L’ Ingresso era silenzioso, nessuno osò fiatare quando la McGrannit si diresse verso il portone, per scoprire se Voldemort era veramente riuscito nel suo intento. Il suo grido di dolore mi spiazzò. Accorsi, una fra i primi, per vedere con i miei occhi ciò a cui con le mie orecchie non volevo credere. Lo vidi lì, steso fra le braccia di Hagrid che, singhiozzante, stava in piedi al fianco di Voldemort, senza vedere niente per via delle fitte lacrime che sgorgavano dai suoi occhi.
Mi paralizzai. No. Non volevo crederci. Non potevo crederci. Rimasi paralizzata lì, con la bacchetta abbassata, senza capire più niente. Non sentivo gli altri urlare, non vedevo le loro lacrime. Vedevo soltanto lui, morto, fra le braccia tremanti di Hagrid. Colui che avevo tanto amato, colui in cui avevo sempre creduto era morto, come nei peggiori incubi che mi avevano fatto compagnia in quell’ ultimo anno scolastico.
Che senso aveva combattere, se lui non c’era più?
Poi, come risvegliandomi, vidi Neville: il timido, paffutello Neville che nell’ ultimo anno era così cresciuto, fronteggiare da solo Voldemort. Quella vista mi risvegliò. Avrei combattuto anche io, per Harry, per colui che aveva dato la vita per salvare noi. Avrei combattuto fino alla fine, la mia o la loro, per la vita migliore che Harry, il mio Harry, avrebbe voluto.
 


*piccolo avviso*: nel libro, la Rowling scrive che anche Ginny urlò contro i Mangiamorte, perciò perdonate questo piccolo cambiamento!!
Ho scritto di getto questa fic ed è praticamente la prima che scrivo, ma non abbiate pietà di me con i commenti, non mi offendo facilmente;)
Recensite, così miglioro, daaaai…
Baci :)