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Autore: Trisha_Elric    13/05/2011    4 recensioni
[TsubakixBlack*Star] Cosa può nascondersi dentro il cuore e l'anima di una camelia,solo Black*Star può capirlo.
-Devo proteggerti a costo della mia vita ,Black Star…-
***
-Mia sorella ti manda un messaggio.- esclamò il corvino prima che lui potesse fare o dire altro. Lo guardò negli occhi con intensità.
-Ti chiede scusa.-
Non lo tollerò. Non tollerò quelle parole, non tollerò la voce che le pronunciò...non tollerò quello sguardo e quegli occhi così simili a quella della sua buki.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non voglio, Black  Star… non voglio

 

Il Meister si fermò di colpo sgranando gli occhi dalla sorpresa. La guardò ma la Buki era ancora priva di coscienza, eppure lui l’aveva sentita. Si guardò intorno per capire la reazione degli altri ma tutti stavano guardando la scena nel completo silenzio  e senza una reazione particolarmente nuova. Possibile che solo lui avesse sentito quella voce?  Stava per caso impazzendo?

Ritornò a guardare la sua Buki immobile e la riappoggiò sul lettino lentamente.

-Potrei stare da solo?- chiese poco dopo lui, senza voltarsi, e con sguardo basso.

Soul e Maka si guardarono e poi guardarono Kid che sembrava perplesso poi annuirono e piano uscirono dalla stanza chiudendo la porta dietro di loro.

Rimasto solo, l’assassino si sedette al capezzale della ragazza e sospirò.

-Io ti ho sentita…Tsubaki? Mi senti?-

Nessuna risposta. Allora stava davvero impazzendo…

Abbassò il capo e se lo tenne tra le mani stringendo convulsamente la presa.

-Cavolo…so che ti ho sentita Tsubaki! Non puoi farmi uno scherzo del genere, sto letteralmente perdendo la testa!-

Non sentì nessuna risposta e continuò a guardarla: era pallida,il viso non aveva un’espressione particolare e i capelli le ricadevano morti sul cuscino, spenti come lei.

Black star…

Sgranò gli occhi e si alzò di scatto guardandola. Sapeva che non aveva parlato e ne aveva aperto gli occhi…sentiva la sua voce dentro la sua testa.

-Tsubaki…?- lentamente il ragazzo si avvicinò a lei, si sedette sul capezzale e si sporse in avanti poggiando la fronte su quella di lei, spinto dal suo subconscio sapendo di star facendo la cosa giusta, e chiuse gli occhi: quando li riaprì non era più nella camera dell’ospedale m a in un luogo tetro e triste, n luogo che ricordava bene la provenienza…era dentro l’anima di Tsubaki. Guardò in alto e vide la luna nera che gli sorrideva con quello sguardo ironico che lo faceva rabbrividire e quel sangue che aveva sotto i piedi con le anime che ,intorno a lui, erano ferme e stilizzate. Dentro di Tsubaki stava regnando il caos.

Camminò lentamente, cercandola con lo sguardo; aveva sempre odiato quel posto perché lo opprimeva e lo schiacciava.

-Black Star.-

Venne richiamato alla realtà dalla sua buki che , come sempre,  era comodamente seduta sull’acqua e lo guardava.

Il ragazzo si avvicinò di corsa e le si fermò davanti.

-Ehi…Tsubaki mi hai fatto prendere un accidenti!-

-Mi dispiace…-sussurrò lei con poca espressività.

-Per quello che hai fatto ti meriti proprio un pugno Tsubaki!- stava cercando di fare l’ironico.

La ragazza lo guardò e fece un sorriso tirato.-Lo so.-

-Quel…quel mostro…io non sono riuscito a fermarlo…- si sedete di fronte a lei con sguardo disperato, ormai serio.-Perdonami.-

-lui…non ha completato nulla perché ho perso i sensi ma sentivo che mi voleva, era ripugnante.- lo guardò.- dovevo salvarti,  Black Star, non importava cosa sarebbe accaduto a me.-

-A me si!- si alterò.-A me si Tsubaki! Non fare mai più una simile idiozia!-

-Devo salvare il mio Meister anche a costo della vita Black Star.-

Lui la guardò arrabbiato e strinse i pugni.-Siamo vivi. Ora torna con noi che ti stiamo aspettando tutti quanti!-

-Mon voglio..-

-Non vuoi? Che cosa vuol dire!?-

-Che non voglio …ho paura Black Star. Di tutto. Del mondo che mi sta schiacciando.-

-Tu…non sei la vera Tsubaki, lei non parlerebbe così.- sussurrò arrabbiato lui.

-Le cose cambiano e anche le persone. Sono riuscita a mettermi in contatto con te perché noi due abbiamo un forte legame che solo alla morte dell’uno o dell’altro può spezzarsi, ma solo per dirti che non tornerò. –

-Tsubaki io …io cosa dovrei fare lassù senza di te? Eh? Non sono capace di fare nulla!-

-Ma certo che puoi. -

-Reagisci! Ti prego…-

-No. Guardami, sono patetica. –sorrise amaramente.-potevo provare a morire con una morte più dignitosa invece morirò n questo modo, lugubre e miserabile come il fiore di cui porto il nome.-

-La camelia è il fiore più bello di tutti Tsubaki!- la guardò disperata.-Non puoi andartene!-

-Non devi insistere ti prego.- guardò in basso  e si alzò e il ragazzo la imitò.

-Non te lo permetto.-

-Senti Black Star…-

-No capito?!-

-Black Star…-

-No!-

-Cavolo sei un idiota!- la ragazza lo colpì in faccia con un pugno;  lui non provò dolore fisico, solo interno.

-Ho paura, capisci? Non voglio svegliarmi e sentire che tutti mi schiacciano e opprimono! I miei genitori, la Shibusen e anche tu! Non mi permettete di fare quello che voglio e se ne fregano tutti! La mia  decisione è questa ! Qui mi sento al sicuro, protetta ! Nessuno può dirmi quello che devo fare, non nella mia anima! –

Lui la guardò sgranando gli occhi , il pugno serrato per colpirla ma poi fece cadere il braccio a peso morto e si voltò dandole le spalle.-Bene. Se è così.-

Lei lo guardò. Stava per piangere, era stata una stupida;  non voleva dire quelle cose. O meglio si ma non in quel modo.

-Black Star.-

-Sai forse hai ragione. Merito qualcuna che almeno tenta di tornare a vivere;  qualcuna di forte e potente e tu non sei quello che cerco. Ho preso un granchio colossale.  Muori pure qui dentro se vuoi . Ti ricorderò per la camelia più insignificante di tutte.- detto questo il ragazzo scomparve e nella realtà aprì gli occhi. Voleva solo picchiarla ma poi scosse il capo.

Non ne vale la pena.

 La sua furia doveva andarla a placare altrove ma alla svelta. Scappò via da quell’ospedale e da quella ragazza che non riconosceva più.

Tsubaki rimase li e la sua anima pianse per ore. In quel momento era davvero sola, si era rovinata con le sue mani. Ma doveva fare come sempre e compiace ere tutti così che lei fosse sempre infelice? No. Non aveva motivo per tornare, ora più che mai non ce l’aveva.

 

-Angolo Autore-

Oh come mi piace fare la sadicaxD?! Mi complico la vita

Mi odioxD

Cmq ecco a voi il secondo capitolo di questo intreccio immanexD quello che è accaduto verrà rivelato in seguito.

Cmq grazie a tutti per i complimenti e per avermi fatto capire i miei errori! Spero

Sia andata meglio questa volta:D

Un bacione a tutti e se volete picchiate Black Star u__ù

Alla  prossima cercherò di aggiornare primaxD

Trisha_elric.

 

  
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