Apro la mia scatola dei ricordi, erano mesi che non sentivo più il bisogno di rifugiarmi in quel quadrato di latta color arancio riposto in quel mobiletto della mia camera, quasi a volerne dimenticarne l’esistenza.

Ma dei ricordi non è facile disfarsi, non sempre basta chiuderli in una scatola di latta per sentirsi protetta da un loro ritorno; I ricordi hanno la straordinaria capacità di attraversare anche il materiale più spesso, perché essi non sono visibili agli altri, solo a noi c’è permesso o quasi obbligati a riviverli quando loro decidono che devono farlo.

Ed eccomi qui seduta su questo freddo marmo della mia stanza, mi tremano le mani, ti guardo scatola non voglio aprirti, non voglio rivedere gli attimi passati della mia vita, non voglio che quelle lacrime versate ritornino a rattristare il mio cuore;

Senza accorgermene è già troppo tardi, il coperchio non c’è più, e il mio sguardo si posa su quella fotografia… Due ragazze, una mora e una rossa così diverse, la calma e la casinista, la dolce e l’aggressiva, la debole e la forte.

Due ragazze, noi! A volte lontane anni luce e a volte tremendamente vicine, forse perché ci completavamo a vicenda ognuna sopperiva la mancanza di qualità o difetti dell’altra.

Guardo quella foto è penso a com’eravamo felici, a come la nostra amicizia aveva superato qualsiasi difficolta incontrata lungo il cammino, ripenso al bene e al motivo per cui eravamo diventate amiche, avevamo bisogno di quella parte indispensabile nella vita di una persona che la  completa no l’amore per quello avevamo tempo; Noi  avevamo bisogno di quel qualcosa che nessun mai ci aveva dato sinceramente, noi volevamo l’amicizia.

Ci siamo conosciute il primo giorno delle superiori, ci siamo ritrovate a condividere quel banco che sarebbe restato nostro per tutto l’anno scolastico.

Io ero impaurita da quel nuovo ambiente, mi sentivo fuori posto scrutata da quelli che sarebbero diventati i miei nuovi compagni di classe.

Ed ecco arrivi tu, come un uragano entri in classe perché sei arrivata in ritardo e tra quei posti rimasti, ancora liberi scegli di sederti accanto a me, ti osservo ma senza farmene accorgere, sono imbarazzata non so se presentarmi o no e senza accorgermene mi ritrovo il tuo sguardo fisso su di me, con un gran sorriso mi porgi la mano e ti presenti.

Legammo subito, era bella la nostra amicizia, tutti ci invidiavano dicevano che era impossibile che due persone diverse come noi potessero essere legate in quel modo, ma noi eravamo sicure di quell’affetto, anzi io ne ero sicura adesso come adesso mi chiedo se anche tu lo fossi visto come sono andate le cose.

“Amiche per sempre!” La nostra frase portafortuna; Frase che ci ha accompagnato per dieci lunghi anni di amicizia.

E’ poi cosa è successo? Perché quelle tre parole hanno perso il valore che le avevamo assegnato? Si può smettere da un giorno all’altro di voler bene a qualcuno, ma forse dovrei dire si può smettere di essere amiche così senza un perché?

Noi questo abbiamo fatto, abbiamo smesso! Smesso di volerci bene, smesso di dimostrarci il nostro immenso affetto.

Abbiamo iniziato a dare tutto per scontato, persino noi stesse e ci siamo perse e non siamo riuscite più a ritrovare la strada, perché abbiamo dimenticato di cospargerla di quel bene che ogni volta ci faceva ritrovare nei momenti di sconforto della nostra vita!

Il noi che ci univa è diventato l’io e il tu, abbiamo fatto vincere chi non credeva nella nostra amicizia.

Adesso cosa rimane di quei giorni, solo lacrime di dolore rinchiuse in questa scatola di latta senza coperchio, mi sento tanto Pandora in questo momento, lei disubbidì agli dei e scoperchiò il vaso lasciandone uscire tutti i sentimenti del mondo lasciando al suo interno solo la speranza, quella che si presuppone nessun dovrebbe mai abbandonare.

Io invece ne ho fatto uscire solo dolorosi ricordi, che si son depositati sul mio cuore come una corona di spine  che l’hanno fatto iniziare a sanguinare.

 Nella mia scatola però la speranza non c’è quella l’ho persa quando guardandoti negli occhi, non ho visto più quella ragazza dai capelli rossi che condivideva con me gioie e dolori ma una donna che con il tempo ha preferito mettere nell’angolo un sentimento come l’amicizia lasciando posto all’ambizione, calpestando le persone che ti volevano bene tra cui io e adesso cosa hai? Soldi, vestiti costosi, schiere di persone che ti stanno attorno, ma bada bene no perché spinte dall’ affetto ma spinte solo dal fatto di essere considerate importanti con una come te affianco.

Allora mi chiedo tra noi due chi è quella che sta messa peggio? La risposta penso che la conosciamo entrambe molto bene ! Tu resterai contornata nel tuo bel mondo fatto di diamanti allo stato grezzo che non potranno mai risplendere invece io sai cosa farò?

Piangerò quelle poche lacrime amare che mi sono rimaste dentro,  guarderò per un attimo quel noi che non c’è più e rimetterò il coperchio a quella scatola richiudendo al suo interno la nostra amicizia, però stavolta sarà per sempre farò in modo di non aprirla più lasciando morire come hai fatto tu quell’affetto che un giorno ci ha viste sorridenti in quella foto sbiadita dal tempo passato.

Ciao a tutti, stasera mi sentivo un po’ giù e mi sono ritrovata a scrivere questa storia per lasciar uscire le emozioni del momento!! Se vi va lasciatemi le vostre impressioni. Kiss saki