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Autore: I Walk With Shadows    12/05/2011    7 recensioni
-Sono tre anni che ci nascondiamo sempre, tu non sei stufo?-.
-No, ci potrebbero fare del male-.
-E allora?-.
-Non resisterei a vederti dolorante o ferito, anche se io stessi morendo in quel momento, non me ne fregherebbe vedendo te mentre stai male-.
-Non te ne frega della tua vita?-.
-Me ne frega, certo, ma mi importa più della tua di vita, che della mia-.

[Mannie alle medie]
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bryan -Monte- Money , Craig Mabbit, Max Green , Robert Ortiz , Ronnie Radke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 65- I love you.

 

 

 

Ho fame.

Non sono uno di quelli che mettono Marilyn Manson nel frigo per bloccare gli spuntini notturni, quindi mi alzo corro in cucina, dimenticandomi che confina con il salotto, e mangio di tutto.

Mentre sto divorando probabilmente dei bambini crudi che Robert ha cucinato ieri sento dei passi, e in breve vedo Max sulla soglia.

-Ciao- dico, con la bocca pienissima. Dopodichè butto giù e continuo -ti ho svegliato?-.

Max non risponde, si avvicina e mi bacia.

Ciò mi lascia parecchio perplesso, ma nonostante ciò ricambio prendendolo per i fianchi e spingendolo di più verso di me.

-Lo devo prendere come un “ti perdono”?-.

-No, lo devi prendere come un “perdonami, non dovevo arrabbiarmi con te, so che l'unica cosa che vuoi è il mio bene”-.

-Bene- sorrido -ora torni in camera?-.

-Sì, prendo i cuscini-.

-...Quanti ne hai presi?-.

-Quarantacinque-.

-Oh, vero, scusa-.

Ride.

-Dai, ora vieni a letto, tanto non dormiremo-.

 

La mattina dopo mi sveglio, liberandomi da Max, e sentendo l'orribile voce di Monte cantare una strana melodia vengo attratto e corro nell'altra stanza, dove stanno giocando a Singstar.

-Buongiorno-.

-Buongiorno, caro- Omar mi saluta dandomi una pacca sulla spalla -Hai fatto pace con Max?-.

-...Sì... Perchè?-.

-Vi abbiamo sentiti-.

-Oh, beh, mi piace-.

-...In che senso?-.

-Non mi dispiace come cosa-.

Robert alza un sopracciglio:-Fate insonorizzare la stanza, vi prego-.

-Ci penserò. Diana?-.

-Non si è ancora svegliata- mi risponde Omy -dopo vacci tu-.

-Oppure ci mando Max-.

-Ciao ragazzi-.

Max entra in camera con l'aspetto simile a quello di uno zombie che ha appena ballato con Micheal Jackson, e si siede.

-Buonmattino!-.

-Dormito bene?- si siede vicino a me, con il sedere dolorante e gli occhi semichiusi.

-No. Voi non avete dormito, quindi non ve lo chiedo neanche. Ragazzi...-.

-...Dimmi, Rob-.

-Avremmo finito le birre, quindi volete uscire con me a prenderle?-.

Max sorride:-Sì, è da tantissimo che non esco.. Vieni, Ron?-.

-Anche no-.

Smette improvvisamente di sorridere, come se gli avessi appena detto “ti è morto il cane, Cristo.”.

-Perchè no?-.

-Non ho voglia, tu esci pure, ma io resto qui, aspetto che Di si svegli-.

Monte ride e Omar fa:-Fossi in te, dopo quello che è successo ieri, non lascerei uscire Max da solo-.

-Non sarà da solo, ci sarai tu, oh mio fedele Omaraliero che lo difenderai da ogni pericolo. Vero, mio prode?-.

-Certamente, grande Capedke-.

-Ecco, appunto. Ciao, ragazzi-.

-Siamo nudi, ci dobbiamo ancora vestire-.

-Allora io vado a letto, voi andate, ciao-.

-Ciao, ti amo-.

Sorrido:-Ti amo anchio-.

E mentre gli altri, molto simpatici, fingono un urto di vomito, io vado nell'altra stanza.

 

Dormo per circa mezz'ora, prima di sentire una porta sbattersi.

Sorrido, e richiudo gli occhi, prima di sentire un pianto di donna attraversare la stanza.

Quindi smetto di sorridere, riapro gli occhi e maledicendo il mondo a me circostante mi alzo e esco da camera mia, cercando Diana.

Corro per tutto il tourbus e alla fine riesco a trovarla in bagno, seduta sul lavandino e col telefono in mano. Appena mi vede si spaventa.

-Calma, calma, sono io-.

-...Lo so...-.

Corro e la abbraccio. C'è qualcosa di strano nel suo abbraccio, forse una stretta più forte, la sua testa sulla mia spalla, le sue lacrime che le bagnano... Ma sinceramente non ci faccio molto caso, è la mia migliore amica, sta piangendo e non ho la minima idea del perchè.

-Che succede?-.

-I...Io...- non riesce a continuare, scoppia di nuovo a piangere.

-Calmati, forza, raccontami tutto-.

-Ho lasciato... ho lasciato James-.

Ok. Io mi aspettavo qualcosa di più grave da com'è, tipo, che ne so, Todd si è rotto una gamba o simili. Poi è meglio così, Todd è troppo tenero per rompersi una gamba.

-Perchè?-.

-Non lo so... Quando vi ho visti insieme, intendo tu e Max, e poi ho visto me e lui... Ho capito di non amarlo per niente-.

Sono dio, cazzo.

-Lo so...-.

-Come lo sai?-.

-Sai che capisco subito queste cose, Di... Ma non pensavo che l'avresti lasciato. Stavi bene insieme a lui, d'altra parte-.

Sorride, asciugandosi le lacrime:-Questo lo dici tu...-.

-...In che senso?-.

-Nel senso che uno dei motivi per cui l'ho fatto è che non... non è tutto sempre rose e fiori, lo sai anche tu-.

-Lo so meglio di te. Ma non per questo devi lasciare qualcuno, devi cap-.

-Ora ho capito tutto, sono passati gli anni in cui mi facevi da maestro in queste cose.. Sono grandicella, ormai. E un altro dei motivi per cui ho lasciato James è che...-.

-...Che?-.

-Non lo dici a Maxie, vero?-.

-Se non vuoi no...-.

-Sono innamorata di un altro, da un po'-.

-...Ehi! E a me 'ste cose non le dici? Chi sarebbe questo?-.

Ride:-Sei un impiccione, queste cose non ti riguardano!-.

-Come? Certo che mi riguardano! Dimmelo, ora-.

-No Ronnie, fidati, è meglio di no-.

-Non me ne frega una beata minchia. Dimmi!-.

Ride, abbassando lo sguardo:-Beh, ho deciso che finchè non troverò qualcun altro che mi piaccia circa quanto mi piace lui non mi metterò mai più insieme a nessun altro... Capisci?-.

-Sì, ma questa persona potrebbe ricambiare-.

-No, non potrebbe-.

-Non essere così pessimista Di, non si può mai dire, la vita è come una scatola di cioccolatini piena di merda e lo sai-.

-Lo so, ma lui è fidanzato da molto tempo, ed è innamorato, e lo so, ed è per questo che so che tra di noi non potrà mai succedere nulla...-.

Improvvisamente capisco tutto, e capisco anche perchè ci è girata molto intorno.

-..:Ah.-.

-Hai capito chi è, vero?-.

-Non ci vuole molto, sono io-.

-Già-.

E dopo queste piccole frasi cala un silenzio terribilmente imbarazzante.

-Senti...-.

-Ronnie, so che tu non ricambierai mai, e sinceramente preferisco così. Mio fratello sta bene con te, come tu stai bene con lui, e mi va bene, sono dieci anni che vado avanti così. Ero già pazza di te quando ti ho visto per la prima volta. E sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto, ma so che non potrai essere mai mio. Quindi non mi fare uno dei tuoi discorsi da Platone, ho capito tutto da sola-.

-...Mi dispiace-.

-Lo so, ma spero che non mi bacerai di nuovo, questa volta rischieresti sul serio-.

Sorrido:-Lo so-.

-...Questo non cambierà nulla tra noi, vero?-.

-No. Anzi, non ci sono più segreti, è meglio. E comunque se mi piacessero le donne probabilmente ti verrei dietro-.

-Lo immaginavo- ride -grazie mille, ti... ti voglio bene-.

-Anche io- le do un bacio sulla fronte, e lei sorride -ora andiamo però, gli altri rientreranno fra poco-.

-D'accordo... Si vede tanto che ho pianto?-.

-No, magari se ti struccassi prima di andare a dormire si vedrebbe meno. Hai fatto colazione?-.

-No-.

-Bene, io sì, falla da sola tagliandoti le vene troia!-.

 

 

***Walks' Angle.

Ook guys aggiorno molto in questi giorni.

Ammettete che la cosa di Diana ve la aspettavate di brutto, sono poco prevedibile devo dire, tsk.

Vabbè, grazie a chi recensiscirà (?!).

 

Peace, love and Mannie.

Walks.

  
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