Libri > Il diario del vampiro
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Autore: iosnio90    12/05/2011    11 recensioni
Nonostante i demoni siano stati sconfitti, le cose a Fell's Church non sono mai tranquille e un giorno, al pensionato, si scatena una furiosa lite.
Elena, confusa sui sentimenti che prova per Stefan e Damon, decide di lasciare Stefan e dare una chance a Damon.
Stefan la prende malissimo e, furioso, inveisce contro Elena e Damon.
L'unica che riesce a placarlo è Bonnie.
Stefan e Bonnie cominciano a passare sempre più tempo insieme finendo, addirittura, col diventare indifferenti alla relazione tra Damon ed Elena.
E se Stefan, deluso e arrabbiato a causa di Elena, scambiasse per amore il sentimento di grande affetto che lo lega a Bonnie?
E se tra Elena e Damon le cose cominciassero a prendere una brutta piega?
Riusciranno a riportare le cose alla normalità? Oppure arriveranno tardi e Stefan e Bonnie finiranno con l'innamorarsi per davvero? Damon riuscirebbe a sopportare una cosa del genere, se accadesse?
Qui non ci saranno mostri da combattere, ma solo loro e i loro sentimenti.
Naturalmente, da Donnie convinta, non può che essere una storia su di loro e chi mi conosce sa che adoro il lieto fine quindi...ma se avessi cambiato idea?
Leggete per scoprirlo....BACIONI...IOSNIO90!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In trappola

“Bene! Abbiamo fatto come avete detto voi e siamo tornate al pensionato, ma adesso mi dovete un bel po’ di spiegazioni! Dovete dirmi perché li avete ingannati e traditi, perché avete usato la magia su di loro, perché avete architettato questo piano…..insomma, signore…ci sono un sacco di perché a cui dovete rispondere!” - fece Meredith furiosa.
Subito dopo averle colte in flagrante erano tornate tutte e tre, su richiesta della signora Flowers, in fretta al pensionato.
Meredith non sapeva bene se era stata una grande idea quella, ma….insomma era la signora Flowers con la sua voce dolce e i suoi occhioni gentili, era un’impresa titanica vederla come una nemica e, purtroppo, Meredith ancora non ci riusciva ed era per questo che si ostinava a chiedere spiegazioni: magari non era poi così grave come lei temeva.
“Meredith cara…” - cominciò la signora Stones, ma Meredith la interruppe.
“Non chiamatemi Meredith cara…..” - disse - “Voi forse non vi rendete conto che adesso come adesso io vi vedo come delle nemiche, nemiche che hanno teso una trappola ai miei più cari amici più Damon!” - aggiunse.
“Va bene, Meredith, ti diremo come stanno le cose e perché abbiamo fatto quello che abbiamo fato, ma tu, per favore, calmati!” - fece la signora Flowers invitandola, con una mano, a sedersi su una delle poltrone del solotto.
Meredith annuì e prese posto mentre le due donne sedevano, l’una di fianco all’altra, sul vecchio divano di fronte a lei.
“Allora…” - la signora Stones prese la parola - “La mia cara amica Teophilia ed io, anche se non ci vediamo spesso, siamo sempre solite telefonarci almeno una volta alla settimana per aggiornarci sulle nostre rispettive vite! Ammetto che sono sempre state conversazioni piuttosto monotone visto che le nostre stesse vite sono sempre state piuttosto monotone, ma le cose sono cambiate qualche anno fa quando voi siete entrati nella sua vita! Teophilia ha cominciato a raccontarmi tutto di voi, delle vostre sventure e dei vostri reciproci rapporti e alla fine, quando vi ho conosciuto per la prima volta, non mi è sembrato di conoscere degli estranei, ma di ritrovare vecchi amici!”.
“Insomma facevate le pettegole al telefono!” - intervenne Meredith.
“Beh…direi che ad un certo punto della propria vita, soprattutto quando si è molto in là con gli anni, inevitabilmente si attraversa anche la fase da comare!” - fece la signora Flowers sorridendo.
“Comunque…io ho sempre ascoltato con grande interesse ciò che Teophilia mi raccontava su di voi e sono sempre stata colpita ed affascinata dal fatto che, nonostante tutte le avversità che avete dovuto affrontare, i rapporti tra voi sono sempre rimasti molto forti e vi hanno garantito di continuare a vivere felicemente e di godere della compagnia e la vicinanza di tutti gli altri!” - continuò la signora Stones.
“Gia….ma le cose sono cambiate…” - sospirò tristemente la signora Flowers.
Meredith era confusa.
“Cambiate? In che senso?” - chiese.
“Oh, andiamo, Meredith! Tu sei una ragazza molto intelligente, non venirmi a dire che non ti sei accorta del radicale cambiamento di atmosfera che si è verificato ultimamente nel vostro splendido gruppo!?!” - fece la signora Flowers - “All’improvviso avete cominciato ad urlavi contro, a litigare, a provocarvi…..non era mai capitato prima e questo ha reso l’aria così tesa che è quasi impossibile starvi vicino!”.
Meredith si ritrovò inevitabilemete a ripensare ad Elena e Stefan che litigavano, a Bonnie ed Elena che litigavano, a Damon e Bonnie che litigavano….
“Ok, si,lo ammetto: è vero! Ma questo cosa c’entra con ciò che avete fatto?” - chiese.
“La spiegazione è molto semplice! Io ed Armerilia abbiamo ragionato un po’ su questa situazione e siamo giunte alla conclusione che tutto è cominciato nel momento in cui Elena ha fatto il più grande errore della sua giovane vita!” - rispose la signora Flowers.
“Se vi riferite al fatto che Elena abbia scelto di stare con Damon….anch’io penso che sia stato un errore e gliel’ho fatto notare, ma lei è testarda e mi ha risposto che è davvero innamorata di Damon!” - fece Meredith con un’alzata di spalle.
“Oh, ragazza mia….e tu le hai creduto? Elena…diciamocelo chiaramente…non è mai stata molto matura in fatto di sentimenti! Per quanto tempo ha mandato avanti la pantomima del triangolo amoroso? E tutto perché era confusa, perché Damon, con i suoi modi, la confondeva! Ma è solo questo che faceva Damon: la confondeva! Stefan, invece, le ha sempre smosso qualcosa dentro, qualcosa di profondo, qualcosa che parte dall’anima ed arriva fino al cuore, qualcosa di ancora più forte dell’amore stesso! Ma lei era confusa ed ha voluto seguire la sua confusione! E adesso…l’hai guardata bene? E’ ancora più confusa di prima perché crede di essere innamorata di Damon, ma sente che il suo cuore batte solo ed unicamente per Stefan!” - disse la signora Stones.
- Aspetta…..coppie sbagliate…..forse loro non voglino ucciderci tutti, forse vogliono davvero rimettere a posto le cose, nel senso di far tornare tutto come prima! - ragionò Meredith.
Un attimo dopo le conseguenze dell’incantesimo fatto dalle due donne poco prima le si presentarono di nuovo davanti agli occhi: Elena e Stefan nel bosco da soli e Damon e Bonnie rinchiusi nella grotta.
“Quindi….voi avete fatto quell’incantesimo per….per fare in modo che Elena e Stefan restassero da soli e lei capisse che, in realtà, è lui che ama? Si, insomma….per farli tornare ad essere una coppia?” - azzardò Meredith.
“Ooooh, finalmente vedo che ci intendiamo!” - annuì la signora Stones.
Meredith tornò a rilassare le spalle e si abbandonò ad un sorriso.
“Wow, quindi è questo che volete fare, non volete ucciderci tutti!” - disse sollevata.
Le due donne si stupirono.
“Uccidervi tutti?” - chiese, meravigliata, la signora Flowers.
Meredith arrossì all’istante, imbarazzata.
“Beh, come avete detto voi, ne abbiamo passate parecchie! Ormai tendo sempre ad immaginare il peggio! Scusate!” - fece Meredith.
Le due donne le sorrisero comprensive: “Non preoccuparti!” - fece la signora Flowers.
Nel frattempo, Meredith si ricordò di un altro particolare di cui non avevano discusso.
“Però c’è una cosa che non capisco….” - disse - “ Se volevate lasciare soli Elena e Stefan, non potevate invitare soltanto loro due al falso pic nic e lasciare Damon e Bonnie fuori da tutto questo? Insomma….non voglio criticare i vostri metodi, ma adesso la mia più cara amica e rinchiusa in una grotta, senza possibilità di uscita, con Damon!” - aggiunse.
“Ma anche Damon e Bonnie fanno parte di tutto questo e anche loro devono pensare ad alcune cose ed hanno bisogno di rimanere da soli!” - rispose la signora Stones.
Meredith si accigliò.
“Bonnie e Damon devono rimanere da soli? Ma che dite? Capisco Elena e Stefan, ma Bonnie e Damon….è assurdo! Che cosa dovrebbero capire restando da soli?” - chiese, preoccupata per l’amica e per la sanità mentale della due signore.
“Mi sembra ovvio: devono capire che si amano!” - rispose la signora Stones.
“Che si amano? Damon e Bonnie?” - fece Meredith, ironica - “ Oh, andiamo! Bonnie non è innamorata di Damon altrimenti me lo avrebbe detto e Damon….lui è…beh…semplicemente privo di sentimenti!”.
La signora Flowers sorrise: “Ti posso assicurare che non è così, Meredith! E se ci pensassi anche tu e smettessi di considerare questa cosa come un’assurdità, ti renderesti conto che abbiamo ragione!” - disse.
“Hai visto anche tu come si comportano l’una con l’altro, come si provacano a vicenda, ma anche come si cercano con lo sguardo! Ne siamo stati testimoni tutti alla cena dell’altra sera! Perché credi che avessimo organizzato quella cena? Semplicemente per avere conferma a ciò che già credavamo!” - si accodò la signora Stones.
“E la conferma l’abbiamo avuta, eccome!” - finì la signora Flowers.
“Si….li ho visti anch’io, ma….insomma…voi davvero credete che loro…?” - Meredith non sapeva che dire nè cosa pensare.
Sì, lei sapeva che tra Damon e Bonnie c’era una sorta di strano rapporto, insomma…lui l’aveva salvata spesso e volentieri senza mai fare domande ed era sempre corso in aiuto di Bonnie ogni volta che lei lo chiamava. Sapeva anche che si erano addirittura baciati, perché glielo aveva confidato Bonnie subito dopo.
Ma era anche vero che Damon aveva passato anni a correre dietro ad Elena e a fare di tutto per portarla via a Stefan addossando la scusa che anche lui ne era innamorato, ma…allora perché si comportava così con Bonnie?
Anche adesso che stava con Elena, insomma…lui avrebbe dovuto essere felice di aver ottenuto ciò che voleva, ma allora perché continuava a gravitare attorno a Bonnie, a provocarla e a tenerla costantemente sott’occhio?
Possibile che le due donne avessero ragione?
Merdith scosse la testa: stava cominciando davvero a venirle un’emicrania tanto forte da poter essere tranquillamente definita la madre di tutte le emicranie.
“Ok, quindi voi credete davvero a questa cosa di Damon e Bonnie! Ma mi chiedo: se davvero le cose stanno come voi dite, perché lui, che è così…beh..parecchio diretto e ostinato…perché ha continuato a fare di tutto per prendersi Elena se, invece, era innamorato di Bonnie?” - chiese Meredith.
“Perché, secondo noi, anche Damon, come Elena, è immaturo dal punto di vista sentimentale! Vedi…non è che lui non provi sentimenti….il fatto è che non riesce a riconoscerli! Quello che prova per Elena non è amore….è ossessione! Lui è ossessionato dall’idea di far pagare a Stefan chissà che cosa ed è ossessionato dall’idea della competizione con Stefan! Quindi, tecnicamente, non si tratta neppure di ciò che prova per Elena, ma bensì di ciò che prova per Stefan! Noi crediamo che Damon stia sempre lì a cercare di rendere la vita di Stefan un inferno perché lui prova verso il fartello minore una sorta di…beh…non sappiamo definirla esattamente! Noi pensiamo che Damon, in un certo senso, voglia bene a Stefan, ma si sente anche…come…in soggezione nei suoi confronti! E questo perché Stefan è sempre stato quello buono, quello gentile, quello amato da tutti, amato dal padre, amato da Katherine, amato da Elena! Così Damon ha cominciato già da umano a sentire rancore nei confronti di suo fratello ed ha cominciato a cercare di prendergli tutto ciò che a Stefan importava, tutte le persone che lo amavano! Diciamo che Elena ha rappresentato l’ultima sfida per Damon, sfida che ha vinto! Ma, mentre lui portava avanti questa ennesima ossessione, è successo qualcosa di inaspettato: Bonnie! Così Damon si è ritrovato tra due fuochi: da una parte c’era il rancore verso Stefan e l’ossessione per Elena, e dall’altra c’era questa cosa indefinibile che lui provava per Bonnie e che lo ha spinto spesso a fare cose per lei che per altri non avrebbe mai fatto! Ma poi è successo che Elena lo ha scelto e adesso l’amore che ha sempre creduto di provare per lei sta cominciando a mostrarsi per quello che è, cioè semplice ossessione, mentre sente che quello che prova per Bonnie resta sempre lì e….” - ma la signora Flowers venne interrotta da Meredith che aveva cominciato a farle segno di fermarsi.
“Ok, ok….rallenti un attimo! Già pensare a Damon come ad un essere in grado di provare sentimenti è strano, ma…decisamente…non sono ancora pronta per psicanalizzarlo! Quello che voglio capire ora è….insomma..Bonnie è così pura, com’è possibile che si sia innamorata di Damon, che di puro non ha un bel niente?” - chiese Meredith.
“Ed è qui che ti sbagli! Damon, o meglio…i sentimenti di Damon…sono puri! Come ti diceva prima Teophilia, Damon non ha mai amato veramente! Tutti quelli che lui considera gli amori della sua vita passata ed attuale erano soltanto semplici ossessioni scaturite dalla rabbia verso suo fratello! Se lui non avesse provato così tanto rancore verso Stefan , forse non si sarebbe mai ‘innamorato’ di Katherine, così come non si sarebbe mai ‘innamorato’ di Elena! Quello che prova per Bonnie, però, non è frutto di ciò che sente verso suo fratello, ma viene direttamente da lui, dal suo cuore! Il sentimento che prova per Bonnie è vero, più vero di qualsiasi altra cosa e, nonostante lui non voglia riconoscerlo per quello che è e non voglia ammettere di sentire ciò che sente, è la prima volta che prova qualcosa del genere e questo fa si che i suoi sentimenti siano puri e, come hai detto tu anche Bonnie è un essere puro, quindi non trovo per niente sorprendente il fatto che i sentimenti di Damon, che sono puri, vengano attirati verso Bonnie, che è un essere puro! Non lo pensi anche tu?” - rispose la signora Stones.
“Incredibile! Io ho sempre visto Damon e Bonnie insieme come una cosa fuori dal mondo e invece voi la fate sembrare quasi del tutto naturale!” - commentò Meredith.
“Perché noi crediamo davvero che lo sia!” - fece la signora Stones.
“Però…ecco…voi dite che ciò che Damon sente per Elena scaturisce dal suo rancore per Stefan! Beh….ultimamente Bonnie ha passato un sacco di tempo con Stefan…non credete che, quindi, Damon veda Bonnie come la prossima sfida? La prossima cosa da portare via a Stefan?” - chiese, preoccupata, Meredith.
“Ci abbiamo pensato anche noi e siamo giunte alla conclusione che non è così! Quello che Damon prova per Bonnie è cominciato parecchio tempo fa! E il rancore di Damon per Stefan non ha trasformato i suoi sentimenti per Bonnie in ossessione, ma si è limitato a renderlo completamente geloso…e questo avvalora la nostra teoria! Per dirla in parole povere: mentre con Elena era Damon che privava Stefan di qualcosa e lo sapeva bene.....con Bonnie è Damon che si sente privato di qualcosa! E' diverso!” - rispose la signora Flowers.
“Ah! Ok….quindi avete intenzione di tenerli rinchiusi lì dentro per…di quanto tempo stiamo parlando?” - chiese Meredith.
“Fino a domani a mezzanotte!” - rispose la signora Stones.
“Ok! E non vi preoccupa il fatto che Damon potrebbe facilmente buttare giù quella parete di roccia in…diciamo….due secondi netti?” - fece Meredith.
“Ci abbiamo pensato! Infatti, abbiamo lanciato un incantesimo anche alle rocce che non si muoveranno da lì fino a domani notte e resisteranno ad ogni tipo di attacco!” - rispose pratica la signora Stones.
Meredith sorrise.
“Ooook! E Elena e Stefan? Cosa gli racconterete quando verranno qui a chiedere aiuto?” - chiese Meredith.
“Non ci faremo trovare, ovvio!” - rispose la signora Flowers sorridendo.
Meredith scoppiò in una leggera e breve risata.
“Beh…io dovrei andare a fare shopping! Avevo sperato nell’aiuto di Elena e Bonnie, ma direi che il consiglio di due donne con più esperienza potrebbe decisamente farmi comodo!” - propose Meredith.
“Perfetto! Allora andiamo a fare shopping!” - fece la signora Stones.
Si alzarono tutte contemporaneamente e si avviarono alla porta.
“Magari domani potremmo andare a fare un pic nic per tenerci lontane da Stefan ed Elena!” - propose la signora Flowers.
“Scusate tanto, ma credo che non accetterò mai un vostro invito ad un pic nic da qui a…diciamo…l’eternità!”  - rispose Meredith, scoppiando a ridere e scatenando anche le risate delle due donne.

“Stefan? Stefan, svegliati! Stefan? Per favore, svegliati!” - La voce di Elena lo riportò indietro dallo stato di semi-incoscienza in cui era caduto dopo che quel forte vento lo aveva alzato da terra e spinto via con violenza.
Aprì gli occhi lentamente e si ritrovò il viso di Elena, l’espressione preoccupata e i capelli che le cadevano su una sola spalla e sfioravano il terreno, a pochi centimetri da lui.
La vide tirare un sospiro di sollievo e sorridere felice, mentre una lacrima le fuggiva dagli occhi e gli colpiva una guancia.
“Stai bene?” - gli chiese.
Ma Stefan non rispose, troppo assorto dalla perfezione di quel viso che in passato aveva così ammirato e che poi gli aveva spezzato il cuore.
Alzò una mano e le accarezzò il volto asciugandole le lacrime.
“Non piangere!” - le sussurrò.
Elena sorrise e scosse la testa: “Va bene! Ma tu come ti senti?” - gli disse.
Solo allora Stefan sembrò riprendere contatto con la realtà e ciò che era avvenuto poco prima - il terremoto, il vento, la caduta - gli ritornò alla mente.
Si mise a sedere di scatto.
“Oddio…che è successo? Cos’era quello? Bonnie? Dov’ è Bonnie?” - chiese.
Elena gli mise le mani sulle spalle cercando di tranquillizzarlo.
“Ehi, ehi, Stefan…..calmati, ok? Non lo so cosa è stato, è successo tutto all’improvviso! Ma credo che qualcun ci abbia attaccato!” - disse.
“Attaccato?” - chiese incredulo, prima di ricordarsi che vivevano a Fell’s Church, che si trovavano nel cuore dell’ Old Wood, che lui e Damon erano vampiri, che Bonnie era una strega e che Elena era stata così tante cose nella sua giovane vita che era impossibile ricordarsele tutte.
Quindi, qualcuno li aveva attaccati? Decisamente probabile, decisamente all’ordine del giorno.
“Si, hai ragione!” - disse guardandola negli occhi - “Devono aver usato una qualche sorta di incantesimo molto potente! Ma a che scopo?”.
“Per dividerci!” - rispose Elena.
“Dividerci? Che intedi?” - chiese Stefan.
“Damon e Bonnie…..sono stati rinchiusi nella grotta!” - rispose Elena.
Stefan spalancò gli occhi: “Cosa?” - esclamò e con lo sguardo cercò l’entrata della grotta, ma non c’era più.
 Ormai c’era solo un grosso cumulo di enormi pietre e nessun passaggio.
“Bonnie e Damon sono chiusi lì dentro?” - chiese.
Elena annuì.
“E perché Damon non butta giù tutto? Sono privi di sensi? Hai provato a chiamarli?” - chiese, incalzante e preoccupato.
“Stefan…mi sono appena svegliata anch’io! Ho perso i sensi, come te, e quando ho riaperto gli occhi mi sono guardata intorno e ho visto te!” - rispose Elena.
“Quindi Damon e Bonnie possono essere scappati! Non è detto che siano lì dentro!” - ragionò Stefan.
“No! L’ultima cosa che ricordo prima di svenire è Damon che afferra Bonnie e loro due che cadono nella grotta pochi secondi prima che cominci a crollare tutto! Sono lì dentro, Stefan!” - rispose Elena.
- E allora perché non vengono fuori? - pensò Stefan.
“Ok! C’è qualcuno che ci ha attaccato e dobbiamo scoprire chi è e che cosa vuole! Ma, prima, dobbiamo tirare fuori di lì Damon e Bonnie!” - disse Stefan alzandosi.
“Hai ragione!” - fece Elena tirandosi su a sua volta - “Andiamo!”.
Si avvicinarono cautamente alla radura e, dopo essersi accertati che non ci fosse più in giro nessuno, corsero verso la grotta ormai chiusa.
“Cos’è quello, Stefan?” - fece Elena, allarmata.
Davanti a loro, sulla superficie delle rocce che ostacolavano il passaggio per l’interno della grotta, stavano comparendo delle lettere, una scritta, una scritta fatta col sangue.
Stefan ed Elena si fermarono e lui le si parò davanti per proteggerla da un eventuale pericolo.
Tutti i suoi sensi gli dicevano che non c’era nessuna minaccia in agguato al momento, ma non riusciva a fidarsi neppure di se stesso, non con quella scritta che stava apparendo dal nulla davanti ai suoi occhi.

 La grotta è chiusa e lo resterà!
I vostri amici resteranno bloccati da qui alla mezzanotte del prossimo giorno!
Non c’è nulla che potete fare contro questa magia….rassegnatevi!

Un attimo dopo la scritta scomparve nel nulla, così com’era apparsa.
“E’ inquietante, Stefan!” - disse Elena stringendosi al suo braccio sinistro.
Stefan annuì, liberandosi velocemente dalla sua stretta.
Negli occhi di Elena gli sembrò di veder passare un’ombra di delusione e rimpianto per quel suo allontanamento improvviso, ma sparì subito.
E Stefan, dal canto suo, risentiva nella sua mente ancora la voce di Elena che lo informava di aver preferito Damon a lui.
“Non importa quello che c’era scritto! Dobbiamo trovare un modo per tirarli fuori di lì e alla svelta!” - disse.
“Sì! Hai perfettamente ragione!” - rispose Elena.
Subito dopo strani rumori cominciarono a provenire dall’interno della grotta.

Riaprì gli occhi e si rese tragicamente conto di essere immersa nel buio più totale.
Era sdraiata su una superficie liscia, dura e fredda.
Sopra di lei, a schiacciarle il corpo, c’era….una superficie liscia, dura e fredda.
- Oddio, mi hanno seppellita viva e pure in una bara non molto grande! - pensò terrorizzata.
All’improvviso, contro ogni previsione, la superficie liscia, dura e fredda che le stava sopra cominciò a muoversi lentamente.
Bonnie si pietrificò.
La superficie cominciò ad emettere strani mugolii infastiditi e si sollevò leggermente dal suo corpo.
Un respiro caldo le solleticò la gola e, subito dopo, quelle che sembravano labbra fredde, le accarezzarono leggermente le sue di labbra portandole alle narici un profumo che le era decisamente familiare.
Bonnie divenne preda dell’agitazione.
- Oddio, oddio, oddio…no…no, no, no! Per favore, fa che non sia… - pregò.
“Streghetta!” - la voce di Damon arrivò a distruggere ogni sua speranza.
“Damon!” - disse - “Che succede? Dove siamo? Perché è tutto buio? E, domanda da un milione di dollari, perché tu mi stai addosso?”.
“Ehi, calmati, uccellino!” - fece Damon divertito - “Allora…partirò dall’inizio! Eravamo nella radura insieme alle nostre dolci metà, poi un terremoto improvviso che, per i mei gusti, sapeva un po’ troppo di magico, ci ha preso alla sprovvista! Stefan ed Elena sono stati spediti chissà dove dal vento, tu stavi per essere inghiottita nelle profondità della terra e allora io ti ho presa al volo, letteralmente, e siamo caduti all’interno della grotta perdendo i sensi e ritrovandoci in questa posizione! Infine, suppongo che siamo al buio perché deve essere crollato tutto e la grotta si è richiusa! Ti va bene come riassunto o vuoi più dettagli?”.
“No..no..va bene! Ok! E adesso che facciamo?” - chiese Bonnie in un sussurro.
“Beh, già che ci troviamo in questa posizione io un’idea ce l’avrei!” - e il tono malizioso di Damon la fece arrossire ed agitare ancora più di prima.
“Che? Smettila subito, Damon! E già che ci sei…levati di dosso!” - disse, mettendogli le mani sulle spalle e provando a spingerlo via, inutilmente ovviamente.
Damon rise sommessamente e un attimo dopo la liberò dal suo peso diventando un tutt’uno con l’oscurità.
“Sei divertente, streghetta!” - le disse.
Bonnie si tirò a sedere sul pavimento freddo e polveroso.
“Beh, sono contenta che almeno uno dei due si diverta, allora! Piuttosto…quando mi hai afferrato al volo ti sei portato dietro anche il mio zaino, per caso?” - chiese Bonnie.
“Si, perché?”.
“Perché a quanto pare sapevo che sarebbe successa una cosa del genere o, almeno, lo sapeva il mio sesto senso, visto che stamattina mentre facevo lo zaino ho avvertito il forte bisogno di portarmi dietro delle candele!” - spiegò Bonnie.
“Beh…allora mettiti all’opera e regalaci un po’ di luce!” - fece Damon.
“Certo, la fai facile tu visto che ci vedi anche al buio a differenza di me che non vedo perfettamente nulla! Quindi….portami il mio zaino!” - rispose acida Bonnie.
“Vabbè…sorvolerò sul fatto che non mi hai detto ‘per favore’  e te lo porto lo stesso!” - rispose Damon.
Un attimo dopo Bonnie sentì il tonfo del suo zaino che le cadeva di fianco.
“Portare e lanciare sono due cose profondamente diverse!” - fece Bonnie cominciando a rovistare all’interno del suo zainetto e a tirare fuori le candele.
“Punti di vista!” - rispose la voce di Damon ancora persa chissà dove nel buio.
Una volta estratte le candele Bonnie tirò fuori il libro degli incantesimi che si era portata dietro.
“E come avresti intenzione di leggerlo quello visto che, come hai tenuto a precisare, non ci vedi?” - fece, sarcastico, Damon.
Bonnie si battè una mano sulla fronte e si maledisse per la sua sbadataggine.
“Ok…vieni qui!” - disse, alla fine.
“Per fare cosa?” - chiese Damon.
“Mi sembra ovvio: devi metterti qui, trovare l’incantesimo che ti dico e suggerirmelo in modo che io possa dirlo ad alta voce anche senza leggerlo!” - spiegò Bonnie.
“Ma portarti dietro dei fiammiferi, no eh?” - fece Damon, ma, un attimo dopo, Bonnie lo sentì mentre le si inginocchiava alle spalle, vicinissimo.
“Allora…quale incantesimo devo cercare?” - le chiese.
“Quello del fuoco! E’, più omeno, a metà libro!” - rispose Bonnie cercando di passargli il libro.
Ma Damon le afferrò le mani e fece si che lei si ritrovasse con il libro in grembo, chiusa tra le sue braccia, con il viso di Damon all’altezza del suo collo, mentre lui sfogliava le pagine.
“Trovato!” - fece lui dopo un tempo che sembrò infinito.
“Bene!” - Bonnie afferrò una candela e la tenne stretta tra le mani - “Leggilo lentamente, ora!”.
Le mani di Damon lasciarono il libro e si appoggiarono sulle gambe di Bonnie provocandole una serie infinita di brividi.
Damon, dal canto suo, non faceva nulla per facilitarle la concentrazione, anzi…si mise ad odorarle il collo.
“Non ti azzardare a mordermi!” - fece Bonnie.
“Sei una tentazione, streghetta!” - rispose lui.
“Damon…” - lo riprese lei.
Un attimo dopo il vampiro cominciò a sussurrarle l’incantesimo all’orecchio.
Bonnie tentò di concentrarsi, ma le risultava difficile, mentre il suo cuore cominciava a galoppare forte e il suo respiro accelerava.
Ad un tratto la mano destra di Damon si sollevò dalla sua gamba e le accarezzò il viso.
Con una leggera pressione, lui la costrinse a voltarsi.
Bonnie chiuse gli occhi mentre Damon le sussurrava le ultime frasi dell’incantesimo a pochi millimetri dalle sue labbra.
Presa da una strana frenesia, Bonnie cominciò a ripetere a memoria l’incantesimo mentre Damon le accarezzava il viso e le lasciava una scia di leggeri baci sulla spalla.
All’improvviso la candela si accese illuminando la grotta e facendole riprendere contatto con la realtà.
Bonnie si scansò velocemente da Damon e si alzò dal pavimento.
Lui, invece, restò in ginocchio a fissarla intensamente.
“Beh…sono soltanto delle rocce…dovresti riuscire a buttarle giù in un attimo!” - commentò Bonnie guardandosi intorno.
“Torna qui!” - le disse Damon.
Bonnie spalancò gli occhi: “No!” - rispose.
Damon si alzò e le si avvicinò.
Bonnie fece un passo indietro.
“Ti prometto che ciò che succederà nella grotta resterà nella grotta!” - fece Damon.
“E’ inutile promettere visto che non succederà un bel niente qui dentro! Inoltre ti ricordo che fuori di qui c’è l’amore della tua vita che ti aspetta!” - rispose Bonnie.
“Sbaglio oppure ho sentito un velo di ironia nelle tue parole?” - fece Damon.
“Abbatti quel muro, Damon!” - ordinò Bonnie.
Damon alzò le mani in segnò di resa e si lanciò contro le rocce.
Bonnie ne approfittò per riprendere a respirare in modo regolare e per sistemare la candela accesa tra due piccoli sassi in modo da farla restare dritta.
“Non ci riesco!” - fece Damon.
“Cosa?” - chiese Bonnie.
“Non riesco a buttare giù il muro!” - disse Damon frustrato.
“Come sarebbe che non ci riesci? Riprovaci!”.
“Ci ho riprovato e ci sto riprovando anche adesso scaraventandogli addosso ondate di Potere decisamente arrabbiate, ma non viene giù!” - rispose Damon.
“Ma…non è possibile…insomma..tu hai ancora tutti i tuoi poteri da grande vampiro cattivo….” - cominciò a dire Bonnie, ma il suo sproloquio venne interrotto da rumori provenienti dall’estreno.
“Bonnie! Damon! Ci siete?” - era la voce di Stefan anche se alle loro orecchie, o almeno alle sue, arrivava molto flebile.
Bonnie si precipitò contro la parete di rocce e ci poggiò sopra le mani.
“Stefan! Stefan…mi senti?” - gridò.
“Bonnie….si ti sento! Come state?” - le chiese Stefan.
“Bene! Però non riusciamo ad uscire, Damon non riesce a buttare giù le rocce!” - rispose Bonnie.
“Qualcuno ha fatto un incantesimo e poco fa è comparsa una scritta sulle rocce che diceva che non si può fare niente contro la magia che vi tiene segregati e che dovrete rimanere lì fino a domani a mezzanotte!” - spiegò Stefan.
Bonnie si allarmò, mentre sul volto di Damon, di fianco a lei e con una spalla appoggiata alla parete, comparve un ghigno compiaciuto.
“Quindi mi stai dicendo che dovrò restare rinchiusa qui dentro con questo qui per più di ventiquattro ore?” - gridò.
“Mi dispiace, Bonnie! Ma farò di tutto per tirarti fuori prima!” - rispose Stefan.
Damon prese ad accarezzarle una spalla e si fece più vicino.
Bonnie esplose: “Stefan tirami subito fuori di qui!” - gridò.
“Mi metto subito alla ricerca di qualcosa! Non preoccuparti! Tornerò più tardi!” - le rispose Stefan.
A Bonnie sembrò quasi di riuscire a vederlo mentre correva via lasciandola in quella situazione.
La voce di Damon le arrivò bassa e roca all’orecchio: “Siamo soli, streghetta! E per parecchio tempo, anche!”.
Bonnie si voltò a guardarlo in preda all’ansia e si ritrovò a poco più di un centimetro dalle sue labbra, con Damon che ghignava vittorioso.
Bonnie sospirò, chiuse gli occhi e diede tre leggeri colpi di testa alla roccia che la tenava prigioniera pensando: - Possibile che debbano capitare tutte a me? E adesso che faccio? -







NOTE:
Ciao a tutti e buon giovedì sera!!!!
Capitolo leggermente più lungo del solito, ma vi assicuro che me ne sono resa conto solo due secondi dopo averlo finito!!!!
Quindi.....Meredith ha chiesto spegazioni e la signora Flowers e la signora Stones hanno detto la loro!!! Sinceramente non so se mi sono spiegata bene soprattutto con tutta quella parte su Damon e quello che prova e non so neppure se è vagamente giusto e coerente!!!
Devo dire che di questo sono un tantino preoccupata, quindi nel caso in cui la pensiate diversamente fatemelo sapere...è sempre bello confrontarsi con voi e non è detto che tutto ciò che scrivo....soprattutto quando si tratta di parlare dei sentimenti di Damon....debba essere per forza condiviso da tutti!!!
Per il resto...beh....per come la vedo io le coppie Donnie e Stelena sono profondamente diverse tra loro e quindi penso che sia giusto che affrontino in modo diverso anche questa nuova situazione in cui si ritrovano!!!
E....ultima domanda....Avete notato che Damon prende subito la palla al balzo con Bonnie fregandosene altamente di Elena?.......Perchè? Cosa gli passa per la testa?.....A questo risponderà Damon stesso nel prossimo capitolo!!!!
Grazie a chi ha recensito e/o letto lo scorso capitolo!!!!
A giovedì....BACIONI...IOSNIO90!!!




   
 
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