Triangle
***
Ciao.
Tutto questo dovrebbe essere semplice.
Insomma, non devo far altro che dire la verità,
giusto? Suppongo che cose come questa accadano continuamente al mondo, tanto
spesso che non possiamo neppure immaginare. Lo fanno tutti.
Il Ragazzo Sopravvissuto, Il Prescelto, il
famosissimo Harry Potter che ha affrontato il mago più crudele dell’intero
universo, non è in grado di parlare d’amore.
Non ha senso.
Sono sicuro di potercela fare. Devo farcela.
Respira, Harry…respira…
…
Ok, forse ci vorrà più tempo del previsto.
Aspetta…non voglio che tu mi fraintenda. Tutti
questi dubbi, questo tentennare e rimandare non riguardano assolutamente il mio
cuore né quello che provo.
Il mio continuo balbettare e indugiare, questo mio
fingere di essere perfettamente a mio agio e così incredibilmente simpatico e
sicuro, hanno un solo nome.
Paura.
Sento la mia anima tremare febbrilmente solo al
pensiero di quello che sto per confessarti.
Oh, e poi c’è quell’altro piccolo, insignificante
particolare… CHE SEI PROPRIO TU LA DESTINATARIA.
Questo, te l’assicuro, rende le cose decisamente
difficili.
Ok, ‘difficili’ è un eufemismo.
Direi piuttosto MALEDETTAMENTE IMPOSSIBILI.
…
Ho sentito quando ti ha chiesto di uscire con lui.
Ero lì, e sul mio cuore è crollato un peso.
Ho sentito anche quando ti ha chiesto di ballare.
Per un attimo mi sono scordato di respirare e per poco non morivo soffocato.
Provavo rabbia…ed ero accecato dalla gelosia.
Sì, io c’ero sempre. C’ero quel giorno, c’ero quella
notte…e ci sono sempre stato negli ultimi sette anni.
Ricordi? Beh, suppongo di sì…occhi verdi e occhiali,
un ragazzo piuttosto apprensivo con quella noiosissima cicatrice…
…
Sto di nuovo divagando. Mi spiace, mi spiace
davvero.
E no, non sono preoccupato all’idea di annoiarti a
morte. Ti chiedo invece scusa per quello che sto per scrivere.
…
Mi sono innamorato di te.
Ecco, ce l’ho fatta. La verità, nuda e cruda.
So di essere davvero crudele, tu stai uscendo con
lui e io proprio ora lancio questa specie di bomba atomica tra di noi.
Ma è stata davvero dura.
E’ dura ogni singolo giorno, quando ti guardo e devo
indossare la maschera dell’indifferenza, fingendo di non provare nulla per te.
E’ dura quando ti tocco o solo ti sfioro, e sento il sangue ribollirmi nelle
vene, ma devo resistere all’impulso di baciarti e abbracciarti stretta
e…restare così per il resto della nostra vita.
Ti amo, Hermione. Ti amo e ti ho sempre amata. Oggi
è il giorno giusto, il giorno in cui ti rivelo perché sono stato così freddo,
distante, nervoso in questo periodo.
Era amore, è sempre stato amore. Ogni istante dei
giorni che abbiamo vissuto insieme, ogni risata e ogni lacrima, ogni litigio e
battuta, ogni abbraccio, ogni volta in cui ci siamo tenuti per mano, ogni
sguardo o espressione preoccupata.
Era sempre e soltanto amore, puro ed infinito.
E oggi, dedico me stesso e questo amore a te.
Proprio oggi, San Valentino.
Ti sto chiedendo di amarmi.
Se vuoi darmi un’occasione, apri la porta. Io sarò
lì per te, ad aspettarti.
Come faccio da sempre.
Harry
***
Carissima Hermione,
lo sai, non è il mio forte scrivere lettere. Non lo
faccio mai, non conto neanche più le volte in cui hai tentato di obbligarmi a
farlo.
Semplicemente, non fa parte di me, io non sono così.
Non sono il ragazzo sensibile e romantico che ti regala fiori e sa parlare
d’amore. Non sono questo tipo di fidanzato devoto e apprensivo, non lo sono mai
stato né pretendo di esserlo.
E soprattutto, non sono lui.
Oggi è San Valentino e ti sto scrivendo questa
lettera, carica d’amore e di… disperazione.
Non ti ho mai detto di amarti. Sai bene che ho una
cotta per te, l’ho avuta per anni anche se non sono mai stato abbastanza onesto
e maturo per riuscire a dimostrartelo come si deve.
Ebbene…ero innamorato di te allora, e lo sono anche
adesso.
Se vuoi me, se credi di essere davvero pronta e vuoi
provare a creare un futuro insieme, io sono qui, e ti aspetto.
Ma ti prego, non mentire a te stessa, credo di
meritare la tua sincerità.
Lui c’era, la prima volta che ti ho chiesto un
appuntamento. Ho visto un’ombra passare sui tuoi occhi quando hai guardato
verso di lui. Ho cercato di convincermi di non averla vista, di essermi
immaginato tutto, ma sapevo bene che non era così.
Lui c’era anche al Ballo, ho visto i tuoi occhi
scintillare e ho capito che proprio in quel momento era entrato nella Sala.
So che mi vuoi bene, forse in qualche modo mi ami.
Ma so anche che il sentimento che provi per lui è L’AMORE. L’unico grande amore
della tua vita.
Per questo mi arrendo. Ho sempre saputo di aver
commesso un errore quando ho cercato di convincermi e convincerti che eravamo
solo “noi” in questi sette anni. Invece, ho solo approfittato del fatto che lui
era troppo terrorizzato per riuscire a dirti la verità. Dio, è stato davvero un
idiota.
Perciò, Hermione, ti amo, ma allo stesso tempo
rinuncio a te.
Non sai quanto vorrei che tu mi dicessi che ho
commesso un enorme sbaglio e che non ho capito nulla. E’ la cosa che desidero
di più.
Ma so che non lo farai.
Con amore,
Ron
***
Due lettere tra le sue mani. Entrambe chiazzate di
lacrime.
Sta sorridendo e piangendo. Sente il suo cuore
spezzarsi e allo stesso tempo gonfiarsi di un sentimento nuovo.
Per la prima volta, ha letto le parole che ha
sperato da sempre di sentire.
Lui l’ama.
***
Mi dispiace.
Ti amerò per sempre, lo sai, ma non siamo stati
fatti per stare insieme.
Non negli scorsi sette anni, non adesso.
Ti prego, perdonami se puoi.
Hermione
***
Lega il messaggio alla zampa del gufo e sospira,
osservando l’uccello prendere il volo.
***
Sta aspettando fuori dall’appartamento, gli occhi
verdi fissi sulla porta, la schiena appoggiata contro il muro. Tiene una rosa
rossa stretta in mano e una scatola a forma di cuore sotto il braccio.
Può percepire il cuore battergli selvaggiamente nel
petto, il terrore di trovarsi a restare lì tutto il giorno senza che quella
porta sia apra mai per lui è grande. D’altronde, la lettera è stata un gesto
impulsivo e inaspettato, è plausibile che la sua migliore amica di sette anni
possa esser rimasta totalmente sconvolta e disgustata dalle sue parole.
Quando gli pare d’udire un secco ‘clack!’ provenire
dalla serratura della porta, non vi presta molta attenzione. Ha immaginato di
sentire quel suono un migliaio di volte in quella mattina.
Capisce che è tutto vero quando sente un corpo
lanciarsi contro il suo e stringersi convulsamente a lui, quando sente due mani
aggrapparsi con forza al suo petto, e il un viso bagnato di lacrime nascondersi
contro il suo collo. Trattiene il respiro mentre la rosa e la scatola cadono a
terra con un rumore sordo.
“Sei stato un grandissimo idiota!” mormora lei
contro la sua pelle, la voce rotta da singhiozzi e ovattata da una massa di
capelli color ambra che le coprono il volto.
Lui sorride stringendola di più e trattenendo
l’impulso di lasciar scivolare una lacrima.
“Accetteresti l’amore che questo grandissimo idiota
è pronto a darti…?” le sussurra piano all’orecchio.
Lei per la prima volta solleva la testa, lo guarda e
lo bacia.
“Per il resto della nostra vita” gli risponde in un
soffio.
***
Spero
vi sia piaciuta questa piccola one-shot…è molto breve, avrei potuto ampliarla
visto che traducendola non avevo il limite di 1000 parole imposto dal contest
in inglese…però mi piaceva così, concisa e diretta.
Con
l’augurio che, per chi può, sia uno stupendo San Valentino…e per chi è solo,
come me…si festeggia domani, su con la
vita!!! =)
Un
bacio a tutti,