Koenigsberg non ha nulla di così speciale per cui valga la pena alzare il suo magnifico fondoschiena dalla poltrona e abbandonare i suoi affari.
Note: il mio primo tentativo di drabble, dedicato a Gilbert e al grande filosofo prussiano Immanule Kant con il quale ho sviluppato un rapporto d’amore e odio. Il suo pensiero è complicato, diciamo pure uno scoglio contro cui ogni studente finisce per scontrarsi, eppure è uno dei filosofi che preferisco, il “passeggiatore pazzo di Koenigsberg”.
Eppure Gilbert ha costretto il magnifico lui a spostarsi, solo per visitare questa città portuale.
Perché a Konisberg vive un uomo come lui, magnifico.
Il suo nome è Kant ed è stato un fulmine nel tranquillo cielo della filosofia.
Violento come Gilbert in battaglia.
A vederlo è un uomo comune, eppure Prussia sente che possiede qualcosa di speciale.
Dicono che Passeggi ogni giorno, sempre alla stessa ora, preciso come un orologio.
O eccentrico, secondo Gilbert.
E odia la birra.
Pazzo, splendidamente pazzo.
Proprio come lui.