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Autore: Erin_Prince    12/05/2011    2 recensioni
Ispirazione presa da Titanic e dal momento più bello e famoso del film, scritta con la voce magica di Celine Dion come sottofondo!!!!Spero vi piaccia...Ron e Herm, secondo me, sono bellissimi insieme!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Soffro di vertigini, Ron

 

La biblioteca stava chiudendo, Hermione stava uscendo con un libro sottomano quando una furia dai capelli rossi le passò accanto, facendola sussultare.

-Vieni!- disse Ron, prendendole una mano.

-Dove andiamo, Ronald?Cos'è questa fretta?- chiese Hermione con un misto di scetticismo e curiosità.

-Fai troppe domande...- rispose lui, laconico.

Arrivarono al settimo piano, presero un corridoio sulla sinistra.

-Dai, forza!- la incitò Ron, accelerando il passo.

-Se ci beccano qua..Sai che questo posto non è più frequentato da...-.

-Lo so, me l'avrai già detto cento volte...-.

Era un giorno di metà aprile, i due ragazzi salirono di corsa le scale a chiocciola che portavano alla Torre più alta del castello, la Torre di Astronomia. I raggi del sole si facevano via via più rossi mentre il giorno volgeva al termine, un altro giorno di lezioni, un altro giorno insieme.

Hermione non si era mai sentita tanto leggera, finalmente poteva essere se stessa con il ragazzo che amava dal primo momento che l'aveva visto: sul treno per Hogwarts con il naso sporco di nero. Quante cose erano cambiate, da quel giorno di settembre, troppe in realtà per essere accaduto tutto così in fretta. La ragazza sorrise, mentre il rosso la precedeva su per gli scalini. Aveva quasi il fiatone quando arrivarono in cima. Ron si diresse subito alla ringhiera, appoggiò le mani sul metallo, mentre lei, Hermione, la più riflessiva, la studiosa, o semplicemente la ragazza della situazione, e per questo più romantica e sentimentale, si soffermò un attimo sui particolari di quel luogo: niente era cambiato dalla sera in cui era stato ucciso Silente, tutti gli oggetti e strumenti erano al loro posto, come se conservassero il ricordo di quella tragica notte.

Nemmeno Piton, forse, era stato più su quella torre, troppo doloroso anche per lui.

-Hermione!Hermione!- la voce di Ron la riscosse dai ricordi e dai suoi ragionamenti.

-Perchè sei voluto venire qua?-.

-Vieni, e fai silenzio...- disse, sorridendole, un sorriso mezzo storto, il sorriso che Hermione amava di più in assoluto su quel volto lentigginoso e birichino.

La ragazza fece qualche passo verso di lui, ma subito si fermò.

-Soffro di vertigini, Ron...- disse, a mezza voce.

-Chiudi gli occhi...- le sussurrò lui, prendendole nuovamente la mano.

Gli occhi castani di lei obbedirono e subito si ritrovò nell'abbraccio di Ron. Sentì un forte vento provenire da sud...o era da nord...Hermione non seppe dirlo, troppo presa da quell'abbraccio dolce e protettivo.

-Tieniti alla ringhiera..E sali sulla prima sbarra...-.

-Cosa?Ma sei...-.

Ron la zittì con un bacio.

-Ti fidi di me?-.

-Si..Mi fido di te.-.

Hermione salì sulla ringhiera, le mani di Ron scivolarono sulle sue braccia, fino alle mani. Le loro dita si intrecciarono. Il vento scompigliava i loro capelli, quelli crespi di Hermione stuzzicavano il viso del ragazzo.

-Apri gli occhi, Hermione.- le sussurrò all'orecchio.

Lo spettacolo che le si presentò davanti la fece rimanere senza fiato. Era come se stesse volando.

-Sto volando...- sussurrò.

-Per quello basta una scopa...- sorrise lui.

Le montagne si stagliavano sul cielo rosso, rosa, arancione striato di azzurro. Il vociare degli ultimi ragazzi nel parco era lontano, come in un altro mondo. Loro, Ron e Hermione, erano su un altro mondo, erano su una stella, la prima stella che videro spuntare nel cielo.

Le loro labbra si unirono di nuovo.

Il vento si fece più freddo, il sole scomparve, poco a poco, dietro le montagne, lasciando solo una debole luce. Hermione si voltò e intrecciò le braccia dietro al collo di Ron.

-Grazie, Ronald..- disse, subito prima di baciarlo.

-Forse era meglio andare in un altro posto, ma questo...-.

Hermione scosse la testa -Questo è perfetto. Silente sarebbe stato solo che felice di vedere ancora un po' di amore...E poi era ora di dare una scossa a questo posto.-. Sorrise, i suoi denti perfetti e bianchi esplosero davanti agli occhi azzurri di Ron come un scintillio unico.

Hermione si voltò verso il parco, sempre stretta dal ragazzo. Gli alberi stavo diventando scuri, un'ombra si distese sulla vegetazione mentre, dalla capanna di Hagrid, si levava il solito fumo pigro.

I due giovani si soffermarono sulla tomba bianca in mezzo al Lago e, lì vicino, una lapide argentata.

Un brivido percorse la schiena della ragazza, Ron la strinse più forte.

Erano insieme, nessuno poteva dividerli, nessuna guerra stava per scoppiare, nessun fanatico li avrebbe condannati a morte.

E comunque, ne avevano già superata una! Si sentirono imbattibili, solo per qualche istante, finchè il brontolio dello stomaco di Ron non interruppe quel momento magico.

Hermione rise, le orecchie di Ron diventarono scarlatte.

-Andiamo..- si presero per mano e iniziarono a scendere le scale per tornare nel mondo reale. 

  
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