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Autore: _Hiromi_    10/05/2011    5 recensioni
Near, ormai senza alcuna voglia di vivere, si lascerà andare sotto la pioggia, così da non piangere da solo...non sa che, proprio sotto quelle gocce d'acqua fredda farà un incontro che gli cambierà la vita...forse...Eccomi qua con una nuova ficcy!! ^_^ spero che vi possa piacere!! Pairing: MxN *_* kisses _Hiro_ ^O^
P.S. il rating ARANCIONE della fanfic è riferito esclusivamente al capitolo 19, l'ultimo, in quanto il rating generale della storia è il verde^^
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Attention!! con questo cappy si torna al POV di Near^^

***

Non sai quanto tempo è passato da quando vi siete accomodati nello studio dell'appartamento di Mello, solo la scrivania in mogano a dividervi.
Il silenzio che vi avvolge ti mette un po' a disagio, vorresti dire qualcosa, chiedergli perché è tornato a prenderti e, anche se sai che non riuscirai mai a dirglielo, vorresti sapere se quella flebile speranza che ti brucia nel cuore abbia ragione di esistere: se è venuto a prenderti, non puoi far a meno di pensare che, forse, lui provi qualcosa per te, e a quel pensiero, la tua fantasia comincia a vagare ed a immaginare un futuro ipotetico (e stupendo, per te) nel quale avete una relazione, nel quale non devi preoccuparti dei tuoi nonni, nel quale, insieme a Mello, vivi nell'amata casa dei tuoi genitori...
Il corso dei tuoi pensieri si rompe nel momento in cui Mello si schiarisce la voce, abbandonando sulla scrivania la carta della tavoletta di cioccolato appena finita; poi il ragazzo posa gli occhi su di te, incrociando finalmente il tuo sguardo nero.
-Come stai?- ti chiede, e un piccolo sorriso ti sfugge al sentire quella domanda così semplice, quasi infantile.
-Sto bene.- 'Ora che sono con te.' aggiungi mentalmente, non del tutto sicuro che sia il momento giusto per esporti in quel modo, anzi, per niente convinto di volerti esporre ad un possibile rifiuto: in fondo, chi ti dice che a lui tu piaccia? O addirittura che gli piacciano i ragazzi!
Per qualche altro secondo restate in silenzio ma, alla fine, stufo dell'indecisione del ragazzo, ti decidi a chiedere quello che davvero ti preme in questo momento.
-Perché sei venuto a prendermi?- la voce ti esce un po' flebile, quasi spezzata, timoroso di sentire la risposta, e per la prima volta vedi un lievissimo rossore colorare le guance dell'altro. Lo guardi senza capire la sua reazione ma lui distoglie lo sguardo.
-Volevo solo sapere come stavi, niente di più...-
-Allora non era necessario portarmi qui.-
All'improvviso Mello scatta in piedi, fissandoti con intensità, e sotto quello sguardo serio e per te sconvolgente senti il tuo cuore cominciare a battere più velocemente, mentre le guance vanno a fuoco; tuttavia, nonostante l'imbarazzo che quel contatto visivo ti provoca, non riesci a smettere di fissarlo a tua volta, totalmente perso in quelle pozze azzurre che sembrano volerti dire mille cose.
Lo vedi allungare una mano e senti un cassetto che si apre, e subito dopo il ragazzo fa scivolare un pezzo di carta nella tua direzione. Blocchi l'oggetto con una mano prima che possa cadere a terra, osservandolo con curiosità. In un primo momento non capisci che cosa sia, che cosa significhi, poi capisci che è il viso di Mail quello che ti sorride attraverso una vecchia foto.
Sfiori l'immagine con le dita, i pensieri in disordine, senza capire, confuso e spaesato di fronte ad essa. Attraverso quella foto i ricordi cominciano a rivivere davanti ai tuoi occhi, come se li stessi vivendo in questo momento; ripensi a tutte le conversazioni, le fughe da casa, gli incontri segreti, e la separazione forzata, ricordando ogni momento passato con lui.
Attraverso quella coltre di ricordi ed emozioni, avverti appena la voce di Mello che ti spiega il perché di tutto ciò. Solo quando il silenzio torna a scendere su di voi stacchi gli occhi da quel cimelio, osservando come in trance il ragazzo davanti a te, immagazzinando e riordinando le informazioni che ti ha dato negli ultimi minuti.
Conosceva Matt, erano amici e, soprattutto, è stato proprio lui a chiedergli di prendersi cura di te, quasi sapesse che stava per succedergli qualcosa.
-Era questo che volevi dirmi?- chiedi con un filo di voce, triste perché, fino all'ultimo, hai sperato che fosse venuto a prenderti per te, per qualche sentimento nei tuoi confronti...e invece, voleva solo dirti che conosceva l'unica persona che ti ha voluto bene dopo la morte dei tuoi genitori, che fino alla fine quel ragazzo ha pensato al tuo bene e si è preoccupato per la tua incolumità.
E allora ti senti in colpa perché, invece di ringraziare il tuo unico amico per aver cercato di aiutarti anche dopo la sua scomparsa, stai pensando solo a Mello e al fatto che il tuo amore non sarà mai corrisposto.
'Mail...mi dispiace...' le lacrime pungono i tuoi occhi, e tu non cerchi nemmeno di trattenerle nel momento in cui cominciano a scorrere lentamente lungo le tue gote ceree 'sono solo un ingrato...ma io lo amo...' e mentre lo pensi ti rendi conto di quanto ciò sia vero; volevi molto bene a Matt, gliene vuoi ancora nonostante la sua morte, ma è totalmente diverso dal sentimento che provi per Mello. Matt era tuo amico, quel fratello che non hai mai avuto, mentre Mello,beh, lui è l'uomo col quale vorresti condividere ogni cosa, la tua vita, la tua anima, il tuo corpo, tutto.
In un attimo il biondo è al tuo fianco, inginocchiato vicino alla sedia sulla quale sei seduto.
-Dannazione, non avrei dovuto dirtelo!- sbotta arrabbiato con se stesso, e tu scuoti il capo, cercando di fargli capire che non c'è problema, che volevi sapere.
Quando finalmente ti calmi e il pianto si spegne in piccoli singhiozzi che scuotono il tuo fragile corpo, Mello si siede davanti a te, sulla scrivania. Attraverso lo sguardo ancora appannato noti che si morde appena le labbra e sembra nervoso.
-C'è...qualcos'altro...che...devi dirmi?- mormori tentando di fermare i singhiozzi.
-Non è il caso che te lo dica ora.- è la risposta decisa che ricevi, ma tu insisti, deciso a sapere tutta la verità, stanco di essere il piccolo e debole Nate che viene protetto da tutti sempre e comunque, prima da Eve, poi da Matt, e ora addirittura da Mello.
-Voglio sapere tutto.- dici guardandolo in viso, convinto di quel che fai, pronto ad affrontare qualunque cosa.
Per qualche attimo il biondo tentenna, indeciso, ma alla fine decide che è giusto che tu sappia tutta la verità, o almeno la parte che lui conosce, e così come ha fatto qualche minuto prima, comincia a parlarti e a spiegarti quello che ha scoperto e sa dei tuoi nonni.

***

   
 
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