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Autore: CharlieU    09/05/2011    1 recensioni
La mia continuazione personale di Glee dopo la puntata 2x16 The Original Song. Riuscirà Rachel a riconquistare Finn? E arriverà la tanto attesa ora del Brittana? Assisteremo al ritorno di Kurt nelle Nuove Direzioni?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Kuuuurt! Muoviti!” esclamò Mercedes dalla sua camera. Kurt era chiuso nel bagno, impegnato tra creme e lacca.
“Non mi dici nemmeno dove andiamo, non posso rischiare di essere fuori luogo” rispose lui al di là della porta.
Mercedes sorrise. Dopo qualche minuto Kurt uscì dal bagno, con un sorriso splendente.
“Wow, Kurt, stai proprio bene!” esclamò Mercedes. Kurt indossava una bellissima camicia bianca con un paio di bretelle nere sopra un paio di pantaloni dello stesso colore.
“Anche tu” disse lui stampandole un tenero bacio sulla guancia, facendola arrossire.
“Avanti, andiamo!” esclamò la ragazza prendendolo per la mano. Lui la seguì verso l’uscita della sua casa.
“Almeno dimmi dove andiamo, la macchina mica si guida da sola!” rise Kurt.
“Ok, passiamo a prendere Blaine a casa sua” lo informò Mercedes.
Il ragazzo ci pensò su per un attimo, poi lo invase la felicità di aver anche solo sentito il suo nome.


Kurt e Mercedes parcheggiarono leggermente lontano dalla casa di Blaine. Al ragazzo sembrò alquanto strana quella scelta, ma con qualche astuto giro di parole, Mercedes lo convinse che il suo unico scopo era sgranchirsi un po’ le gambe. Poco convinto, Kurt accettò di fare quattro passi.
Arrivarono davanti casa Anderson in breve tempo. Stranamente il giardino era completamente al buio, si intravvedeva solo una luce provenire dalla finestra della cucina della villa.
Kurt si guardò intorno stranito. I due attraversarono il grande cancello nero e si ritrovarono all’interno dell’enorme giardino. Le uniche cose che Kurt scorse furono naturalmente il grande gazebo bianco e la piscina buia.
Fu un attimo. Tutte le luci si accesero improvvisamente. Dal gazebo partivano delle file di lampadine colorate che raggiungevano gli alberi. I fari interni della piscina illuminarono l’acqua cristallina di diversi colori, creando uno spettacolo mozzafiato.
Kurt fece appena in tempo a notare il giardino addobbato a regola d’arte, perché una trentina di persone saltarono fuori da dietro gli alberi gridando “BUON COMPLEANNO KURT!”.
Kurt rimase impietrito per la sorpresa. Gli uscì un sorriso imbarazzato e diventò tutto rosso.
“Sei adorabile quando arrossisci” gli sussurrò in un orecchio Blaine abbracciandolo.
Kurt sorrise. Si guardò in giro, tenendo la mano di Mercedes che gli sorrideva accanto.
Il giardino era stato preparato splendidamente. Il gazebo era addobbato alla perfezione, il tavolo piene di cibarie disposte con un’eleganza indicibile, perfino un piccolo palco in cui avevano montato un fantastico mixer dove stava prendendo posto un ragazzo che non conosceva.
Guardò tra la folla di persone che c’erano lì per lui e individuò tutti i ragazzi delle Nuove Direzioni che gli sorridevano.
Vide Rachel, bellissima in un elegante vestito azzurro. Accanto a lei Finn e Puck, entrambi in camicia, il primo blu e l’altro nera.
Poi notò Tina accanto a Mike, Sam e Quinn, le due ragazze splendide, una in nero, l’altra in rosso, poco più in là vide Lauren e Artie, anche loro fantasticamente addobbati a festa. Accanto a Mike c’erano Brittany, meravigliosa nel suo vestito bianco che le arrivava al ginocchio e accompagnato ai suo capelli dorati la faceva sembrare un angelo e Santana che gli sorrideva, bella da mozzare il fiato, indossava un vestito lungo quanto quello di Brittany, rosso.
Erano tutti fantastici, notò poi i suoi ex compagni della Dalton – in borghese, anche l’eleganza della giacca e cravatta non mancava – e alcune conoscenti della Crowford Country Day.
Riconobbe poi tanti vecchi amici, che andarono a salutarlo con affetto.
Quando tutti ebbero salutato e fatto gli auguri a Kurt, lui rimase con i ragazzi del Glee, mentre il dj cominciava a suonare.
“Ragazzi…è…fantastico” riuscì a dire emozionato. Tutti gli amici gli sorrisero. “Siete incredibili” aggiunse.
“No, lo sei tu, per questo queste persone sono qui” rispose Rachel abbracciandolo. Lui ricambiò felice.
“Vero” intervenne Finn. “Divertiti fratello, questa sera sei tu la star!”. Tutti gli altri risero.
“Non so come ringraziarvi ragazzi!” esclamò Kurt.
“Boh, firmarci un assegno a ciascuno” rispose Santana. “Oppure basta un grazie!” aggiunse sorridendo.
Gli altri scoppiarono in una gran risata. La festa si prospettava un successone.


I membri della squadra di football arrivarono dopo mezz’ora.
Blaine andò ad accoglierli con Kurt attaccato al suo braccio.
Gli fecero gli auguri con una stretta di mano, che Kurt ricambiò senza lasciare Blaine un attimo.
Karofsky entrò per ultimo. Proprio in quel momento si avvicinarono Finn e Puck – che incontrando lo sguardo di Santana, le fece cenno di seguirli – che avevano notato l’arrivo dei Titans e volevano sincerarsi della situazione.
I tre si affiancarono a Blaine e Kurt e fissarono Karofsky.
“Auguri Hummel” disse il ragazzo tendendo la mano verso Kurt. L’altro esitò ad afferrarla.
“Avanti Kurt” lo incitò Blaine tranquillo. “Dave non farà l’idiota stasera” aggiunse beccandosi un’occhiataccia di Karofsky, mentre gli occhi degli altri tre erano ancora puntati su di lui.
Kurt gli strinse la mano. “Grazie” accennò.
“Fai attenzione Karofsky, ti teniamo d’occhio” lo avvertì Puck. Finn annuì.
“Non sono qui per fare casino, sono stato invitato” si difese il Titan.
“Certo. Basta che non ci costringi a metterti le mani addosso e vedrai, sarà una bellissima festa” concluse Finn.


La festa fu effettivamente perfetta. Tutti si stavano divertendo, ballavano, parlavano e scherzavano.
Alle undici Blaine e Finn portarono la torta in tavola, con diciassette candeline accese.
Il sorriso di Kurt arrivava da un’orecchio all’altro. Spense le candeline con un soffio e tutti i presenti applaudirono e urlarono.
Mentre Blaine tagliava la torta, Rachel e Mercedes salirono sul palco e afferrarono un microfono.
“Kurt questa è per te!” esclamò Mercedes e il dj fece partire la base di ‘Happy Birthday’ di Stevie Wonder. Le due ragazze cominciarono a cantare, seguite dal coro dei presenti. Kurt le guardava contento e commosso.
L’esecuzione fu fantastica, come ci si poteva aspettare dalle due dive del Glee Club.
Quando la canzone finì, Rachel si schiarì la voce. “Vorrei dire due parole su Kurt. Vi prometto che sarò breve!” aggiunse scatenando sguardi poco convinti e risatine tra i presenti. “Svegliami quando ha finito” sussurrò Santana all’orecchio di Brittany facendola ridere.
“Kurt…due anni fa ti ho conosciuto per la prima volta. Non sono mai riuscita a capirti, l’anno scorso, perché non sono mai andata oltre l’apparenza. Ti ho sempre visto come un rivale, invece…sei un amico. Da quella volta in cui mi hai chiesto di aiutarti a preparare l’assolo per un’audizione, mi hai aperto gli occhi. Mi hai chiesto aiuto e io…sono stata così felice di poterti aiutare. Davvero. E lo farei ancora, qualsiasi cosa tu abbia o avrai bisogno. E non solo io. Siamo tutti qui per te questa sera, Kurt, per una semplice ragione.” disse Rachel. Kurt la guardò con le lacrime agli occhi. “Perché ti vogliamo bene” concluse con un enorme sorriso. Poi corse giù dal palco e lo strinse forte, seguita a ruota dalle Nuove Direzioni e da tutti gli amici di Kurt, che ormai non riuscì più a trattenersi.
In quel momento salì anche Blaine sul palco. “Io sarò ancora più breve” annunciò afferrando il microfono. Kurt lo fissò con gli occhi spalancati, appena offuscati dalle lacrime, in preda all’emozione. “Kurt. Non lo so come hai fatto, ma in pochi mesi mi sei entrato nel cuore così…profondamente…io non so come, davvero. Non sono mai stato così vulnerabile e così forte allo stesso tempo. C’è poco da aggiungere e non ci sono parole per esprimere il bene che ti vogliamo, tutti noi. Ma abbiamo un regalo per te” disse Blaine, scatenando ancora di più la commozione di Kurt che salì sul palchetto e gettò le braccia al collo del ragazzo.
Mercedes portò una piccola scatola chiusa da un fiocco rosso a Kurt, che la prese schioccando un gran bacio sulla guancia all’amica, che lo abbracciò.
Poi il festeggiato prese il microfono, cercando di asciugarsi le lacrime. “Ci sono ancora meno parole per ringraziarvi, tutti quanti. Vi voglio bene anche io. E voi” aggiunse guardando le Nuove Direzioni, che gli sorrisero. “Siete i perdenti più fantastici del mondo!” esclamò scatenando le risate dei ragazzi del Glee Club.
Kurt tolse il fiocco rosso e aprì la scatola. Guardò dentro e ne tirò fuori due biglietti fissandoli a bocca aperta, il fiato mozzato.
Erano due biglietti per la prima del rifacimento di ‘My Fair Lady’ a Broadway, che si sarebbe tenuto quell’estate.
“B-B-Broadway?” balbettò incredulo il ragazzo. Tutti risero.
“Mi sono ricordato bene quando hai mi hai detto che ‘My Fair Lady’ era uno dei tuoi musical preferiti. Dopo aver saputo che c’era la prima a Broadway, abbiamo deciso di farti questo regalo. Sei felice?” chiese conoscendo già la risposta.
Kurt lo abbracciò forte, poi abbracciò anche Mercedes al suo fianco.
“E’ favoloso, davvero, io…adoro questo musical! La prima! A…Broadway! I-incredibile, ragazzi grazie mille vi adoro!!” esclamò felice Kurt.
“Bene, ora ci sta un bel brindisi a Kurt!” intervenne Finn, dirigendosi verso il tavolo in cui erano posate alcune bottiglie di champagne.
Lui, Puck, Sam e Mike ne afferrarono una a ciascuno, porgendone una anche a Blaine.
Le stapparono facendo partire i tappi in aria, scatenando le grida di approvazione e gli applausi dei presenti. La musica ripartì e i ragazzi riempirono i bicchieri di champagne.
“A Kurt!” esclamò Rachel alzando il bicchiere, seguita dagli altri. “A KURT!” gridarono tutti.
Ormai il sorriso era stampato fisso nel viso di Kurt, che sentiva la felicità di quel momento attraversargli le vene, ricevendo pacche e abbracci ogni volta che si girava.


“Ehi Rachel!” la chiamò Finn avvicinandosi a lei. Rachel si voltò e gli sorrise.
“Finn!” esclamò.
“Che ne dici? Sta andando alla grande!” si rallegrò lui.
“Ma certo” annuì lei. “Avevi dubbi?” chiese poi fingendo stupore.
Finn sorrise. “Certo che no. Comunque volevo dirti che…sei stata fantastica, prima, con Kurt. Hai detto delle cose bellissime.”
“Beh, mi sono dovuta impegnare per cercare di tenere testa al discorso che hai fatto tu al matrimonio dei vostri genitori!” scherzò la ragazza. Finn rise. “Già”.
Si voltarono entrambi verso l’improvvisata pista da ballo. “Ti va di ballare?” domandò lui. Rachel ridacchiò.
“Con te?” rispose.
Finn rimase di stucco e accennò a diventare rosso. “Beh…si” mormorò il ragazzo.
Lei si alzò dalla sedia con eleganza e gli afferrò una mano. “Con te ci ballerei sempre!” esclamò ridendo allegra.
Anche Finn sorrise. “Per farti quattro risate eh?” disse quasi tra sé e sé, senza ricevere risposta da Rachel che stava ancora ridendo.
Si diressero verso la pista di ballo. Finn le mise un braccio sulla schiena e le afferrò la mano con la sua.
Rachel smise di ridere e gli fece un gran sorriso, subito ricambiato da lui.
Cominciarono a ballare un lento sotto le romantiche note di ‘You’re beautiful’ di James Blunt.
Per un momento Rachel si dimenticò di tutte le persone che aveva intorno. Vedeva solo il bellissimo ragazzo che la stringeva tra le braccia, il suo primo e unico amore. Quanto aveva sofferto per lui, sempre messa in secondo piano rispetto a Quinn. Quanto aveva pianto per aver mandato all’aria quella favola che stavano vivendo fin qualche mese prima. Quanto si era sentita stupida e inutile. Aveva cercato di dimenticare tutto, di dimenticare lui, cercando di sentirsi di nuovo la star che era sempre stata e invece non era riuscita a uscire da quel tunnel di sofferenza, né a tornare a brillare, perché la sua luce era Finn. Non riusciva a descrivere la sicurezza che le davano quelle braccia forti che a stringevano, nemmeno a sé stessa. Inutile mentire a tutti, inutile mentire a sé stessa. Lo amava, come lo aveva sempre amato. Sicuramente non meno, molto probabilmente di più.
Finn abbassò di più la testa e sentì il dolce profumo dei capelli di Rachel invadergli il volto. Sospirò piano perdendosi in quell’incantesimo che solo la sua vicinanza gli regalava. Quasi senza rendersene conto, la strinse più forte.
“Finn non esagerare” sussurrò Rachel cercando di allentare la presa del ragazzo – con più difficoltà nel trovare la volontà di allontanarlo che nell’atto stesso. “Non è il caso”.
“Scusa” rispose lui rilassando le braccia.
Rachel gli sorrise, per fargli capire che aveva apprezzato il gesto.
“Finn posso farti una domanda?” chiese la ragazza guardandolo in viso.
“Certo” rispose lui con tono indagatorio.
“Tu e Quinn non state più insieme, vero?”
Finn non rispose subito. “No, effettivamente” disse dopo qualche secondo. “Ci siamo lasciati qualche giorno fa”.
Rachel annuì in segno di aver capito. “E…posso chiederti perché?” domandò ancora, diretta come al solito.
Finn si sentì in difficoltà. Aveva così tante cose da dirle, e non aveva idea di come. “A-avevo voglia di…staccare. Di stare un po’ da solo” rispose allora, pentendosene subito. Rachel abbassò lo sguardo per non fargli notare l’evidente delusione che le si era stampata in volto.
L’unica cosa a cui pensò Finn per il resto della canzone fu a quanto era stato stupido. Finn Hudson, che idiota.


Angolo dell'autrice
Saluti a tutti! Ci ho messo più di un weekend e me ne vergogno, non potevo finire tutto il capitolo della festa in poco tempo quindi ho deciso di dividerlo per non farvi aspettare troppo :)
Per me My fair lady è perfetto per Kurt (mi ricorda quando doveva far diventare attraente Rachel!)
Spero vi piaccia, arriverò al più presto con la seconda parte!!
Spero di leggere tante recensioni :) saluti!!
  
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