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Autore: Lia_the_Blue    08/05/2011    2 recensioni
Lina e Gourry, molti mesi dopo la sconfitta di Valvarv, lottano contro l'inverno, una delle cose che Lina odia. Decisi a continuare il loro peregrinare in luoghi caldi, si avventurano a sud. Quella notte Lina aveva fatto un sogno, banale, ma che succede se il caldo tanto cercato diventa una corsa contro il tempo per...???
Inserisco giallo perchè non so ocme potrei sviluppare gli altri capitoli anche se ho la storia già pronte. Spero vi piaccia, era molto tempo che no scrivevo e ho deciso di rivenire qui. Ciao^^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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pasqua 27

Ciao^^ Alla fine ho deciso di lavorare solo sue due capitoli finali di questa fic. Manca qunidi solo la fine. Spero che questo capitolo piaccia, e nel prossimo manca soltanto, come epr questo, un controllo essnedo già pronto. Sarà dedicato a Inverse ;). Amo questa fic e spero che anche altri abbiano formulato ipotesi su come fiinrà per Lina e Gourry. Solo una cosa posso dire....qualcosa di pericoloso cè XD

**********************************************************

MI svegliai di malavoglia, se non fosse stato per Fey avrei voluto tranquillamente crogiolarmi nel letto.

Dovetti accettare la solita ed ennesima vestizione e preparazione. Scoprii quindi che gli abiti da sposa erano due e non uno, questo per permettermi di scegliere cosa indossare, me li portarono e rimasi basita.

Uno era a sirena, aderente al mio corpo dal seno fino alle ginocchia, per poi allargarsi con ricami  sui bordi. Aveva un corpetto ricamato d'oro che fasciava il seno. Senza maniche,ma con dei guanti bianchi riccamente adornati ricami con fili d'oro. Il velo era a tre balze che scendevano tipo cascata, bloccato con una specie di diadema da fronte con cristalli bianchi.  L'altro invece, era il classico effetto meringa, pieno di tulle e organza che componevano gli strati della gonna, il corpetto era tutto pizzo e dietro vi era un fiocco enorme. Il velo era integrale, che copriva il corpo davanti e dietro. Trovai il secondo orrendo e provai il primo. Era meraviglioso, indosso era ancora più bello. Qualcuno bussò alla porta e Fey andò ad aprire.

Rimasi basita quando vidi entrare mia madre e Ameria. DI sicuro, le due persone che non mi aspettavo di vedere. Mia madre entrò e mi osservo senza nulla da dire, di certo non si aspettava di vedere la figlia, anzi una delle figlie, in abito da sposa. Sapevo che Luna non avrebbe mai fatto questo passo, sapevo anche che mia madre e non si aspettava questa cosa da me e così presto.

"Lina....come va?"
chiese tradendo nervosismo

CHiesi alle cameriere di uscire, lasciando me con mia madre nella stanza. Ameria no diss e nulla, nè mi guardò in volto.

"Sto bene mamma.....come siete arrivate qui???"

"Oh tesoro....non ic siamo solo noi. Ci sono tuo padre, il tuo amico Zelgadis, il Principe Phillionel di Seiroon e...poi chi??"
chiese rivolta ad Ameria

"Lina..non importa chi cè...sei davvero convinta di volerlo fare???"

La fissai, sapevo che la sua preoccupazione era dettata dalla nostra amicizia e la ringraziai per questo. MA più di ogni cosa, avevo bisogno di pensare a quell o che stavo facendo.

"Ameria, non voglio parlare di questo. Ti basti solo sapere che se sono arrivata a questo punto, non torno indietro. Come siete giunte fin qui???"

"Ci ha portate Filia....abbiamo ricevuto tutti l'invito alle tue nozze e....!

"Cosa???"
urlai voltandomi di scatto verso di lei

"Che vuol dire l'invito alle nozze???"
saettando ocn gli occhi da mia madre a lei

"Ecco...abbiamo ricevuto un invito ufficiale dei Gabriev dove ci invitavano...abbiamo contattato Filia e ci ha teletrasportati qui...."

Fissai l o specchio davanti a me accigliata, da quanto tempo avevano preparato tutto?? Fissai loro due, erano visibilmente nervose e preoccupate e alla fine decisi di togliermi l'abito e mi feci aiutare. Era strano vedermi pochi minuti prima fasciata in un candido abito e poi tornare agli abiti normali, anche se femminili. Mi sedetti sul letto e decisi di capire la situazione, mia madre e Ameria continuavano a parlare, ma io no sentivo, ero intenta a pensare.....e poi....

"Xellos! Xeloos, vieni qui....."
urlai fissando le pareti

Sia mia madre e che Ameria si zittirono, mentre guardavano la stanza senza capire.  E comparve, quel dannato demone, con la faccia sorniona e da prendere a ceffoni

"Lina...qual buon vento???"

"Zitto e fammi parlare.....da quanto tempo tu e Sir Gabriev avete 'discusso' di tutto questo???"

"Dunque fammi pensare....ah, si! Due mesi fa...."

"E per due mesi avete architettato tutto? E dimmi......non è vero che la demone era pericolosa...vero??"

"Oh no, la demone era pericolosa.....o la grande Madre non si sarebbe fatta vedere...."

Aveva ragione, se era una bufala, Lon non sarebbe venuta qui sulla terra.

"Quindi....non cè nulla di ..... nascosto, truccato...."

"no, una cosa cè....."
disse sorridendo

"E cosa sarebbe....."
dissi guardandolo male

"Sarebbe più un avvertimento....Sir Gabriev vuole....essere sicuro che tu sia una futura sposa per suo figlio, non solo obbediente ma....anche rispettosa degli uomini.....diciamo....."

"Va bene, va bene....cosa è successo?"

"Lui ha detto che ti avrebbe cercata risparmiandomi la fatica, s egli avessi dato una cosa...."

"NOn farmi perdere tempo.....cosa!!"

"Voleva....qualcosa per metterti 'tranquilla' sia con la magia che come carattere....così, gli diedi una pietra più grossa di un pugno, che noi demoni chiamiamo 'l'abbraccio del male'....una pietra derivata dalla lavorazione dei 'sangue di demone' ossia i tuoi talismani, e si dice che possa influenzare i comportamenti delle persone...oltre ovviamente  avere un effetto contrario rispetto ai talismani.....invece di accrescere il potere, lo diminuiscono.....sono scarti in fondo...:"
alzando le spalle

Ok, ora avevo capito la situazione. Ecco perchè i miei poteri non avevano effetto contro Bedonia, probabilmente gli effetti di quella pietra influenzavano il mio potere magico.

"E dovè....in questa stanza vero???"
iniziando a togliere coperte e lenzuola dal letto

"Ecco...Lina...."

Corsi verso la toeletta e buttai tutto a terra mentre mia madre ed Ameria mi davano una mano, avevano capito? Quando corsi versoi l bagno, Xellos mi si parò davanti

"Lina...non mi ascolti??? Dicevo...la pietra era rossa e....ce l'hai indosso...."

NOn riuscii a capire, mi guardai gli abiti, erano i soliti abiti che mi facevano mettere la mattina. Andai alla toeletta e mi specchiai, ma il demone che mi arrivò alle spalle e mi abbraccio. Tentai di divincolarmi ma lui mi disse

"Guarda bene Lina...on ti sto abbracciando....ti sto facendo vedere dovè la pietra...."

le sue mani vagavano sulla collana regalo di Gills, fissavo quelle pietre rosso sangue e capii. Ieri sera on l'avevo tolta, l'avevo indossava due volte, poi l'avevo riposta nel portagioie in camera.

"Lina...questa pietra, rispetto ai sangue di demone, non funziona invocando il potere, non è stata incantata, diciamo così, a dovere. E' il risultato della lavorazione, funziona da sola, sprigiona il so potere attorno a se e su un corpo umano affievolisce la possibilità di castare incantesimo potenti o anche di medio livello e influenza la personalità di chi la tiene. Giusto per fartelo sapere...."

Rimasi a fissare me stessa allo specchio, allungai una mano sulla collana e la strappai dal collo. Corsi verso il balcone e la lancia più lontano che potevo

"Mi hanno preso in giro...."
sbottai, mentre mi appoggiavo al marmo freddo del balcone

"Volevano solo essere sicuri che fino a che tu no si saresti sposata, non vi fossero...problemi....."

dDisse Xellos, per poi sparire uscendo verso il giardino

Mia madre emi si avvicinò e mi disse

"Lina, Visto che ti hanno fatto ciò....sei giustificata nel caso decidi di abbandonare...."

"No..." urlai "Non posso....mi spiace mamma.....ma il rischio per te , papà, Luna e tanti altri è grande. non si tratta di Sir Gabriev, ma dei demoni....non posso...:"

"Lina, io no ho paura delle conseguenze, se cè in ballo la tua vita..."

"Ho preso la mia decisione...."
tornando in camera

Cercarono di persuadermi ma nulla. Per tutto il giorno, dovetti avere lei  e Ameria alle calcagna. NOn potevo fare un passo che me le ritrovavo dietro di me. Nè Gills e nè suo padre si fecero vedere, neanche GOurry, sapevo però che no nera andato via. Alle cinque del pomeriggio, quando finalmente avevo preso in giro le mie due 'balie', fuggendo di nascosto, mi trovavo nel corridoio della tenuta che dava verso l'ingresso della tenuta. Sentii qualcuno combattere e mi affacciai dalla finestra. Vidi qualcosa di insolito, Sir Gaberiv era messo nell'ampio spiazzo, seduto dando le spalle alla fontana sotto una specie di gazebo improvvisato. Ai suoi lati vi erano Mica e tutte le pecore che si ritrovavano per familiari. E poi in un angolo,  vierano Zel, mio padre, Xellos e Phil. Osservavano tutti un combattimento e rimani sorpresa nel vedere che chi duellava erano....Gourry e Gills. Non potevo crederci, stavano affrontandosi in combattimento, chissà da quanto tempo. Io avevo perso tempo dietro alcune insegnanti sul bon ton e stupidaggini. Entrambi avevano le vesti lacere, piene di tagli e strappi. Erano sudati, affaticati e ogni colpo vibrava nell'aria come un'esplosione. Erano entrambi a un livello enorme, sembrava che due opposte forze identiche stessero cercando di vincere l'qaltra senza esito. Ma a parità di tecnica, Gourry sembrava danzare con la sua spada, facendo movimenti così perfetti e sinuosi da apparire anche...sensuale....ma non suo fratello, che si muoveva robusto e fermo, tanto che la spada sembrava in mano sua, un lunghissimo pezzo di ferro dal braccio alla punta della spada. Ma per il resto, non sembrava esserci supremazia da parte di uno dei due.

A un certo punto, entrambi si strapparono la parte superiore dell'abito, rimanendo in pantaloni. Rivoli di sudore attraversavano la schiena e il torace, Gourry appariva leggermente meno muscoloso di suo fratello, che sembrava in confronto più largo di spalle e busto. Di certo però, non risentiva di quest a piccola differenza., visto che anche Gills stava fermo a riprendere fiato fissandolo.


Quando ricominciarono, le scintille prodotte dalle lame li avvolsero. Non avevo mai visto qualcuno riuscire a dare filo da torcere a Gourry, Neanche Zangluss era tanto capace. I loro movimenti erano così repentini che per un attimo persi il combattimento e vidi Gills cadere rovinosamente a terra, con un balzo all'dietro si rimise in piedi e cercò di colpire Gourry con un affondo, che però deviò con la sua lama il colpo e colpì il fratello con l'elsa facendolo di nuovo cascare a terra. Credevo che GOurry, al mio fianco per quegli anni, avesse perso un pò le abilità acquisite fino all'adolescenza, ma se con Gills riusciva a esser e il migliore, voleva dire che non solo aveva mantenuto la prestanza fisica ma che avesse anche un'abilità maggiore del fratello. Gills di sicuro, aveva continuato ad allenarsi giorno dopo giorno, per divenire il legittimo erede della casata. COme poteva allora cadere due volte ai colpi di Gourry?

Gills alzò la testa e mi fissò, mi aveva visto. Anche tutti i presenti, compreso Gourry, fissarono verso di me e dovetti salutarli con la mano. Sir Gabriev mi disse di scendere e partecipare come spettatrice ma io rifiutai e tornai dentro. Mi avvicinai alla stanza di Gills e cercai dei fogli di carta, che trovai. Scrissi un biglietto e raggiunsi un'altra finestra, li osservai cercando di non essere vista. Avevo perso tempo e la sfida era finita, pareva, con la vittoria di Gourry. Io scossi la testa, che bel marito che stavo per accaparrarmi!

Quando vidi che molti erano tornati nella tenuta, vidi Gourry fermarsi a salutare mio padre e Zel. Questi ultimi tornarono dentro e Gourry si fermò un attimo a raccogliere la veste che aveva gettato a terra prima. Era il mio momento, presi un sassolino dentro un vaso per i fiori secchi e vi attorcigliai il foglio, gettandolo poi verso Gourry. MA lo presi per sbaglio in pieno facendolo arrabbiare. Imprecò contro qualcuno che cercò on lo sguardo, vide cosa glie era stato lanciato e lo prese. Trovò il biglietto e quando vide cosa cèra scritto, alzò la testa verso di me. Mi feci vedere per confermargli che ero io e poi chiusi la finestra, tornando in camera mia. Temevo che qualcuno potesse vedere la scena. Ma in camera trovai mia madre, senza AMeria

"Lina, dove sei stata???"

"Mamma, non preoccuparti...."

"Lina, ora che siamo sole, mi dici cosa è successo??"

Rimasi in piedi a camminare nervosamente mentre le spiegavo quello che era accaduto da quando ci eravamo salutate. Ascoltò tranquilla e poi fece domande

"Hai una copia???"

"E' un'ombra e in veirtà credo che ve ne siano di più...un villaggio diciamo...ma lasciamo perdere questo! Non voglio ricordare!....quello hce voglio è capire cosa fare ora della mia vita...."

"Telo avevo detto che avresti dovuto prendere una decisione....ma non voglio che tu rovini la tua vita...."

"Mamma...ormai è finita così...."

lei pareva alla fine rassegnata, le chiesi di dire alla cameriera che avrei mangiato in camera e la salutai. Le dissi che l'indomani sarebbe potuta tornare per prepararmi e la vidi attraversare il ocrridoio. NOn volevo assolutamente vedere nessuno fino a domattina, non volevo i loro sguardi. Il grande giorno. Mi poggiai ocn la schiena alla porta dopo averla chiusa, vedevo l'abito dietro il separè che spuntata come a dirmi 'ricordati!'. Mi buttai sul letto, non so per quanto tempo fissai il tetto, ma poi cascai nelle tenebre. Iniziai a fare un sogno

Stavo avanzando verso l'altare con Gills, la chiesa era gremita di persone e davanti a noi il prete attendeva gli sposi. dopo pochi minuti, eravamo davanti l'altare, salimmo i pochi gradini che sopraelevava la parte del'altare al resto della chiesa. Di fronte il prete,ci voltammo per trovarci  uno di fronte l'altra e ci fissavamo mentre il prete diceva le parole di rito per iniziare la cerimonia. nel momento in cui il prete disse

'Se qualcuno è contrario a questo matrimonio, dica adesso o  taccia per sempre.....'

Pregai di sentire la voce di Gourry ma non accadde, passò il tempo e quando fummo sposati e mentre il prete stava per dire altro, si spalancarono le porte della chiesa e vidi solamente Gills venire scaraventato all'dietro da raggi energetici. Mi voltai verso la provenienza, Xellos insieme a altri demoni aveva iniziato a colpire tutti i presenti, uccidendoli. Poi si voltò verso di me, sorrise aprendo gli occhi e prima che io potessi fuggire mi colpì, diretta al ventre. Mi sentii catapultare all'indietro e vidi soltanto in quei frangenti il tetto della chiesa, le mie mani e il velo che svolazzava. Un colpo, un tonfo e mi ritrovai a fissare l'altare, il prete rannicchiato con la schiena ad esso e percepivo un dolore sordo. Una voce, una voce che consocevo mi chiamò

"Lina...guardami..."

Con difficoltà mi voltai, e vidi Gourry accucciato davanti a me con sguardo grave

"Mi spiace Lina....ma ho dovuto chiedere a Xellos un aiuto. Capisci perfettamente che non potevo lasciarti nelle mani di mio padre e della mia famiglia. Un matrimonio non può essere cancellato e ho deciso di aiutarti nel modo migliore....Puertroppo sono arrivato tardi ma..COme si dice?? Finchè morte non ci separi?? ora sei libera Lina....e io verrò ocn te...."
mentre urla, fumo e boati erano attorno a noi

"Gourry...."
ma lui prese la sua spada e si alzò, mi fissò sorridendo e voltò l'arma posando l'elsa al suolo. Lo vidi fare un respiro profondo e poi si buttò sopra la lama rimanendo infilzato per poi cadere a terra di lato, con il viso verso di me. Tentai di alzarmi, di andare da lui ma Xellos comparve sopra di me, posando il piede sulla ferita. Il sangue iniziò a scivolare sul vestito bianco, il suo sorriso malefico si prendeva gioco di me.

"Lina, Lina....ho fatto un patto con Gourry....la sua anima in cambio della tua salvezza dal matrimonio. ma siamo arrivati in ritardo e vedo he lui ha preferito cambiare il programma...."
mentre tornavo con gli occhi su Gourry, chino con i capelli a coprire i l volto, mentre il suo sangue si raggrumava sul pavimento

"Ora, Lina....potrei dire di aver bisogno di te ma...stai per morire. per salvarti, dovrei....vediamo..."

"nOn voglio essere salvata. Tanto non potrei mai aiutarti...non diverrò mai una di voi"

Lui rise ma si allontanò quando venne chiamato da uno dei demoni, raggiunsi Gourry strisciando,e cercai di voltarlo come potevo. NOn si muoveva, aveva la carnagione chiara e non respirava. NOn potevo usare il resurrection e quando vidi Xellos tornare, cercai il pugnale di Gourry nel suo stivale e lo presi

"Lina....non vorrai ucciderti..."
mi disse ridendo

"Ci sono tante cose che potrei fare con un pugnale...."

Mi sveglia quando sentii qualcosa toccarmi. Gourry era accanto a me e mi alzai di colpo. Ero in camera mia, sospirai e cercai di calmarmi

"Non può essere ancora Pasqua...."
dissi tra me e mè

"Lina tutto ok??"

Gourry mi guardava preoccupato, gli sorrisi e dissi solamente 'un sogno'. Mi fissò ancora  e poi disse

"Io non volevo venire....a quest'ora sai dovuto essere lontano..."

"Stupido...sei uno stupido...cosa volevi fare????"
urlai

"Lina, non volevo crearti problemi, or a che non sposerò Mica.....cosa sarebbe di noi se io rimanessi qui? MI costringerebbe a sposare un'latra donna, mi costringerebbe a vederti ogni giorno sapendo che non potrei mai....stare con te come prima...."

Aveva dannatamente ragione, ma che dovevo fare? Mi sentivo stupida per avergli detto di vederci, ma non volevo che se ne andasse di nascosto. Qualcuno bussò alla porta e lo spinsi in bagno. Andai ad aprire a Fey che mi portava la cena su un carrello. La ringrazia e la feci andare via. Gourry spuntò dal bagno e osservò il carrello

"non mi andava di mangiare con la tua famiglia questa sera...."
dissi, anticipandolo nella domanda che leggevo nei suoi occhi

andai dietro il separè e mi cambiai indossando il mio pigiama estivo. Essendoci Gourry, non avevo alcun problema. Quando mi vide in pigiama si guardò e io ridendo gli dissi

"Guarda che ho ancora da parte alcuni tuoi abiti di riserva. Conoscendoti, con la testa che ti ritrovi, avresti perso perfino il tuo sacco da viaggio..."

"Non è bello sai...non hai fiducia in me, ammettilo..."

"Certo che ho fiducia in te, però....meglio...."
prendendo dal mio mantello una maglietta e un paio di pantaloncini da pigiama

"Tieni, stupidone, metti questi...ti offro la cena...."
saltando poi sul letto

Lui rise, andò verso il bagno e si cambiò. Lo viri spuntare con il pigiama e dirigersi verso il carrello. Alzò i coperchi argentati e diede uno sguardo dentro. Prese tre piatti e li portò a letto, posandoli sulla coperta. Aveva scelto patate al forno speziate, antipasti vari e frutta. Si mise vicino a me e iniziammo a mangiare. Scambiavamo battute al nostro solito, rubando il cibo dai piatti. Quando ormai era rimasta solo una tartina degli antipasti ci guardammo in cagnesco, ridendo però, e iniziammo un tira e molla per un pezzo. QUando gli diedi una gomitata, misi in bocca il pezzo di tartina rimasto integro e saltai sulle ginocchia in segno di vittoria. Quando mi misi seduta lui si buttò su di me per farmi il solletico, ma durò poco, mi prese per i polsi e portò le mie mani sopra la mia testa mentre si metteva cavalcioni su di me, con le ginocchia ai lati delle mie cosce

"ORa vediamo se ti va ancora di fare la prepotente!"

"Ohi si...."
cercando di liberarmi

"Non credere che ti lasci possibilità di fuga, mia cara...."
avvicinandosi con il viso a me

iniziai a ridere di gusto, seguita da lui. Erano questi i momenti che adoravamo

"Senti un pò spadaccino....credi che tu sia più bravo di me con il corpo a corpo???"

"Certo, son ostato addestrato fin da bambino..signora maga..."

"Scommetti???"

Ma lui era più forte di me, lo sapevo. tentai di liberarmi, poi lui mi fissò serio e io mi fermai senza capire

"Lina...è vera la cosa che hai detto a Ange???"

Di nuovo!

"Oh, Gourry. Ora davvero mi sembri stupido!! "

"NO...Sono serio. E' vero o no??"

"NO, Gourry....credevo che ormai l o avessi capito che mentivo..."

"Ah...quindi non ha fatto nulla con nessuno...."

Sgranai gli occhi, iniziai a sudare e la mia mente sembrava un buco nero. NOn sapevo se dire che forse 'qualcosa' avevo fato.....due volte e con suo fratello. Inizia a ridere nervosamente e dissi

"Certo che no....che ti salta in mente...."

Lui pareva sollevato, tornò a sorridermi e poggiò la fronte nell'incavo del mio collo

"In un certo senso sono contento e per un altro senso no...."

"Che vuoi dire???"
mentre sentivo le carezze dei suoi capelli mentre muoveva la testa parlando, oltre l'odore che emanavano così buono

"Sai...quando lo hai detto a lei, in un certo senso mi sentivo un pò sollevato....tante volte avevo avuto paura di spingermi un pò più con la tua approvazione ma...avevo paura che magari on potesse piacerti, o che avrei potuto farti male....per un pò mi sentii speranzoso di poter approfondire con te qualcosa che mi frullava in testa da tanto. So che per il tuo carattere, non sie propensa a...andare oltre....ma mi snetivo un pò più tranquillo sapendo che avevi fatto una piccola esperienza...ma nello stesso tempo mi chiedevo perchè cèra stato qualcuno con cui ti eri sentita a tuo agio...e con me no....."

"AAHahahahaha che sei stupido vero....davvero...tu volevi da tempo approfondire con me??"
chiesi dibattuta, era una cosa che non avevamo mai affrontato prima davvero

Lui mi fissò indeciso, ci scambiammo degli sguardo strani perchè lui pareva sul punto di cercare un mio assenso ocme per dirgli 'vai'....e io gli dicevo con gli occhi che volevo dire qualcosa ma non....riuscivo....

Alla fine, lui parlò

"Si...come per la lista....so bene che l'hai fatta perchè avevi paura di qualcosa tra noi troppo veloce però.....decisi di accettarla, ma visto che ormai no vale più....posso anche dirtelo...avrei voluto già quattro anni fa....anche s e maggiormente volevo diventare qualcosa di più con te in questi ultimi mesi......"

Rimasi senza parole per parecchio, non sapevo che dire. Potevo dirgli 'si anche io'?? Ero stata stupida a pensar e che saremmo rimasti insieme per sempre. Ma era così che alla fine il destino voleva che andasse. Alla fine, quando lui pareva aver compreso qualcosa, abbassando la testa e scuotendola, io mi feci coraggio

"Gourry....vuoi farlo con me...questa sera???"

Alla fine lo avevo detto, ma aspettare non sarebbe servito a nulla. Il giorno dopo avrei dovuto 'si' a suo fratello e non avrei più rivisto il mio compagno di una vita, che sarebbe andato via prima, sicuramente. Lui alzò la testa di scatto, con uno sguardo allucinato. Mi scappò da ridere a vedere la sua faccia, ma anche io avrei avuto la stessa espressione, se i ruoli si fossero rovesciati. Solo che...al uso posto avrei mollato un a pappina!

"Ma...Lina che dici....tu..."

"NO!!! NOn dire quell o che stai pensando....Lo so che sarebbe stupido ma...io voglio davvero fare quest a cosa con te per la prima volta...al diavolo Gills, domani è un altro giorno..."
sorridendogli

Lui sembrò felice ma poi parve riflettere e si alzò da sopra di me. Lo fissai senz a capire, sembrava dibattuto con s e stesso

"NO, Lina. Qui a Elmekia essere puri all'altare è un simbolo importante.....non posso...."

"Gourry, nè tuo padre e nè tuo fratello si sono interessati alla cosa. Io non voglio darmi a Gills...io voglio te..."

Neanche quelle parole sortirono effetto, lui si portò una mano sulla fronte scuotendo nuovamente la testa. Si era messo a sedere sui talloni a fissare il materasso e io no potevo credere che, l'unica volta in cui volevo stare con lui, mi rifiutava.

"Gourry..."
lo chiamai ma lui non mi guardava

Alla fine mi misi carponi e mi avvicinai a lui, mi sedetti a cavalcioni sulle sue cosce e mentre cercava di fermarmi, lo abbracciai. Più che potevo, volevo che lui capisse. NOn volevo altri, non mi interessavano più i principi azzurri blasonati come quando lo incontrai, alla fine lui l o era più di principi reali. Alla fine, Ange aveva detto il vero. E lei lo vedeva come me, ma non volevo dire la verità. Lui er a il MIO principe azzurro. bello, alto, biondo, abilissimo, l'unico di cui mi fidassi fino alla fine e per tutto, ricco di una cosa, il suo cuore e il suo essere GOurry. Niente altro.

Quando si fermò dal tentativo di allontanarmi, lo baciai, portando le mani sulle sue guance. Finalmente ci baciavamo, il 'nostro' bacio, quello che mi faceva sentire in paradiso. NOn volevo altro, non era selvaggio, non era nulla di quello che GIlls pensava che volessi. Era il nostro dolcissimo bacio. Niente di più. Entrambi iniziammo a accarezzare l'altro con le mani, senza pensare a niente. Portai le mani sul torace di Gourry sotto la maglietta e inizia ad alzarla. Quando lui si accorse della cosa, gli diedi un bacio veloce e lo costrinsi a toglierla. Quando sfilai, lo vidi ridere mentre vedevo la sua frangia ricadere sul suo viso. Lanciai l'indumento a caso, facendolo ridere ancora e poi tolsi la mia parte del pigiamo di sopra. Lui si voltò di lato e io con la mano lo feci rivoltare verso di me, era arrossito e sorridendogli tolsi il mio pigiama. Rimasi con il seno nudo, ero nervosa, le mie mani martoriavano il lenzuolo sotto di me,  per un pò non feci nulla. Gourry mi accarezzò la nuca e poi stampò l'ennesimo bacio sulle mie labbra, portandomi con l'altra mano sulla schiena verso di lui, facendo quasi 'baciare' anche la nostra pelle, il suo petto a contatto con i miei seni. Era stata una sensazione straordinaria, non immaginavo che questo gesto così, diciamo, semplice potesse darmi ciò. Tutte le volte che accidentalmente o per prendermi in giro, mi aveva toccato là, avevo sentito qualcosa di brutto, che io reputavo tale. In realtà probabilmente era sol o dovuto la fatto che ....non eravamo soli.....ma ora invece, aveva 'decifrato' quello che sentivo quando lui mi toccava e sfiorava. Ci baciammo così per tanto tempo che avevamo iniziato a muoverci anche con i busti, sentivo me stessa seguire i palmi delle sue mani mentre scendevano, giù per la schiena, per poi risalire con l'altra mano su per le spalle. Quando sentii le sue labbra umide sulla pelle del collo, disegnando con i baci qualcosa che no riuscii a definire, iniziai a gemere. NOn era nulla di quello che avevo provato la sera prima, non sentivo alcun eco, non sentivo alcun che pulsare sotto la mia pelle. Sentivo la sua pelle su di me, la sua bocca e le sue mani mi plasmavano facendomi muovere o seguirlo qualunque cosa facesse, vedevo il suo sorriso compiaciuto mentre si spingeva a fare qualcosa che mi faceva perdere la testa. E poi.....lo baciai e con la schiena mi spinsi verso il materasso, cascando dolcemente sulle lenzuola mentre con le mani gli dicevo di seguirmi. Lo visi farsi posto fra le mie gambe, mentre con l e mani ricopriva con le palme i miei seni facendomi morire di piacere. Non mi sentivo ubriaca, ma sentivo tutto meraviglioso, mi toccava e mi amava senza corse, senza frenesia alcuna, sentivo me stessa invadermi di...percezioni che neanche con la magia scorrermi in corpo,a evo mai percepito. Era questo che io volevo, volevo essere amata come se fossi qualcosa di importante....Gills non ne era capace, mi vedeva fors e come un trofeo.

Gourry scoprì con le labbra e le dita ogni mio lembi di pelle, ogni parte di me era sotto la sua bramosia di amarmi e non mi sottrassi quando, senza dire nulla, presi le sue mani e le posai sui pantaloncini, seguendo con lui la forma delle mie gambe per scenderli, scoprendo il mio corpo fino a dove no pensare di arrivare. GLi avevo indicato la maniera di arrivare a me, tutta, fino all'anima. NOn volevo pensare che ero nuda davanti a lui, cosa che avevo sempre trovato imbarazzante, ma semplicemente, quando fece fare ai pantaloncini un volo lontano dal letto, presi la mano e l a portai là, dove nessuno aveva scoperto quella parte così intima. Che io reputavo mia, ma che in quell'istante, pensai fosse solo sua. Fu pura emozione, totale meraviglia, sentire che mi sfiorava mas così gentilmente che percepivo soltanto la sensazione che mi lasciava di sopra, gli dissi con la mia mano di continuare e lui lo fece. Furono minuti magici, ci fissavamo sorridendo e mi chiedevo cosa stesse pensando. Ma a vedere il suo sguardo, sicuramente era felice. Allontanò la mano, si chinò su di me e mi baciò, mentre dopo quel 'lavoro' sentivo sulla mia pelle un piacere maggiore, al contatto con la sua. Strinsi le mie gambe contro la sua vita, sentendo la stoffa dei suoi pantaloncini e mi lasciai trasportare dal suo bacio. Poi si alzò, si abbassò i pantaloni e prese la mia mano per farmi 'conoscere' quella parte di lui che io sconoscevo. Ci fu un attimo di panico da parte mia, riuscì a fare qualcosa solo facendomi dirigere da lui ma poi, sentendomi imbranata, allontanai le mani imbarazzatissima. Lui capì e mi baciò di nuovo, tornando a distendersi su di me, percependo adesso i l suo membro  contro di me. Mi venne da arrossire, cosa che lui notò

"Lina, vuoi davvero che io continui?"

Rimasi a fissarlo, era inutile dopo tutto quello che era appena capitato fra noi, tirarmi indietro. Gli dissi di si e lo baciai, sollevando leggermente il capo verso di lui.

Avevo capito finalmente. La differenza fra Gills e Gourry. Uno era il sesso  e l'altro l'amore. COn Gills non vi era legame nè altro, si era rivolti al proprio piacere, ci si preoccupa di ricevere, di sentire, di provare piacere, spesso nell'immediato, qui e ora, anche senza preoccuparsi tanto di chi ci è a fianco. L'amore è, invece, vivere il piacere insieme, è un dialogo a due fuso in uno solo, non sono due monologhi.
L'intimità è parte integrante dell'amore, è avvicinarsi, consapevoli di condividere qualcosa, di vivere insieme quello che si fa,una condivione dei propri essere, un tutt'uno. Questo era Gourry. 

Come a suggellare il tacito patto di stare insieme per sempre, gli diedi un bacio ancora più intenso. 


 Entrò dentro di me, lento, colmo di delicatezza e affetto mentre sentivo  riempire tutta me stessa di lui. Le mie gambe si strinsero ancora di più attorno ai suoi fianchi. Trattenni il respiro e lui si fermò in modo che potessi abituarmi alla situazione, a quel 'noi' così diverso dal solito. Tutti i muscoli parevano tesi, che gridassero. Respirai profondamente, mentre sentivo che mi baciava in viso, mi bisbigliava qualcosa che il dolore mi faceva sentire impercettibilemtne. Poi dopo un pò, la fitta tremenda parve scomparire, svanire, chiusi gli occhi e continuai a respirare mentre sentivo Gourry che con la fronte si era appoggiato alla mia. prii gli occhi, trovando i suoi. QUaando ogni fibra di me tornò normale, quando ogni fibra di me snetiva solo lui sopra e dentro di me, riaprii gli occhi.
Mossi il bacino verso di lui, facendogli capire che ero  pronta e  iniziò quella danza, su quel letto,in quella stanza...
In quell'oscillare, tra piacere e gioia di stare insieme, le nostre labbra si cercavano, si trovavano, si desideravano, si sfioravano, le nostre lingue giocavano a rincorrersi mentre i nostri occhi, parlavano senza bisogno di altro.C'eravamo solo noi, solo noi , lui e io. Solo il suo sorriso che si imprimeva nella mia mente, solo le mie mani che si aggrappavano saldamente alle sue spalle, i nostri corpi fusi in unico enorme piacere. Solo i nostri gemiti, miei e suoi, che seguivano i suoi movimenti. Sarebbe stupido da me non ammettere che quella notte mi fece conoscere territori inesplorati...che non avevo mai voluto scoprire.
Sarebbe stupido dire a parole.... non riuscirei mai a descrivere tutte le emozioni che ho provato in una sola notte, emozioni che solo lui sapeva darmi, emozioni  provate neanche un secondo nel corso della mia vita...

GLi sorrisi e gli dissi una cosa all'orecchio, sollevandomi, facendolo sorridere. MI guardò divertito e poi fece come gli avevo detto. Mi prese i polsi e me li portò sopra la testa mentre gli stringevo la vita con più foga. Volevo che fosse lui, quella notte, in quel momento a dominare, guidare l'altro. Volevo essere io dei due a farmi condurre, dove in quell'istante sentivo di voler arrivare. L'ultima volta che lo guardai stava abbandonandosi a un appagamento che stava inondando anche me, stavamo scivolando là dove il desiderio ci stava conducendo. In quei momenti, pensai solo a come fosse provare piacere fra le sue braccia. I nostri gemiti più concitati invasero la stanza, qualcosa dentro di me iniziò a crescere tanto che arcuai la schiena senza rendermene conto, sentendo le braccia di Gourry che si insinuavano in quello spazio fra me e il materasso. Poggiai la testa sua spalla facendo leva sulle braccia, sentendo il suo cuore palpitare e il piacere che lo attraversava. Chiusi gli occhi abbandonandomi a una silenziosa entasi, cadendo con la testa mentre lui dava le ultime spinte nervose e mi stringeva con le braccia e lasciandosi andare con la testa vicino la mia. Volarono, emtnre noi restammo fermi a e inebriarci del moemnto, di quel fare l'amore insieme, parecchi minuti. I nostri respiri erano rotti e per un attimo, mi sembrò di sentire GOurry singhiozzare. SOlo quando mi guardò, capii che stava ridendo. Lo baciai nervosamente, sentendo ancora dentro di me lui e il piacere che mi scorreva sulla pelle. Restammo stretti per molto. Ridevamo e ci baciavamo e ci sembrò la notte più bella nostra vita.
Lui scivolò all mi ofianco, di schiena e io rimasi inebetita davevro, questa volta, a fissare divertita il tetto. Mi snetivo appagata, piena dentro al cuore di qualcosa che pareva lo rendesse vacante. Ma mi scappò una frase

Questo è meraviglioso....meglio di ieri sera...."

Goury si voltò con la testa verso di me

"Cosa ieri...."

Mi irrididii, lo guardai e sorridendo dissi

"Ieri....il nostro bacio...ricordi????"

"Sono felice di stare quic on te.....di quello che abbiamo appena fatto."

Ci coricammo su un fianco, uno di fronte l'altra e ci addormentammo, senza pensare a coprirci ne altro. VOlevamo solo stare tra noi.

   
 
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