In verità, benché lo nascondesse , aveva bisogno di Minato-kun, ma non l'avrebbe mai ammesso davanti ad una patita dell'amore eterno stile coppietta melensa come sua nonna Misako. Kami, neanche dalla tomba!
- Dici?-, si interessò Misako, poco convinta.
- Dico, dico!-, assicurò, utilizzando un tono di voce piuttosto sbrigativo e criptico.
- Ah, è arrivata una lettera da Konoha-, la informò, con voce piatta e contrariata, la parente, - Di  Namikaze-, aggiunse poi, storcendo il naso.
- E lo dici solo adesso?-, s'infervorò afferrando il foglio che sua nonna teneva con un dito, quasi fosse velenoso.
Stringendo il foglio fra le mani, ripensò a Minato-kun e al suo bellissimo sorriso e le si illuminarono gli occhi.
Quello che Kushina non sapeva, era, che, quel sorriso l'avrebbe rivisto fra non molto e che Minato gliel'avrebbe rivolto spesso, e solo a lei con dolcezza e amore pressapoco infiniti.