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Autore: duedicoppe    08/05/2011    8 recensioni
Allora, è seriamente probabile che io abbia battuto il mio personale record di incomprensibilità. Fate conto di essere sulle montagne russe, d'accordo? Ad ogni buon conto, metto una spiega veloce in fondo - e una più approfondita ancora più in fondo ;-)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hannah Abbott, Harry Potter, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Allora, è seriamente probabile che io abbia battuto il mio personale record di incomprensibilità. Lo potranno dire quelle due coraggiose che hanno letto anche le mie robe non potteriane. Fatto sta. Il caos che ha usato la mia tastiera per farsi scrivere è tale che mi sento moralmente obbligata a darvi il salvagente in anticipo. Se preferite lottare fra i marosi, saltate la spiega (che costituisce anche una serie di spoiler sul pastrocchio sottostante) e tornate qui a leggerla alla fine.

 

Al centro il presente, a destra il passato, a sinistra i flashback del tempo intermedio.

In normale fatti e parole, in sottolineato l'enfasi, in corsivo i pensieri.

 

Ammissioni e spoiler (ultimo avvertimento).

 

Sì, la mia teoria è che la passione dei gemelli per gli scherzi non provenga dal lato Weasley ma dal lato Prewett.

Sì, ci ho infilato un pizzico di James/Sirius, e una manciatella di Severus/Remus. Anche se sotto afrodisiaci.

E anche la mia teoria sul famoso incidente dello "scherzo" quasi fatale.

E sì, certo che è una Drarry.

E una Hannah/Pansy.

E sì, alla fine c'è pure il POV di un quadro.

E sì, anche la "Canzone del fulcro" è mia.

 

Se lo shock è stato troppo forte, le bacchette per auto-obliviarvi sono in fondo a destra.

 

Fulcro segreto.

 

 

 

"Senti..."

"mmmm... cosa?"

"Noi che non avevamo nulla in comune...

pensi che saremmo mai riusciti ad innamorarci, se non avessimo scoperto di avere così tanto in comune?"

 

 

Gira, giostra,

dondola, altalena,

cosa mai avrete in comune, voi due?

 

 

"Ho bisogno del vostro aiuto... di entrambi.

Ma prima devo raccontarvi una storia."

 

 

"Belle le feste in maschera."

 

"Anche se non si può mai essere sicuri di chi siano gli altri. "

 

"Ho intravisto gente che..."

 

"Stanotte avranno altro che la guerra a cui pensare. "

 

"Sai, per puro caso mi è caduto qualcosa nella boccia del punch."

 

"Anche a te, Fab?"

 

"Anche a te, Gid?"

 

 

Frangi, schiaccianoci,

misura, bilancia,

cosa mai avrete in comune, voi due?

 

 

"...e poi?"

 

"E poi?

Un classico.

Basta che una donna adotti un bambino, perché in capo a qualche mese rimanga incinta."

 

"Ma loro non sanno..."

 

"Non sanno niente.

Il 'benefattore' aveva messo molta cura nel restare totalmente anonimo."

 

 

"Non possiamo..."

Baci.

"Non dobbiamo..."

Morsi.

"Non dovremmo..."

Ansiti.

"Pad..."

"Prongs..."

 

 

 

 

"Ero geloso, è vero.

Ma è stata colpa tua.

Dicevi di amarmi.

Dovevi dirmelo.

Dovevi fidarti.

Se lo avessi fatto non sarei stato costretto a scoprirlo in quel modo."

 

"Non potrai mai perdonarmi, vero?"

 

"Posso perdonarti ora."

 

 

Gira, giostra,

dondola, altalena,

cosa mai avrete in comune, voi due?

 

 

"Da quando lo sai?"

 

"Dalla notte prima di prendere il treno, il primo anno.

Ero nervosa e mi sono alzata pensando di bere un bicchiere di latte, e così..."

 

"Ma ti trattano bene, no?

Insomma, voglio dire, sono brave persone.

Alla fine è tutto a posto."

 

"A posto?

A posto?

Ma li conosci i miei genitori, i miei fratelli, i miei cugini?

Sono tutti Ravenclaw, e io... guardami!

Sono la più Hufflepuff degli Hufflepuff, dannazione!

Un tasso fra i corvi!

A posto?

Sono a posto come una ciliegia candita in un vaso di olive!

Voglio sapere chi sono loro,

voglio sapere chi sono io,

voglio sapere a chi somiglio,

voglio..."

 

 

"E dov'è lui, adesso?"

 

"Cosa ti importa?"

E cosa importa a me?

 

Capelli di luna.

Capelli di fiamma.

 

Uno sguardo furioso.

"Non è mai successo, Malfoy."

Un sopracciglio inarcato.

"Non capisco di cosa tu stia parlando, Evans."

 

 

Tagliate, forbici,

e tu, leva, lavora,

cosa mai avrete in comune, voi due?

 

 

"Avanti, facciamolo."

"Facciamolo? Al plurale? E cosa ci guadagni tu?"

 

Tu la aiuterai con l'incantesimo per via del tuo nobile spirito Gryffindor.

Io mi occuperò della pozione in cui bisogna bagnare le fotografie, perché è sull'orlo sbagliato di una crisi di nervi, e io non ho intenzione di morire sommerso dai fenicotteri.

 

 

Lacrime sotto la pioggia.

 

"Mi vergogno così tanto..."

 

"Non ne hai motivo.

Non sei stata la sola ad incappare in un punch pesantemente... corretto."

 

"Sev, io..."

 

"Chi?"

 

"Non chiedermelo."

Non chiedermi com'erano le sue mani,

non chiedermi come suonava la sua voce,

non chiedermi che espressione avevano i suoi occhi,

non chiedermi di quello che... non è mai successo.

 

"Ho quello che serve. Non ci saranno effetti collaterali."

 

"No, io... oh, è inutile, non potrei mai, non ci riesco... scusa se ti ho disturbato."

 

"Aspetta."

 

Un rovistare furioso nell'armadio.

 

"Prendi questa.

Bevila subito dopo cena.

Rimani con tuo marito.

Fra nove mesi, al San Mungo.

I tratti ereditari saranno immediatamente evidenti.

Per entrambi.

Fai restare fuori lui.

Io cercherò qualcuno che voglia adottare."

 

 

Frangi, schiaccianoci,

misura, bilancia,

cosa mai avrete in comune, voi due?

 

 

"No. Non è possibile. Hai sbagliato l'incantesimo, Potter."

 

"No. Non è possibile. Hai sbagliato la pozione, Malfoy."

 

No. Non è possibile. Non lei. Non lui. Non loro.

 

 

Una fiala di Polisucco.

Un capello di un'assistente di ostetricia.

 

"Ecco signora Potter, è finita. Sono..."

 

Un sussurrato Confundus.

 

"È un bellissimo bambino."

 

 

Tagliate, forbici,

e tu, leva, lavora,

cosa mai avrete in comune, voi due?

 

 

"Non è stato facile accettarlo. Non è stato facile per nessuno di noi, vero?"

"No. Ma ne è valsa la pena."

 

 

Gira, giostra,

dondola, altalena,

frangi, schiaccianoci,

misura, bilancia,

tagliate, forbici,

e tu, leva, lavora.

 

 

"Volevi sapere a chi somigli, giusto?"

 

"Lo hai scoperto?"

 

"Non potrei giurarlo.

Ma so con certezza assoluta a chi somiglierai da vecchia."

 

Trafugata dal corridoio dei ritratti con la scusa di un resta?uro alla cornice, occhieggi già nell'uscire dalla morbida borsa di tela, curiosa di vedere la 'petite jeune fille' che quello splendido giovane nipote (con molti 'pro' davanti alla parola nipote) ha promesso di presentarti.

Che sia questa, con gli occhi ed i capelli così scuri?

Il viso irregolare ma grazioso, ed un bel personale.

Ha il fuoco dentro, lo vedi. Se fosse vissuta ai miei tempi...

La stanza gira, all'improvviso, anche se in realtà sei tu a girare.

Ah, ecco per chi è quel fuoco.

Il sorriso di una rondine.

Gli occhi di una mela caramellata.

L'anima di un temporale.

Come davanti allo specchio.

 

"Grand-mére, questa è Hannah.

Hannah, lei... lo vedi sulla targhetta."

 

Isabelle Araminta Malfoi, 1654 – 1783.

 

Gira, giostra,

dondola, altalena,

frangi, schiaccianoci,

misura, bilancia,

tagliate, forbici,

e tu, leva, lavora.











Allora: Harry e Draco nella versione "Ne vale la pena" come hanno fatto a mettersi insieme o perlomeno a cominciare a parlarsi?

Storia in mezzo: Harry e Draco, coccole - Harry e Draco e Pansy e Hanna - presentazione di Hannah al ritratto dell'antenata a cui somiglia.

Storia di sinistra: Harry è un Grifondoro gentile gentile a non ha saputo dire di no ad una richiesta d'aiuto, da parte di Hannah cosiddetta Abbott. Draco ci sarebbe riuscito benissimo, solo che a lui la richiesta è arrivata tramite Pansy...e il problema è il seguente: Hannah sa da anni di essere stata adottata, si sente a disagio in "famiglia" per motivi di incompatibilità caratteriale, e non necessaria essendo stata poi seguita da alcuni figli naturali. Non ha modo di scoprire chi siano i suoi veri genitori nemmeno chiedendo, perché nessuno lo sa: trattative molto riservate (d'altronde c'era la guerra, potrebbe essere stata un'orfana ma anche una fonte di imbarazzo...). Ha scovato un modo per scoprirlo che implica l'aiuto di una persona molto in gamba per una variante degli incantesimi per il riconoscimento di paternità, e l'aiuto di una persona molto in gamba con le pozioni, che vanno usate su una enorme catasta di fotografie di gruppi di vari anni della scuola, nella speranza che ci siano fotografati anche i "colpevoli". Il risultato delle varie operazioni magiche sulle foto sconvolge tutti e tre.

Storia di destra: tempi di guerra, fine settembre 1979, festa in maschera (in teoria fra i "buoni", in realtà con vari infiltrati della fazione oscura) per tirarsi un po' su. Fabian e Gideon Prewett, fratelli di Molly, decidono separatamente che sarebbe spassoso piazzare degli afrodisiaci nel punch. La stessa coppa di punch. I risultati sono devastanti: James e Sirius finiscono in un ripostiglio, Severus e Remus hanno un ritorno di fiamma dopo essersi lasciati all'epoca del famoso "scherzo" che è quasi costato al vita a Severus (ebbene sì, secondo me stavano insieme e lui lo ha seguito per gelosia, in quella famosa notte di luna piena). Lily Evans in Potter, rimasta momentaneamente senza marito, si ritrova avvinghiata ad uno splendido Lucius Malfoy venticinquennne (ammettiamolo, con doppia dose di afrodisiaci mischiati ad alcol e quello spettacolo davanti, avrebbe ceduto anche una monaca lesbica...). Fine Ottobre: Lily scopre di essere incinta, fa un incantesimo per controllare di chi e le prende il panico, corre da Severus a piangere (sì, non si parlano da anni ma a qualcuno deve pur dirlo), si rende conto di non avere il coraggio di abortire. Il genio le propone una pozione per restare incinta di nuovo la sera stessa e partorire alla fine due bambini, di noe e di dieci mesi, che avranno tratti di famiglia ben evidenti. Nove mesi dopo, Severus si infiltra sotto Polisucco al reparto ostetricia, Confonde il medico e porta via la bambina, dato che il maschio ha i capelli di Potter. E la affida ad una coppia senza figli con cui aveva intavolato caute e molto paranoiche trattative.

Conclusione: cosa avevano in comune Harry e Draco che potesse cominciare ad unirli (poi l'amore ce lo hanno messo loro)? La stessa cosa che hanno in comune giostre, altalene, schiaccianoci, bilance, forbici e leve. Un fulcro. Una sorellastra in comune.

 

Sì, lo so, sono ufficialmente pazza.

  
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