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Autore: speranza19    12/05/2011    2 recensioni
"Farei di tutto purché che tu sia felice. Non idea di quanto sia stato fantastico per me vedere te ieri sera sul palcoscenico, guardare coi miei stessi occhi quanto tu fossi padrone della scena, come dominassi con sicurezza il tutto. Sei nato per vivere di applausi. E ti amo. E quindi farò di tutto affinché tu possa brillare." [FUTUREFIC KURTOFSKY. ATTENZIONE: LEGGERO SPOILER SULLA 2X20 VERSO LA FINE DELLA SHOT]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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See that guy, watch that scene

La stanza da letto era completamente avvolta nell’oscurità, ma David sapeva orientarsi  bene lo stesso.

Si avvicinò alla finestra, appoggiò su una sedia il pesante vassoio ricco di cibarie e premette il pulsante che alzava le serrande. A poco a poco il sole incominciò a entrare nella camera e i suoi raggi illuminarono l’elegante figura avvolta nelle lenzuola di seta color prugna.

Giorno fatina! Ti ho lasciato riposare fino alle nove e mezza, adesso è ora di alzarsi però- esclamò all’indirizzo del compagno addormentato.

Kurt aprì le palpebre e vide per prima cosa il più grande con un enorme portavivande tra le mani. Un ampio sorriso si allargò sul suo viso dai lineamenti delicati.

Dai, ti ho fatto anche la colazione per festeggiare la prima di Rent. Sei stato bravissimo ieri sera- aggiunse David, col petto gonfio di orgoglio, prima di sdraiarsi accanto a lui e mettergli il vassoio in grembo. Kurt era la sua soddisfazione e il suo vanto più grande; non concepiva di avere accanto una persona così talentuosa.

Sono stato bravo allora? Il mio assolo nel secondo atto è stato fantastico, modestamente! – disse con entusiasmo il soprano. La sua esibizione era stata sublime, in ogni dettaglio.

David si perse per un attimo negli occhi azzurri dell’altro, ancora luccicanti di gioia per il musical, mentre questo addentava una fetta biscottata integrale –ci teneva alla linea Kurt!- e apriva un barattolino di yogurt magro all’ananas.

Dopo qualche istante di silenzio, lo studente di legge trovò il coraggio di parlare.

Ieri Burt mi ha detto alcune cose prima che iniziasse lo spettacolo. Ti hanno fatto già ben due proposte per andare a lavorare a New York in delle produzioni off Broadway e tu hai rifiutato. Si può sapere perché diavolo hai agito così? – domandò turbato David.

Non poteva ancora credere che il suo fidanzato gli avesse nascosto dei fatti così importanti.

Loro si erano sempre detti tutto, sempre.

Lo sguardo di Kurt si appannò all’istante. Posò il cucchiaino con cui stava mangiando lo yogurt e fece vagare gli occhi per la camera, senza dire una parola.

David gli afferrò il mento con le sue lunghe dita e lo costrinse a guardarlo dritto in faccia.

Mi spieghi cosa è questa storia? Perché ti sei comportato così? – gli sussurrò.

Kurt sospirò pesantemente, prese forza e spiegò con la voce rotta.

Perché non voglio lasciarti, non voglio separarmi da te! Potrei farcela, ma solo se avessi te affianco, lo so già. Sai cosa significherebbe trasferirsi a New York? Io non posso chiederti di lasciare gli studi qui, farti fare armi e bagagli per la mia carriera in un altro Stato. Non posso chiederti di sacrificare te stesso per il mio sogno! – dichiarò, le parole sparate l’una dietro l’altra in modo agitato. Una piccola lacrima scese sulla sua guancia, ma venne subito scacciata via dall’indice di David.

Non puoi e non devi scegliere per me, Kurt. Tu avresti dovuto dirmelo immediatamente, avremmo trovato delle soluzioni insieme. Io sono quasi al termine del mio corso di studi, fare avanti e dietro tra New York e l’Ohio non mi peserebbe più di tanto. Farei di tutto purché che tu sia felice. Non idea di quanto sia stato fantastico per me vedere te ieri sera sul palcoscenico, guardare coi miei stessi occhi quanto tu fossi padrone della scena, come dominassi con sicurezza il tutto. Sei nato per vivere di applausi. E ti amo. E quindi farò di tutto affinché tu possa brillare- annunciò il ragazzo, profondamente convinto della verità delle sue parole, mentre stringeva a sé Kurt.

Davvero? Saresti disposto a lasciare tutto per venire a vivere a New York con me, se dovesse capitare l’occasione giusta? – chiese il più piccolo, con vocina dolce e infantile, ranicchiandosi attorno all’immenso petto di David.

Questo annuì e lo baciò sulle labbra, conquistato come sempre dalla tenerezza che quel ragazzo gli riusciva a tirare fuori.

Kurt Hummel era specialista nel tirargli fuori cose che nemmeno lui sapeva di possedere dentro di sé.

Oddio, la tua bocca sa di ananas – scherzò David, stringendolo ancora di più.

Non gli importava nulla degli studi o della laurea, avrebbe conciliato tutto. La sola persona che contasse era lì, tra le sue braccia.

E l’avrebbe seguita anche in capo al mondo.

***

David Karofsky era in prima fila in un piccolo teatro off Broadway a New York, in preda all’ansia che gli storceva lo stomaco. Accanto a lui, ugualmente tesi, Burt e Carole.

Era passato un anno da quella conversazione con Kurt. Un anno che aveva visto lui rispettare la propria promessa di rimanere al suo fianco, a qualsiasi costo.

Viveva per la maggior parte a casa loro - un mini appartamento molto carino che Kurt aveva trovato persino il tempo di arredare - studiava lì e poi rientrava in Ohio in aereo solo per dare gli ultimi esami rimasti. I contatti con amici e parenti li teneva via cellulare o Skype; ogni tanto riusciva a passare qualche giorno coi suoi e poi partiva di nuovo.

Un’organizzazione praticamente perfetta, creata da David in pochissimo tempo dopo che Kurt aveva stabilito di accettare una proposta per far parte del cast di Wicked, sei mesi prima.

C’erano stati momenti molto duri, non poteva non ammetterlo a se stesso.

Momenti in cui si era sentito solo, essendo lontano da casa. Momenti in cui aveva sentito tutto il peso della sua decisione sulle sue spalle, quando Kurt passava le giornate a provare, provare e ancora provare, lui invece perennemente chino sui libri in totale solitudine, senza quasi mai vedersi.

Ma non si era mai pentito, nemmeno per una sola frazione di secondo, della sua disposizione.

Aveva seguito il suo cuore ed era fiero di vedere il desiderio del suo fidanzato finalmente realizzarsi in concreto.

Anzi, ormai era diventato il loro sogno.  

Di entrambi.

Ci avevano creduto così intensamente e avevano combattuto per esso tutti e due. Era una vittoria il cui merito ricadeva per intero sulla loro forza di volontà.

Quando le luci del teatro si affievolirono e la sala si immerse nel buio, David tentò di rilassarsi sulla poltrona di velluto rosso, pensando a quanta strada avessero fatto assieme lui e Kurt e a dove erano riusciti ad arrivare l’uno assieme all’altro.

Dal periodo del liceo ne avevano passate di cotte e di crude.

Avevano superato così tanti ostacoli.

Gli atti di bullismo, il primo bacio rubato negli spogliatoi, la minaccia di morte, la fuga di Kurt alla Dalton e poi il ritorno, l’inizio della loro amicizia, le scuse fatte piangendo quel giorno di maggio di tanti anni prima nel corridoio, la loro elezione a Re e Regina del ballo; e ancora, il difficile e tormentato coming out, la rottura del legame tra Kurt e l’ex, la loro frequentazione segreta da fidanzati, l’uscita allo scoperto come coppia con tutti coloro che conoscevano, la fine della scuola superiore, l’università, la convivenza… mille ricordi, mille colori, mille emozioni sovrapposte affollarono la mente di David rapide come lampi.

Ognuna di quelle immagini era una parte di sé. Una parte della vita costruita a volte con fatica ma con intensa devozione assieme a Kurt.

E nell’esatto secondo in cui vide quel ragazzo dall’incedere sicuro e col corpo affusolato apparire sul palcoscenico e aprire bocca per riempire l’aria della sua incredibile voce celestiale, David ebbe la certezza di aver compiuto la scelta migliore della sua intera esistenza nel sostenerlo con tutto se stesso.

Niente era più importante di Kurt Hummel.

Niente lo sarebbe mai stato.


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Avevo disperatamente bisogno di fluff, nonostante avessi in mente di scrivere del sano angst, ma non ce l'ho proprio fatta. Ce l'avevo nel pc da un paio di giorni già pronta LOL; l'ho scritta praticamente per sfogare la tensione della 2x20. Adoro scrivere delle futurefic su Kurt e Dave, io ce li vedo così bene assieme, Dio! *_*

Bon, Pirati, come sempre è per noi, dedicata con tanto, tanto ammmore. 

Pirates all around the world, don't give up. *lo dico anche a me stessa XD*

Ps: il titolo è preso da Dancing Queen *piange al pensiero della scena in cui compare la song

  
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