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Autore: DropDead    14/05/2011    5 recensioni
Strawberry: -Faccio ogni notte lo stesso sogno: sono in piedi circondata dal buio,non vedo niente. Sento solo una voce lontana che mi chiama,che urla il mio nome più volte fino a farmi svegliare. In quella voce c'è..disperazione,tristezza. Vorrei avvicinarmi,ma non capisco da dove proviene né a chi appartiene,è troppo lontana. Ogni notte la sento e non riesco a capire cosa possa significare-
E' passato un anno dalla battaglia,ma Strawberry non sta vivendo quella vita serena e spensierata che tanto immaginava. Le manca qualcosa. O meglio,qualcuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccooomi :) ce l'ho fatta ad aggiornare,dio mio finalmente..chiedo scusa per il ritardo,ma sono davvero sommersa di verifiche,interrogazioni,esami da preparare.. D: devo anche confessare che io vorrei tanto rispondere ai vostri commenti,dato che siete sempre tutte carinissime**,ma evidentemente il mio pc non è daccordo -.- ogni volta che clicco su rispondi mi si blocca internet e devo riavviare tutto..che palle-.- quindi chiedo scusa!
Ad ogni modo,finalmente sono qui! Siete contente? :D Io no. Sinceramente sto capitolo non mi ha fatto impazzire,ma ora come ora il mio cervello non riesce a produrre altro XD vabbè,pazientate ^^
Un bacionee :)

 

Era passato un anno,eppure si ricordava ogni singolo angolo di quella città. Mentre volava sopra le strade ormai buie,Ghish ripensava a tutti i momenti che aveva trascorso lì in "compagnia" della sua adorata micetta. Sorrise,al pensiero di poterla finalmente rivedere e di poter finalmente risentire il suo profumo. Se la immaginava lì,sdraiata sul suo letto morbido,a giocherellare con quello stupido batuffolo rosa volante. Gli tornarono in mente tutte le volte in cui si appostava dietro la sua finestra a spiarla,erano gli unici momenti in cui poteva osservarla senza farsi notare da nessun altro. Certe volte rimaneva lì anche delle ore,finchè la ragazza non si addormentava. La guardava dormire per qualche minuto,resistendo alla tentazione di entrare per accarezzarle il viso da angioletto,dopodichè tornava dagli altri con il sorriso stampato sul volto e un piacevolissimo senso di leggerezza. Era proprio questo che finora gli era sempre mancato.
Mentre ripensava felice al passato,notò una strana figura sotto di lui seduta per terra. Scese di qualche metro per vedere meglio e notò che si trattava di una ragazzina,probabilmente addormentata. Atterrò avvicinandosi e si chinò davanti a lei.
-Strawberry!- esclamò riconoscendo la sua gattina. Non poteva crederci,eppure era proprio lei. I capelli rossi scompigliati le coprivano il volto,ma la riconosceva lo stesso. Che diavolo ci faceva lì? Ghish fu preso dal panico. Cosa avrebbe dovuto fare? Sperando che nessuno si affacciasse sulla via,la prese in braccio e scomparve.

Si materializzò dentro camera sua,appoggiandola sul letto. Scostandole i capelli dal volto,finalmente potè ammirarla. "E' rimasta davvero bellissima" pensò sorridendo. Si guardò intorno e notò con piacere che era rimasto tutto esattamente come un anno fa. Il suo letto,le tende,l'armadio,il comodino.. solo una cosa mancava all'appello,realizzò l'alieno mentre osservava quest'ultimo. Fino a un anno fa ricordava quanto dovesse sforzarsi per evitare di buttare l'occhio verso il comodino della ragazza,per non dover incontrare lo sguardo sorridente di quella sottospecie di ameba ambulante che teneva stretta a se la sua micetta. Ma quella foto era scomparsa; il centrino in pizzo su cui stava poggiata la cornice era rimasto vuoto. Ghish non sapeva cosa pensare,ma in quel momento la presenza così ravvicinata della ragazza gli annebbiava completamente il cervello. Aveva appena iniziato a giocherellare con i suoi capelli,muovendoli tra le sue sottili dita bianche,quando fu interrotto da un colpo improvviso sulla nuca.
-Alieno! Alieno!- il piccolo Mash aveva iniziato a saltellare sulla sua testa,strillando con la sua irritante vocina.
-Zitto,batuffolo- bisbigliò Ghish cercando di acciuffarlo. Ma Mash volteggiava intorno a lui ben attento a non farsi prendere e continuando a strillare.
-Strawberry,c'è un alieno!- esclamò avvicinandosi alla padrona,che iniziò a mugugnare.
"Ecco,e adesso che faccio?" pensò Ghish in preda al panico. L'unica soluzione era scomparire,ma era da giusto qualche minuto che aveva ritrovato la sua micetta e non voleva già andarsene.
-Mash,smettila con i tuoi falsi allarmi,non sei per niente divertente!- borbottò la ragazza aprendo gli occhi e mettendosi seduta sul letto.
-Strawberry,c'era un alieno!- ripetè Mash muovendosi davanti a lei.
La rossa si stropicciò gli occhi cercando di mettere ordine nella sua testa,cercando di ricordare cosa stava facendo prima di addormentarsi,ma la testa le pulsava terribilmente. "Cosa ci faccio qui? Avevo appuntamento con Lory.." pensò confusa. Ricordava di aver visto Lory,sì era con Lory,stavano mangiando un gelato e poi.. cosa era successo? Ricordava di esser scappata,di aver corso per un sacco di tempo fino ad essersi seduta per terra.. e lì si era addormentata. Ma se davvero erano andati così i fatti,cosa ci faceva in quel momento in camera sua? Non ricordava di esser tornata a casa. Si alzò aprendo la porta e affacciandosi sul corridoio.
-Mamma?- chiamò con la voce traballante.
-Tesoro!- esclamò sorpresa la madre,uscendo dalla cucina. -Quando sei rientrata? Oh,non ti ho proprio sentito,devo esser davvero stanca..-
-No.. non ti preoccupare,sono.. ehm.. sono rientrata da poco- disse cercando di apparire naturale e tranquilla,mentre il panico aumentava sempre di più dentro di lei.
-Ma Strawberry,tu sei pallida! Va tutto bene,cara?- esclamò la madre preoccupata.
-Sì.. sì,sto bene mamma non preoccuparti. E' solo che.. ehm.. ho tanta fame- disse con una risatina nervosa.
La madre parve tranquillizzarsi. -Tranquilla,tesoro,tempo mezz'ora e la cena sarà pronta. Intanto fatti una bella doccia calda-
Strawberry tornò in camera sua chiudendo la porta e appoggiandoci sopra la schiena. Non era stata una sua impressione,davvero non era rientrata in casa,era stato qualcuno a portarla. Raggiunse il robottino che volteggiava ancora sopra il suo letto,per fortuna silenziosamente. Si guardò intorno,con il cuore che le batteva all'impazzata.
-Mash- disse,prendendolo tra le mani. -Chi c'è qui?-
-Strawberry è in pericolo! Strawberry è in pericolo!- esclamò il piccolo.
I suoi battiti aumentarono ulteriormente. -Perchè,Mash? Perchè?-
-Alieno! Alieno!-
La rossa si guardò intorno nuovamente; la stanza era vuota e silenziosa,tutto era al proprio posto. Lasciando andare Mash,spalancò le ante dell'armadio,guardò sotto il letto,aprì di colpo perfino la porta del bagno; non c'era nessuno.
-Mash.. dov'è?- bisbigliò. Il piccolo robottino dapprima fece qualche giro su se stesso,poi smise di volteggiare e si poggiò sul comodino. Strawberry lo guardò sconsolata. Cosa diavolo stava succedendo? Improvvisamente il dolore lancinante alla testa si rifece sentire,ragion per cui decise di seguire il consiglio della madre e di abbandonarsi a una rilassante doccia calda prima di cenare. Mentre l'acqua le colpiva il corpo,ripensava alla chiacchierata con Lory. Il messaggio che l'amica aveva cercato di trasmetterle era chiaro: il problema era Ghish. Ripensò a quell'alieno che le aveva cambiato la vita,a quanti problemi le aveva dato,quante lacrime aveva sprecato cercando di convincerlo che non l'avrebbe mai seguito,mai. Afferrò l'asciugamano avvolgendoselo attorno e asciugandosi il corpo. Ricordava tutte le volte in cui aveva visto la sua pelle coperta di lividi,tutti per colpa di Ghish. -Maledetto- borbottò infilandosi il pigiama. Tornò in camera buttandosi pesantemente sul letto e spense la luce,aspettando che la madre la chiamasse per la cena.Tutto quel buio però non la rendeva tranquilla,le metteva ansia.
-Oh Mash,che cosa è successo?- sospirò fissando il piccolo robot che non si muoveva più dal comodino. Aspettò qualche secondo,ma Mash non proferiva più parola. Sbuffando si alzò dal letto e si diresse verso la finestra,prendendo tra le mani i lembi delle tende.
-Strawberry!- strillò Mash,spaventandola. Emettendo un piccolo urletto,si girò di scatto a fissare il robottino che la guardava con i suoi grossi occhioni rosa dal comodino.
Scosse la testa. -Smettila di spaventarmi!- lo sgridò,tirando le tende per far entrare un po' di luce della luna. Ma non fu la luna ciò che si trovò davanti. Anzi,lo spavento causatole prima dal piccolo Mash non fu niente in confronto al colpo che prese in quel momento nel vedere cosa,o meglio chi c'era fuori dalla sua finestra.
-Aaaaaaah!- urlò richiudendo di colpo le tende e allontanandosi velocemente dalla finestra,andando però a sbattere di schiena contro la parete. Si rese conto che ogni parte del suo corpo aveva iniziato a tremare.
-Alieno! Alieno! Alieno!- Mash ormai era impazzito e aveva ripreso a vorticare su e giù per la stanza.
-Alieno..- ripetè Strawberry sussurrando. Non poteva essere vero,forse se l'era solo immaginato. Tornò con piccoli passi davanti alla finestra e allungò una mano tremante verso la tenda. Sì,sicuramente se l'era immaginato. Non poteva essere.. no,non avrebbe mai fatto tutta quella strada per lei. Finalmente convinta di ciò,prese un bel respiro e tirò di colpo la tenda.
-Micetta mia,se sapevo che ti avrei spaventato così non sarei neanche tornato-

Nel frattempo,in un'altra lontana dimensione,le acque non si erano ancora calmate.
-Non riesco a crederci- sbottò Pie. -Non riesco proprio a crederci!-
-Pie,smettila- commentò Tart,guardandolo con severità. Pie ricambiò lo sguardo,furibondo. Notò che il piccolo aveva gli occhi lucidi.
-Smettila- ripetè. -Ormai se n'è andato,non puoi farci niente-
Pie cercò di calmarsi,appoggiandosi al muro e prendendosi la testa tra le mani. -Non lo capisco- commentò con rassegnazione. -Non l'ho mai capito e mai lo capirò-
Tart si alzò e si affacciò alla finestra,guardando il cielo. Chissà se Ghish aveva raggiunto il suo scopo che loro non capivano,chissà se ora era in compagnia di quella Strawberry. Una parte di lui provava una piccola fitta di invidia: c'erano momenti in cui anche lui avrebbe voluto essere in compagnia della piccola Paddy,la sua risata e il suo sorriso non volevano proprio uscirgli dalla testa. Senza contare che ora sentiva parecchio la mancanza di Ghish,gli mancavano i suoi dispetti,le sue battute,i suoi scherzi. Dopotutto era praticamente un fratello per lui.
-Spero stia bene- sospirò continuando a guardare fuori dalla finestra. Una leggera lacrima gli solcò la guancia,ma l'asciugò in fretta,non volendosi mostrare debole agli occhi del fratello. Vedendolo abbattuto,Pai si avvicinò a lui,poggiandogli una mano sulla spalla e mettendosi a fissare il cielo come il piccolino.
-Anche io,Tart. Anche io-

  
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