Libri > Il ritratto di Dorian Gray
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Autore: Susan32    15/05/2011    1 recensioni
Dorian Gray ritorna.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Susan aprì gli occhi. Quanto tempo era passato? Ore, minuti, secondi? Non lo sapeva. Si guardò attorno e notò di essere distesa nel letto della sua stanza. Il letto a baldacchino era bello come sempre e le lenzuola profumavano di rose come il resto della casa. Il camino era acceso e scoppiettava allegramente, mentre le tende erano tirate. All’improvviso la porta si aprì ed entrò, con grande sorpresa della ragazza, il ragazzo ritratto nel dipinto. La guardò e si sedette su una poltrona accanto al letto. ‹‹Oh! Finalmente vi siete svegliata! ›› esclamò ridendo. Aveva una bella risata, davvero. Susan si alzò a sedere e passò una mano sul viso ‹‹Voi chi siete?›› Il ragazzo sembrò visibilmente in imbarazzo per la situazione ‹‹Davvero non mi riconoscete?›› ‹‹Vi ho visto nel ritratto di sopra ma non so chi siete…e come voi siate arrivato qui. ›› Lui sorrise. Susan rimase incantata…il suo cuore batteva a mille. Quell’individuo era di una bellezza indescrivibile. ‹‹Piacere.›› e gli tese la mano ‹‹Dorian Gray.›› Susan spalancò gli occhi. Non poteva essere vero! Dorian Gray era morto, morto e sepolto, come le aveva detto Henry, il vecchio proprietario della casa e un’altra miriade di persone di sua conoscenza! Nonostante tutto, strinse la sua mano anche se titubante ‹‹Susan, Susan Henley. Da Oxford.›› ‹‹Allora piacere a voi Susan Henley da Oxford! Posso darvi del tu?›› Susan annuì e Dorian le prese la mano aiutandola ad alzarsi. La ragazza aprì l’armadio e scelse un altro vestito per la cena. Trovato, si infilò dietro al paravento e si spogliò del vestito, indossando quello appena preso. Perfino da lì dietro sentiva lo sguardo di Dorian che ne fissava i gesti dalla parte opposta. La luce lasciava vedere le ombre. Appena cambiata, uscì da dietro al paravento e si diresse verso la specchiera, sistemandosi trucco e capelli. Si rese conto che sinceramente non si preoccupava affatto di avere un mezzo sconosciuto in casa, che avrebbe dovuto essere in realtà morto e non si preoccupava nemmeno di quel che era successo prima nella soffitta. Di sicuro quel senso di sicurezza lo dava la presenza di Dorian. Aveva qualcosa di tranquillizzante…negli occhi. Quei due occhi scuri come l’ametista, che risaltavano su quel viso da angelo. Arrossì leggermente abbassando lo sguardo, infine si alzò e si diresse verso di lui che la aspettava davanti alla porta. ‹‹Ho preparato la cena. E poi…ti porto a teatro!›› La ragazza spostò lo sguardo alla sua sinistra. “Certo…come se fosse più che naturale invitare una ragazza che conosci appena da qualche ora e che non ti conosce proprio, anzi pensa che tu sia morto!” pensò, ma annuì lo stesso debolmente. Scesero le scale insieme mentre lui le teneva la mano. Arrivarono nella grande sala da pranzo e si sedettero ognuno ad un capo della tavola. Dato che Susan non aveva ancora pensato a prender servitù, Dorian portò personalmente le pietanze a tavola. Nonostante tutto cucinava bene. Mangiarono di gusto, e poi Susan indossò un cappotto e un grazioso cappellino, ed uscirono. Dorian chiamò una carrozza, e i due salirono per dirigersi a teatro. Quella sera facevano uno spettacolo di cui nessuno dei due riusciva mai a ricordare il nome. Però non fu male e si divertirono entrambi. Susan sentiva di provare qualcosa per quel ragazzo. Non tanto per la sua bellezza, certo contribuiva anche quella, ma anche per il suo carattere gentile, educato e simpatico. Le avevano raccontato tante cose su Dorian Gray: dicevano che dedicava una vita di piacere e Henry gli aveva perfino detto che forse aveva ucciso un uomo, ma quella sera, Susan non credeva a nulla di questo, e se mai lo avesse fatto, adesso era cambiato. Finita la serata, scesero dalla carrozza ancora ridendo e scherzando, e Dorian aprì la porta, facendo cenno alla ragazza di entrare per prima e la richiuse alle sue spalle. ‹‹Allora…ti è piaciuto lo spettacolo?›› chiese lui cingendole il fianco con un braccio. Lei imbarazzata abbassò lo sguardo sorridendo ‹‹Certo, mi sono davvero divertita! Credo che non riusciremo mai più a ricordarci il nome di quello spettacolo…insomma, è impronunciabile!›› e rise. Le pareti di casa le davano una sensazione strana e lo sguardo di Dorian per un istante le aveva fatto provare un brivido lungo la schiena.
  
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