Nickname |
EffieSamadhi
[EFP] / Pocahontas@Effie [forum] |
Frase scelta |
7. “Lo
so che a volte ti senti inadatto, sotto pressione. È lo stesso per me, Ron.” |
Generi |
Introspettivo,
Malinconico, Sentimentale |
Rating |
Rosso |
Avvertimenti |
Het, Lemon, Missing Moments, What If? |
Personaggi |
Alastor
Moody, Nuovo Personaggio, Remus Lupin, Ron Weasley, Sirius Black, altri |
NdA |
Il
titolo è ispirato alla canzone “Vento di Passione”, scritta e interpretata da
Pino Daniele. È una canzone semplicemente meravigliosa, che consiglio a
tutti. La citazione a inizio testo, come segnalato, è tratta appunto da
questa canzone. Ho
deciso di apporre il rating rosso e l’avvertimento Lemon, anche se è presente
soltanto una breve scena di questo genere. Per il resto, immagino che possa
essere letta da tutti. L’ho
spedita alla giudice del contest come one-shot, ma ho deciso di spezzarla in
capitoli per la pubblicazione. |
Vento
Di Passione
Il
ricordo di un amore […]
è
come un vento di passione,
o
una rosa rossa,
il
ricordo di un amore
ci
cambia e non ci passa.
{Vento
di Passione – Pino Daniele}
Londra, 31 ottobre 1981
Sofia
gettò un’occhiata all’orologio, la quinta in pochi minuti. Si avvicinò ai
fornelli e guardò l’arrosto preparato con tanta cura per la cena di quella
sera, ripensando alle ore sprecate per cuocerlo a puntino. Eppure era stata
chiara: “Mi raccomando, Sirius, si cena alle sette. Sii puntuale.” Certo, come
no. Puntualità era un concetto
assolutamente incompatibile con Sirius
Black, ormai avrebbe dovuto capirlo.
Sofia aveva quasi ventun anni, e da
quattro tentava di condurre una relazione seria con il sopracitato Malandrino:
impresa degna dei più indomiti eroi. Eppure, nonostante le delusioni e gli alti
e bassi, Sofia non si arrendeva, da vera ex Grifondoro. Probabilmente Sirius
avrebbe bussato alla sua porta nel cuore della notte, accampando scuse
insostenibili e promettendole che in futuro non avrebbe tardato. Faceva sempre così. E lei, come una stupida
ragazzina innamorata, lo perdonava sempre.
Erano ormai le dieci, e non si era nemmeno
preso il disturbo di avvertire. Sofia si rassegnò a cenare sola, davanti agli
appunti di Pozioni: le mancava soltanto un esame per conseguire il diploma di
Auror, e naturalmente preparare quell’ultima prova le stava costando una fatica
inaudita. D’altra parte, a lei non era mai andata a genio l’idea di
rinchiudersi in un sotterraneo con un calderone fumante e migliaia di sostanze
potenzialmente pericolose, e se aveva sempre ottenuto risultati accettabili era
soltanto grazie alla benevolenza del professor Lumacorno, che nutriva per lei
una profonda simpatia.
Sofia
aveva sempre amato la vita all’aria aperta: per questo al terzo anno a Hogwarts
aveva scelto Cura Delle Creature Magiche – materia nella quale eccelleva, e che
un giorno le sarebbe piaciuto insegnare. I suoi piani, però, erano stati
rimandati dall’ostinazione del professor Kettleburn, per nulla intenzionato a
lasciare la propria cattedra, e completamente sovvertiti dal definitivo scoppio
della guerra. Pochi mesi dopo essersi diplomata, Sofia aveva deciso di unirsi
all’Ordine della Fenice, e nello stesso
periodo aveva iniziato il corso da Auror, sotto la severa direzione di Alastor
Moody. Molti neodiplomati avevano tentato la stessa strada di Sofia, ma pochi
erano riusciti a tenere il passo dell’insegnante.
Un
rumore improvviso in strada la fece sobbalzare, mentre rileggeva per la terza
volta la ricetta per distillare il Veritaserum, una delle poche pozioni che non
sarebbe mai riuscita a preparare in maniera corretta. “Vigilanza costante!” ringhiò Moody nella sua testa, spingendola ad
afferrare immediatamente la bacchetta magica. Si alzò e rimase in attesa,
tendendo l’orecchio per cogliere ogni minimo suono. Una serie di miagolii e
l’abbaiare di un cane la tranquillizzarono, ma proprio mentre stava per lasciar
cadere la bacchetta un orso1 argenteo attraversò la porta e si fermò
al centro della cucina.
“Li
ha trovati. Alla Tana” disse sbrigativamente l’animale, parlando con la voce
del vecchio Auror, un attimo prima di dissolversi.
1Orso
– Il Patronus di Malocchio non viene mai citato, all’interno della saga. Ho
pensato che l’orso fosse l’animale perfetto per Moody: solitario e schivo, ma
fedele e pronto a combattere fino alla morte per proteggere ciò a cui tiene.