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Autore: Sun86    09/05/2011    5 recensioni
Dopo il mancato matrimonio Akane prende un importante decisione che porterà Ranma per diversi mesi lontano da casa... ma cosa succede se il più temibile tra i rivali di Ranma, Shinnosuke, si trasferisce inaspettatamente a Nerima? come si comporterà Akane? e se Ranma lo scoprisse,cosa sarà disposto a fare per non perdere Akane? e soprattutto, se non fosse così scontato che questa volta i due tornino insieme? lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Shinnosuke, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CREPUSCOLO


14) Qual'è la verita?
 

<< Non c'è riservatezza che non possa essere penetrata. Nessun segreto può essere mantenuto nel mondo civilizzato. La società è un ballo in maschera dove ognuno nasconde il proprio carattere e lo rivela nascondendosi. >>
Ralph Waldo Emerson

Ci sono giorni nella vita in cui tutto mi sembra sbagliato, giorni in cui anche il solo respirare diventa un peso insopportabile e, penso che chissà… forse sarebbe stato meglio non essere mai esistita. Mi chiedo quale senso abbia avuto la mia vita. Ho perso mia madre a soli sei anni, ero così piccola che non so dire quali dei ricordi che ho di lei siano reali e quali siano solo frutto dei sogni di una bambina che ha scoperto troppo presto cosa sia il dolore. Sono cresciuta vedendo mia sorella Kasumi rinunciare alla sua adolescenza per occuparsi di noi e della nostra casa, ho visto Nabiki chiudere il cuore ad ogni tipo di emozione e sentimento per evitare di soffrire ancora, ho visto nostro padre invecchiare sempre più velocemente desiderando l’erede che non poteva avere e, rimpiangendo il futuro di una palestra di cui non era più in grado di occuparsi.
Cosa ho fatto io in tutto questo? Sono sempre stata troppo pasticciona e incapace per aiutare Kasumi nel peso che si era accollata, avrei dovuto restare al fianco di Nabiki, farle capire che non si può chiudere il cuore alla vita solo perché questa ci ha portato via una persona cara ed invece mi sono solo preoccupata di sfuggire ai suoi loschi tentativi di racimolare soldi, avrei potuto aiutare nostro padre nel cercare di rimettere in sesto la scuola di arti marziali invece di spingerlo a cercarmi un marito che potesse occuparsene.
Se fossi stata più matura e responsabile mio padre non mi avrebbe mai promesso a Ranma… io non lo avrei mai conosciuto, non me ne sarei mai innamorata e lui non avrebbe mai potuto distruggere il mio cuore così come ha fatto. Ma se anche fosse arrivato qui lo stesso, se comunque mio padre lo avesse scelto come mio promesso sposo… se io fossi stata un po’ più donna, se fossi stata un po’ meno aggressiva e violenta con lui, se almeno una volta mi fossi fermata ad ascoltare le sue ragioni invece di aggredirlo… forse lui non avrebbe preferito qualcun'altra a me.

Se.. e se.. ma se… parole così piccole quanto male sanno fare? Possono tormentarti per il resto della vita? Forse non saprò mai come sarebbe andata se anche uno solo degli eventi che hanno determinato la mia esistenza fosse stato diverso… se io fossi stata diversa. So tuttavia che in qualunque caso, in qualunque momento della mia vita, in qualunque luogo e con chiunque altro al mio fianco… Ranma mi sarebbe mancato anche se non l’avessi mai conosciuto.
Vorrei poter dimenticare, cancellare il suo ricordo, escluderlo dal mio cuore… ma ormai è sotto la mia pelle, è tatuato nella mia anima, un marchio a fuoco che non va più via. Non serve chiedermi come e perché è successo… è così, basta! E sarà così per sempre, anche se non riuscirò mai a perdonarlo per le bugie che mi ha detto, anche se non potrò mai dimenticare che è stato con Shan-Pu e che ora aspetta un figlio da lei… anche se ormai l’ho perso per sempre… io continuerò ad amarlo. Lo amerò segretamente, in silenzio in modo che nessuno sappia quanto male mi faccia non poterlo avere. In modo che nessuno possa compatirmi o provare pena per me. Nessuno saprà mai che ho amato Ranma Saotome e che lui mi ha spezzato il cuore.

 



È passata già una settimana da quando Akane è tornata a casa da Ryugenzawa. La sua immagine disperata non mi ha mai abbandonato in questi giorni. Le sue lacrime sono impresse una ad una nella mia memoria, le ho contate tutte, le ho viste scivolare veloci lungo le sue guance pallide, le ho viste infrangersi al suolo, ricaderle sulle mani strette nel terreno… ogni lacrima è stata una stilettata nel cuore. L’ho vista allontanarsi, scappare da me, da Shinnosuke, da Shan-Pu, dalle loro menzogne.
Bugie, stramaledettissime bugie, ma che io stesso ho contribuito a creare. Si dice che in ogni bugia c’è sempre una parte di verità e, per quanto detesti con tutto me stesso ammetterlo… la colpa di tutto quello che sta accadendo è mia. Lo è sempre stata.
Avrei dovuto mettere le cose in chiaro con Shan-Pu, Ukyo e Kodachi già tre anni fa. Anche se non mi erano ancora chiari i miei sentimenti per Akane, ho sempre saputo di non provare assolutamente nulla per le altre. Tuttavia non le ho mai allontanate, anzi, ho alimentato ancora di più i loro sentimenti. Sono sempre stato uno stupido egoista! Mi piaceva sentirmi amato, lodato, cercato… Adoravo vederle pendere dalle mie labbra, mi esaltava l’idea che erano disposte a massacrarsi a vicenda per un solo minuto con me.
Vanità! Superbia! Egoismo! È questo quello che sono, ed è questo quello che mi merito.
Avrei voluto che Akane si fosse fidata di me. Mi ha ferito il suo sguardo sprezzante, credevo che mi avrebbe concesso almeno il beneficio del dubbio invece non lo ha fatto, ha preferito credere a Shan-Pu nonostante lei stessa sappia quanto può essere meschina e bugiarda. Ha preferito accettare una terribile menzogna che le ha spezzato il cuore piuttosto che cercare la verità. Mi ha ceduto a lei come un pacco postale invece di combattere per me. Non le avrei mai permesso di farlo, ma sarei stato felice se ci avesse almeno pensato un momento. Non posso negare che anche io sono rimasto deluso da lei. Dopo tutto quello che ho tentato di dimostrarle in questi giorni…
Ad ogni modo, questa storia non può concludersi così! Se devo uscire di scena, voglio farlo con le mie gambe e non spinto di peso da un arpia gelosa ed un miserabile approfittatore.
Dimostrerò ad Akane la mia innocenza a qualunque costo, si pentirà di non essersi fidata di me! Sarà lei stavolta a dovermi chiedere perdono. È per questo che sono ancora in viaggio. Innanzitutto devo trovare quell’idiota di Ryoga, lui è l’unico che può confermare ad Akane che nella foresta eravamo solo noi due e che Shan-Pu ci ha trovati solo la sera in cui sono tornato a Nerima. Sa che Ryoga non le nasconderebbe mai una cosa del genere, di lui si fiderà di certo. Di lui si… è di me che… meglio non pensarci.
Il problema è trovarlo. Ho girato foreste e paesi per giorni, ho chiesto a chiunque se avesse visto un ragazzo perennemente imbronciato con una bandana gialla e un pesante ombrello rosso perdersi nei dintorni o un piccolo porcellino nero che si trascinava dietro un enorme zaino. Non è facile trovare qualcuno che è in grado di perdersi anche in una stanza quattro metri per quattro.
Solo questa mattina, ringraziando i Kami, una vecchietta mi ha confermato di averlo visto nei dintorni di Takefu. Ho setacciato tutta la città, ma a quanto pare si è già disperso altrove. Mi è rimasto solo un vecchio tempio buddista da controllare… sperando sia lì!
Salgo la lunga scalinata tutta d’un fiato è mi avvicino velocemente ad un gruppo di bonzi nel cortile del tempio…
<< Scusate? Per caso sapete dirmi se… eh? >>, inizio a chiedere attirando la loro attenzione quando noto uno strano fagottino nero tra le braccia di uno dei bonzi. Lo tirò rapidamente dalle sue mani per guardarlo meglio.
<< P-chan?! Finalmente ti ho trovato! Non sai quanto ti ho cercato! >>, gli sorrido subito dopo essermi concesso un grosso sospiro di sollievo. Lo vedo ringhiare e dimenarsi come suo solito. No! Non ti lascerò andare vecchio mio, non voglio correre il rischio che tu ti perda di nuovo.
<< E’ tuo questo porcellino ragazzo? >>, mi chiede quasi infastidito dalla mia presenza uno dei bonzi.
<< Hum, hum… o fatto un lungo viaggio per riuscire a trovarlo! Purtroppo questo piccolo birbante è solito perdersi… il suo senso dell’orientamento è davvero catastrofico, sapete? >>, affermo tramortendo con un pugno in piena testa quell’imbecille di un maiale che continuava a dimenarsi.
<< Peccato! Vuol dire che anche questa sera la cena sarà a base di riso e verdure in salamoia >>, afferma il vecchio rammaricato. Anche gli altri bonzi annuiscono dispiaciuti.
Volevano mangiare Ryoga! La cosa è davvero divertente, mi viene quasi da ridere.
<< Hai sentito idiota? Volevano mangiarti… ti ho salvato da morte certa, il minimo che tu possa fare e startene buono e tranquillo e tornare a casa con me >>, gli dico gustandomi la sua espressione ancora terrorizzata al pensiero di finire arrosto con le patate.
<< Forza, amico! Si ritorna a Nerima! >>, affermo più che sollevato. Per quanto mi sia indispensabile il suo aiuto non mi esaltava per niente l’idea di andarlo a cercare in Tibet.

 


Una settimana! Quel baka è sparito da una settimana. Ciò conferma ancora di più le parole di Shan-Pu… Ranma non mi ha mai amata. Sennò perché non tornare? Magari in questo momento sarà in giro con quella gattaccia a comprare tutine e pupazzetti per il futuro bebè. Maledetta! Maledetti tutti e due!
Da quando sono tornata a casa quei rompiscatole dei nostri genitori non hanno fatto altro che tormentarmi con i loro interrogatori. Non si aspettavano di vedermi già di ritorno ventiquattro ore dopo la nostra partenza, soprattutto non si aspettavano di rivedermi da sola… ma come dargli torto? Non me lo aspettavo neanche io.
Questa mattina sono uscita di casa presto apposta per evitare le loro domande. Ho girato tutta Nerima. Sono andata in libreria, al centro commerciale, al parco… ma non è servito a niente, proprio non riesco a non pensare a lui.
Ora che ci faccio caso è quasi ora di pranzo, tutto questo vagare mi ha messo una gran fame. A pochi isolati da qui c’è l’Ucchan, forse potrei concedermi un okonomiyaki prima di tornare a casa. Mi avvio a passo svelto, a quest’ora il locale sarà sicuramente gremito… non mi va molto di mettermi in fila.
Come mi aspettavo l’Ucchan è affollatissimo, certo che gli affari di Ukyo devono andare proprio alla grande… per quanto dovrebbe guadagnare, potrebbe permettersi qualsiasi lusso. Beata lei! Ma che diavolo mi prende? Ho appena fatto un ragionamento alla Nabiki?!
<< Akane!!! >>, l’urlo squillante di Ukyo attira la mia attenzione insieme a quella di tutto il resto della clientela. Sento gli sguardi di tutti addosso. O santi Kami!
<< Ciao Ucchan! Come stai? È da in po’ che non ci si vede >>, le chiedo avvicinandomi al bancone.
<< Come vedi a me va tutto alla grande, tu piuttosto?! Per fortuna che sei passata! Sarei venuta a trovarti in questi giorni >>, afferma con uno sguardo serio e rabbioso. Che ho fatto stavolta? Non aspetterà anche lei un figlio da Ranma?! Hum, ora ci scherzo anche su… sto davvero impazzando.
<< Perché? Di cosa vuoi parlarmi? >>, le chiedo fingendo non curanza. Ogni volta che qualcuno vuole dirmi qualcosa, finisce sempre con lo sconvolgermi.
<< Cos’è questa storia che non vuoi tornare con Ranma per stare con Shinnosuke? >>, mi chiede sconvolta sbattendo la mano sul bancone. Chi le ha detto una cosa del genere? E se anche fosse non dovrebbe esserne contenta?
<< Non so di cosa tu stia parlando, mi dispiace! >>, affermo indifferente voltando lo sguardo da un'altra parte.
<< Ma non mi dire? Ranma mi ha detto che non vuoi tornare con lui! Come puoi rifiutarlo in questo modo Akane? È da stupidi! >>, urla inferocita. Ma che le prende?
<< S..s..signorina? M..mi scusi, ma q..quando arriva la mia okonomiyaki? >>, chiede timidamente uno dei clienti alla mia destra. Dalla sua impazienza, deve aspettare già da parecchio.
<< Un momento! Non vede che sto parlando di una cosa importante? Aspetti il suo turno! >>, intima minacciosa al ragazzo spaventandolo.
<< D..d..d’accordo! >>, risponde lui tra l’imbarazzato e il preoccupato.
<< Prima di tutto, non sono io la stupida… inoltre queste non sono faccende che ti riguardano! >>, le rispondo ormai più che irritata. Ci mancava solo lei.
<< Mi riguardano eccome, invece! Ranma è un mio amico e non voglio vederlo soffrire! Perciò faresti meglio a cambiare atteggiamento nei suoi confronti o dovrai vedertela con me >>, afferma minacciosa, incrociando le braccia al petto.
<< Tranquilla! Ranma non soffre affatto, anzi. Non ti ha dato ancora la bella notizia? Sta per diventare papà! >>, la informo con voce tremante di rabbia cercando di trattenere le lacrime. Vedo il suo sguardo mutare improvvisamente… a cosa starà pensando ora?
<< Vuoi dire che sei già incinta? Perché non lo hai detto subito?! >>, mi chiede sorridendo. Ma sicuri che è la stessa Ukyo che cinque mesi fa ha contribuito insieme agli altri a mandare a monte il mio matrimonio?
<< Non sono io ad essere incinta, sciocca! È Shan-Pu ad aspettare un figlio da quell’idiota! >>, le urlo contro sbattendo un pugno sul bancone scheggiandolo.
<< S..Shan-Pu? Quella Shan-Pu? >>, mi chiede sconvolta, allungandosi verso di me.
<< Quante altre Shan-Pu conosci? >>, le chiedo sarcastica. Perché si sorprende tanto? La sua espressione è indecifrabile, sembra quasi che… cosa? Sta… sta ridendo? Mi è appena scoppiata a ridere in faccia! È completamente impazzita, ora ne sono certa!
<< Cos’hai da ridere? >>, le chiedo cercando di contenere la rabbia.
<< No… è che.. scusa ma la cosa è così, così assurda! Chi ti ha detto un idiozia del genere? >>, mi chiede tentando di contenere le risate.
<< Me lo ha detto proprio lei >>, la informo rammaricata. Ho ancora davanti agli occhi quel momento… le sue parole, il suo ghigno soddisfatto. Il suo sguardo maligno.
<< Non mi dire che tu le hai creduto davvero?! Akane, ma sei impazzita? Avanti, conosciamo entrambe Ranma… lo credi davvero capace di fare… quello… con Shan-Pu poi? Quell’imbranato non riuscirebbe nemmeno a dare un semplice bacio sulla guancia ad una ragazza senza essere colpito prima da un attacco cardiaco >>, il suo sguardo è perso nel vuoto. Molto probabilmente starà immaginando Ranma stecchito a terra. Come vorrei avesse ragione, ma…
<< Beh, veramente… non è proprio così… >>, le dico a voce bassa ancora imbarazzata al ricordo di quel momento.
<< COSA??? >>, urla attirando di nuovo l’attenzione di tutti su di se.
<< Non gridare ti prego! Ci guardano tutti >>, le scongiuro cercando di tapparle la bocca.
<< V..Vuoi dire che Ranma ti ha baciata? Un bacio vero? Vero, vero? >>, mi chiede sconcertata staccandosi la mia mando dalle labbra.
<< Beh… veramente…io..lui..cioè noi… >>, che le dico? Perché non riesco mai a tenere a freno la mia linguaccia?
<< Non posso crederci! E tu ancora dubiti di lui? Akane sei più sciocca di quanto immaginavo? Come hai potuto lasciare Ranma dopo che ti ha baciato?! >>, urla nuovamente saltando da dietro al bancone. Che vuole fare ora? Mi fa quasi paura!
<< Senti Ucchan… si è fatto tardi, ehm… magari ne riparliamo un’altra volta, che ne dici? >>, le dico scattando verso la porta. La conversazione va interrotta immediatamente.
<< Aspetta, Akane! Non abbiamo ancora finito di parlare! >>, sento le sue urla dalla strada, ma non ho nessuna intenzione di continuare quella discussione. Meglio tornarmene a casa.

 


Siamo in marcia ormai da circa sei ore. Non dovrebbe mancare molto a Nerima. Avevo deciso di portarmi dietro Ryoga sottoforma di porcellino, per essere sicuro di non perderlo lungo il cammino, ma quell’imbecille stava quasi per spezzarmi un braccio a forza di dimenarsi, alla fine sono stato costretto a trasformarlo in ragazzo.
Ora si rifiuta di seguirmi se non gli spiego la ragione per cui lo cercavo. Che faccio? Devo dirgli la verità o gli rifilo qualche scusa?
<< Sto aspettando, razza di deficiente! Mi dici che vuoi da me? >>, chiede battendo freneticamente un piede a terra e una mano sul braccio incrociato al petto.
<< Idiota che non sei altro… ti costa tanto seguirmi senza protestare? Ti ricordo che ho salvato la tua sporca pellaccia dagli stomaci di quei vecchi bacucchi >>, rispondo altrettanto irritato. Okay, non è il modo più convincente per spingerlo ad aiutarmi. Ma è lui che mi provoca! Che posso farci io?
<< Dannato bastardo, se non ti decidi a parlare giuro che me ne ritorno ad Hokkaido >>, minaccia lui tirandomi un cazzotto che schivo facilmente.
<< Salame senza bussola, ti ho trovato a Takefu! Non ti sei minimamente avvicinato ad Hokkaido. Possibile che con tutto il tuo vagare tu non riesca neanche a riconoscere i luoghi in cui ti trovi? >>, gli chiedo sprezzante, mentre gli sferro un calcio che riesce a parare a fatica.
<< Questi non sono affari tuoi! O parli o me ne vado! >>, minaccia ancora colpendomi di striscio al braccio.
<< D’accordo! Va bene! Sei contento? Ho bisogno del tuo aiuto… devi confermare ad Akane che in questi mesi sei stato con me a Nikko… tutto qui, non è difficile, no? Dopo potrai perderti di nuovo dove vorrai >>, gli dico colpendolo allo stomaco.
<< E perché dovrei fare una cosa del genere? Scordatelo! >>, urla disintegrando il muro alle mie spalle con la tecnica dell’esplosione.
<< Oh lo farai invece! Sempre che tu voglia tornare un uomo normale… che sciocco, non ti ho ancora detto che ho trovato una cura alla nostra maledizione vero? Se vuoi che ti dica di cosa si tratta devi fare prima ciò che ti ho chiesto! Allora? Ci stai? >>, gli chiedo eccitato. Non può rifiutarsi ora.
<< Come faccio a sapere che non mi stai imbrogliando? >>, mi chiede scettico prendendomi per la casacca.
<< Te lo dimostro subito! >>, mi scanso da lui e mi getto nel canale che costeggia la strada. Vedo i suoi occhi spalancarsi per l’incredulità. È fatta!
<< C..come diavolo ci sei riuscito? >>, mi chiede colpendomi con un pugno in testa. È matto da legare!
<< Te l’ho già detto! Se vuoi saperlo dovrai prima aiutarmi… prendere o lasciare >>, lo vedo fissarmi titubante. Non mi sembra ci sia molto da pensare… << E’ una proposta irrifiutabile! >>, gli ricordo irritato dal suo tentennare.
<< E’ un ricatto! Ma ci sto! Torniamo a Nerima! >>, mi esorta eccitato.
<< Ehm… siamo già a Nerima! >>, lo informo. Si guarda intorno sorpreso.
<< Beh? Allora che aspettiamo? Andiamo subito da Akane, no!? Prima le parlo, prima ritorno normale! >>, mi urla lui trascinandomi nella direzione opposta. Gli sferro un calcio alla testa atterrandolo.
<< D’altra parte idiota! >>, gli urlo mostrandogli la direzione. Che imbranato! << E comunque andremo prima dal dottor Tofu… devo sbrigare una cosa prima di portarti da Akane >>
<< Eh? Il dottor Tofi? Che ci andiamo a fare lì? Tzè! Fa come vuoi, basta che ci muoviamo! >>, afferma incrociando le braccia al petto. Bene! Questa pagliacciata sta per finire finalmente.

 


Un altro giorno sta volgendo al termine. Chissà quell’imbecille dove sarà ora? Perché non si fa vivo? Me ne sto qui, seduta da sola in veranda aspettando il crepuscolo come ogni sera. Il mio momento preferito… il nostro momento… oh mamma, come vorrei che tu fossi qui! Avrei tanto bisogno dei tuoi consigli.
<< Sapevo di trovarti qui! >>, una sensazione di dejà vu mi prende allo stomaco. È davvero qui? Mi volto lentamente verso il laghetto dove lo vedo fissarmi serio da un masso poco distante.
<< Ranma… >>, cosa devo dirgli? Cosa mi dirà lui?
<< Sono venuto ancora una volta a chiederti di credermi… io non ho fatto niente di quello di cui mi accusa Shan-Pu! >>, afferma serio mentre si avvicina lentamente a me. Il suo tono è diverso dall’altra sera, è tranquillo, pacato, sicuro.
<< Ranma, io non so… >>, credergli o non credergli? Perché è così difficile?
<< Ti sto dicendo la verità, Akane! Come puoi credere ad una bugia e non alla verità? >>, ora il suo tono è diverso, è più alto… irritato. Non gli rispondo e lui coglie nel mio silenzio chissà quale conferma.
<< Te lo chiedo per l’ultima volta Akane… credi a me! >>, mi implora prendendomi per le spalle. Cosa devo fare? Sono indecisa. Abbasso lo sguardo, non riesco a reggere la delusione nei suoi occhi.
<< Speravo che non fosse necessario, ma non mi lasci altra scelta… Ryoga?! Vieni fuori! >>, urla amareggiato al vento. Ryoga? Ma dove…
Da un albero del giardino vedo sbucare un ombra nota. Ryoga.
<< C..ciao A..Akane! Come stai? Ti trovo in.. in ottima forma, sai? >>, chiede lui abbastanza imbarazzato, grattandosi con una mano la testa.
<< Ryoga! Che ci fai tu qui? >>, chiedo a mia volta più confusa che mai. Perché Ranma lo ha portato? Dove vuole arrivare?
<< Su Ryoga, di ad Akane dove sei stato negli ultimi tre mesi >>, lo incita Ranma impaziente guardandolo torvo.
<< Eh? Si.. subito! Ecco io ero nella foresta di Nikko con Ranma >>, afferma lui deciso.
<< E di un po’ Ryoga… chi c’era oltre a noi nella foresta? >>, chiede ancora Ranma deciso.
<< Oltre a noi? Lo sai benissimo idiota che eravamo solo tu ed io! Che domande fai? >>, chiede Ryoga confuso.
<< E Shan-Pu? L’hai mai vista nei paraggi prima della sera del nostro ritorno a Nerima? >>, chiede ancora serio voltandosi questa volta verso di me per guardarmi negli occhi.
<< No! Io non l’ho mai vista! Ma nemmeno tu mi sembra.. lei stessa quella sera aveva affermato di averti cercato a lungo, anche in Cina se non sbaglio… ma perché mi fai queste domande? Sono cose che sai benissimo anche tu! >>, chiede Ryoga irritato afferrando Ranma per un braccio.
<< Ah io lo so benissimo infatti! Era qualcun altro qui ad aver bisogno di conferme. A quanto pare la mia parola non bastava >>, afferma Ranma sarcastico lanciandomi qualcosa che afferro al volo.
<< Che cos’è questa? >>, chiedo guardando la strana busta di carta tra le mie mani. Sembra quasi…
<< Sono le mie analisi. Mi sono appena sottoposto ad una visita al quanto fastidiosa ed indecente dal dottor Tofu. Nel caso non ti fosse bastata nemmeno la parola di Ryoga. Se l’apri puoi verificare che quello che ti ho sempre detto è vero. Io non centro niente con quello che ha affermato Shan-Pu! Non so se la storia della sua gravidanza sia vera, tanto meno m’interessa. L’unica cosa che conta è che io non l’ho mai toccata… né lei, né nessun’altra! >>, afferma serio fissandomi con occhi gelidi.
Cos’ho fatto? Ora mi odierà per sempre!
<< Ora che ti ho dimostrato la mia innocenza… posso anche liberarti della mia fastidiosa presenza! Tornerò a Ryugenzawa, c’è ancora l’Oroky che mi aspetta… >>, mi informa abbassando lo sguardo. Anche Ryoga lo guarda sorpreso. Ranma è cambiato di nuovo! È diventato freddo… distaccato… mi odia, lo so!


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N.D.A.: Ciao a tutte!!! Eccomi di nuovo quì con un nuovo capitolo. Siamo ormai prossime alla fine, sapete? I prossimi saranno gli ultimi due capitoli. Non so se esserne contenta o meno. Mi ero affezionata a Crepuscolo. Beh comunque... sono le 1:20 di notte, gli occhi mi si chiudono dal sonno, sto letteralmente dormendo in piedi, quindi mi perdonerete ancora una volta se pubblico la toria senza correggerla. In realtà non l'ho nemmeno riletta, sono troppo stanca per farlo. Posso garantirvi però che domani troverò cinque minuti di tempo per farlo, promesso!
Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate e perdonate gli orrori che troverete all'interno. presto spariranno.
Alla prossima. Ciao!

   
 
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