è che....è troppo audace per una chiacchierata...."
disse, alzando un sopracciglio mentre si mostrava poco convinto per la scelta dell'abito

Effettivamente non era nel mio stile, con scollatura a balconcino, corto davanti fino a metà coscia per poi allungarsi ai lati fino al polpaccio con l'effetto 'onda' che si vedeva in quelle ballerine di danze provocanti. Arrossii e feci finta di nulla

"Allora GIlls....cosa volevi dirmi"

"prima...vorresti qualcosa da mangiare? sai non ho voluto fare solita cena perchè so...che adori i dolci...."

"Si....mi piacciono....."
prendendo quello che sembrava un cubo di pan di spagna al cacao con crema dentro e zuccherini sopra

"Lina...io ti ho voluto parlare....per dopodomani.....io..."

"Gills, non fa nulla. Ho preso l'impegno di sposarti se la spada non fosse tornata nelle mie mani...non è accaduto, quindi...."

"Lo so...però vorrei solo dirti che....nonostante come carattere e come persona non sono...quella che preferiresti avere accanto....cercherò di essere un buon marito per te....."

"Gills, noi siamo nati in luoghi diversi, abbiamo stili di vita diversi....passioni diverse....non ci accomuna nulla, però io non mi lamenterò...lo prometto...."

Lui mi fissò indeciso, pareva sul punto di dire qualcosa ma esitò, poi prese un pasticcino. Allora, io mi feci avanti

"Gills...se io per esempio non dovessi dare un erede alla tua famiglia.....per alcuni anni....tu..."
ma lui sentendo la mia frase rimase fermo con il dolce in mano e con la bocca aperta

"Lina...cosè....una specie di sciopero...???"
disse sconvolto, anzi no, credo confuso

Iniziai a ridere mentre ero scoccata, era assurda la cosa, ma risi mentre ero rimasta allibita. Aveva dato una risposta che non mi aspettavo.

"NO....intendevo...se non dovessi dare un figlio subito.....tu cosa faresti??"

"Che dovrei fare??? Mah....ci proverei finchè non arriva....."

"Cioè...tu....proveresti...."
senza riuscire a continuare

"Si....come si fa di solito....farei l'amore con te finchè non saresti sicura di aspettare un bambino...."

Accidenti! NOn era la risposta che volevo. Un altro punto a suo favore. MI accorsi che era, rispetto a Gourry meno incline a rincorrere alle mie idee contorte e alla mia ricerca di risposte, più attento su quelle domande che lui preferiva evitare. Semplicemente, il mio compagno non voleva scervellarsi anzi, non voleva seguire le mie folli idee a livello di conversazione. Gills invece, prendeva la palla al balzo e la rimandava indietro.

"Va bene...ok...."
dissi, mentr e con la mano gli dicevo fa nulla

"Lina...posso farti io una domanda???"
mentre gli dicevo di proseguire

"Tu....cosa provi per Gourry???"

Dovetti apparire sorpresa, non era un argomento a cui pensare, per me, e fissandolo negli occhi cercai.....di apparire sincera.

"Lui è...il mio compagno di viaggio....ci conosciamo perfettamente....abbiamo affrontato mille cose insieme....cosa vuoi sapere esattamente?"

"Bè..qualè la situazione fra voi due..."

"Ah ora capisco....se vuoi sapere se tra me e lui cè qualcosa di più di amicizia.....no, non cè....puoi dormire su due guanciali fino a dopodomani...."

"Alt! NOn dicevo questo....chiedevo semplicemente perchè....lui....domani andrà via....quindi chiedevo per..."

"COSA FARA? DOMANI?????"
urlai sorpresa

"Mi ha detto che domani lascerà la tenuta per evitare a te di....insomma.....dopo tantissimi anni, credo che sarebbe dura vederti sposare me....."

NOn riuscì a intuire il motivo di questo....sfogo....poteva anche non dirmelo. invece mi avvisava che lui andava via. E il motivo.....

"IO non gli ho ancora parlato ma....se è questa l sua decisione per evitare problemi....la rispetto...."
dissi parlando però più a me che a lui, dentro di me volevo uccidere Gourry ma cercai di no darlo a vedere

"CApisco.....spero che....non vi saranno problemi fra voi due...."

"Gills, va tutto bene...." cercando di cambiare discorso "invece...parliamo di noi...."

"Son qui.....dimmi tutto...."
accoccolandosi sul divano in modo da potermi guardare di fronte

"Vedi....una volta che ci saremo sposati....immagino che seguirai le regole di questa regione.....riguardo me...."

"Ovviamente...ma immagino che tu ti riferisca a qualcosa in particolare....esatto??"

Altro centro!

"Si....sopratutto fra te e me riguardo....tutte quelle stupidaggini sul rispetto del marito, il...dover dare del 'Lei' al marito.....queste cose insomma...."
lui sembrò, mentre ascoltata, non capire a cosa mi stessi riferendo

"Ah....era questo...." mentre pareva deluso " Fra noi, da soli, non ce ne sarà bisogno ovviamente....certo, se vi sono ospiti o altri membri della mia famiglia...."

"Si...ovviamente! Insomma, devo fare la brava mogliettina....."
sbuffando, mi si prospettava una vita fatta di clausura, questo pensavo

"Suvvia Lina.....mio padre è sempre al lavoro, torna solo per i pasti o quando ha lavoro 'alla scrivania', come dico io....così come potrebbe accadere con me.....e tu, potresti occuparti di passatempi, amici..."

"Gills....tuo padre è stato categorico....niente magia! E poi...i miei amici....avranno da fare..."

"Senti, capisco che questa cosa non ti vada a genio. Anche io mi sposo per convenienza, che credi. Però, sono felice di una cosa....che sia tu la mia futura sposa. Ho sentito in questi anni tutte le tue avventure, ti trovavo....una ragazza 'particolare'.....rispetto alle ragazze di Elmekia, tu non sei stata 'istruita' per farti passare come una donna colta e interessante...tu lo sei per tua curiosità, tua voglia di 'essere'.....diciamo,che sei una ragazza 'stimolante'...."
fissandomi con due occhi da ammaliatore, ..meglio non dire….

Si avvicinò a me, mi accarezzò la guancia e disse

"tu offuschi la mente...senza lasciare spazio a nient'altro...Ti fai desiderare come qualcuno che brucia nella tua anima dalla voglia di passione. La passione è quel fuoco che brucia lentamente dentro fino a diventare un focolare quando ci si travolge completamente, più si alimenta più cresce e divampa in un fuoco che scalda, illumina, arde e contagia! Tutti abbiamo un fuoco dentro... Lina....Ma bisogna avere una magica passione per far divampare un incendio. Bisogna avere il fuoco dentro per afferrare ogni attimo e renderlo eterno. E tu sarai eterna Lina.....per sempre il tuo nome sarà sulla bocca di tutti, la tua immagine nelle menti della gente....la maga che ha sconfitto nemici impossibili, demoni e potenti dark Lord e che ha usato il potere di Lon, e colei....che è diventata la compagna del portatore della spada di luce...."

Ogni sua parola pareva pronunciata con così tanta enfasi da catturare la mia attenzione fino alla fine. Ci sapeva fare con le parole, sapeva essere...ruffiano....si, credo che ruffiano, nei miei confronti fosse la parola giusta. Mi stava dicendo in pratica che io 'alimentavo' la sua passione.

"Gills....attendo a non scottarti..."
dissi, scostandomi, facendo finta di prender e un'altra pasta

"Mi hanno raccontato molte cose su di te....quando ero al castello del Re, si sentivano i discorsi di persone che avevano assistito a tue battaglie o combattimenti....e dicevano che....Eri Bellissima avvolta nei colori del tuo potere, il tuo sguardo deciso, i tuoi occhi…. i tuoi occhi hanno il potere dentro. Per tutti.....Eri un angelo, un angelo vendicatore, un angelo delle tenebre...........tu hai le tenebre dentro, proprio come me............ma le tue sono tenebre cariche di...."

Io ero nel panico, non tanto per le parole....poetiche...mi domandai ovviamente s e no avesse preparato tutto prima....ma vedevo che lui si avvicinava sempre di più e la sua mano mi risaliva su per il braccio destro. Lo vedevo negli occhi che la sua 'gioia' nel sapermi sua futura sposa era ben diverso dal 'prestigio' per la casata. Ma la cosa che mi faceva paura....ero io! Le sensazioni che provavo mentre le sue dita sfioravano la mia pelle. Mi chiesi se non vi ero abituata o perchè...lui aveva 'quel non so che'.....che mi attraeva.

".....vorrei baciarti...ti vorrei...ma non ci sei..."

"Che...vuoi dire Gills..."
mentre sentivo un nodo i gola mentre arretravo sul divanetto verso il bracciolo dietro di me

"tu hai il fuoco dentro e lui è l'acqua che ti spegne...........non è così???"

"Ma..parli...di Gourry????"

"Si...però....quello che tu sei...non può essere spento....vorrei che io fossi ciò che lo alimenta....."

Oh Lon, pensai. Mi stava imbonendo con le parole e anche anche con le mani. CHe vagavano senza meta apparente sulle guance, sulle braccia e spalle. Il divanetto no nera proprio divanetto, era un tre posti e poi eravamo messi al centro. Pochi centimetri, arretravo a ogni sua parola o tocco, ma mi smembrava di non spostarmi affatto. Ci fissavamo negli occhi e io vedevo quel blu immenso che mi catturava e, accidenti, quel viso che mi fissava a quel modo.....GLi occhi di Gourry erano un mare blu magnifico che ti avvolgevano di....mi viene da dire poesia...no n so perchè...ma Gills, aveva quel blu intenso e scuro, da sembrare non avere fine, di finirci dentro e vedere in profondità. I osloro occhi non solo differivano nella gradazione, ma anche nelle sensazioni che trasmettevano. Quelli di uno ti sorridevano vedendoci dentro la pace e il bello del mondo, gli altri invece ti colpivano nel moento in cui li guardavi, portandoti a vederci dentro un qualcosa di potente e travolgente, come quel mare in tempesta che con le sue onde ti trascina via......

"chi sei per incatenare il mio essere...la mia anima non è più intorpidita dal freddo, ma è presa dal calore che aleggia intorno a te.. il freddo non c'è più..accendi i fuochi che sono nell'anima delle persone..accendi la vita che è intorno a te....Tu....."

Nel emtre che 'fuggivo' da lui, scivolai sulle braccia e finii stesa sul divano mentre lui si buttò per sovrastarmi. IO mi bloccai, mentre si portò con le braccia vicino alla mia vita per ternesi sollevato e guardarmi negli occhi

"Quanto ti ho desiderata, e ora sei qui con me..... Ti sei avvicinata a me ed è stato un turbine di passione dentro di me. Emozioni sconosciute mi hanno ammantato, facendomi sentire....quasi malato....
I tuoi capelli sono sparsi per il divano, Lina....creando una sorta di diadema che ti rende ancora più bella. COme magnifica è la tua pelle adornata dalla mia collana. Sei venuta per questa cena....Lina...e ne sono felice. Ma sarei più felice....immaginarmi noi due.....che ti sei donata a me. Con tutta te stessa, tutto il tuo corpo, tutto il tuo cuore. E ora ti guardo negli occhi...Lina..... Non esiste al mondo cosa che valga un attimo vissuto con te, che valga un tuo gesto o un tuo movimento. Un tuo sorriso o sguardo. Nessuno al mondo mi ha mai emozionato tanto quanto mi emozioni tu quando siamo soli. Come ora. Vedo il tuo corpo che muovendosi, sembra cerchi di avvicinarti, quasi ti fosse impossibile stare senza di me. Vorrei dimenticare tutto il resto e passare la mia vita al tuo fianco... una casa, dei figli, qualunque cosa possa contenere un 'noi'.......
Io potrei donarti tutto, qualunque tuo desiderio sarebbe un ordine, ma un ordine così dolce che farebbe rabbrividire perfino Lon... ti sarei sempre accanto, non ti trascurerei mai... saresti per me la sola ragione di esistere. Anzi no, lo sei già............."

Ok, lo ammetto.....diciamo che mi stavo un pò sciogliendo....ma mi sembravano parole 'già fatte'....mah!

"A volte mi chiedo se anche tu provi le stesse cose che provo io, se tu ami di più me o... lui....mi fai diventare pazzo, pazzo di te... perchè guardi me con gli stessi occhi con cui guardi lui, lo ascolti con le stesse orecchie, gli parli con la stessa bocca...e poi lo fai ocn me.... e mi chiedo....se io valgo per te....rispetto a lui....".

"Gills....queste parole...sono davvero belle...."

"Ti dico quello...che io provo per te....."
avvicinandosi per baciarmi

"Ehm...Gills....davvero stupende....ma non capisco a chi ti riferisci con lui....."
cercando di allontanarlo con le mani sulle sue spalle

"Lo sai di chi parlo...di mio fratello...Gourry.....l'ho visto come vi guardate....ma è anche vero che io non ti sono indifferente....vero?"
tornando ad avvicinarsi con le labbra

Cercai ancora una volta di spingerlo via, ma mi sentì attorniata dalle sue braccia, che mi stringevano tutta e poi....riuscì a sbraciarmi. Per un attimo,provai disgusto con me stessa per essere stata stupida a....lasciarmi prendere in giro da quelle parole....però, accidenti, mentre lui muoveva la bocca contro la mia, qualcosa mi stava prendendo. Era eccezionale a baciare, assolutamente. Mi stava catturando in tutti i sensi, sentivo l'adrenalina scorrermi in corpo ma anche....qualcosa di diverso. Quando baciavo Gourry, sentivo gioia, felicità, serenità, bastava un nostro sfioramento di labbra e il mondo spariva. Sentivo solo lui. Mentre con Gills, mi resi conto che.....sentivo dentro la pancia un turbinio di cose diverse. Che non sapevo definire, ma che mi.....rapiva. Mi ritrovai, aprendo gli occhi, a ricambiare con ardore a quel bacio. Sentivo le sue mani muoversi lungo la schiena, sollevandomi dal tessuto del divano sotto di me. Sentivo il mio corpo agitarsi, come se volesse seguire quella sorta di....ondeggiare....delle sue mani e del suo corpo, come se seguisse un ritmo. Silenzioso ma trascinante. Le guance mi andavano a fuoco, percepivo lievi gemiti gutturali provenire da lui e poi, lo vidi farsi posto fra le mie gambe e distendersi su di me. Andai nel panico, mi irrigidi tutta e tentai di spingerlo via di nuovo per le spalle. Ma mi baciò ancora, sentivo le labbra, la lingua, il suo calore del corpo su di me. Le mie mani erano così strette a pugno, che iniziarono a formicolare, mentre le gambe sentivano la stoffa del suo abito. Ebbi un sussulto quando mi bacio la pelle affianco la bocca, la sentivo così sensibile da farmi provare una voglia irresistibile di riceverne ancora. Le sue dita si insinuarono fra le aperture dell'abito sulla schiena, una scarica di piacere sordo mi attraversò completamente, mi sentivo completamente persa. Nonostante fosse straordinariamente bello, sentivo che non era la stessa cosa che provavo con Gurry. Questo era...forte, potente, ma spariva subito, per esserne travolta ancora a ogni cosa che faceva dopo. Sembrava un'eco che si allontanava e poi pulsava sotto la mia pelle tornando indietro, per poi sparire di nuovo. E ancora. Mi trovai con gli occhi chiusi e col fiatone quando sentii lui spingere con il bacino verso di me, mi voltai e lo vidi fissarmi

"Starei con te ogni ora del giorno....Lina...."
per poi 'buttarsi' sul mio collo facendomi gemere

Mi sentivo come uscita da una ubriacatura, la testa girava vorticosamente e tutto attorno mi pareva distante e ovattato. Quei baci sul mio collo mi fecero perdere la cognizione delle cose, chiusi nuovamente gli occhi mentre sulla schiena lui mi torturava con le dita. Ma solo quando iniziò a strusciarsi contro di me, presi ogni razionalità. Mi resi conto vagamente che stava imitando un rapporto, simulava quello che nella sua mente era noi due fare l'amore. Lo capii perchè ovviamente me lo disse lui, io non sono 'esperta' in queste cose. Volevo andare via, ma il mio corpo era fermo, bloccato, e poi, arresa al'idea che dentrodi me era una cosa che volevo, in parte, e che lui sarebbe diventato entro un giorno mio marito.....mi lasciai andare.

Mi sussurò qualcosa che non capii, lo vidi preso completamente dall'atto, mentre sentivo le sue labbra umide sfiorare il mio collo in baci causali dovuti ai suoi movimenti. Sentivo perfettamente cosa stava facendo e onostate la mia testa urlava 'vai via', io sentivo il mio corpo dire 'no, è stupendo'. Il vestito era troppo corto e sentivo sulle mutandine lui che si muoveva concitatamente contro il mio bacino. Lo sentivo sfregare con i pantaloni contro le mie cosce e gli slip. E anche io presi a provare piacere per quei movimenti. Rovesciai la testa indietro, non ero capace di pensar e a niente, il corpo si muoveva da solo. COn gli occhi,vagai per il soffitto mentre sentivo che lui e io stavamo provando qualcosa che non avevo mai, prima, assaporato. Era dannatamente straordinario, invece di rilassarmi come credevo si facesse in questi casi, avevo un'eccitazione così enorme che credevo di muovermi anche io con lui. Ma non ero stata capace di capirlo, voltavo la testa di lato a ogni ondata di godimento che quel movimento mi portava. Lo sentivo muoversi con più foga, sembrava quasi dettato da qualche impulso irrefrenabile, ma con la testa non riuscivo neanche a pensare, sentivo solo il mio corpo fremere, spinto da desiderio profondo. NOn era il piacere che immaginavo, non era nulla di ciò che mi ero …sognata....non s o per quanto tempo continuò a muoversi, ma gli ultimi movimenti che fece, no li sentii più, presa da quello che poi capì essere....l'acme del piacere? Pochi minuti dopo, ero completamente, mollemente, spalmata sul divano con le lacrime agli occhi e un sorriso stampato sul volto. Avevo ripreso a respirare quasi normalmente e.....potrei dire che era stato stratosferico. Mi aveva completamente lasciato addosso una sensazione di godimento e piacere tale, che lo trovai addirittura divertente. Mi scappò un divertito ‘Wuao!!’ che non immaginavo.

Solo quando lui si alzò e mi fissò soddisfatto, capii cosa avevo appena pensato. IN pratica, mi ero divertita con Gills. Non che avessi fatto l'amore con lui, ma poco ci mancava. Lui si buttò con la schiena sull'altro bracciolo di fronte a me, mi fissava ridendo, mentre era sudato come s e fosse caduto dentro un lago. MI chiedevo se anche io ero così, ancora il mio corpo era in preda alle sensazioni precedenti e rimasi lì a fissarlo. NOnstante non era quello che veramente avevo pensato un giorno di provare, credendo che fosse si bellissimo ma un crescendo di cose, lo trovai travolgente e appagante. MI era piaciuto, l'avevo trovato......straordinario. Nonostante pensassi a Gourry e a quanto volevo dentro di me farlo con lui, a quando immaginavo che avremmo fatto l'amore con lentezza, dolcezza, lasciandoci andare al momento e ai sentimenti, non riuscivo a togliermi l'esperienza appena vissuta dalla testa. Era stato travolgente, istantaneo, passionale, frenetico, impulsivo, istintivo.........la parola unica che mi veniva in mente era....sfrenato. Tuttavia, compresi che forse, quello che Gills mi dava dentro, era questo. Lui e io forse avevamo in comune come diceva lui, il fuoco. Bruciavamo letteralmente dentro, e insieme, come poco fa, avevamo fatto scintille. COn Gourry era diverso, era appagante ma molto più bello, almeno per i miei gusti. E...Gourry era GOurry....on er alla stessa cosa...nè come persone e nè come sentimenti.....Me ne resi conto quando.....sparì tutto. Tutto quanto era sbiadito dal mio corpo e dalla mia mente. Una cosa fugace. E, ammetto, rimasi delusa. Il sorriso di prima stava andando via, che fare l'amore fosse quello? Anche se più 'ardente' di quello che pensavo, fosse così?

"Accidenti, Lina.....meraviglioso...."

Rimasi a fissarlo incerta, io ora mi sentivo come....non l oso....svuotata....forse...no n saprei descrivere come mi sentii.

"Immagina noi due, insieme, a fare l'amore davvero....non così...."
disse ridendo


NOn sapevo che dire, in quel momento. Aveva ragione, se solo con quella finta, avevamo goduto a quella maniera, cosa sarebbe accaduto la notte di nozze?

"Gills.....tu....cioè....noi....la notte di nozze...."

"Accidenti, Lina. Già pensi a dopodomani? MI metti paura, ora credo davvero di non esser in grado a starti dietro...."
disse ridendo, mentre io avvampavo per quello che stava pensando

"Cosa!! NOOOO....io dolevo dire....s e da voi...si usa..si insomma, la notte di nozze...."

Mi guardò senza capire, mentre rivoli di sudore gli scendevano dalle tempie, solcando la guancia. Mi chiesi cosa avrei dovuto fare quella notte. Però, ormai che ro stata stupida da lasciami 'fare' quello neanche sposati....mi immaginai quella notte nuda nel letto, ad aspettare lui...per.....

"Ehm...Gills....devo andare...si è fatto tardi e domani....devo parlare con tuo padre per il matrimonio...."

"Ma come...già vai via?"

"Si, Gills. Dopodomani ci sposiamo, e devo imparare molte cose su Elmekia e le vostre usanze. Quindi devo alzarmi presto..."
dirigendomi verso la porta

"Lina...."
mi chiamò

Mi voltai e lui mi attirò a sè, catturandomi in un bacio bollente, letteralmente. Provai di nuovo 'voglia', improvvisa, potente. Mi staccai cercando di essere gentile possibile e lo salutai.
In realtà io fuggi letteralmente, percorsi i corridoi fra la sua camera e la mia di corsa, senza badare alle regole della tenuta. Mi poggiai di colpo alla porta per non aver frenato in tempo e la aprii, richiudendola con forza dietro di me. Ansimavo come una matta, ero sudata fradicia, cosa che capii solo per i corridoi sentendo un pò di fresco sulla pelle imperlata. Presi i capelli appiccicati sulla nuca e li tirai a mò di coda, cercando qualcosa per legarli prima del bagno. Mi sentivo stupida per no essere stata più ferma con Gills, ma un biglietto sulla toeletta catturò la mia attenzione.

Quando iniziai a leggere, capii che facevano davvero sul serio a Elmekia. Sir Gabriev aveva già predisposto la mia giornata per domani. Prove dell'abito, prove della cerimonia e qualche lezione sui modi di vivere delle donne del luogo.

Buttai il biglietto per aria e andai a farmi un bagno. Freddo, ovviamente. E i maledii per non aver detto e fatto ciò che mi ero prefissata. Decisi che avrei riprovato la mattina successiva....





   
 
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