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Autore: MonyMOFO    12/05/2011    5 recensioni
Jared è sposato. Vicki e Tomo pure. Manca solo Shannon all'appello a farsi una vita tutta sua. Ma siamo sicuri che non se la stia già facendo all'insaputa della band?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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prova Guardai fuori dalla grande finestra e il sole riflettè nei miei Ray Ban nuovi di pacca. Ero solito comprarne un paio nuovo in ogni città in cui mettevo piede, tanto che la borsa che portava Emma a tracolla, conteneva tutti i pezzi che avevo comprato durante la tournèe.
Finalmente atterrammo a Los Angeles. Casa dolce casa. Mancava solo un ultimo atto eroico prima di essere veramente liberi: La cattura dei bagagli.
Ogni volta era una lotta, sia io che Shannon gareggiavamo a chi dei due l'aveva più pesante.
"Quella è tua!", indicai la valigia a Shannon.
"Presa!" urlò lui andandosene soddisfatto.
"Hey, non mi aiuti?!", urlai.
"La prossima volta evita di svaligiare i negozi di ogni parte del mondo!" mi riprese mia moglie.
La tirai a me e la baciai, ma fummo interrotti dai flash dei paparazzi:
"Che palle!", mi lamentai.
Mia moglie mi diede una mano a trascinare la valigia giù dal rullo e insieme ci avviammo verso l'uscita.
All'esterno trovai Shannon molto agitato, si toccava da tutte le parti del corpo, mentre Tomo ripercorreva la strada fatta per uscire dall'aeroporto:
"Che succede?" chiesi.
"Ho perso l'iPhone, cazzo!", rispose mio fratello.
Allargai le braccia e le feci ricadere:"Di nuovo? Non perdi la testa perchè ce l'hai attaccata!"
"Devo trovarlo!"
"Ne prendi un altro bro!", mio fratello sbuffò:
"Mi serve quello!".
Mi avvicinai per non farmi sentire dalla gente che ci stava attorno:
"Avevi dei messaggi della donna sposata che nessuno può leggere?"
"Esatto!"
"Stai peccando...e questa è la punizione di Dio!" gli risposi allontanandomi.
Sophie mi si avvicinò agitata:
"Che cosa gli hai detto?", le misi un braccio attorno alla vita:
"Che deve piantare quella ragazza sposata...hey Tomo! Prova a parare questa!", calciai una bottiglia di plastica trovata in terra che senza fare apposta finì addosso a Vicki.
"Ma sei scemo?!", urlò mia moglie.
"Non ho fatto apposta. Scusa Vicki!"
"Potevi beccargli la pancia, sei proprio un cretino!", si allontanò passando le valigie al tassista.
Rimasi imbambolato a fissarla, sorpreso per quella sua reazione. Non mi aveva mai risposto così male, era cambiata e il mio sospetto si concretizzava sempre di più.

Appoggiammo le valigie nell'angolo del salotto. Avevamo comprato quella casa poco prima di sposarci ma non c'eravamo mai vissuti. Eravamo sempre rimasti in un piccolo appartamento a Merlose Avenue, a Hollywood  ma decidemmo di trasferirci in un posto più tranquillo, sulla Columbia Avenue, a Los Angeles in California.
Poggiai le chiavi di casa sul davanzale vicino alla porta, poi andai a tirare le tende e aprii la finestra. La visuale era a dir poco perfetta. Di fronte a me l'immenso mare azzurro come il colore degli occhi di mio marito. Chiusi i miei e ispirai un po' di quell'aria pulita.
Jared mi sorprese abbracciandomi da dietro:
"E' perfetto qui" disse.
"Quello che ho sempre sognato, e tutto grazie a te!", mi voltai e gli diedi un candido bacio sulle labbra:
"Scusa per la mia reazione di prima, ma mi sono spaventata per Vicki e..", mi tappò la bocca con un dito:
"Scusa te. Mi sono comportato come un bambino. Per farmi perdonare ti ho riempito la vasca con acqua calda e tanta schiuma, devi essere molto stanca per il viaggio. Ti conosco troppo bene. Che ne dici di farti un bel bagno rilassante?".
Gli accarezzai i capelli e lo guardai fissa nei suoi splendidi occhi, quelli che 3 anni prima mi avevano fatto innamorare e quelli che mi avevano convinto a sposarlo. Bastava guardarglieli per capire il suo stato d'animo, i suoi occhi erano come un libro per me, mi bastava leggerli per capire come stava. Lo ribaciai per l'ennesima volta, nonostante tutto quello che stavo passando era comunque una persona importante e gli volevo bene. Sì, era quello il sentimento che provavo. Non lo amavo più. E lo scoprii solo da poco, da quando seppi che Shannon passò la notte con una modella australiana nell'ultima tappa del tour, ma noi non stavamo definitivamente insieme quindi era libero di fare ciò che voleva, anche se tutto ciò mi infastidiva parecchio.
Appoggiai gli abiti nel cestone della biancheria sporca e mi misi a mollo nella vasca. Mi ci sdraiai dentro e chiusi gli occhi. Non riuscivo a fare a meno di pensare a quella situazione assurda. Mai mi era successo nella mia vita di innamorarmi prima di incontrare Jared, e adesso addirittura dovevo scegliere tra due persone. Sì, amavo Shannon. Ma con lui non vedevo sicuro il mio futuro, con suo fratello sì. Era proprio l'uomo che avevo sempre sognato. Dolce, premuroso, intelligente...e fedele. Aprii di scatto gli occhi quando senti sfiorarmi la coscia. Vidi Jared posato sulla vasca. Il mento era appoggiato al braccio sinistro, mentre faceva scorrere la mano destra nell'acqua.
"Hey!", esclamai.
"Scusami, non volevo disturbarti!", gli accarezzai il viso sporcandoglielo con la schiuma.
"Che c'è?",chiesi.
"Non la senti anche tu?", mi domandò.
"Cosa?"
"La pace...", gli sorrisi:
"Ti manca la vita che facevi fino a ieri?"
"Mi mancano gli Echelon strillare fuori dall'hotel, mi manca vedere Emma correre di qua e di là.Tomo che protegge Vicki, Shannon che si dispera perchè non trova le sigarette o il cellulare...e mi manchi tu...".
Mi misi in una posizione più comoda nella vasca:
"Ma io sono qui..."
"Con il corpo. Ma con la mente dove sei?".
Ecco. Lo stavo leggendo negli occhi, vedevo la tristezza, la malinconia e cosa peggiore, la delusione.
"Sono solo stressata Jared...".
Si alzò da terra e si sedette sul water appoggiando i gomiti sulle ginocchia e reggendo la testa. Si sfregò le mani sul viso poi ripuntò i suoi occhi simili a due fari su di me:
"Da quanto non facciamo l'amore?", abbassai lo sguardo:
"Una...due settimane..."
"Tre settimane" rispose indicando il numero tre con le dita.
"Tre lunghe e fottute settimane...".
Non riuscii a rispondere. Avrei tanto voluto piangere e fuggire. Andare da Shannon e sfogarmi con lui.
"Mi dispiace" riuscii solo a dire.
Jared si riavvicinò a me:
"Siamo in crisi?" mi domandò con voce tremolante.
"No, no no!" risposi mettendomi in ginocchio nella vasca e prendendogli il viso tra le mani:
"Guardami Jay..", alzò lo sguardo.
"Non voglio che pensi a questo. Voglio che stai bene. Voglio vederti sorridere ogni volta che mi guardi e voglio che mi dai il bacio della buonanotte e del buongiorno come facevi fino a qualche mese fa...", mio marito prese le mie mani.
Prima baciò il palmo della mia mano destra e poi l'altra:
"E io voglio fare l'amore con te. Adesso...", ribattè lui.
Gli levai la canottiera bianca e la gettai a terra poi gli diedi un bacio passionale. Le nostre lingue si rincorsero vogliose come ai vecchi tempi. Come quando facevamo l'amore ovunque appena ce ne veniva voglia. Si sfilò i pantaloni e subito dopo i boxer e si accomodò nella vasca. Mi tirò a se, mi sedetti sopra di lui abbracciando la sua vita con le mie gambe. Le nostre lingue giocavano al cacciatore e alla preda senza mai staccarsi. Jared mi accarezzò il seno e io presi a dare delle piccole spinte. Le mie mani non mollavano il suo viso mentre i miei capelli lo ricoprirono appieno. Staccai per un attimo le mie labbra da lui per ansimare. Ormai avevo 32 anni e non avevo più il ritmo di una volta, anche se Jared, nonostante i suoi 39 anni, sembrava essere rimasto ben allenato. Aumentai la forza delle spinte, non che volessi far finire subito l'atto d'amore...o forse sì? Lui mi baciò i seni e prese a mordicchiarmi i capezzoli, ma nel momento in cui venimmo insieme il campanello di casa suonò. Jay appoggiò la testa al mio petto ed il suo respiro si fece affannoso:
"Chi cazzo è alle 4 del pomeriggio?!" chiese irritato.
Scesi da lui, mi sedetti infondo alla vasca e lo osservai alzarsi. Non mi ricordavo quanto fosse bello, lo era più del solito. Forse perchè avevamo appena finito di fare l'amore. Si avvolse una salvietta attorno alla vita ed imprecò all'ennesimo suono del campanello. Mi rimisi a mollo nella vasca e mi venne un tuffo al cuore quando sentii Jared esclamare:"Bro che tempismo!".
   
 
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