13/05/2011
2 recensioniCon Taylor ce la cavammo mettendoci i cappucci delle felpe, ma non sapevo quel che ci avrebbe atteso all’arrivo della luce.
Improvvisamente si bloccò il film, facendomi trasalire. Eccola…
Le luci ci accesero e nella sala si alzò un leggero vociare.
<< Vado un attimo al bagno, torno subito >> Finalmente una in meno… ma… così Josh sarà costretto a voltare lo sguardo verso di noi!
I miei timori erano fondati. I nostri volti si incontrarono. Fu un incontro doloroso.
I suoi occhi mi fecero sussultare il cuore, il quale perse ritmo rovinosamente. Iniziai a focalizzare soltanto quel dannato sguardo che amavo ancora scioccamente. Ero una stupida! In quel momento avrei dovuto assumere un’espressione drammatica o roba simile, ma riuscii soltanto a rimanere incantata da quell’uomo che mi aveva rovinato l’esistenza. Come potevo ancora una volta cadere in quel tranello? Il suo viso nascondeva una persona che avrei dovuto imparare ad odiare, ma nuovamente riuscii soltanto a ricordare i bei momenti.
Dopo qualche istante increspò la bocca in qualcosa che forse voleva sembrare un sorriso e mi salutò con un leggero imbarazzo nella voce… era il minimo.
Gli risposi di riflesso quasi inconsciamente - ma sapevo di riservargli comunque un’espressione inebetita.
Taylor si alzò improvvisamente << Vado in bagno >> avvisò freddo come il ghiaccio.
<< Ciao >> gli disse Josh ma Tay non gli diede importanza e se ne andò, lasciandoci soli. Ottimo…
Decisi saggiamente di staccare lo sguardo da lui e mi misi a fissare lo schermo ancora nero del cinema.
<< Se vuoi, possiamo cambiare posto… >> me ne uscii.
<< Non vedo perché dovreste. >>
<< Perché così vi sentirete di dire smancerie più liberamente >> dissi secca. Josh s’irrigidì a quella mia osservazione. Accennai un sorriso << E poi se Jenna mi vedesse qui, sicuramente penserà che ho architettato tutto per un motivo… >> in realtà non sapevo se Jenna mi credeva capace di architettare un piano per riconquistare Josh, ma mi rendeva molto “vittima della situazione”, quindi inventai.
<< Non credo arrivi a pensare certe cose così insolite >> Nulla è insolito quando si parla del proprio marito e la sua ex..
<< Bene >>
<< E comunque… Devo dire che sei stata tu a spingere me a venire qui… >> cambiò letteralmente tono. Prese ad usare quella sua irresistibile voce profonda.
<< Uhm? >> dissi scombussolata.
<< Volevo vederti e sapevo che non ti saresti persa questo film… E’ stato strano, però, trovarti qui proprio accanto >>
Voleva vedermi? << E per quale motivo volevi vedermi? >> chiesi con finta indifferenza.
<< Niente… mi sembrava solo brutto lasciarti di me il ricordo dell’ultima volta che ci siamo visti, tutto qui… >> Be’, il mio ultimo ricordo potrebbe benissimo essere quel fantastico post dove mi sputtani!
<< Allora vuoi lasciarmi un bel ricordo di Josh e Jenna… Grazie, un pensiero gentile >> dissi con sarcasmo pungente.
<< Hayley, lo sai che non è vero! >> il suo tono si fece più spigoloso.
<< Senti, Josh… non mi importa più niente di quel che è vero o no. Soprattutto se riguarda te, quindi basta >> terminai giusto in tempo, le luci si offuscarono fino a spegnersi nuovamente.
Taylor, ma dove sei!
Mi comparve dalla parte opposta, appena ricominciò il film. << Ma quanto diamine ci hai messo?! >>
<< Il tempo di bloccare Jenna e farti parlare con Josh >> rispose con noncuranza.
<< Cosa?!? >> rimasi a bocca aperta << Sei un demonio! Mi sono sentita a disagio!! >> sussurrai.
<< Va bene così >>
Per fortuna Jenna tornò quando il buio della sala mi teneva ben nascosta.
<< Ho visto Taylor York >> annunciò. Josh non rispose e si concentrò sul film.
Mi ero praticamente inglobata al sedile in modo da poter rivolgere qualche volta lo sguardo verso di lui senza che mi notasse. Le nostre mani distavano meno di un millimetro sul bracciolo che avevamo in comunque. La faccenda mi rendeva agitata come non mai.
Comunque fosse, però, quella tremenda vicinanza me lo faceva sentire estremamente lontano. Sapevo che stavo per fare uno sbaglio più grande di una galassia, ma dovevo pur in qualche modo capire che cosa provava, no?
Guardai la mia mano… la mia stupida incosciente mano. Una piccola scossa e l’avrei fatta sfiorare a quella di Josh…
Ma che razza di cretinata ho in mente di fare?
La ragione prese il sopravvento. Cavolo! Per colpa di tutti quei malintesi avevo perso metà film… quando tornai a seguirlo veramente era ora che i protagonisti si lasciassero. Per fortuna quell’addio era il mio preferito, mi divertivo sempre a citarlo all’unisono con la Principessa Anya.
<< Non so come dirti “addio”… >>
<< … Non trovo le parole… >> non mi importava se qualcuno mi avesse sentito parlare sopra al film e nemmeno se qualcuno mi avesse sentito singhiozzare per l’emozione che provavo puntualmente durante quella triste scena d’addio: una principessa che riesce a trovare la libertà e la felicità girando le strade di Roma insieme ad un perfetto sconosciuto. Poter fare tutto quello che i comuni mortali vivono quotidianamente senza essere giudicati o ripresi perché ritenuti “nobili” o “famosi” o non so che… chissà se avrei ritrovato anche io una certa serenità.
Adesso arrivavano le sagge parole di Joe Bradley, le attesi chiudendo gli occhi e spingendo con le palpebre calde lacrime sulle guance.
<< Non dire nulla >>
Josh…
Era un film. Decisamente. Stavo vivendo un film.
Improvvisamente sentii la sua forte mano coprire la mia, delicatamente e quasi con naturale disinvoltura, ma percepivo comunque dell’agitazione in lui. Probabilmente la stessa che provai io spaventandomi del mio stesso cuore che iniziò a premermi contro il petto con una foga inaudita.
Nel film Anya e Joe si baciarono appassionatamente… Io e Josh ci limitammo a voltarci per metà, in modo da vederci quel poco che bastava per non destare sospetti a nessuno. Il suo volto - seppur evidenziato solo parzialmente dalla luce del maxischermo - era così dolce che mi rapì all’istante. Vidi riflesso sei suoi occhi la mia stessa malinconia.
Mi promettevo ogni volta di imparare ad odiarlo, ma poteva anche crollare il mondo intero, io continuavo ad amarlo.
<< Io ti amo >> il suo sussurro era così lieve che mi fu più facile capirne il labiale. Gli sorrisi di gioia.
Anche lui sorrise, assumendo un’espressione raggiante e solare: non avevo più bisogno del maxischermo per vederne i particolari e la bellezza, perché era come me lo ricordavo. Quello era il medesimo sorriso che aveva svariati anni fa.
<< Anche io >> alla fine risposi. Continuavamo a ridere come dei bambini. Le nostre mani si intrecciarono.
Ero sicura che alla fine del film non avrei avuto più paura della luce.
fine
Ringrazio chiunque abbia letto questa storia. E' stata dura mettere un punto definitivo - e soprattutto quella dannata parola "fine" - ma non tutto dura per sempre, purtroppo.
Bene... ora non posso che sperare con tutta me stessa che sia piaciuta :)
jade146