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Autore: Kat Logan    12/05/2011    9 recensioni
Un'amica da ritrovare, un matrimonio imminente, una coppia consolidata, un nuovo nemico. Per le Outer le avventure non finiscono mai. Seguito di "All we are"
Hotaru viene rapita e portata in una dimensione sconosciuta, ma quando uno degli alleati di Haruka e Michiru è la morte, chi potrebbe essere la nuova terribile minaccia?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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E' uno scherzo vero? Uno scherzo di pessimo gusto.
Se Haruka fosse stata seduta su una sedia anziché sul divano si sarebbe ribaltata.
Michiru si voltò di scatto verso di lei, l'aveva sentita sobbalzare.
La guardò sbiadire in viso, il colorito la stava abbandonando di colpo.
Speriamo non le venga un attacco di cuore!
Pensò stringendole la mano.
La presa dell'altra divenne ferrea. 
Il cervello era come inceppato, non riusciva a formulare le parole per poi farle uscire dalla bocca.
Mi oppongo!
 
Hotaru era rimasta con le labbra schiuse dallo stupore.
Un guizzo di vita attraversò gli occhi di Jack che ancora era inchinato davanti a lei e tenva la sua piccola mano tra le sue più grandi.
Sembrava sofferente.
"Jack..."
Haruka al suono della voce di Hotaru s'irrigidì e Michiru con lei al suo fianco.
"Jack, per favore alzati ora dai!"
"Non hai risposto." il tono della morte era tranquillo e fermo allo stesso momento.
"Dimmi che ti sta succedendo...prima..."
Si è accorta del dolore?
Il ragazzo si sforzò di tirare gli angoli della bocca in un sorriso.
Il fuoco lo stava divorando.
"Prima rispondimi ti prego..."
"Si Hotaru rispondi, coraggio!" Il tono della bionda risultò minaccioso.
Non voglio un cognato squilibrato, non lui, lui no! No! NO!
Nella sua testa sperava che Hotaru riufitasse, conscia che in una decisione del genere non poteva metterci becco anche se avrebbe comunque provato ad opporsi.
"Si!"
La parola accompagnata da un sorriso che attraversò l'intero viso della ragazza.
Jack scoprì i canini, si alzò come un fulmine e la strinse a sé.
Il dolore lo stava logorando era lancinante ma lui cercò di fare leva su quella gioia intensa che allo stesso tempo provava. 
Gioia bruciante.
"Michiru è uno scherzo, vero? vero che c'è una telecamera nascosta?!" Haruka pronunciò la frase in una risata isterica torturandosi con una mano i capelli corti color miele e con l'altra la mano esile di Michiru.
"Tesoro respira, mi fai paura!"
"Oddio l'abbraccia, devo vomitare. Quello svitato punk l'ha fatta diventare un'anarchica!"
"Haruka..."
"Una sovversiva!"
"Haruka..."
"Saboterà la famiglia, ci farà sterminare!"
"HARUKA!" Michiru gridò.
"Mi stai rompendo la mano!"
"ops."
 
Hotaru sentì la morte emettere un sibilo. Come se stesse soffocando un gemito di dolore, si staccò dalla sua presa e lo fece accomodare vicino ai genitori.
Haruka si spostò subito alzandosi in piedi come se il ragazzo avesse la lebbra.
"Sta lontano da me!"
"Su, bionda saremo parenti non hai sentito?!" il tono era provocatorio.
"Alle mie condizioni!"
Michiru e Hotaru trasalirono, quando la ragazza la interruppe.
"Papà...aspetta un attimo con la lista ok? Vorrei sapere..." si voltò verso il futuro marito che la interruppe "l'anello non l'ho con me, ma incaricherò..." 
"Sssht" lo interruppe Hotaru "Chissene frega dell'anello!"
"HOTARU!" la riprese Michiru.
Haruka scosse la testa "La influenza negativamente il soggetto...mmh..." sembrò pensarci un momento riprendendo "negativo"
"Uffa!"
"Non sono contenta Hotaru!"
"Lo so papà, rassegnati!"
"E' una decisione affrettatata e lui! Oh andiamo! Non è normale quello!"
Michiru sprofondò nel divano.
Devo sopportarmeli tutti io.
Le voci dei tre sovrapposte che discutevano cercando di sovrastarsi l'una con l'altra come dei bambini capricciosi.
"ADESSO BASTA!" Michiru si alzò spazientita.
"Haruka siediti!"
"Mi piaci autoritaria!"
Il sopracciglio inarcato della ragazza del mare fece intendere che non era il momento delle battute.
"Innanzi tutto..." cominciò disegnando con l'indice nell'aria qualcosa di astratto.
"Congraturazioni!"
Haruka sgranò gli occhi incredula, stava per dire qualcosa quando la sua compagna la fulminò prima che potesse proferire parola.
"Voglio credere nel vostro amore, voglio credere che tu non recherai altri danni alla nostra famiglia, perchè se così fosse..." Il tono estremamente serio "provvederemo a farti fuori grazie a Saturn!"
Quelle parole suonarono quasi irreali pronunciate dalla bocca di Michiru, ma il suo sguardo blu trasmetteva la serietà di quella frase.
"Mia figlia non è un gioco. Non sarà una tua proprietà, sarà semplicemente quella che amerai, vorrei che strappassi il nostro contratto."
La morte non esitò un istante. Voleva che credessero in lui. 
Quello che provava per la ragazza era vero, le pene dell'inferno che stava provando erano un ulteriore conferma al suo sentimento per Hotaru.
Il documento che Haruka aveva firmato promettendo il loro primo figlio per liberare Michiru apparve tra le mani del ragazzo che lo fece bruciare come una fiammata all'istante.
"Mi auguro fosse l'unica copia" commentò a bassa voce Haruka.
"Ora...risolvi i dubbi di Hotaru per favore!"
"Si che poi dobbiamo parlare!" s'intromise ancora una volta la bionda, costringendo Michiru a sospirare rumorosamente e a portarsi una mano alla fronte.
"Che succede?" incalzò Hotaru appoggiando una mano alla spalla della morte, che sembrò sobbalzare lievemente al contatto stringendo quasi impercettibilmente gli occhi.
"Ho avuto dei guai..."
"Con chi?" chiese divertita Haruka.
Ora si che è interessante!
"Esiste il circolo dei demoni, un consiglio che si riunisce per discutere importanti questioni legate al nostro mondo".
Sulla parola nostro il personaggio indugiò un momento.
"Mi hanno punito perchè amo vostra figlia"
"Se avessi potuto l'avrei fatto anche io..." borbottò Haruka a cui venne tirato un leggero scappellotto da parte di Michiru.
Manesca!
Lo sguardo di Hotaru si fece preoccupato "mi dispiace io potrei..."
"No" La morte era risoluta.
"Devi star fuori da questa faccenda mia cara. E' tutto a posto, provo solo..." deglutii "un pò di dolore!"
"Forse sposare la distruzione non è una grande idea!" disse amareggiata la ragazza.
Non voglio distruggere chi amo.
"Non hai nessuna colpa e non sei..."
"Si lo sono! Saturn lo è!"
Ehi, distruzione e rinascita prego! Non farmi passare per la cattiva! 
La guerriera intervenì nella sua testa per dire la sua.
"Mi dispiace per l'altra notte. Mi hanno intimato di non far più avanti e indietro da un mondo all'altro e per non farti passare dei guai non sono venuto, ho incaricato Miyuki di avvertirti ma..." La rabbia lo assalì ripensando al viso di Hotaru apparso nel riflesso dell'oltretomba "E' stata una stupida a dirti che ti avrei abbandonata!"
"Sarei venuta da te" disse a bassa voce.
"Ti ho detto che non voglio tu muoia!"
Quella confessione rassicurò Michiru che si portò una mano al petto, ora più tranquilla.
Hotaru si fece scura in viso. 
Non poteva sopportare l'idea che lui soffrisse per lei. Era convinta che Jack avesse sminuito il problema.
"Ora, devi atteneri alle mie condizioni" 
La voce di Haruka era ferma. I suoi occhi verdi puntati in quelli ghiaccio della morte.
"Cosa numero uno, Hotaru non verrà con te."
"Ma..." la ragazza provò a ribattere.
"Hotaru no!"
"Non è necessario morire, io posso portarla nell'aldilà anche da viva!"
"Oh si! TU vorresti farla stare in quel posto orribile?! PAZZO!"
Michiru si mise in mezzo per abbassare i toni della discussione.
"ASCOLTATEMI TUTTI!" 
Il silenzio calò. Quando era seria incuteva timore.
"Dovremo diventare una famiglia, che ci piaccia o no! Quindi dobbiamo venirci incontro, chiaro?!" Lo sguardo si spostò su tutti quanti a turno.
"Potrebbe..." incominciò la morte.
"Cosa?!" domandò ruvida Haruka.
"Potrebbe stare un pò con me, un pò qui...farò in modo di aprire ogni volta un passaggio dimensionale."
"Non può rischiare sempre venendo qui!" intervenì la ragazza, aggiungendo "per me va bene andare là ogni tanto!"
"Hotaru non è una gita! Quel posto fa schifo!"
"Voglio solo star con Jack!"
"Posso cambiarlo con le mie illusioni" sostenne la morte.
Haruka non trovava una via d'uscita da quella decisione, pensò che forse al momento era meglio patteggiare.
"Di questo ne parleremo ancora..." Hotaru l'abbracciò di getto.
"Ehi non ho detto di si!" puntualizzò accarezzandole la testa piena di capelli neri.
"Secondo...devi ritrovare Setsuna!"
La morte rimase un momento interdetta "Sailor Pluto?! La guardiana del tempo?"
"Esatto"
Michiru intervenne "Non sappiamo dove sia, lei è l'unica che può viaggiare da una dimensione all'altra di noi..."
"Farò in modo di trovarla!" le rassicurò Jack.
"Ci sarà anche zia Setsuna! Che bello!" Gli occhi viola di Hotaru sembrarono ingrandirsi e illuminarsi dalla gioia.
"Hai finito con le condizioni amore?" domandò Michiru sorridente abbracciando la ragazza.
"Per ora!" sbuffò l'altra aggiungendo "Comunque sei bella quando perdi la pazienza lo sai?"
Michiru arrossì e rise stringendosi a lei.
"E comunque, giù le mani da mia figlia!"  disse rivolgendosi a Jack che stava posando un bacio sulla nuca della ragazzina.
 
Sempre la solita Haruka!
 
 
Note dell'autrice:
Dopo una giornata colma d'impegni sono riuscita a tirar fuori qualcosa. Spero possa piacervi. 
Grazie a tutti quanti per le recensioni che mi lasciate ogni volta :D
Buona serata!! 
   
 
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