“In your breath I run, in
your breath I dream, in your breath I live, in your breath I love...”
Capitolo 1- In your breath
I run
Ginny accellerò il passo, già veloce, e si guardò dietro
alle spalle, certa di aver visto una figura nera camminare dietro di lei. Si
mise quasi a correre quando udì i ticchettii delle scarpe farsi più vicini. Nel
suo cuore sperò che non fossero dei Prefetti. O se dovevano proprio esserlo,
almeno che non fossero Ron o Hermione. Il cuore le balzò in gola quando sentì
che anche il suo inseguitore si era messo a correre.
- Ehi, dove credi di andare?-
La voce acida e sprezzante di Malfoy la fece rabbrividire.
Se l’avesse trovata sarebbe stata la fine per lei.
Prese a scendere velocemente le scale, incurante di dove
stesse andando. Non le importava. Le bastava solo che Malfoy la smettesse di
inseguirla.
Svoltò bruscamente a destra e si ritrovò in una vecchia
aula ammuffita e puzzolente di incenso e di candele. Probabilmente una vecchia
aula della Cooman. Si tappò il naso per impedirsi di vomitare e prese a pregare
intensamente che Malfoy non si accorgesse della sua deviazione. Non fu
fortunata.
- Chi sei? Fatti vedere!- esclamò Malfoy, respirando
affannosamente e passandosi una mano tra i già scompigliati capelli biondi. –
Sono Malfoy, il prefetto! Se sei di Serpeverde non ti farò nulla!-
Ginny si accucciò ancora di più nell’angolino dove si era
rifugiata e osservò Malfoy venire avanti, camminando lentamente. La sua figura
si intravedeva a malapena nella penombra dell’aula, che donava ad essa un aria
austera. Ginny trattenne il respiro quando si accorse che il Serpeverde stava
venendo verso di lei.
Draco Malfoy si fermò un attimo al centro dell’aula. Si
concentrò per un paio di secondi, poi con un sorrisino si diresse verso la
colonna dietro a cui Ginny stava rannicchiata.
- Oh oh, ho trovato il coniglietto…- mormorò, guardando
dietro alla colonna. Appena vide la chioma rossa made in Weasley assunse una
smorfia schifata. – Weasley, cosa diavolo ci fai lì?- domandò sprezzante.
Ginny sospirò sconfitta e si alzò in piedi, rassettandosi
la divisa sporca di polvere. Si passò una mano tra i capelli e puntò gli occhi
nocciola in quelli argentei di Malfoy, sebbene lui fosse più alto di lei almeno
una ventina di centimetri.
- Quello che faccio qui non ti riguarda, Malfoy.- rispose
acida.
Sul volto del giovane Serpeverde si dipinse un ghigno
derisorio. – Che c’è, stavi aspettando il tuo amato Potter? Magari per fare le
cosacce, eh Weasley…-
Ginny respirò profondamente per evitare di stampare
l’impronta della sua mano sulla guancia pallida di Malfoy.
- Primo, non sono affari tuoi. Secondo, no, non stavo
aspettando Harry. Sono appena tornata dalla stanza di Luna, abbiamo fatto una
festicciola per il suo compleanno.-
Il ghigno sul volto di Malfoy si fece ancora più ampio. –
E così ammetti che stavi girando per la scuola dopo l’orario del coprifuoco,
non è così?-
Ginny sbuffò, esasperata. – È chiaro, Malfoy, anche tu
dovresti essere abbastanza intelligente da capirlo! O ti devo fare uno
schemino?-
Prima che il Serpeverde potesse ribattere, in lontananza
si sentirono le fusa di Mrs Purr e la voce gracchiante di Gazza.
- Hai sentito anche tu, Mrs Purr? Studenti in giro a quest’ora di notte. Dovrebbero vergognarsi. Domani mattina li porterò da Silente. Vedrai cosa gli farà. Anche se non ci sono più i metodi di tortura di una volta…-
Gazza entrò nell’aula, tenendo in mano una lanterna, seguito dalla gatta.
- Studenti? Dove siete? Lo so che siete qui…-
Senza pensarci neanche un secondo, Ginny afferrò Malfoy per la manica della divisa e lo trascinò dietro alla colonna con se.
- Studenti? Venite fuori…-
Mrs Purr prese a camminare lentamente per tutta l’aula e annusò l’aria, ma evidentemente l’odore dell’incenso e delle candele copriva quello dei corpi di Draco e Ginny.
Ginny strinse i denti, terrorizzata, e si strinse di più a Malfoy, che, preso alla sprovvista e probabilmente terrorizzato quanto la ragazza, non fece niente per allontanarsi da lei.
- Senti niente, Mrs Purr? Odore di allievi irrispettosi delle regole?-
Per un momento sembrò che la gatta scuotesse la testa. Gazza fece dondolare un pochetto la lanterna che teneva in mano con aria risentita. Sospirò.
- Sarà per domani, Mrs Purr, andiamo.-
Con un tonfo Gazza richiuse la porta dell’aula, mentre Ginny e Draco tirarono un sospiro di sollievo.
Malfoy si passò di nuovo una mano tra i capelli. – Fiuuuu…c’è mancato poco.- sospirò, non scostandosi però dalla Weasley.
Ginny sbattè un paio di volte le palpebre, scuotendo la testa. – C’è mancato poco.- . Sollevò piano la testa, trovandosi davanti gli occhi freddi e penetranti di Malfoy e sentendo il suo respiro sul collo.
‘Sentivo il suo respiro affannoso sul mio collo. Il suo profumo leggermente muschiato mi dava alla testa. I suoi occhi mi fissavano con insistenza, e le mie mani fremevano dalla voglia di accarezzare i suoi capelli. L’ho osservato un attimo. Era bello, sì, potevo dirlo con certezza. Un angelo, di cui sentivo il respiro sul collo. Oh, sì, un angelo. Un corpo da angelo per un’anima da diavolo. Così incongruenti…ma così dannatamente perfetti. Perfetti per lui. ‘
- Malfoy, forse è meglio che…uhm, ti sposti.- mormorò Ginny, appoggiando le mani sul torace del Serpeverde. Le labbra di lui si fecero più vicine al collo della ragazza.
- Non ti piace, Weasley?- sussurrò Malfoy. Il suo soffio fece rabbrividire Ginny.
- Lasciami stare.- soffiò debolmente la Grifondoro, arrossendo.
Draco prese a depositare sul suo collo piccoli baci. – Non sembri molto convinta, Weasley…- mormorò lui, in una specie di trance. Da quando Gazza se n’era andato, sembrava che non fosse pienamente cosciente di quello che faceva.
- Lasciami. Stare.- mormorò di nuovo Ginny, aggrappandosi però alle spalle muscolose e salde del ragazzo, il quale smise di colpo di baciarla.
La Weasley lo squadrò assassina, incrociando le braccia sul petto. – Perché diavolo ti sei fermato?-
‘Sentivo il suo respiro su di me. Il suo profumo di ciliegia mi entrava nelle narici a fiotti e io mi lasciavo inebriare da esso. I suoi occhi nocciola erano puntati nei miei, mentre le mie mani fremevano dalla voglia di accarezzare i suoi boccoli color sangue. L’ho osservata un attimo. Era bella, sì, potevo dirlo tranquillamente. La sua pelle chiara e liscia, le sue lentiggini, il viso pulito, i suoi capelli sanguinei. La ragazza color del sangue. Esattamente il contrario di quello che era. Perfetto per lei.’
Malfoy fece un piccolo sorrisino e si appoggiò alla colonna.
- Prima mi dici di lasciarti stare, poi mi chiedi perché mi sono fermato. Lasciatelo dire ma sei un po’ incoerente, Weasley.-
Ginny scosse la testa. – Credevo che non lo avresti fatto.-
- Sono un gentiluomo, io.-
La ragazza lo guardò scettica. – Seee, come no.-
Il sorriso scomparve dalle labbra di Malfoy. – Avrei potuto prenderti e violentarti, Weasley, e nessuno avrebbe sentito niente. Perciò ringrazia la tua buona stella.- soffiò, dirigendosi verso la porta.
- Malfoy?-
- Sì?- chiese lui, arrestandosi al centro dell’aula.
- Allora…grazie.-
Tadaa! Ecco a voi il primo capitolo della mia nuova ff, ‘In Your Breath’. È composta da quattro capitoli, naturalmente D&G (così fa molto Dolce & Gabbana…^_^’’). Spero che vi piaccia. Recensite in tanti!!
Bacionissimi, Cleo.
Capitolo
2- In your breath I dream