Fine del gioco.
Epilogo. -dieci minuti di applausi-
Grazie mille a tutti quelli che hanno letto o recensito questa FF. I complimenti (spesso immeritati) fanno sempre piacere.
Grazie millissime e buona lettura a tutti.
Quando Jill aprì gli occhi si trovò sul letto, lo stesso letto sul quale dormiva da una settimana.
Epilogo. -dieci minuti di applausi-
Grazie mille a tutti quelli che hanno letto o recensito questa FF. I complimenti (spesso immeritati) fanno sempre piacere.
Grazie millissime e buona lettura a tutti.
Quando Jill aprì gli occhi si trovò sul letto, lo stesso letto sul quale dormiva da una settimana.
Aprì gli occhi: fuori era buio e c'erano le stelle, segno che era ancora notte.
Guardò di fianco a se, e vide Nick che, sveglio, la stava guardano.
Arrossì.
Nick era ancora lì. Non sapeva il perché ma si aspettava di vederlo evaporare da un momento all'altro. Era troppo bello per essere vero.
“Home is where your heart is.” Le disse alludendo al tatuaggio che Jill aveva, nascosto quasi sempre dai jeans.
Lei sorrise.
“Dov'è il tuo cuore Jill?”
“Vorrei saperlo Nick. Sempre che ce l'abbia un cuore.” Rise ancora.
“So che me lo vuoi chiedere, ma non ho ancora deciso.
Vorrei che qualcuno potesse decidere al posto mio, qualcuno che prendesse la decisione giusta.”
“Vai con tuo padre Jill. E' quello che vuoi.”
“Nick...”
“Senti, sai perché non volevo dirti che mi sono innamorato di te?
Perché se tu deciderai di andare - e so che lo farai – e l'avrai deciso tu, beh... Farà male. A dire il vero fa già male adesso.
Non voglio passere per egoista Jill, se non te l'avessi detto non avrei dovuto pensare che tu scegliendo, avessi scelto tuo padre.
Capisci?”
Jill capiva, ma le parole di Nick l'avevano confusa ancora di più.
Se prima sapeva che comunque avrebbe scelto suo padre, adesso non era più così sicura.
“Nick, se io dovessi andare a Londra... Sarebbe per qualche settimana, niente di più, poi tornerei a Los Angeles.” Disse alzandosi, infilandosi la camicia di Nick come nella più classica delle storie e accendendosi una sigaretta.
Suo padre l'aspettava già dall'altra parte del metal detector.
“Mi mancherai, Jillian.” Le sussurrò all'orecchio abbracciandola.
“Sei fai così finirà che non partirò più.
Mi mancherai anche tu, Nicholas.” Disse stringendo più forte che poté.
Non piangere Jill, non è mica un addio, andiamo...
“Non spassartela troppo con le biondine della spiaggia. Ho chiesto a Rachel di tenerti d'occhio.” Gli disse.
“D'accordo. E tu non prendere troppo sole a Londra.”
Jill sorrise un po' debolmente. Nonostante fosse convinta quasi al cento per cento della sua partenza, c'era una nota di malinconia: forse era il fatto di lasciare Nick tra le insidie della soleggiata Los Angeles e dirigersi verso la cupa e piovosa Londra.
Si guardarono per un attimo.
“Insomma... Quando hai intenzione di baciarmi?” Gli chiese Jill con una finta impertinenza.
Nick la prese e la baciò come da copione di uno di quei film strappalcrime romantici.
Jill rimase quasi senza fiato.
Attraversò il metal detector (sperando che non suonasse) e guardò Nick raggiungere Rachel e Joe che si tenevano per mano. (Eh sì, si era persa qualcosina).
Lo salutò, riprese la borsa e si girò, decisa a non guardare più indietro.
*
Un anno dopo.
“Non se ne parla, Joe. C'è già la sposa vestita di bianco, direi che è sufficiente.” Disse Rachel accigliata.
“Non starete ancora litigando sul colore del vestito per il matrimonio, vero?” S'intromise Nick sedendosi accanto a Joe, sorseggiando il suo caffè.
“Dov'è Jill? Lei è l'unica che mi capisce.”
“Dovrebbe arrivare, era....”
Ma non finì la frase perché Jill arrivò carica di fogli che sembravano troppo pesanti.
“Lavoro.” Disse ansimando e poggiando il pesante carico sul tavolino.
“Jill, finalmente qualcuno che mi dia sostengo...”
“Joe non ti vorrai ancora vestire di bianco, vero?” Disse Jill accendendosi una sigaretta.
Quante cose erano cambiate in un anno?
E quante erano rimaste uguali?
Rachel e Joe si sarebbero sposati di lì a un mese, cosa che di per sé sembrava incredibile.
Nick e Jill erano sempre gli stessi: l'uno perdutamente innamorato dell'altra.
Rachel aveva conservato l'avversione per tutto ciò che riguardava la moda.
Nick era affascinante come al solito, aveva ripreso a fumare ma non cambiava ragazza da più di un anno, e di nuovo la cosa aveva dell'incredibile.
Jill aveva di nuovo i capelli rossi, lavorava come speaker in una radio da mezzanotte alle quattro del mattino, era innamorata pazza di Nick e aveva ritrovato suo padre.
Joe... Beh, Joe era rimasto Joe: pregi e difetti.
“Non vedo cosa ci sia di male!”
Tutti scoppiarono a ridere.
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