Anno 2011 Londra
Ancora non ero riuscita a capire come avevo fatto a farmi coinvolgere da quel demone in questo assurdo lavoro, anche se in realtà la mia testa sapeva benissimo il motivo, me ne ero innamorata a prima vista.
Un ala della mia casa era diventata in “nostro” ufficio, generalmente quella che sgobbava per pulire e tenere in ordine l’ufficio ero io, mentre lui se ne stava beatamente seduto a gambe incrociate.
“Ehi, Neuro, ti dispiacerebbe aiutarmi?”- domando infastidita, mentre lui fa la sua faccia inebetita e non mi risponde
“Sei insopportabile!!”- dico io lanciandogli lo spazzolone in faccia
Fortunatamente non era ancora abituato alle mie reazioni poco rispettose, secondo lui, del suo rango. Rapidamente mi rilancia lo spazzolone che evito a pelo, mi rigiro e me lo ritrovo davanti a me eretto in tutta la sua altezza.
“Sei una ragazzina insolente”- dice lui con gli che si illuminano di una luce sinistra per poi prendermi per un polso
“Non sopporto che mi tratti così, io non sono la tua serva e se per questo molti casi li ho risolti io senza il tuo aiuto”- dico io infastidita dai suo modi di fare
“Devo ammettere che non sei una nullità come gli altri esseri umani … forse perché hai parte di sangue demoniaco”- dice lui per poi spettinarmi i capelli
Poi raccoglie lo spazzolone e lo rimette in ripostiglio, poi sento suonare il campanello.
Accidenti era la mia
amica Anna, mi ero dimenticata che veniva …
“Neuro, potresti ehm…non farti vedere?” domando al demone
“Come vuoi…” dice lui con un sorriso poco rassicurante per poi dirigersi in camera
In tanto io corro ad aprire la porta e mi ritrovo Anna che mi salta al collo sventolando un biglietto
“Martina-chan!Martina-chan!!!”- dice lei con la sua vocina squillante
“Anna, ti prego non urlare mi stai stordendo”- dico io per poi invitarla ad entrare
“Finalmente si fa!!!”- dice lei allegramente
“Cosa?”- domando io
“Il ballo scolastico”- dice lei tutta felice
“Non penso che verro…”- dico io poco felice della notizia
“Dai, ti prego, sarà in tema halloween, so che a te piacciono tanto queste cose…”-dice lei
“non credo di…”
“Martina stava per dire che non crede di non venire”- dice Neuro comparendo da dietro la porta, mentre io lo fulmino con gli occhi
Maledetto demone…
“Ahhhhhh, e così abiti insieme a lui!!Che fortuna!!”- dice lei con occhi sognanti, per poi toccarmi dentro con il gomito
In tutta la scuola appena avevano visto Neuro,erano tutte impazzite... e come darle torto da umano era davvero bellissimo …
“Si, ma non è come pensi. E poi penso di non venire”- dico io imbarazzata
Poi Neuro mi tira vicino a sé e trasforma la sua mano in quella di demone per poi toccarmi dentro La guancia
“Di di si, sento un profumo lieve di mistero, e io sono affamato”-
“Ahh, siete proprio carini insieme”- dice Anna interrompendoci
“Ah, e va bene vengo al ballo”- dico io sbuffando mentre lei tutta felice mi abbraccia
“Grazie Neuro per averla convinta. Scusate ora scappo devo comprare gli addobbi. Martina settimana prossima vieni a fare compere con me?vorrei che mi aiutassi ad organizzarlo, tu hai un gusto perfetto per mostri, vampiri e cose horror o gotiche”
“Va bene, ma di mattina presto, verso le 8:30 per te va bene?”-
“Certo!Oh mamma va che ore sono, scusa ora scappo!”- dice Anna per poi correre fuori dalla porta
Appena esce chiudo la porta e mi avvicino al demone
“Per curiosità mi vuoi sempre umiliare tu?”-
“No, a me interessa il mistero che sta nascendo”- dice lui sorridendo mostrando la sua dentatura appuntita
Appena li vedo un folle pensiero attraversa la mia mente
Chissà com’è farsi
baciare da lui e farsi mordere il collo….
“Ehi, che ti prende?”- domanda lui incuriosito avvicinando il suo viso al mio
“Niente………”- dico io rosso pomodoro per poi allontanarmi
“Perché non volevi partecipare al ballo?”- domanda lui accorciando le distanze
Accidenti quanto era insistente, a volte mi domandavo se non sapesse già i sentimenti che mi attanagliavano cuore, corpo e mente riguardanti lui
“Non so ballare…” dico a bassa voce
“Non ti è venuto in mente che forse io sono capace’”- domanda lui per poi tirarmi a sé e mettere le mie mani sul suo fianco e una nella sua mano
“Ma, ma Neuro….”- dico io imbarazzatissima
“Lasciati guidare..”- dice lui iniziando a muoversi, mentre io per sbaglio li pesto un piede
“Scu…scusami Neuro”- dico io facendo per staccarmi ma lui mi trattiene
“Rilassati sei troppo nervosa …”
“Sarò anche nervosa, ma tu sei troppo alto non riesco a metterti la mano sulla spalla”-
“Non importa puoi lasciarla pure sul fianco”- dice lui ricominciando a muoversi
Pian piano inizio a sciogliermi e a farmi guidare da Neuro
“Allora visto non è poi così difficile”- dice lui soddisfatto
“S…si”
Poi si abbassa e mi da un bacio sulla fronte
“In cambio mi aiuterai con il mistero. E sarò io il tuo accompagnatore”- dice per poi uscire in giardino , mentre io mi lascio cadere, con i battiti del cuore a mille, sul divano.
Punto di vista di Neuro
Esattamente non so cosa sentissi per quella ragazza, era la prima volta che sentivo sentimenti simili, in questi mesi passati con lei avevo imparato ad apprezzarla e in un certo qual modo a “stimarla”, anche se queste parole dette da me suonavano strane. Non ostante non gli mostrassi mai apprezzamenti e mi comportassi sempre in modo ironico e strafottente nei suoi confronti.
Quel bacio di prima?Un
errore, non potevo farla innamorare di
un mostro, per quanto riguardava la sua piccola parte demoniaca forse presto
sarebbe scomparsa, non potevo dannarla per l’eternità e poi lei era innamorata
del mio aspetto sicuramente …
Mi sedetti sotto al gazebo osservando la casa
Questa volta era diverso, non era come con “loro” per lei provavo qualcosa di più del semplice utilizzo, davvero era difficile per me comprendere i sentimenti umani che dà un po’ di tempo avevano influenzato la mia natura...