Masshaaao :3 Ecco il capitolo che aspettate da tanto con ansia ùù Presenta una grande sequenza dialogata e l'entrata in scena di un nuovo personaggio. Spero che vi piaccia *w* Volevo ringraziarvi tutte ancora una volta, siete sempre gentilissime a recensire e a farmi complimenti, grazie di cuore! :3 buona lettura. ♥
Taylor Wembley aveva un qualcosa di pittoresco: era alta, abbastanza magra e spigliata. Il suo segno particolare (che avrebbero dovuto aggiungere sulla sua carta d'identità) era la tinta particolareggiata dei su capelli: arancioni carota sul capo, tendenti poi al rosso sangue sulle punte, di cui si faceva spesso un vanto. Si definiva anticonformista e contro la globalizzazione, e portava avanti uno stile di vita che molti definirebbero "sregolato", ma che rispecchiava completamente il suo modo di essere. Nonostante tutto Danielle mi parlava sempre di lei, alcune volte anche con un tono d'invidia nei suoi confronti, il cui motivo mi era ancora ignoto.
- Quanto ancora dobbiamo aspettare prima di sapere il responso? - dissi, leggermente scocciata sapendo di dover aspettare ancora per molto.
- Sono passati sette minuti, dovremmo aspettarne ancora..quanti Dani? - domandò Tay.
- Credo altri cinque..- rispose lei arricciandosi una ciocca di capelli.
Presa dall'agitazione proferii cose senza senso, frasi collegate tra loro da nessun nesso logico.
- Oddio. E se io non sono incinta? Come dice Dani potrebbe essere solo un piccolissimo ritardo che poi dire piccolo ritardo un ritardo di 3 settimane è folle perché cioè non può essere magari però non lo so, la sorte me la manda buona....- mi interruppi e mi accasciai per terra, stremata.
- Allora? Volete aprire questa porta? - una voce (quella di Joseph) provenne dal corridoio, facendomi sussultare.
- E tu da dove spunti? - urlò Taylor. - Dall'uovo di Pasqua?-
- Wembley, mancavi solo tu all'appello! Mi fate entrare sì o no? - Parve forzare la porta, ma era chiusa a chiave.
- NO!- urlammo tutte e tre all'unisono, facendo trapelare dal nostro tono un certo livello di irritazione.
- E va bene, quando sapete qualcosa abbiate la decenza di avvisarmi, io sto qui fuori. -
- Sisi ok. - risposi, come per liquidarlo più velocemente.
Per un tempo indefinito stetti seduta sul tappeto con la testa raggomitolata sulle ginocchia, gli occhi chiusi.
Quando Taylor guardò l'orologio, e Danielle annuii capii che il momento della verità era arrivato.
Danielle prese con cautela l'aggeggio e me lo porse.
Guardai con un pizzico di esitazione il test. Positivo.
La verità è che avevo sempre saputo di essere incinta, ma ancora mi ostinavo ad avere uno spiraglio di speranza nel credere il contrario e beh..avevo torto.