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Autore: _Mezzosangue_    08/05/2011    7 recensioni
Piccola FF su Artù e Ginevra, improvvisamente i due amanti vengono rapiti da un popolo di barbari, riusciranno a scappare e durante il tragitto verso Camelot il loro amore si manifesterà in molte occasioni.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gwen, Nuovo personaggio, Principe Artù, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo 7

Io ti amo,Gwen

 

[Gwen]
 
Mi svegliai alla luce del sole che filtrava dalla finestra. Aprii gli occhi e per un attimo credetti di essere in un sogno. Al mio fianco c’era Artù,stava dormendo  serenamente, il suo braccio era attorno alla mia schiena e mi teneva stretta a lui che, per tutta la notte, avevo dormito con il capo posato sul suo petto nudo.
Arrossii ripensando alla notte prima, quello che avevamo fatto, era contro ogni regola, contro la legge, contro a tutto ciò che la gente aveva creduto per anni.
Sapevo che il nostro amore era sbagliato, ma come potevo dirlo al mio cuore? Non avrebbe mai sentito ragioni. Quella era stata la notte più bella della mia vita, la mia prima volta.
Era stato uno sbaglio? No,non credo. Perché quello che avevamo fatto, lo avevamo fatto con amore e solo per amore, non poteva essere sbagliato.
Chissà lui cosa avrebbe pensato.
Lo sentii muoversi, si stava svegliando. Quando aprì gli occhi si girò verso di me e io gli sorrisi. Fui felicissima quando lui lo ricambiò.
-Buon giorno- esclamò.
- Buon giorno- ripetei.
Silenzio. Lui mi fissava, voleva che dicessi qualcosa, ma io ero troppo imbarazzata per parlare. Lui sembrava tranquillo, forse non era così importante ai suoi occhi. Ma poi,  come se gli si fosse appena acceso il cervello sembrò capirci qualcosa, i suoi occhi erano sbalorditi, sorpresi, come se non credesse a quello che stava vedendo. Si mise a sedere, rendendosi conto di essere nudo, e che anche io lo ero. Questo non fece altro che farmi arrossire di più.
-Abbiamo davvero…?-
Feci cenno di si con la testa. Credeva fosse stato un sogno?
Sorrise ridacchiando.
-Allora non era un sogno- esclamò. Sorrisi, che dolce, credeva di aver sognato tutto.
- No, non era un sogno- dissi.
- Non puoi immaginare quanto sia felice di saperlo- Mi poggiò una mano sul viso e mi baciò con dolcezza, sorridendo ancora per  la felicità. Gli poggiai le mani sul petto e mi feci trasportare dal bacio, se lui era felice, lo ero anche io. In un attimo divenne tutto più impetuoso, il bacio dolce e delicato cominciava a diventare passionale e pieno di desiderio. Mi attirò a sé facendomi cadere con la schiena sul materasso, lui era sopra di me, con la mano mi accarezzava il corpo, la schiena, la vita, le gambe, con l’altro braccio si reggeva cercando di non pesarmi addosso. E con la bocca baciava la  mia, scendendo sempre di più sul collo, la spalla,il seno, per poi tornare di nuovo sulle labbra.
Era bellissimo, indescrivibile. MI faceva provare sensazioni che non avevo mai provato, e che solo lui poteva scatenarmi.
Ma poi, troppo presto, si fermò, abbandonando il mio corpo. Cercai di attirarlo di nuovo a me, ma lui non cedette, anzi, sembrava turbato.
-Cosa c’è?- chiesi.
-Dobbiamo andarcene subito-  rispose e cominciò a vestirsi.  Si affacciò alla finestra e si agitò di più.
- Ci hanno trovato- esclamò.
- E come fai a dirlo?-  Cominciai a vestirmi anche io.
- Ho appena visto due uomini vestiti come loro fuori, ci stanno aspettando. Lo sapevo, non avremmo dovuto fermarci così tanto.
- E come facciamo a scappare?- Ero spaventata, come potevamo scamparla.
- Non preoccuparti, ti porterò via, sana a e salva. Te lo prometto- mi prese la mano. Si, aveva ragione. MI fidavo di lui.
Non mi deluse, riuscimmo a scappare sani e salvi, passando dal retro della taverna, ci mimetizzammo tra le persone e così ci salvammo, riuscimmo ad allontanarci dal villaggio senza destare sospetti. Eravamo di nuovo salvi.
Scoprimmo con grande gioia che Camelot era vicina, appena varcammo i cancelli il popolo ci accolse, aiutandoci a tornare a palazzo. Eravamo al sicuro adesso.  Sapevano tutti che ci avevano rapiti, ma nessuno aveva mai creduto che saremmo stati in grado di scappare.
Eravamo a casa adesso, quella brutta avventura era solo il passato.
E adesso?
Lui era tornato a essere il principe, io la serva. Quella magia che c’era stata non sarebbe più tornata?
Li eravamo entrambi condannati, condannati a vivere una vita l’una senza l’altro, a vivere nascondendo il nostro amore.
-Ginevra- mi disse quando fummo di nuovo da soli.- Lo so che per te è difficile accettare tutto questo, è così anche per me. Tu non immagini quanto vorrei passare ogni istante della mia vita con te, lo vorrei più di ogni altra cosa al mondo… Ma non posso cambiare le leggi-
- Lo so- dissi abbassando lo sguardo, sentivo gli occhi bagnati dalle lacrime.
- Ma c’è una cosa che so, e che mai nessuno potrà cambiare. Mi alzò il viso e sorrise
- Io ti amo, Gwen- 

*Angoletto Autrice*
Eccomiii di ritorno, volevo salutarvi. Si,questo è l'ultimo capitolo, è finita. ma spero di rincontrarvi di nuovo alla prossima FF. Vi ringrazio tutti per le stupende recensioni che mi avete lasciato.^^
A Presto
Zaffira
  
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