Fleur-de-lis
I campi di grano erano lisci e ordinati sotto lo sguardo severo di un giovane ragazzo.
Gli occhi del clan Hyuuga non hanno un colore particolare,riescono a sfuggire alle definizioni.
In Hinata venivano sempre definiti candidi mentre Hanabi dicevano li avesse leggermente cerulei
Lui aveva sempre pensato che i suoi fossero plumbei come le nuvole molto prima di una tempesta, quando ancora sono innocue. Era così, compresso, anche se naturalmente non si lasciava sfiorare da nulla né tanto meno dimostrava qualcosa.
Le mani lunghe giocherellavano distrattamente con un filo d'erba gialla, raccolto poco prima durante la sua passeggiata.
Un'ombra sottile oscurò il viso al sole, facendolo socchiudere gli occhi. Aprendoli, l'ombra diventò la figura sottile di Kurenai. Aggrottò leggermente le sopracciglia: non si sarebbe mai aspettato di trovarla lì. La donna si sedette accanto a lui dicendo
-Buongiorno Neji-
-Buongiorno Kurenai-sensei- le rispose, un po' freddo ma educato.
Sorrise guardando i campi dorati.
-Finalmente con Hinata le cose vanno un po' meglio, giusto?-
Neji s'immobilizzò. In parte poteva essere vero. Odiava molto meno sua cugina da quando gli avevano detto per intero del sacrificio volontario del padre, anche se continuava a considerarla inutile. Ma come facesse lei a saperlo lo lasciava sorpreso.
-L'ho capito dallo sguardo che ti rivolge, non ha più quel terrore inquieto negli occhi. Sai- disse girandosi verso di lui- è sempre stata condizionata da te, perché riuscivi sempre dove lei falliva. Ti vuole molto bene- concluse.
Malgrado il rigido controllo sulla sua espressione la Jonin riuscì a scorgere la sorpresa e si giustificò con un sorriso
-Hinata è trasparente come l'acqua a volte-.
-Non ne dubito- rispose lui impassibile. Riuscì a trattenere un sospiro, sapeva particolarmente bene che non possedeva il suo auto-controllo e in varie situazioni era evidente.
-Guarda quei fiori Neji- esclamò all'improvviso la donna -sono “gigli della valle”-
Ne prese delicatamente uno in mano annusandone il dolce profumo.
-Significano “Felicità Ritrovata” nel linguaggio dei fiori.-
Scusa, a volte mi lascio andare ai miei pensieri- soggiunse dopo poco.
Un silenzio strano, leggero, cadde fra loro. Il ragazzo non l'avrebbe spezzato, era irritato con la donna che non comprendeva. Ma guardò i fiori. Erano piccoli e graziosi.
Velocemente Kurenai si alzò, doveva rientrare al villaggio prima del tramonto
-Devo andare ora. Grazie della compagnia, buona fortuna per la prossima missione, Neji- disse.
Lui la salutò con un cenno del capo e la guardò allontanarsi.
Quando i raggi del sole iniziarono a rosseggiare nel cielo si alzò anche lui per tornare a casa.
Ebbe un solo, unico, attimo di esitazione che fu immediatamente scacciato.
Mentre camminava sembrava che nulla fosse successo, nessun cambiamento.
E tra le mani un giglio.
Tannie con “Lilium”
☑ Originalità (una flash molto dolce e delicata!)
☑ Grammatica
☑ IC Personaggio Base (Neji è molto poetico, ma ci sta bene in questo contesto)
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑ Plausibilità flashfic
☑ Uso del Prompt (ottimo!)
-☑ Bonus/Malus (saltato il turno precedente)
Totale: 5 punti