L’IMPOSSIBILE DIVENTA REALE.
Residenza Star-Nakatsukasa.
-Che cosa
diavolo hai fatto?!-
-E non
urlare, mi dai fastidio.-
-Che diavolo
ti è saltato in mente Black Star!?-
-Non sono
affari tuoi, Maka.-
-No, invece
ha ragione.-intervenne Soul con le mani
in tasca avvicinandosi a loro.
-Come puoi
dire di cambiare buki!-
-Cosa non si
è capito di quelle parole?-
-Ti stai
comportando in modo vergognoso.- disse Kid quasi in
un sussurro. –Tsubaki sarebbe stata al tuo fianco
qualunque cosa fosse accaduta se fossi stato tu al suo posto.-
-Non
importa. Non sapete cosa io ho visto e sentito. È una debole, non ha intenzione
di tornare.-
-No? E cosa
ti da tanto potere dal giudicare in questo modo una persona?
-Io pensavo
di conoscerla ma mi sbagliavo. Ora voglio una buki
che almeno sia propensa al vivere.-
-Sei…tu sei…sei…-
Maka tremava visibilmente e dopo qualche secondo di
silenzio lo guardò con furia omicida. –Bastardo! Maaaaaka Chop!!- lo colpì sul cranio, con tutta
la potenza, facendolo cadere a terra.
-Ma sei una
pazza?!- chiese l’assassino tenendo il capo.-Potevi uccidermi!!-
-Questa
volta ha ragione.- disse Soul guardandolo con serietà.-Esiste solo un vero,
grande legame con la propria buki. Se tu non sei
stato in grado di capirlo, allora mi dispiace ma è Tsubaki
che merita un altro meister. –
-Lei è stata
la prima ad accettarti per quello che eri.- continuò Maka
,con una rabbia molto visibile.
-E non ti ha
mai voltato le spalle.- concluse Kid , guardando Black Star con freddezza.
Il ragazzo
rimase in silenzio, guardandoli ad uno a uno.
-Pensa a
queste parole, Black Star.-
E così
dicendo tutti i suoi amici uscirono dalla sua casa, lasciandolo solo con i suoi
pensieri finché non si addormentò sul divano dove era seduto.
-Black Star!-
Il ragazzo sussultò e si arrestò
immediatamente: era di fronte al frigorifero in cucina intento ad ingozzarsi di
gelato e schifezze varie.
-Ehm…-
-Era il pranzo di domani, avremo
ospiti ricordi??- chiese la ragazza avvicinandosi con sguardo serio, in camicia
da notte e con sguardo ancora assonnato.
Il ragazzo le rivolse un sorriso di
scuse mentre il gelato colava dalle sue labbra in quel momento piegate verso l’alto.
La mora lo guardò qualche secondo poi
si avvicinò e con un dito delineò il contorno delle labbra del sui meister per poi portarselo alle proprie.
-Mhh…nocciola?-
Il ragazzo era arrossito leggermente
sulle guance e poi le sorrise ironico.-Il gusto big Tsubaki!-
-Allora fammi posto.- la ragazza si
era seduta accanto a lui e avevano dato inizio a quel particolare parti
notturno.
***
Black Star era appena entrato in casa e acceso la luce quando era stato
avvolto dai coriandoli.
-Eh?...ma cosa…?-
-Auguri Black
Star!!! –
La casa era addobbata da tutte le
parti con nastri colorati e palloncini; sul tavolo c’era un enorme buffet pieno di cose buone da mangiare e tutti i
suoi amici erano li con uno striscione in mano con cui c’era scritto “Buon
Compleanno Black Star”. Lui sbatté le palpebre più
volte, felice e meravigliato. Non aveva mai detto a nessuno la data del suo
compleanno. Istintivamente il suo sguardo cadde sulla sua buki
che applaudiva più di tutti gli altri.
Era stata lei e lo sapeva.
-Yahooooo! Grazie ragazzi!-
***
-Senti Tsubaki…io
sono il sopravvissuto della famigerata tribù delle Stelle…significa che devo
vivere nelle tenebre? Se io sono questo cielo nero, allora tu sei le stelle che
brillano…-disse il ragazzo, con una calma innaturale, il cuore gli batteva
forte nel petto mentre guardava quel cielo insolitamente nero e senza luna.
Lei gli sorrise dolcemente e poi alzò
un sopraciglio.-Ma che hai? Non è da te.- la mora
guardò il cielo stellato e lui la seguì con lo sguardo.
-io penso che sia questo cielo scuro
che le stelle che brillano siano tutte te, Black Star.-
Lui arrossì sulle guance e guardò in
basso con il cuore a mille. Non sapeva perché provava certe cose. Poi sorrise.
-Lo so benissimo! È solo…che volevo
ringraziarti!-
-Ok!-aveva detto lei con un sorriso
radioso.
Black star
si risvegliò di colpo, la fronte imperlata di sudore. Guardò la finestra e vide
che tutto era buio. Decise di reagire alla svelta. Cosa doveva fare? Vivere in quel modo e dimenticarsi di lei? No. Non lo
avrebbe mai fatto.
Era stato
ancora una volta uno stupido cretino e aveva pensato a se stesso come massimo
Dio; pensava sempre a come evolvere il suo potere. No. Non doveva essere così. Si
alzò di scatto dal divano e uscì di casa correndo verso l’ospedale.
Non l’avrebbe lasciata sola. Sarebbe tornato
da lei e gli avrebbe chiesto scusa. Si, lo avrebbe fatto e avrebbe atteso con
lei!
Salì in
ospedale anche se i richiami degli infermieri echeggiavano nel corridoio. Lui continuava dritto davanti a se.
Aprì la
porta, affannato, e si guardò in torno.
La camera
era vuota. Le coperte erano scostate. Si era
svegliata?!
Sorrise raggiante
sentendo dei rumori provenire dal bagno della camera. Si sentiva emozionato;
non sapeva cosa le avrebbe detto ma poi la porta si cigolò e quando essa si
aprì il sorriso gli morì in volto.
Davanti a
lui non c’era Tsubaki ma c’era un uomo alto con le
spalle larghe che somigliava moltissimo alla sua buki.
-Cosa…? No,
non è possibile, tu eri morto!-
-Finalmente
ci conosciamo come si deve, Black Star.-
In quella
camera Tsubaki non c’era ma al suo posto,con i
vestiti da ricoverato, si trovava Masamune Nakatsukasa.
-Angolo Autore-
E dopo più di un mese aggiorno :’D
faccio schifo va bhexD
93black_Star mi ha costretto ad
aggiornare mi ha intasato la bacheca di fb D:!!!
Spero sia contento u_ù
Bene grazie a tutti per la recensione!
Il terzo –sogno- è SPOILER! Del volume
Di Soul. Dovevo metterlo u_u
si quelli erano sogni se non si era capitoxD
Bene effetto scioccante c’è Masamune! Come è possibile dite?
Eheheheh
Un bacione a tutti u_u
Trisha_Elric.