Prologo.

Gli uomini non cambiano
Prima parlano d'amore e poi ti lasciano da sola
Gli uomini ti cambiano
E tu piangi mille notti di perché
Invece, gli uomini ti uccidono
E con gli amici vanno a ridere di te.

Testa alta e spalle in fuori, così mi hanno insegnato...così devo prendere la vita.
Ormai mi sembra inutile e stupido continuare con queste false da quattro soldi. Mi sembra del tutto futile continuare a chiedersi il perchè. E' stupido piangere un amore buttato nel vuoto. Eppure l'hai voluto tu. L'hai desiderato tu.
Hai desiderato la libertà ed ora ce l'hai. Hai desiderato andarti a scopare duemila ragazze invece di una sola, ed ora puoi. Ma voglio vivere...serenamente.
Entro nel pub con la mia amica, è abbastanza tardi ma non ci importa non ora. I genitori di Alice non ci sono, ed io sono ospite a casa sua. Quindi nulla di cui preoccuparsi. Nonostante la musica, l'unico rumore che percepisco è il rumore dei miei tacchi altissimi che camminano insicuri cercando di tenermi ben piantata a terra.
Il vestitino di raso rosso è abbastanza scollato, sto cercando di non contenermi, sto cercando di fargli capire che anche io valgo qualcosa.
Mi guardo intorno mentre mi tengo stretta al braccio di Alice. La mia piccola folletta.
Mi sorride e si passa una mano tra i suoi capelli corti corvino, anche lei sta da dio. Quanto vorrei la sua energia, la sua forza di volontà.
Mentre i miei occhi girovagano per la sala mi accorgo di quel gruppo che fino e poco fa mi era amico.
Solo due lì sono veramente persone educate. Emmett e Jasper.
Il primo fratello di Alice il secondo il fidanzato.
Il resto sono tutti una banda di deficienti, James, Mike, Sam, Jake e...Edward.
 Spero vivamente che Alice non lì abbia visti, non ce la farei ad andare.
Invece lei guarda proprio il punto esatto di dove sto tenendo gli occhi puntati.
Contemporaneamente si gira anche lui.
Il mio incubo, la mia persecuzione colui che odio nel più del profondo...ormai. Ho deisiderato con tutta me stessa che questo non accadesse ma sono arrivata al punto di non sopportarla la sua presenza.
Quanti ti amo buttati al vento...quante notti passate ad amarci.
E lui ha preferito altro, altro che amore e amore. Sono arrivata alla conclusione che la vita fa schifo.
La felicità è solo un illusione momentanea. Basta poco, un attimo che tutto vada a farsi fottere. I suoi occhi vedi mi perforano l'anima, scrutano in me cercano un qualcosa.
Ma il nulla troveranno.
Ormai non sono la persona che ha amato per ben quattro anni, non sono la persona che era disposta a perdonarlo.
Non sono io.
Alice li saluta da lontano mentre con passo svelto li raggiunge e allo sguardo da cucciolo che mi rivolge Emmett non posso fare almeno di seguirla.