Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SeverusF    09/05/2011    2 recensioni
E se il tuo più grande sogno sta per avverarsi? E se lui non fosse come nella tua immaginazione?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccomi qui con il nuovo capitolo :)
Vi avviso che l'ho scritto in fretta, ma spero che vi piaccia.



Quando vidi avvicinarsi un’automobile nera, pensai che forse lui mi avrebbe lasciato perdere, se ci fossero stati dei testimoni. Quando il finestrino oscurato si abbassò, però, mi sentii sprofondare: gli occupanti della macchina sembravano sue copie, neanche fossero stati creati in fabbrica.
Mi sentivo decisamente spacciata e maledii la mia impulsività e tutti quei romanzi thriller che leggevo, mi avevano cacciato in un bel guaio.
Mi venne un’idea, forse, se avessi porso loro cellulare, i-pod e portafogli, mi avrebbero lasciata andare.
Prima di riflettere su quest’idea mi sentii dire, con voce gracchiante e piena di tensione qualcosa che, secondo i miei piani, doveva significare:

-Ecco, è tutto quello che ho. Lasciatemi andare vi prego, giuro che non ho altro.

I brutti ceffi si guardarono e poi si rivoltarono verso di me emettendo un suono molto simile a una risata, stavano ridendo di me! No, non glielo avrei permesso.
Senza nemmeno riflettere mi voltai e iniziai a correre, correre più veloce che potevo, quindi abbastanza piano, ero sempre stata negata per la corsa, dopo nemmeno 100 metri iniziai ad avvertire quell’odiosa punta nel fianco e dovetti fermarmi.
Bestione numero 1 si scagliò verso di me e chiusi gli occhi, aspettando l’impatto.

-Hey fermati Mark! Cosa stai facendo?

Queste sono le uniche parole che ero riuscita a capire della frase sbraitata in inglese da un bel ragazzo, rosso di capelli, probabilmente un più grande di me, che mi guardava apprensivo. In lui c’era qualcosa di noto, qualcosa che avevo già visto, ma non era quello l’importante, lui era intervenuto per difendermi, difendere me dai quei brutti tipi.
Il ragazzo era molto bello, i capelli erano ricci e disordinati, gli occhi azzurro ghiaccio, fissi in un’espressione perentoria sottolineata dalla mascella tirata, ma nonostante questo aveva uno sbeffeggiante sorrisetto da gnomo. Il suo aspetto gracile contrastava con l’effetto che aveva avuto su quegli uomini, alle sue parole si erano bloccati. In qualche strano modo, doveva essere il loro capo. Capii come, solo quando Bestione 1 si rivolse a lui, sorpreso:

-Principe Henry, questa ragazza potrebbe essere una terrorista, o peggio una spia! Non ha visto come ha tentato di fuggire?
Principe Henry? Quel principe Harry? Il mio cervello era bloccato, non riuscivo a reagire, intanto, lui aveva risposto, difendendomi.

-E ci credo Mark, chiunque scapperebbe vedendoti!
Poi si rivolse a me, ora che aveva disteso la mascella era decisamente uno schianto, il suo sorriso perfetto mostrava i denti bianchissimi che risaltavano sulla pelle, seppur non abbronzata. In un momento del genere, ebbi anche il coraggio di chiedermi se quel bianco fosse naturale, non finirò mai di stupirmi di me stessa.

-Ciao cara, scusa per loro, è il loro lavoro. Posso scusarmi in qualche modo?

Disse il bel principino in un italiano decisamente discreto, con quella pronuncia all’inglese che mi fece sorridere. Io non sapevo che dire, non potevo mica dire al principe d’Inghilterra che l’unica cosa che volevo in quel momento era andare al bagno!

-Guarda, non c’è problema, ti ho disturbato già abbastanza per oggi, vado a prendere l’autobus che torno a casa.

-Hey no aspetta! Posso offrirti qualcosa da bere?

Bere? Decisamente quello di cui avevo bisogno, considerando che mi stava scoppiando la vescica…

-Volentieri, c’è un bar molto carino proprio qui vicino. – risposi, ancora una volta senza pensare. Io non dovevo bere, altrimenti non avrei retto, e lui di certo non poteva farsi vedere in un bar qualunque di una cittadina sconosciuta dell’Italia. Ero stata proprio stupida.
Invece lui mi sorprese.

-Certo, aspetta che vado a prendermi gli occhiali scuri e arrivo, spero solo che facciano uno buono Spritz!

Si diresse verso la macchina, da dove tornò poco dopo seguito da una guardia del corpo, grande il doppio di lui.
Quando arrivammo al bar, nel quale, per dire la verità, non ero mai stata, lui ordinò uno Spritz, e io anche. Non mi era mai piaciuto particolarmente, ma non so, volevo sentirmi al suo pari.
Bestione 2 era seduto due tavoli a desta rispetto a noi e ci fissava, anche se gli rivolgevo le spalle, potevo sentire il peso del suo sguardo che mi oltrepassava e si soffermava vicino al suo protetto, Harry. Credo che in quel momento mi stesse odiando, perché gli avevo procurato lavoro extra, portando Harry in un luogo affollato.
Fortunatamente il pomeriggio è passato tranquillo, quasi senza intoppi. Stavamo chiacchierando amabilmente del più e del meno e lui mi rivolgeva domande, nemmeno troppo velate, sulla mia vita sentimentale, quando seppe che al momento ero libera, mi sembrò di vedere un guizzo nei suoi occhi, che alla luce del bar avevano preso una colorazione più scura.
Ero certa di averlo annoiato, di essere una “popolana” come le tante che vede solitamente accalcate ai lati della sua auto, pronte a tutto per un suo sguardo. Io dovevo ritenermi più che soddisfatta.
Proprio mentre mi parlava della sua famiglia e degli ultimi problemi che aveva avuto a palazzo, suonò la sveglia del mio cellulare, avvisandomi dell’imminente arrivo del bus che prendevo solitamente per tornare a casa dopo la lezione. Avrei potuto dire ai miei genitori di esserci andata, sperando che il professore non facesse la spia. Così mi alzai di scatto, lasciando una banconota da 5 euro sul tavolo per pagare le bibite, probabilmente sarebbero stati sufficienti anche per il suo drink.
Però Harry mi prese la mano e mi tirò verso di se, io caddi, grazie al mio equilibrio decisamente instabile, e mi ritrovai sulle sue ginocchia, a fissare i suoi occhiali neri che mi riflettevano l’immagine di una ragazza con la faccia da pesce lesso.

-Ecco, tieni i tuoi soldi, non vuoi mica rovinare la mia fama da cavaliere, vero?

Era così bello, il suo sorriso, mentre scherzava, si apriva in uno ancora più ampio e perfetto, capace di ammaliare anche la ragazza più dura.
Guardai l’orologio, ormai l’autobus era partito, e il prossimo sarebbe stato dopo mezz’ora, sarei arrivata a casa tardi e non avrei potuto fingere di essere andata a suonare. Maledizione, ero stata stregata da un ragazzo, bello, ma impossibile, e ora avrei dovuto vedermela con i miei. Di male in peggio.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SeverusF